1. “Frattini dice che e` morto da eroe, mentre invece e` morto da puro e semplice criminale. in senso tecnico: un mercenario infrange l’articolo 3 della convenzione contro il reclutamento, l’uso, il finanziameno e l’addestramento dei mercenari del 4.12.1989, ratificato dall’italia e recepito all’interno della legge n. 210/1995.”
2. Da chi dipendono i poveri vigilantes rapiti in Irak.
Grazie a Delio.
grazie a te!
mi sembra corretto dire che c’e` un aggiornamento: http://pubblicodimerda.splinder.it/1082127137#1861143
il tuo blog ? splendido, l’ ho consigliato ad amici… l’ho incontrato quando raccontavi del ragazzo bombarolo che per? a te non torcerebbe un capello, e forse a tutti scapperebbe la voglia d’odiare se ci conoscessimo… ..in questo senso, non capisco la durezza delle tue parole.. ..se mercenario ? un ex-panettiere che per soldi va a fare la guardia di sicurezza – un po’ diverso dal mercenario, sebbene sempre a pagamento – a me sembra piuttosto un proletario, le formiche che pagano al posto dei potenti… ..a me sembra un povero cristo, con la pistola, come un povero allah ? quello che gli ha sparato.. …criminale trovo piuttosto chi spara a sangue freddo, sebbene io non sia cos? miope da non capire che per arrivare a quello, anche il povero allah ne ha passate tante.. perdonami, sono per l’ incontro di civilt?, e trovo brutto e nemmeno realista dare del criminale a un uomo che, al momento, per quanto si sa, era a fare la guardia di sicurezza per imprenditori, un ex-buttafuori.. …un po’ di rispetto per la morte, questo me lo sarei aspettato da un blog che – almeno mi sembra – fa del rispetto una parte importante.. delio pensa di esser l’ unico ad aver fatto quella ricerca… ..mi fa sorridere.. …su repubblica.it o da qualche altra parte c’era lo stesso, ora non ricordo. La dts ? facile da “reperire”.. ..ma non si sta parlando della dts, ma di un uomo. E il rispetto prevede che non ci si esprima – soprattutto se quest’ uomo ? morto e non pu? difendersi – fino a che non sia fatta un po’ pi? luce.. E preferisco la parola “eroe” a quella di criminale, se non altro ? pi? facile da cancellare, come ci scordiamo pi? facilmente dei baci che dei pugni che ci han dato… mi sono dilungato, ti chiedo scusa, e ora devo scappare, ma vorrei riprendere – se non ti disturba – questo commento pi? avanti. Un saluto e ancora complimenti per il tuo blog – non sar? un pensiero a farmi cambiare idea -. ciao..
Sono incredibilmente d’accordo con “:” (e che ?? un nick no si trovava ;-) ).
E rispolvero sempre lo stesso annoso pensiero: andiamo LI’ prima di dire che uno ? un criminale! E pregherei Delio e chi per lui di farlo per primo. Io non sono per la giustificazione a tutti i costi ma, mi rivolgo ora alla padrona di casa, se cominciamo a proporre discorsi di questo genere, non diventiamo come gli integralisti (islamici o cattolici che siano) al contrario (il che come ? noto non ? un bene, visto che gli estremi si toccano sempre)?
Orco giuda…. quello del commento qui sopra sono io ;-) …ah, sti blog!
F.
A me il tentato processo di beatificazione di questi tizi fa molto innervosire. Diciamo le cose come stanno, ? gente alla ricerca di soldi veloci che fa delle attivit? eticamente discutibili (mioddio che understatement), che sa di essere in un paese in guerra e alla quale pu? andare male. Punto. E basta.
In tutto ci? non vedo nulla di eroico.
Non metto in dubbio che umanamente poi tutto ci? possa dispiacere, mica siamo bestie.
Per? piantiamola con le manfrine. Nessuno gli ha puntato un fucile alla schiena per andare in Iraq.
Ah ecco, parliamo poi dei famosi imprenditori che girano per l’Iraq. Proviamo a pensare (dai fate questo sforzo) a qual’? il ramo d’affari che “tira” in questo momento…
Mi spiego: il fantomatico imprenditore danese secondo voi cosa ? pi? probabile che venda in questo momento e in quei luoghi:
1. mattoncini del Lego?
2. burro?
3. forse ma forse armi? ma forse…
Faccio solo ipotesi eh, per? smettiamola di prenderci per il naso e di farci prendere per il naso dai media, ors?.
Per?, ragazzi: seguiteli, i link!
Se uno fa il mercenario, e fare il mercenario ? illegale, uno si situa fuori dalla legalit?. Tutto qui.
Inoltre: la stessa guerra in Iraq ? fatta completamente in barba a qualsiasi legalit?. Qui non si tratta di opposti estremismi: qui c’?, da una parte, gente che non dovrebbe essere nel paese che ha invaso (NEMMENO a fare il “vigilante”, se si vuole trovare un understament per mercenario e per i risvolti legali del termine) e, dall’altra, gente che non vuole invasori nel proprio paese.
Non sono uguali, i due bandi: se non si affronta il tema di chi ha torto e chi ha ragione, QUALSIASI discorso diventa una grande melassa in cui sono tutti “uguali” e, alla fine, la ragione ? solo del pi? forte.
Noi non avremmo mai dovuto andare l?.
