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Questa non vuole essere un’internettiana lite infinita, né questo blog è un’arena per pubblici accapigliamenti.
Non avrei i commenti moderati, altrimenti, né l’abitudine di ignorare un buon 90% delle spiacevolezze della rete che mi coinvolgono.

A me interessano due cose:

1. Tutelare me stessa e il lavoro che svolgo. Al punto in cui è arrivata la situazione, l’unico modo per farlo è dire con chiarezza le cose come stanno. Ho un strumento per poterlo fare, ovvero il mio blog, e lo uso.

2. Denunciare, da cittadina, i metodi usati da gruppi e persone che svolgono una concretissima attività politica nella città in cui io ho diritto di voto e chiedere loro conto del divario esistente tra quanto dichiarano pubblicamente e il loro agire concreto.

Mi spiego.
Succede che lo stesso moderatore di Sinistra per Israele che ha inoltrato in rete (nella lista di SpI e su OMB, oltre che a me) il comunicato in cui quest’organizzazione si scusava per avere diffuso i miei dati personali senza autorizzazione, è poi andato “da privato cittadino” a usare gli stessi dati, con il furbesco stratagemma di cambiare una lettera del mio cognome, su Usenet, in un newsgroup dove già altri personaggi della stessa risma si erano adoperati per diffondere ciò che Sinistra per Israele aveva pubblicato e poi, data la reazione che ne era seguita, cancellato.

Quando l’ho visto mi sono limitata a sospirare: era prevedibile, le battaglie contro gli sciocchi sono notoriamente inutili e, insomma, più che comunicarlo a detta organizzazione non potevo fare.
Dal tenore e dal livello di ciò che aveva scritto (e che metto per intero nel “Continua”), questo moderatore doveva essere un ragazzotto incosciente messo per errore al posto sbagliato, pensavo.

Poi, incuriosita da ciò che lui stesso suggeriva (“con un whois, è un attimo sapere il mio nome e cognome“) sono andata a vedere chi era.
E, sorpresa!
Costui appare come membro del Comitato promotore di SpI, assieme ad Aldo Aniasi e altri.
Costui firma articoli di Sinistra per Israele assieme ad Emanuele Fiano e Davide Bidussa: gente, cioè, di cui leggo gli interventi su internet e che mai mi sarei sognata di associare a cose simili.

Altro che ragazzotto messo lì per sbaglio, altro che “parlare a titolo personale” di una vicenda comunque accadutagli mentre svolgeva una funzione all’interno di un’organizzazione politica.
Di questa organizzazione politica, lui è un promotore e un rappresentante a pieno titolo.
Me ingenua.

Stando così le cose, mi vedo costretta a rispondere pubblicamente al pubblico attacco di questo signore. Come dicevo, nel “Continua” c’è il testo completo della sua esternazione. Qui mi limiterò a citare alcuni passaggi.
Ah, a proposito: il mio vero nome è Fulvia, sì. Mi chiedo quando lo metteranno in homepage, a questo punto.

“Il nome di Lia..tra l’altro..li’ per li’ manco l’ho notato dato che
il suo vero nome è il segreto di Pulcinella, da anni.
Sapete bene che ci sono dei maniaci dello stalkeraggio da ogni
parte…e la ragazza ha inevitabilmente attratto la loro attenzione.
Del resto Fulvietta scrive amenita’ come quelle riportate nella
rassegna stampa delle sue perle che mi hanno mandato e che vi allego
in calce…per cui era ovvio che qualcuno scovasse tutto il possibile
dei suoi dati personali su di lei e che lo facesse circolare in
giro…”

Ah, era ovvio? Presso quali giri, se posso chiedere?
E, soprattutto, a cosa serve fare circolare in giro “tutto il possibile dei miei dati personali”? A quale scopo? Per fare cosa?
Mi pare una domanda legittima, no?

