sinistraisraele.jpg

Io sono sempre più sbalordita: adesso viene fuori che il Comitato Direttivo di Sinistra per Israele mente agli iscritti della sua stessa lista, e lo fa sapendo di mentire.

Mi spiego: finalmente so dove hanno trovato il nome che hanno reso pubblico.
Molti ricorderanno la vicenda che, a maggio del 2004, vide questo blog e altri siti (Macchianera, Mantellini, The Rat Race, Indignato, Punto informatico etc.) coinvolti in una bizzarra vicenda di denunce con una persona che gestiva vari siti che si autodefinivano pacifisti.
Quel sito prese a pubblicare i dati personali di molta gente: Splinder ed altri chiusero i blog su cui apparivano questi dati, seguirono denunce e, insomma, la cosa finì fuori da internet, con gli avvocati messi in campo da Gianluca Neri e così via.
Su internet, di quella vicenda rimane poco: una vecchissima pagina del 2004 in cui io, Punto Informatico, il Neri ed altri veniamo diffidati dal mantenere sulle nostre pagine il banner ironico che Macchianera pubblicò nell’occasione. Lì, il nome del mio blog viene associato a un nome e cognome finito chissà come in possesso della persona che pubblicava questi dati, in una pagina – ripeto – di diffida dall’ospitare un determinato banner.

All’epoca, non me ne crucciai: Google non associa questo blog alla pagina in questione e, comunque, il putiferio scatenato era già abbastanza e mi ero stufata: detesto le guerre infinite, e quella era una cosa che rischiava di non finire più. L’idea che si ripresenti mi atterrisce, quindi scusate se non metto i link alla vicenda.

Peccato che adesso sia venuto fuori un “Comunicato Direttivo Sinistra per Israele” che dice, testualmente, che quel nome appare “in una pagina di pubblico dominio” per mio volere.
E, come prova, mettono un link alla homepage del sito, in cui quel nome non appare affatto e che, per accedere alle pagine interne, richiede la registrazione. Mettere il link alla pagina stessa voleva dire rendere evidente che non appare affatto lì “per mio volere” ma associato a una bizzarrissima diffida contro di me, contro il Neri e contro Punto Informatico.

Ma veniamo al comunicato:

Subject: A proposito dei blog antiisraeliani – Comunicato Direttivo SpI

Una segnalazione alla nostra mailing list di alcuni violenti interventi in
vari blog che prendevano spunto dalla malattia di Sharon per insultare,
insieme a lui, l’intero popolo israeliano
ha acceso una polemica che non ci
appartiene e che ci vede indicati dalle autrici di tali interventi
come minacciosi diffamatori.

Un’aderente alla nostra mailing list per avere riportato il nome e cognome
di una delle autrici così come compare alla pagina di pubblico
dominio: [segue link della homepage] per
volere della stessa signora
, si è trovata ad essere minacciata di
denunce per violazione della privacy e per …minacce!

Nei blog in questione si è montata una scomposta sequenza di inviti a
ricorrere a porte blindate, denunce, richieste di scorta, ed altro contro
gli ebrei in generale
e SPI in particolare.

Sinistra per Israele fa presente che i blog in questione sono liberi di
scrivere tutte le sciocchezze e gli insulti che meglio ritengono senza
temere alcunché se non la critica politica. Fa presente anche che le
falsificazioni ed i travisamenti della verità sono metodi di propaganda che
nella storia, dai Protocolli del Savi di Sion in poi, sono stati usati per
motivare l’antisemitismo.

Con questo chiude il dibattito su un caso che non esiste se non per
domandarci se le posizioni così ferocemente anti israeliane che circolano
per internet in alcuni blog “pacifisti” siano veramente isolate o ancora
trovino in alcuni partiti della sinistra qualche sponda.

Da ora in poi non verrà approvato dal moderatore alcun commento rispetto
alle autrici ed ai blog in questione.
Mentre prosegue la discussione su come
fronteggiare politicamente queste forme di odio verso Israele.

*Sinistra per Israele*

Io, quindi, non solo avrei volontariamente esposto un nome e cognome su un sito che, in realtà, lo pubblica per minacciare me ed altri, ma avrei addirittura scritto un post che “insulta l’intero popolo israeliano”.

Non solo: i 60 commenti in cui mi si esprime solidarietà per la scorrettissima pubblicazione di dati personali su quella lista, sarebbero rivolti contro “gli ebrei in generale”.
Si finisce con la citazione dei Protocolli del Savi di Sion e con l’avviso di non pubblicazione di ulteriori commenti in proposito: il che vuol dire che gli iscritti a quella lista non potranno mai sapere che NON E’ VERO quanto affermato dal Comunicato del Direttivo.

E dire che io mi aspettavo delle scuse e che, nei commenti qui sotto, insistevo a dire che sarei stata felicissima di accettarle.
Fuorviata dalla parola “sinistra”, è ovvio.

Tutto ciò mi pare fantastico, nel senso vero del termine.
Una dimostrazione di malafede come poche al mondo.
Sono attonita e, dico davvero, in preda a un profondo malessere.

Tempo fa manifestai la mia intenzione di non votare, prendendomi solenni sgridate da molti lettori di questo blog. Ora vorrei fare presente che il responsabile di Sinistra per Israele è Emanuele Fiano, capogruppo dei DS a Milano.

E questo è quanto.
Davvero dovrei votare, io?
Ma come faccio, me lo spiegate?