Qualsiasi cosa ci capiti, adesso, ? la conseguenza di un nostro torto di base. Punto.
Francesco: umanamente, a me possono essere simpatici tutti i tizi del mondo, compresi quelli che fanno i soldati in Iraq.
Esiste, per?, un discorso di responsabilit? anche tra i soldati. E’ un tema vecchio, tra l’altro.
Te la ricordi, una canzone di Donovan che si chiamava “Universal soldier”?
Non ne faccio una questione personale e non credo che si debba farlo. Bisogna, per?, avere chiaro in mente le cose: se i nostri soldati stanno l?, in un paese che non li vuole, in nome di una causa fumosa e interessata e inviati da un paese che ha fatto carta straccia di ogni parvenza di rispetto delle regole internazionali, quei soldati sbagliano e condividono una responsabilit?.
TUTTI i soldati del mondo sono persone. Molti, combattono dalla parte del torto. I nostri, al momento, sono tra questi.
Per me, la questione ? tutta qui.
strano. a questo punto mi sarei aspettato un commento mesto di ac con i soliti tre puntini. vorr? dire che ? andato a farsi un giro.
Non intendo inserirmi nella discussione creata dalla sue asserzioni, Lia. Io penso questo:
1) la cosa pi? disgustosa di tutta la faccenda ? la speculazione politica che ne stanno facendo; per primo colui che era placidamnete a casa sapendo del rapimento dei quattro italiani (che, rispettando tutte le opzioni possibili, erano l? per un lavoro anche se questo era fatto in un momento sbagliato nel paese sbagliato);
2) lo spettacolo penoso avvenuto a Porta a Porta (cosa che comunque ? quasi quotidiana in questa trasmissione) dove un ministro, che non avrebbe dovuto stare l?, ha sviato il discorso per 140 minuti prima di annunciare in diretta della morte di uno degli ostaggi.
Ma qu? in Italia stiamo veramente assistendo allo sfaldamento di ogni forma di etica, certo che se seguitiamo ad avere queste persone a capo stiamo freschi.
3) trovo vergognoso che qualcuno del governo si permetta di fare il grande con le parole di giovane morto. Non stanno bene sulla bocca di un politico che al momento opportuno era bellamente a fare un show.
Alle volte mi vergogno di essere italiano.
Caro NDV, qui non si parla di beatificazione o meno. Se c’? qualcosa di cui arrabbiarsi ? sicuramente la strumentalizzazione politica ma, perd?o!, non facciamo finta che quella gente sia l? perch? i soldi sono belli! Che diamine, certo, Quattrocchi ? andato l? per prendere i soldi s?, ma per farsi una casa, non per comprarsi la porsche! E quando una persona ha bisogno o sa fare solo quello cosa pu? fare? Io ho un amico che sta partendo per l’Iraq ora e sa perfettamente i rischi che corre. “Ma” ha detto, “cosa devo fare? Ho una famiglia da mantenere e questi mi offrono un contratto per due anni che per me significa tranquillit? per un po’”. E, aggiungo io, questo ragazzo, che per problemi personali ma pur essendo una bravissima persona, nella sua vita ha potuto fare solo lavori come il soldato o simili. Che diamine, ma la vogliamo finire di criminalizzare e di fare di tutte le erbe un fascio? Io sono uno di quelli che ha partecipato alla campagna della Nato in Bosnia e sai perch?? Mi ci sto pagando l’Universit?. E sai quanta gente c’era come me l?? E sai quanti soldati sono l? perch? devono sposarsi? Ma perch? chi parla di queste cose non si fa un viaggio da quelle parti?
Io mi appello, ancora una volta, all’intelligenza di Lia.
F.
Tra le altre cose, dimenticavo si rispondere proprio alla padrona di casa. Vedi Lia, io sono d’accordo pi? che mai con te che l? non bisognava esserci ma una volta che siamo l? non si pu? pensare che siano criminali tutti. E soprattutto un’altra cosa: molti di loro, purtroppo, non ci sono andati perch? volevano. So che ora scatener? una rivoluzione, ma, per chi non fosse stato sotto le armi, vorrei ricordare che se si ? soldati di professione e si fa parte di un reggimento in missione all’estero, e si viene comandati di partire, non si ci pu? rifiutare. E questa parte di soldati occupa un buon 50 per cento, credimi.
Tu giustamente dici che anche i soldati hanno una responsabilit? in tutto ci?, ma anche quando c’? la fila alla posta si da la colpa all’impiegato che ? allo sportello, ma mica ? colpa sua se l’hanno messo l?. Per? gli fanno comodo i soldi alla fine del mese… chiaramente ho usato un paradosso e un esempio estremo, ma la sostanza ? quella.
Altra cosa: ti riferisci alla legge 210 del 95. Ora, vorrei parlarti un po’ di me. Io, come ho scritto nel commento qui sopra, sono studente universitario grazie ai soldi che ho guadagnato in Bosnia e studio Giurisprudenza, quindi un po’ il diritto credo di conoscerlo. In relazione a ci? ti posso dire tranquillamente che ne abbiamo di ben donde di appellarci alle leggi ma tanto, a chi interessa di fare diversamente lo fa punto e basta. E sai come? Basta cambiare il nome alle cose. Come credi che le agenzie di Body Guard (quelle serie) o di sicurezza internazionale o meno reclutino i loro operatori? Intendo sia in Italia che all’estero. In risposta alla domanda avrai la tua risposta.