“Parallelamente noto, per quelle tre competenze che ho in materia, che di fatto in mano Fulvietta dal punto di vista legale non c’aveva un cazzo [come poi confermato da quella mandria di avvocati che abbiamo in SpI]”

Non lo so.
Non mi sono nemmeno posta il problema.
Essendo io una persona civile, mi sono limitata a parlare con un avvocato della cosiddetta “mandria” e, avendolo trovato altrettanto civile, ho creduto che la vicenda si fosse conclusa tra persone perbene.

“Il fulcro del problema per Dacia è che Fulvietta sia a rischio per la sua incolumita’ fisica perchè un cretino fascista fallaciano su un blog ha scritto che “certa gente andrebbe spazzata via”.
Potete capire che il mio sangue ebreo ha avuto delle crisi convulse di riso…per questa oscura “minaccia”.”

Ne sono lieta.
Io, invece, ho dovuto investire un certo impegno nel tranquillizzare il preoccupato sangue spagnolo di mia figlia e quello napoletano di mio fratello, quando voi avete diffuso il mio nome. Non tanto per il “cretino fallaciano”, quanto per il clima di odio generale che, in questo paese, mi pare venga abbondantemente alimentato da persone come Lei. Spero che lei sia in grado di garantire per la salute mentale di tutti quelli che la leggono. O no?

“[…] sarei piu’ orientato a pensare che quella donna dura
che scrive quelle cose tanto severe si sia semplicemente presa un
enorme cagatone addosso perchè ha paura che la sua nomea si rifletta
concretamente sul suo lavoro di insegnante.
[…] Comunque sia l”odio, la stizza assoluta dei suoi interventi… sono solo i corollari del bagno di realta’ che Fulvietta ha avuto.”

Infatti.
La cosa che mi dà più fastidio è proprio questa; Lei ha indovinato e del resto, l’ho detto anche al vostro avvocato.
Ma non perché io tema di perdere il lavoro, badi bene. Finché le leggi continuano a esistere, faccio fatica a pensare che lo Stato possa licenziare una docente perché esprime le sue opinioni ed emozioni sul Medio Oriente nel suo blog privato.
I motivi per cui tengo il mio blog separato dal mio lavoro sono i seguenti:

a) il rispetto per i miei allievi. Un adulto che lavora con gli adolescenti ha un ascendente su di loro. E’ un modello e, come tale, ha delle responsabilità. Questo è un blog che, su alcune questioni, ha delle posizioni molto decise. Queste posizioni potrebbero potenzialmente plagiare alcuni ragazzi, se associate alla loro prof, o viceversa essere fonte di disturbo, di malessere per allievi dalle storie personali o dalle idee di segno opposto.
Considero estremamente negative entrambe le possibilità.

b) conosco la rete e conosco i metodi di cui Lei mi ha offerto un così sostanzioso assaggio. Il fatto che degli studenti possano trovare il nome della loro prof associato a ogni tipo di nefandezza presso i siti di chi non la pensa come lei è un’oggettiva interferenza nel rapporto di fiducia che deve esistere tra docenti e allievi. A questo, io ormai posso rispondere solo parlando chiaro e dicendo a voce ben alta come stanno le cose.
E, qui, lo stesso blog che volevo tenere celato si rivela l’unico strumento che ho, e sono fortunata ad averlo: se ciò che io penso e scrivo non fosse pubblico e consultabile da chiunque, mi sarebbe molto più difficile difendermi dalle insinuazioni e manipolazioni di gente come Lei.
Ho la possibilità di fare sentire la mia voce, invece, e ho di che ringraziare il cielo per questo.

Parlando delle persone che mi hanno offerto solidarietà in questa vicenda, gentile signore, lei si è così espresso: “E ora che la Corte dei Miracoli dei blogger è stata ammansita […] Eh..la Corte dei Miracoli illude i suoi prominenti di essere delle vacche sacre, grave errore. […] Che sia scattata una sorta di solidarieta’ tra blog vari..compreso il pregevole onemoreblog…non mi stupisce. Ma sono dinamiche di appartenenza…il giudizio di merito sulle affermazioni di Fulvia in materia di MO non si smuove di mezzo millimetro.

