Per prima cosa fai la pipi’ tranquilla.
E’ bello potersi fidare degli impianti idraulici di un paese, dopo tanto tempo, e sapere di avere a che fare con tubature che fanno il proprio mestiere di tubature e non si impressionano se ci butti dentro un pezzetto di carta, a differenza di quelle egiziane.
Magari un giorno la racconto, la guerra degli egiziani contro la carta igienica. Adesso sono un po’ incerta, che’ l’argomento ha una sua indubbia rilevanza ma non si concilia del tutto con lo spirito natalizio.
Comunque, la prima cosa che impressiona un’italiana di ritorno dall’Egitto é questa. A dimostrazione che l’essere umano ha interessi molto basici, tutto sommato.
C’é tutta un’aria di comfort, in Italia, che si ritrova con piacere: la doccia con tanta acqua, poter bere l’acqua del rubinetto se non hai la minerale, lavarsi i capelli senza diventare di colpo bionda causa cloro nell’acqua… oddio, continuo a parlare di idraulica, adesso faccio uno sforzo e vado oltre.
L’Italia é talmente piú pulita dell’Egitto che persino la spazzatura, qui, pare spazzatura pulita.
Solo che, poi, il mondo e´pieno di contraddizioni e tu ti ritrovi a fare “Bleah!!” per strada perché ti eri completamente dimenticata dell’esistenza delle cacche dei cani. In Egitto sono praticamente inesistenti, giá, e mi domando che effetto facciano agli emigranti che arrivano dalle nostre parti. Rimarranno sbigottiti, dico io… penseranno che l’Italia é un luogo contraddittorio, proprio come a me pare l’Egitto.
Comunque, a meno che tu non sia tanto sfigato da inciampare in un reperto canino, uscire di casa in Italia vuol dire rincasare molto piú puliti di quanto non si riesca a fare laggiú: qui non c’é lo smog del Cairo né la polvere dell’Alto Egitto, e ti lavi le mani e l’acqua non diventa nera, e in due giorni ti abitui a lasciare il portatile aperto come se l’avessi sempre fatto, senza minimamente preoccuparti della polvere che potrebbe infiltrarsi tra i tasti.
Ho una patria praticamente asettica, che é una bella comoditá.
L’unica, a dire il vero.
Per il resto, l’Italia é infinitamente piú scomoda del mio Egitto amatissimo: fa freddo, piove, nevica… l’acqua é bella quando sgorga copiosa da tubature magnifiche, ma esserne perseguitati dalla mattina alla sera non é divertentissimo. Io ho di nuovo la bronchite.
E poi é una specie di servizio militare permanente, questo paese, e ti pare di essere un soldato in una caserma tirata a lucido: i negozi con orari che ti costringono alla disciplina, le code, i divieti, la voce sull’Eurostar che, addirittura, ti esorta a parlare a bassa voce, cosa che mi pare di una scortesia talmente gratuita… é una specie di grande semaforo rosso, l’Italia. Stancante. Non puoi fare niente, se non nei modi e con i tempi che ti vengono imposti dall’organizzazione generale. Ti sembra di dover marciare, santo cielo.
I ragazzi italiani mi sono parsi violenti, tornando dalla mia full immersion tra gli studenti egiziani. Violenti nel modo di muoversi, di parlare, di scherzare… non l’avevo mai notato prima.
Gli egizianetti mi sembrano infinitamente piú dolci e piú ingenui. Infinitamente meno costruiti e, certo, meno viziati. Credo che sia piú facile avere dei desideri, in Egitto.
Poi, sará per mia sfortuna personale ma io qui conosco solo gente depressa. Tutti con gli antidepressivi in mano, quelli che ho visto in Italia (“Chi va leggero prende lo Xanax”, mi diceva un amico con cui ho brindato al suo secondo divorzio) e pure il mio umore peggiora di ora in ora. Forse é solo una mia impressione, comunque, anche se credo che la mancanza di luce che c’é a Milano d’inverno ammazzerebbe pure un toro. Io spero di non viverci mai piú, in un posto cosí buio.
Guardi la TV e scopri che, visto da qui, l’Iraq é un paese felice dove non c’é un’occupazione militare straniera ma un’allegra visita di Babbo Natale. Pensa che bello. Che poi mi stupisco ancora di piú dell’infelicitá che vedo serpeggiare attorno a me, mentre la TV dá notizie cosí rassicuranti. Mica i media ti coccolano tanto, in Egitto…
E le signorine a cui si vedono le tette mentre annunciano i cartoni della Warner Bros, stranissimo (ma l’ha trovato strano anche mia figlia che é appena arrivata dalla Spagna), e delle notizie al telegiornale che ti fanno l’effetto di un gessetto sulla lavagna, tanto sono pelosamente stupide: “I carabinieri salvano una ragazza dalla prostituzione, la notte di Natale”. Un monumento all’immaginario del Mentecatto, piú che un titolo.
Io sono distratta e poco coinvolta.
Il mio passatempo preferito consiste nel disegnare la piantina della mia nuova casetta egiziana e farla vedere a chiunque mi voglia ascoltare. Passo davanti alle macellerie arabe e cerco di leggere le scritte e poi rimango dispiaciuta perché non ci riesco, e ripasso le parole che conosco per non dimenticarle.