Tu dici: ? uno schifo. E’ vero, ma tant’?. A maggior ragione, ti ripeto credimi, visto che non posso provarti in alcun modo quello che ti sto dicendo, quindi ? solo fiducia quella che ti posso chiedere, il diritto Internazionale, per quanto ratificato nella nostra legislazione, ? come acqua calda.
Per concludere: tutti i soldati del mondo non dovrebbero esistere, perch? la guerra non ha senso. Ma tant’?.
Come nessuno (o almeno la stragrande maggioranza) dei terroristi islamici uccide perch? gli piace, cos? nessun soldato lo fa. Tutti, nessuno escluso, tende solo al proprio benessere e alla propria tranquillit? (non mi veniva un termine pi? lato), per questo ti posso solo ribadire il fatto che, ok i soldati l? hanno una responsabilit?, ma relativa, n? pi? ne meno di quella (ovviamente in proporzione) dell’ompiegato postale.
Sempre con profondo rispetto per le idee altrui
F.
C’? un mio amico (ormai lo chiamo cos? e amen) di cui ho parlato spesso, sul blog. Miguel Martinez, di Kelebek.
Lui, in fondo alle sue email, ha la seguente citazione:
“Tu lo sai. E anch’io.
Non ? la conoscenza dei fatti che ci manca.
Quello che ci manca ? il coraggio di
comprendere ci? che sappiamo e trarne le conclusioni.”
Sven Lindqvist
Ecco, a me pare una frase importante.
Comunque, Francesco, ? l’unica con cui ti possa rispondere.
(Ma sai che nostalgia ho io, di quando le cose non stavano cos??)
Cara Lia, capiamoci. Io non voglio risposte. Ma non perch? non mi interessi un confronto di idee, che, grazie a dio, ? l’essenza della nostra esistenza, ma semplicemente perch? so anch’io che non si possono dare. La nostra conoscenza, purtroppo ? limitata e sempre soggettiva. E’ infatti da questo poco e soggettivo, credo, dobbiamo trarne le conclusioni.
Tu sei una persona intelligente (cos? traspare dalle tue pagine), per questo mi fa impressione quando riporti sul tuo blog che chi ? stato ucciso o chi ? l? sia solo un mercenario o cose simili. Ma non per il fatto in s?, ma per un solo piccolo e grande elemento che,in quella particolare occasione (perch? in altre, ho letto, non ? stato cos?), mi ? parso, ti sia mancato: il DUBBIO.
Vedi Lia, io vorrei dirti una volta e per sempre che io la penso come te al riguardo della guerra e di tutto ci? che sta succedendo ora. Ho litigato con persone che leggono i libri della Fallaci portando come mio sostegno le tue pagine. Questo perch?, come ti ho scritto, tu sei la notizia non data, quella che sta dietro le quinte, sul campo: e la sincerit? con cui riporti le cose ti fa grande. Per questo ti ripeto: grazie. Come ho detto grazie a Martinez, per gli stessi identici motivi.
Non me ne volere, dunque. E sappi che se ho espresso il mio punto di visto ? stato solo in buona fede e perch? la mia esperienza personalissima mi ha portato a vedere le cose in un certo modo. Vorrei dirti solo altre due cose: mi ero ripromesso di leggerti e fare rari intereventi, e invece sto scrivendo papiri che sicuramente saranno noiosi per i frequentatori medi di questo blog, e probabilmente anche per te (?), sicch? vorrei ritornare ala mia posizione ideale di lettore ;-) .
Ultima cosa. Usavo chiudere le mie email qualche tempo fa con questa frasetta, che ho fatto profondamente mia, perch? la ritengo molto vera:
“Dubitare di tutto o credere a tutto sono due soluzioni ugualmente comode
che ci dispensano, l’una come l’altra, dal riflettere.”
–Jules-Henri Poincar?–
So perfettamente che non ? facile farlo sempre e che tu personalmente ci provi ogni giorno (cos? si vede nel tuo blog, almeno). Per cui, continua cos?.
E grazie ancora, per avermi dato la possibilit? di crescere ancora un po’ e conoscere un altro punto di vista.
Un abbraccio, F.
Ha detto bene Jena sul manifesto di venerd?. Anche oggi tre civili, anche loro non hanno avuto il tempo di “morire da eroi”. Che fastidio la retorica bigotta.
Scusate per la mia intromissione… ma vorrei semplicemente farmi interprete di quel che, mi pare, sia il senso profondo del discorso di Lia. In sostanza, sappiamo tutti che il tizio morto era una persona, qualcuno con un’anima e tante cose in comune con noi, come tanti altri italiani, quasi fossimo una enorme trib?, una famiglia allargata dove tutti si litiga ma alla fine, appunto, si resta comunque e sempre “noi”…
Eppure:
1) Anche il poveraccio italiano che decide di fare una rapina per procurarsi i soldi per farsi la casa (e ne esistono, eccome) mette a rischio la sua vita, a volte la perde o la pu? far perdere a qualcuno, senza che ci? susciti ondate di comprensione simpatetica generale;
2) un eventuale rapinatore agisce in un contesto illegale limitato e senza paragoni possibili con il gravissimo stravolgimento del diritto internazionale e dei popoli creato dalla guerra colonialista in Iraq;
3) In sostanza, il compito di Quattrocchi era quello di fare da “spalla” o “palo” a gente potentissima che ? l? per rubare
(lo sapete che un barile di greggio sar? pagato all’Iraq 4 dollari dagli americani, a regime ?!)