No, caro signore: lei non ha capito.
Il motivo per cui è scattata della solidarietà è che avere un blog vuol dire avere una serie di persone che ti leggono, conoscono il tuo pensiero e sono testimoni delle manipolazioni strumentali che ne avete fatto.
Vuol dire che il mio blog è letto da persone che non si sognerebbero mai di apprezzare un blog antisemita e che i post “dell’odio” che lei cita nella “rassegna stampa” che mi ha dedicato sono stati letti e spesso citati da persone che ne avrebbero fermamente condannato “l’antisemitismo”, se mai ne avessero riscontrato anche un’ombra. Dispiace, tra l’altro, vedere persino un post che in realtà è stato scritto da Leonardo, in questa sua “rassegna stampa”.

Ma veniamo a questo, all’antisemitismo.
Lei scrive:

Ma ciò che è interessante è come Lia risponde alle accuse di
antisemitismo. Sulla sua homepage http://www.ilcircolo.net/lia/ alle FAQ si legge: “Antisemita !”. Chi ci clikka sopra si trova questo: http://www.kelebekler.com./occ/neum.htm
E’ la traduzione di un “divertente” (definito proprio così) articolo
di un certo Neuman.

Prendo atto del fatto che l’articolo non le sia piaciuto: aggiungerò alle FAQ anche un articolo di Sinistra per Israele, dunque.
Questo:

[…] Non è neanche antisemitismo criticare pregiudizialmente Israele negandone sempre e comunque le ragioni come fa una parte della Sinistra. Questa parte della Sinistra ha sostenuto acriticamente le posizioni palestinesi, comprese le scelte contro la pace della leadership Arafat; considera il terrorismo come una risposta all’occupazione e non come una scelta politica, che si nutre certo anche della disperazione palestinese, ma origina da un’ideologia nazionalista e integralista. Ma ripetiamo anche questi pregiudizi, pur essendo grossolani errori di valutazione, non sono antisemitismo.
E’ necessario dunque, respingere l’uso strumentale dell’accusa di antisemitismo, tale accusa va usata con molta attenzione per non banalizzarla; è necessario però dire che, a nostro avviso, l’antisemitismo è ben presente anche in una parte della Sinistra.
Vi è antisemitismo quando la percezione di Israele come avamposto dell’occidente opulento ed insaziabile si nutre dell’immaginario dell’Ebreo ricco e avido, vorremmo ricordare a questo proposito le immagini degli ebrei con i nasi adunchi esposti alla festa di Liberazione di Milano.
Vi è antisemitismo quando si diffondono, da Sinistra, teorie che ricordano gli infami miti dei complotti ebraici, come quando dopo l’11 settembre si diffuse la voce, palesemente falsa, che nessun ebreo fosse morto negli attentati alle torri gemelle perché avvertiti dal Mossad, o come quando si è presentato in un centro sociale milanese un libro che negava la Shoà presentandola come un’invenzione per giustificare la nascita dello stato ebraico.
Vi è antisemitismo quando si riprende l’accusa agli ebrei di non esser cittadini completi degli stati in cui vivono chiedendo continue abiure verso le scelte di Israele.

Lo riconosce questo articolo, signor “Mmax”?

Dovrebbe, perché LEI LO HA FIRMATO.

Con il suo vero nome, certo. Non con il nick che usa per smentire “da privato cittadino” ciò che lei stesso afferma con nome e cognome come promotore di Sinistra per Israele.

Per rinfrescarle la memoria, aggiungo anche quest’articolo al “Continua”: mi pare interessante questa trasformazione tra il pensiero che esprime “ufficialmente” e quello che esprime “ufficiosamente”.

Cerchi nel mio blog l’antisemitismo, dunque.
Cerchi “l’Ebreo ricco e avido”. Cerchi i “complotti ebraici”. Cerchi quello che corrisponde alla vostra pubblica definizione di antisemitismo.
Lo cerchi nella rassegna di Haramlik che lei stesso riporta, mi dica dov’è.