Se potessi, rapirei le persone a cui voglio bene e me le porterei lí, cosí non avrei piú alcun bisogno di tornare qui.
Non riesco a provare curiositá per nulla, in Italia, ed é un guaio.
E’ una gran brutta cosa, non provare curiositá.
(Sará sicuramente una fase, e poi mi passa. Credo.)
Pensavo di scriverti “bentornata”, leggendo l’inzio del post. Poi, arrivata alla fine, ho cambiato idea. Solo Auguri, questo ? quello che ho deciso di scriverti: auguri per quello che desideri (natale, anno nuovo, viaggio di ritorno al cairo…)
Grazie, Mammina! :)
Io, comunque, in fondo sono contenta di passare qualche giorno in patria. Solo qualche giorno, per?. :)
Auguri anche a te, di tutto.
Ciao Lia,
ti ho scritto una mail ieri. Non so se l’hai letta. Pi? leggo il tuo blog e meno resisto qui nel famoso (ma per cosa?) Nord Italia. Sui 300 euro andata e ritorno dal Cairo, sono le paroline magiche che rendono ancora pi? forte il mio desiderio di partire. Ma tu sapresti darmi qualche dritta per alloggio e alte cose l?? Comunque auguri, di tutto cuore.
Dunque, aggiornamento: il CTS avr? fino a Marzo una tariffa con l’Olympic di 285 euro, per la precisione. Pi? un 20 euro di tasse e altri 20 per la tessera CTS.
Non ? male.
Ti ho appena risposto, Diana. Se mi dici in quale periodo ti servir? l’alloggio e per quanto tempo, cercher? di essere pi? precisa.
Auguri anche a te…:)
Ciao Lia,
non prendertela se qualcuno “critica” il modo di esprimere il tuo amore per l’Egitto. Io ti posso capire, tu lo sai, ha stregato anche me l’Egitto, con tutti i suoi pregi ma anche con tutti i suoi difetti. Si odia o si ama questo paese, vero? Anche io sono stato per qualche giorno al nord ed anche io ho trovato freddo, pioggia ed umidit?. Ieri dal treno che mi riportava a Napoli, ho visto solo il grigiore di quei tristi palazzi dell’hinterland milanese. E nebbia…eh si…tutto ma la nebbia (ricordi Tot??). Purtroppo molto spesso le critiche provengono da chi conosce poco l’Egitto (o i problemi del medioriente in generale), o magari chi in Egitto c’? stato ma ha visto solo Sharm (? ancora Egitto o una colonia italiana?). Ma tu mi insegni che questo paese si vive lasciando, per cos? dire, la strada battuta per un sentiero impervio. Buttandosi in mezzo alla gente, lasciando stare il look da turista, insomma. Forse cos? i criticoni capiranno che in un apparente disordine, questo paese va avanti con molta dignit?. E magari capiranno anche quanto sia comodo trovare in un Egitto che non dorme mai, un negozio aperto anche alle due di notte o vedere un allegro gruppo di persone bere un te’ alle prime luci dell’alba, come se fosse pomeriggio. Mi manca molto l’Egitto (si vede, eh?), anche se sono in quotidiano contatto con la mia fidanzata l? e con i miei amici cairoti. Ma forse io e te siamo troppo di parte, Lia…o troppo napoletani :-))…che ne dici?
P.S. La dritta del CTS non ? male…mi fionder? quanto prima a Mezzocannone e li metto sotto torchio. La tariffa Olympic ? convenientissima. Poi ad Alessandria mi affitto un bell’appartamento, risparmio e sono pi? libero rispetto all’albergo
Bentornata, per quanto rimarrai da queste parti? Spero ci si riesca a vedere. Faccio mie molte delle tue considerazioni sull’Italia confrontata a un paese del secondo mondo … e l’argomento tubature & carta dovr? affrontarlo anche riguardo a Cuba.
Ciao, Buon Anno (qui si dice “kul sene uenti salem”, da voi?)!!
Devo dire che, a quanto racconti, la Siria ? una propaggine araba di Milano, non certo per il clima, ma per le tubature, che, almeno nella capitale funzionano benissimo, praticamente non c’? differenza tra qui e l’efficiente capoluogo meneghino. Di sabbia, poi, qui ce n’? poca, quindi col cellulare non ho problemi. L’unica cosa, le strade sgarruppatissime, ma ormai ci sono abituato. Quasi.
Un caro saluto, e ancora auguri.
Stessa storia…
Sono tornata in Italia da soli tre giorni e non vedo l’ora di ripartire…
Raccontando le mie avventure egiziane pi? pittoresche ai miei colleghi mi sono sentita dire “per fortuna viviamo in Italia”… ? triste che non vedano quanto ? triste…
Mi dispiace di non averti chiamato il 9, ma stavo partendo e il mio egizianino non mi voleva cedere neanche per un minuto… tanto torno presto!
La olympic dovrebbe pagarti una percentuale… eheheheh… mi informer? anch’io!!! Grazie