4) Piet? per tutti, ma ragioniamo sempre su dove sta il torto e dove sta la ragione. Lui aveva torto a essere l? perch? era entrato nel contesto di una guerra di occupazione, mentre se fosse stato, che s? io,a scortare un imprenditore in Russia, a proteggerlo dalla mafia, ecco che la sua morte sarebbe stata completamente diversa.
5) Infine, grande responsabilit? di quanto accaduto va a Berlusconi, al suo attegiamento sprezzante, irrispettoso, arrogante.
Ciao Lia, le tue pagine sono sempre preziose.
Ehm… credo che le parole di rita si riferissero un po’ anche a quello che ho scritto io… (Avr? mai pace? eheh ;-) )
Punto per punto: 1) Quelli che rubano in Italia o dovunque, non lo fanno per farsi la casa: lo fanno per il pane. Che ? ben diverso. So che le sottigliezze con la rabbia non sono facilmente accipibili, ma basta un piccolo sforzo.
Nulla da dire sul secondo punto, tranne che per il fatto che non ha molto senso al riguardo del contesto, visto il chiarimento del primo.
3) Il compito di Quattrocchi l? era di fare il suo lavoro. Chi ? pagato per stare l? deve fare quello che gli dicono, sia che faccia da “palo” a Butrous Ghali che a un signore della guerra locale. E’ questione di ruoli. Insomma (e scusate la banalit? della frase – che non sarebbe neanche la pi? corretta per il caso): ? uno sporco lavoro, ma qualcuno lo deve pur fare – se non era Quattrocchi sarebbe stato un altro.
4) Qui non si parla di torto o ragione. Io ho parlato di dare pane al pane e vino al vino: e quell’uomo non era un criminale. O se lo era, non in quel contesto.
Nulla da eccepire sul 5′ punto.
Mi scuso di nuovo per l’intromissione.
F.
1) Non mi ? assolutamente chiaro in che modo tu
riesca acrobaticamente a condannare il
delinquente che tale lavoro lo fa per vivere
e “salvare” il mercenario che quel lavoro lo
fa per farsi la casa…chi ti dice che un
rapinatore o un killer mafioso non possano
desiderare di farsi una casa?
Che ?? I rapinatori ed i killer m? aspirano
tutti a vivere nelle grotte come i cavernicoli?
3) Questa storia dei “ruoli” proprio non l’ho
capita, comunque, tecnicamente, ? stato detto
persino sul TG5 che fare la scorta armata in
Italia ? illegale e quindi anche se avesse
fatto la scorta armata a Butros Ghali sarebbe
comunque un delinquente per le nostre leggi…e
anche le spie fanno il loro “ruolo”…anche i
picciotti di Tot? Riina fanno il loro “ruolo” e
obbediscono agli ordini…comunque
laggi? era armato e faceva operazioni di
spionaggio. Mi risulta che, se viene beccata,
una spia finisce processata e poi al muro nel
contesto di un esercito regolare, mentre mi
risulta che i partigiani non siano soliti
rilasciare prigionieri che possano rivelare
la loro locazione…quindi una spia in mani
partigiane ? facile che rischi la pellaccia,
anche se, tecnicamente, faceva il suo
“lavoro”…ma non credo che a quello che eri
pagato per spiare gliene fotta molto di
questo “tecnicismo”…
4) Non era un criminale?
A voler parlare pane al pane e vino al vino…
era un “mercenario” e forse pure una “spia” e
ora c’? un’orda di persone (te incluso) che
fanno di tutto per dipingerlo come un “povero
onesto lavoratore” manco fosse un dipendente
di un Call Center!
Anche un killer…anche uno spacciatore fanno
il loro “lavoro” e hanno un “ruolo”, ma questo
non rende certo il lavoro che fanno meno
“discutibile” o pi? “onesto”!
Capisco che uno possa preferire che non lo avessero accoppato, anche io avrei preferito che lo avessero rilasciato e che “maturasse giudizio” riguardo a certi sistemi per “fare i soldi facili” a scapito dei popoli oppressi, ma da qui a farne un “martire” ed una “verginella” mi pare
davvero eccessivo e vomitevole!
Tu hai fatto il soldato per pagarti gli studi?
Non credo che questa tua scelta giustifichi la scelta del mercenario…se uno fa il soldato per il proprio Paese si spera che lo faccia “anche” per altre ragioni rispetto ai soldi…uno che va a fare il soldato prezzolato al soldo di imprese private non ha “alcuna” scusante, manco quella dell’amore patriottico! Semplicemente voleva guadagnare i soldi che gli servivano e non gliene fotteva una minchia delle conseguenze per gli altri di ci? che andava a fare! Anche i killer lo fanno solo per soldi e non importa loro molto delle conseguenze del loro operato!
Poi che cazzo c’entra che lo faceva “per farsi
la casa”?? Credi che i rapinatori, i lardi o i killer non facciano anche loro i loro “mestieri” per campare, per mettere su famiglia o per
farsi la casa?? Sono dei delinquenti, mica sono
degli Aliens!!
Ciao,
Guido
Avrei preferito ritornare al mio ruolo di solo lettore, ma se mi chiami in causa, devo rispondere.
1) Ho condannato il delinquente? Ma perch? stiamo ancora qui a santificare uno e condannare l’altro? Ma veramente non si riesce a venire fuori da questa logica partigiana di stampo fascio-nazi-comunista? Per quanto riguarda le intenzioni dei normali delinquenti o anche dei mafiosi, ti consiglio caldamente di seguire un corso di criminologia. Non voglio dilungarmi oltre in questo discorso.
Non ho capito molto onestamente il discorso che fai nel secondo punto. Il mio invece era semplicemente che se non ci fosse stato lui ci sarebbe stato qualcun’altro, ma prima di lanciarsi in giudizi personalissimi direi che sia pi? giusto conoscere PERSONALMENTE un povero cristo, visto che ? pure morto. Poi queto, per carit?, dipende dalla propria sensibilit?, quindi fa’ come credi.
3) Vorrei farti presente che io non ho ricostruito nessuna verginit? e tanto meno santificato nessuno. Ma cristiddio, ma ? cos? difficile farsi venire il dubbio che forse anche quello che dice AlJazeera o il Papa possa essere un punto di vista o un opinione di parte? E che i nostri giudizi sono giudizi mediati da ci? che sentiamo? Anche ci? che scrive Lia ? il suo punto di vista, e come tale va preso. Come si fa ad essere cos? sicuri di quello che si sa? Qualcuno me lo sa dire?? Perch? io qui sono l’unico che ha il dubbio che forse non era n? come ce la racconta la nostra televisione di regime n? come la pensa la corrente di pensiero alternativa a questa. Qualcuno era l? con lui quando lo hanno ammazzato? Io sto predicando RISPETTO per tutti, anche per quei partigiani Iracheni che lo hanno ammazzato! E ora basta che le mintallazioni su quello che IO dico.
Sul tuo ultimo punto, a parte che non ho capito se mi hai dato del “mercenario”, ma mi sembra di capire che per te tutti i delinquenti comuni (o meno, visto che ci hai messo dentro anche i mafiosi) abbiano tutti il desiderio di una vita normale. Bene, allora, oltre a riseguirti il corso di criminologia, forse ? il caso di chiedersi il perch? allora vadano in giro a fare i delinquenti. E’ l’unica cosa che sanno fare, dici tu. Bene, anche quelli che vanno in Iraq fanno l’unica cosa che sanno fare (salvo Quattrocchi – e come lui pochi altri- che era un ex panettiere e che ? andato l? perch? a trenta e rotti anni voleva prendere dei soldi il pi? velocemente possibile perch? voleva farsi una casa per sopsarsi). Allora vogliamo salvarli tutti o condannarli tutti? Ma perch? invece di condannarli e salvarli tutti non cerchiamo di capire le motivazioni profonde che portano a queste tragedie? Perch? non cominciamo a pensare che forse il problema sta pi? in alto? invece che continuare a fare il gioco di quelli che ci propinano queste storie sperando che ci dilaniamo ancora di pi? proprio in questi dibattiti sterili?
Solo un appunto, caro Guido. Io non credo di essere stato n? volgare n? offensivo nei tuoi confronti. Vogliamo discutere? Allora ci vuole rispetto ed educazione. Se no, per me ? chiusa qui.
F.
Cara amica, ti scrivo.
Direttamente qui, stavolta, per risparmiarti la fatica di copiare e incollare o cestinare quello che di solito ti mando via e-mail.
Io non mi ritrovo in quello che hai scritto tu (ma informati, cazzo, da RAInews24 almeno, prima di blatterare su Italia e italiani. Scusa il tono, ma non ci metto una faccina edulcorante. Lo penso ancora quello che ho appena scritto) ne’ in quello che ti hanno risposto.
Non mi va di forumizzare il tuo blog, spiegando i perche’. Non e’ per questo che ti sto scrivendo.
Lo faccio perche’ sono arrivata da te dopo aver gironzolato di blog in blog. Chiedendomi, come tante altre volte, come sia possibile che via internet se ne possa sapere molto piu’ di quanto sembrano sapere i professionisti. Da quelli che lavorano per l’amministrazione USA a quelli che scrivono sui nostri giornali. E chi capita qui, e non ha ancora capito come si usa internet, eviti per favore di menarcela con la solita storia del “ma chi vi assicura che chi leggete non vi stia prendendo in giro…etc”
Li elenco qui i blog che ho appena letto. Sono tutti su blogspot, cioe’ per trovarli basta digitare
http:// xxx.blogspot.com
e mettere al posto delle xxx (non aggiungere www dopo le // !!!):
1) raedinthemiddle (uno che ci ha provato e ci prova a stare in the middle, e che non ce la fa piu’)
2) wildfirejo (e’ sconvolgente quello che scrive questa pazza inglesina che sta la a darsi da fare dicendosi “se non lo faccio io chi altro lo fa?”)
3) afamilyinbaghdad (la madre di raed)
4) turningtables (un exsoldato americano, ex da poco)
e parecchi altri che si trovano citati da loro, oltre ai soliti
5) riverbendblog
6) dear_raed
Troppa fatica? Meglio mettere i links da clikkare e basta? No, secondo me no. Chi se ne frega passera’ oltre, e mi sta bene. I giri che faccio io li fara’ solo chi ha voglia di farli. E’ credo che dopo averli fatti non potra’ non considerare futile, come lo considero io, il “dibbbatttito” su eroi o eroi per caso o mercenari.
Un povero cristo e’ morto. La sua ultima frase probabilmente e’ stata una di quelle che lui avrebbe voluto dire. Per questo sono contenta che lui l’abbia detta, che Quattrocchi sia riuscito ad essere se stesso pure di fronte alla morte.
Capitasse a me una sorte come la sua, probabilmente piagnucolerei ed implorerei pieta’. Non lo so. L’ultima frase che vorrei avere il coraggio di dire ai miei assassini io e’: “Siete una manica di stronzi che fregando me vi fregate da soli e manco lo capite”.
Ehm…, vabbe’, l’ho fatta lunga. Ti mando una e-mail la prossima volta che sento il bisogno di sfogarmi. Bacione, do’
@Francesco: Fammi essere cattiva fino in fondo. Abbi pazienza, io per pagarmi gli studi ho dato tante di quelle ripetizioni da non voler pi? vedere adolescenti per il resto della mia vita, i miei amici facevano i commessi, i camerieri, i lavoranti nella grande distribuzione, i turnisti, per cui vedi che di alternative ce ne sono. Certo, lente.
Questi tizi secondo te sono andati l? per guadagnare i soldi per “farsi la casa”, mapperfavore, chiss? perch? milioni di altre persone per farsi la casa fanno dei lavori “normali” anche lavori per i quali non servono tutte queste grandi qualifiche, certo, la tuta da operaio ? molto meno “figa” del giubbotto antiproiettile e la chiave inglese e le mani sporche di olio non ti danno il senso di potere che ti da un fucile in mano.
Non dirmi che una persona lo fa per necessit?, lo fa per i soldi veloci. Suvvia.
Per questo motivo mi fa innervosire la tentata “eroizzazione” di questo tizio.
Mia sempre carissima Prof, ti chiedo scusa per questo intervento ma una volta tanto debbo dissentire. Nulla da eccepire sulle effettive mansioni di Quattrochi & C. in Iraq, e nulla da eccepire sulla loro cattura da parte delle ?Brigate Verdi di Maometto?, cos? come non ho nulla da eccepire sul fatto che questa guerra voluta dal forcaiolo e ubriacone texano – e l’appoggio datogli da quel cretino del nanopelato – sono stati e rimarranno il pi? colossale errore del XXI secolo. Il fatto che Quattrocchi sia potuto morire da eroe mi lascia indifferente, cos? come mi lasciano indifferente, se non addirittura indignato, le esternazioni dei vari nostri rappresentanti, dal nanopelato all’ultimo dei suoi tirapiedi. Quello su cui non concordo con te, n? mai potr? concordare, invece, ? la morte del Quattrocchi. Lasciamo perdere se si ? trattato di un’esecuzione o di un barbaro omicidio, ognuno ? libero di considerarlo come meglio crede (non per nulla Battisti, Oberdan e Sauro, celebrati da noi come eroi dell’irredentismo, erano cittadini austriaci che hanno tradito il loro Paese, ed in quanto tali sono stati passati per le armi), ma dovresti sapere, ormai, che io sono visceralmente contrario alla pena di morte, per quanto efferato possa essere il reato per il quale essa viene comminato. Per tutto il resto… ?Povera gente che ? andata a cercare all’estero il lavoro che non ha trovato in Patria…?; “Vado a uccidere perch? ho bisogno di lavorare”… Tante nostre terre sono oggi incolte perch? mancano le braccia per coltivarle. Naaah! Coltivare la terra non rende 1000 dollari al giorno, ma ? pur sempre un lavoro! In sintesi, ? una sporca faccenda, da qualunque lato la si guardi, e l’unica vittima ? il popolo iracheno, maledetto dal dio petrolio.
Do’ carissima, Gatto carissimo: ? vero che in questi giorni sono distratta. Ho avuto il congresso ed ho qui mia figlia per una settimana, che non mi pare vero.
Seguo le notizie in fretta, non sto l? ad applicarmi pi? di tanto, mi pare che le cose pi? o meno si ripetano e l’unica cosa che DAVVERO mi ? sembrata diversa dalle altre ? stato l’outing di Bush sulla Grande Israele. Ma giusto perch? ? stato un outing, non ? che mi sia stupita sulla sostanza.
Pu? darsi, quindi, che mi sfuggano cose.
Per?, Do’, se qualcosa mi ? sfuggito, dimmi di che si tratta: ho scartabellato su Rainews, ho esaminato (e linkato quelli che non avevo gi?) i blog che segnali, Riverbend l’avevo gi? letta prima di postare… dov’? l’inghippo?
Delio ? incappato in un’omonimia che non mi pare invalidi la sostanza del discorso: lui ha linkato qui sopra il suo aggiornamento, io mi riconosco in ci? che ha scritto e non ho altro da aggiungere, dov’? il problema?
Che ‘sto tizio fosse un mercenario, io l’ho chiaro in mente da PRIMA di leggere Delio.
Ho insegnato per circa 10 anni in una enorme multinazionale che si occupa di estrazione del petrolio. Pi? precisamente, ho insegnato italiano ai dirigenti di questa multinazionale, compreso qualche direttore generale.
Insegnare italiano a uno straniero comporta, come si sa, un bel po’ di chiacchiere. Ore di chiacchiere, ad essere precisi, in un contesto in cui lo studente, anche se ? un direttore generale, si rilassa e racconta.
Sulle cosiddette “guardie private” che lavorano in Africa per la grandi imprese, quindi, io ho idee chiarissime da anni.
In certi paesi africani, sono l’esercito parallelo delle multinazionali che “dissuadono” i goveranti locali dal prendere decisioni contrarie agli interessi delle stesse, pena un bel colpo di stato. Pensa te.
Te lo raccontano con un sorrisetto che va da un orecchio all’altro.
Che ci facevano, l?, questi italiani? Raccoglievano margherite?
Augusta ha fatto delle domande, pi? sopra. Il nostro governo ci ha chiarito le idee?
Magari s?, che ne so. Se ? cos?, facciamola finita e dimmelo.
Gatto: io non sono favorevole alla morte di nessuno. Mi conosci da anni, santo cielo.
Per?, porca miseria, esistono il bene e il male, la responsabilit? e l’innocenza, la legge e i trucchi per aggirarla.
Io dico solo che noi siamo, sfacciatamente, disgustosamente, inequivocabilmente dalla parte del torto.
E mi disgusta che non siamo capaci di assumenercene la responsabilit? nemmeno linguisticamente. Non diamo nemmeno nome alle cose, per non farle sembrare troppo vere. Per?, che a noi piaccia o no, le cose hanno un nome, e noi stiamo occupando militarmente un paese che non ci vuole, in un’area che non ci vuole, e abbiamo pure contribuito ad aprire fette di mercato affinch? i nostri giovani Rambo vadano a farsi i soldi per la casa a spese dell’Iraq.
Sparano ad uno?
A me pu? umanamente dispiacere, ma RICONOSCO il diritto degli iracheni a difendere il proprio paese da un’occupazione straniera.
Questi difensori non piacciono a Salam Pax, Do’?
Me ne rendo conto.
Anch’io avrei preferito che ce ne fossero degli altri.
Purtroppo, gli altri non hanno saputo e non sanno contare, in quel contesto. Questo ? ci? che di efficace d? il paese, e questo si cucca.
Con il solidale beneplacito della STRAGRANDE MAGGIORANZA dell’opinione pubblica (che ? cosa diversa dal governo) dell’iperpacifico paese arabo che mi ospita, per esempio.
Il mondo arabo ha un nemico in casa e si stringe attorno alla propria identit? per fargli fronte. E’ una sorpresa?
Il giorno che non avr? pi? un nemico in casa, la stretta identitaria si addolcir?, ? da supporre. Qui, lo suppongono in molti.
Intanto, la solidariet? alla resistenza irachena, o come diavolo la volete chiamare, ? totale ed, anche, egoistica. Come ho gi? detto altre volte, qui il calcolo ? di una semplicit? elementare: pi? casse da morto tornano in Occidente, meno ? probabile che, dopo l’Iraq, tocchi alla Siria e all’Iran.
I barbuti armati iracheni, in questo momento, rischiano di apparire come gli unici in grado di proteggere il Medio Oriente.
A me, personalmente, in questo momento non interessa altro.
Anzi, scusate: mi interessa che la parola “italiano” sia associata il meno possibile a tutto ‘sto casino, perch? mi dispiacerebbe parecchio venire sparata.
E, comunque, non riuscirei a dare totalmente torto a chi ritenesse utile spararmi per difendere questo pezzo di mondo da un’inaudita aggressione a cui partecipa pure il mio paese.
Abbiamo un governo che, se mi sparano, mi obbliga a relativizzare. Il colmo, davvero.
@Lia: abbiamo parlato fin’ora due lingue diverse? Forse, perch? sottoscrivo l’intera sostanza di quello che hai scritto ora. :-)
@NDV: sei libera di pensare come vuoi, chiaramente. Ma non credo che siccome uno vuole farsi una casa o comprarsi un’etto di coca per farsi un trip o vuole comprarsi una mongolfiera per farsi i fattacci suoi in un giro del mondo in 80 giorni debba per forza fare l’operario o il commesso o il contadino. Esiste anche quella che ? detta “inclinazione” o, come l’ho chiamata io precedentemente, “l’unica cosa (o quasi) che uno sa fare”. E credo di sentire dalle tue parole l’idea che chi va a fare il soldato, lo fa perch? la mimetica ? “figa”. Ti parlo per esperienza personale e poi pensa come credi: a me la vita da soldato non piace, ma sono andato anche in Bosnia perch? avevo NECESSITA’ (non mi credi? mi spiace solo non poterti far vedere il reddito della mia famiglia) e urgenza di VELOCITA’ per potermi iscrivere all’Universit? di Padova, al corso di laurea di Giurisprudenza (e tutto ci? te lo dico in maiuscolo perch? sono ORGOGLIOSO delle mie conquiste, che ho ottenuto sputando sangue e facendo qualcosa che non mi piaceva – ma l’ho fatto perch? avevo necessit? e urgenza). Non mi credi? Pensa a quello che vuoi, io sono stufo di ripetere quaranta volte un concetto che per me ? chiaro come il sole: Rispetto, cristodiddio. Per coloro che fanno cose che le persone che stanno a casa al caldo non fanno. La mia famiglia non ? ricca, e io non ho e non avevo bisogno di fare il “figo” in giro per il mondo a “occupare” terre altrui. E credi che siano tanto diversi da me quelli che sono l? gi?? Non parlo di quelli come Quattrocchi, che sono l? con altri ruoli. Ma parlo dei soldati che, s?, purtroppo sono l? perch? il nanopelato sta dietro all’ubricone texano, ma che non sono l? perch? sono una mandria di diavoli imbizzarriti.
Ma ti ripeto: pensala come vuoi. Io non sono uno di quelli che crede che tu sia deficiente solo perch? non la pensi come me. Grazie a Dio.
F.
Per Francesco : Premetto che “non ce l’ho su” con i militari…fino a non molti anni fa avevo idee radicalmente diverse da quelle che ho ora e volevo
fare il militare di carriera, sono stato per anni un guerrafondaio ed un militarista convinto.
Le ragioni percui volevo fare il militare erano principalmente legate alle mie convinzioni religiose di allora e certamente non erano le pi? “simpatiche”…mi ritenevo “votato alla guerra” e
mantenevo questa convinzione con un fanatismo religioso a dir poco delirante e, per fortuna, il destino ha voluto che i miei “programmi” andassero
molto storti fino al punto da rinunciare a quel progetto…quindi posso capire quando dici che
uno ? pi? o meno portato o sentire una vocazione per determinate cose…
E capisco che laggi? possa esserci gente che ? partita credendo di fare la cosa giusta o persino
“spedita”…in effetti ho sentito anche io che ? solo “teorico” il fatto che uno venga spedito in
questo piuttosto che in quel teatro di guerra per una specifica richiesta di far parte di una spedizione…mi ? stato detto che ? cos? solo nei
primi tempi poi ti pigliano e vai…
? anche per questo che spero sinceramente che il Governo ritireri i nostri soldati…perch? magari loro credono di fare altre cose, ma stanno facendo
azioni di polizia per gli anglo-americani, sotto comando anglo-americano e quindi divengono un bersaglio legittimo per la resistenza. Io spero che li ritirino perch? non voglio che i soldati italiani si sporchino le mani di sangue iracheno pi? di quanto ? gi? accaduto e non voglio che gli iracheni siano costretti a fare fuori anche i nostri per difendere casa loro…
Quanto ai mercenari, nel mio passato ho considerato pure l’ipotesi di intraprendere quella carriera dopo aver servito il mio Paese…per? non mi sono mai nascosto che non fosse assolutamente
una “bella cosa”, neppure nei momenti pi? deliranti…quello che a me fa ‘veramente incazzare’ ? tutta questa ipocrisia di insinuare
che sia una “bella cosa” o una “cosa assolutamente
normale” fare il mercenario!
Non ? assolutamente un lavoro “pulito”!
Dato che questo lo sapevo anche nei momenti di peggiore fanatismo, “non hai idea” di quanto mi
facciano andare “in bestia” certe affermazioni!
Peraltro, sinceramente, credo che, se il Governo
non si fosse messo a strombazzare sulle note propagandistiche patriottarde riguardo alla morte
di Quattrocchi non mi sarei neppure messo a polemizzare pi? di tanto…mi fa incazzare soprattutto perch? mi costringe a ritornare continuamente su sta storia per le cose semplicemente pazzesche che mi capita di
leggere in giro, mentre ritengo che a st? punto forse si potrebbe “lasciar riposare” quel morto, limitandosi a dire che ? morto con dignit? e che, forse, come diceva D?, ? morto riuscendo ad essere
“come voleva”…se stesso…
Mi fa incazzare perch? il “era un povero onesto lavoratore” viene utilizzato in questi giorni (non nel tuo caso) come premessa per vomitare odio sui partigiani iracheni -dare loro dei “terroristi”-, che, dato il contesto in cui sono immersi e la scelta di lotta partigiana che hanno fatto, sono pi? “giustificati” nel loro agire, cosa che si pu? dire molto meno per i nostri soldati (che son l? per obbedire a ordini superiori, ma che “non dovrebbero starci” laggi?!) e che “assolutamente” non si pu? dire per i mercenari!…o per vomitare odio contro gli islamici o gli extracomunitari e
questa ? la ragione principale alla base della mia reazione originariamente molto aggressiva nei confronti della tua affermazione…
Dire che erano solo dei “poveri onesti lavoratori” significa solo dare spago a chi suona la vergognosa propaganda patriottarda di questi giorni! Erano dei “mercenari” ed ? bene chiarirlo!
Mi fa davvero andare in bestia che si spacci per “onesto lavoro” quello del mercenario che neppure
nei momenti di pi? oscuro fanatismo, quando ero “convinto” di essere votato ad uccidere i miei simili, che non ? assolutamente una bella convinzione, io stesso non ho MAI ritenuto tale!
Possibile che “io” che all’idea di fare il mercenario c’ho pure pensato nel mio passato* a dare, anche allora, quando consideravo l’idea, giudizi pi? duri e netti su questa scelta di lavoro che non una persona che probabilmente a tale carriera non c’ha mai pensato e che, a quanto vedo, s’indignerebbe pure se si insinuasse che ci abbia mai pensato??
? questo che mi sciocca! :-//
Tutto qui…
Ciao,
Guido
Francesco: non ci siamo capiti, non ho mai messo e mai metter? nello stesso calderone soldati regolari e mercenari. Per rispetto nei confronti del lavoro degli uni non mi va che vengano eroizzati i secondi. Chiaro?
@guido: credo che il problema sia sulla definizione di mercenario. Ma lo stesso non voglio proprio continuare col discorso. Scusa. Vedila come una ritirata o come vuoi, non mi importa, ma non me la sento di ripetere migliaia di volte la stessa cosa.
F.