Oppure, signor Mmax, si metta d’accordo con se stesso.
Io posso anche “sostenere acriticamente le posizioni palestinesi”, può darsi. A me pare, più che altro, di cercare di tradurre in parole la mia percezione della sofferenza di un popolo, ma non importa.
Comunque sia, lei può legittimamente dire che i miei sono “grossolani errori di valutazione” e spiegare perché.

Quello che non può fare è spiegare “ufficialmente” alla sinistra a cui si rivolge che valutazioni come le mie non sono antisemitismo, salvo poi, di fatto, colpire a livello personale singoli cittadini rei di esprimere valutazioni che non le piacciono.

E, ancora una volta, perché?
Perché cercare i dati di una persona, custodirli, diffonderli?
Cosa sta facendo, esattamente, la Sinistra per Israele?
Da cittadina di sinistra, vorrei saperlo.
Anche perché, incredibile a dirsi, quest’aggressione supera di gran lunga qualunque aggressione io abbia mai ricevuto da fallaciani, fascisti e destra in generale.
Loro, una cosa così non l’hanno fatta. Voi sì.
Me la spieghi, dunque.

Ho da aggiungere un’ultima cosa, molto personale.
Tra i commenti di uno dei post dedicati alla vicenda, ce n’è uno di mia figlia.
Dice, con tutto lo sbalordimento che si può intuire: “[…] Lia é una mamma che portó sua figlia in pellegrinaggio al Museo dell’Olocausto di Gerusalemme, che le fece conoscere Moni Ovadia… Un’antisemita mica le fa queste cose.”
Aggiungerei che, anzi, forse non le fa la maggior parte delle madri d’Italia. Per motivi di mezzi, di strumenti, di opportunità o, semplicemente, perché alla gente tendono ad interessare altre cose.

Ora: mia figlia è molto giovane.
Una ragazza più immatura di lei farebbe presto a farsi sorgere sentimenti antisemiti, nel vedere il trattamento dispensato “in nome della lotta all’antisemitismo” alla stessa madre che la portò allo Yad Vashem.

Se questo non accade, se mia figlia sa distinguere perfettamente tra la condanna di un gesto e il razzismo e la discriminazione verso un’intera categoria umana, è perché l’ha cresciuta Lia di Haramlik, non certo per l’opera di un promotore di Sinistra per Israele quale lei è.

E questo è forse il motivo principale per cui fareste bene a non cercare di colpire il mio ruolo di insegnante.
Perché, signor Mmax, io svolgo la mia funzione educativa contro il razzismo e la discriminazione con molta più correttezza e coerenza di lei. Quindi, probabilmente, con più efficacia.
E dico questo perché, soprattutto quando si lavora con gli adolescenti, essere corretti e coerenti è l’unico modo per essere efficaci.

Dovrebbe impararlo, vista la sua missione politica e il ruolo che svolge.

De: MMAX
Fecha: Fri, 13 Jan 2006 01:37:19 +0100
Local: Vie 13 ene 2006 01:37
Asunto: [lungo] Ora vi racconto come è andata, sul serio.
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E ora che la Corte dei Miracoli dei blogger è stata ammansita,
parcheggiato il Merkava, levato il caricatore al Galil e riposta la
Desert Eagle… chaverim, amici, nemici, semplici conoscenti,
detrattori…non posso esimermi dal raccontarvi come è andata sul
serio.

*Disclaimer*
Dato che parlo a titolo personale chi si dovesse risentire per questo
post è pregato di tirare fuori i coglioni e prendersela direttamente
con il sottoscritto, questa è Usenet e non la lista di SpI.

*Premessa*
Iin tre anni non ho mai fatto passare mezzo messaggio che denunciasse
siti/blog dell’odio di sinistra o tantomeno quella pletora di
bestialita’ che si leggono su IPI.
Abbiamo sempre preferito non stigmatizzare nessuno…e cercare di
capire. Chiaramente c’e’ una WL per il Direttivo e per alcuni
referenziati compagni.

*La mia verita’*
Un giornalista dell’Unita’ in WL ha segnala il blog di Dacia per la
solita bordata di cazzate retoriche etc etc
[Ciao tesoro, ho saputo che hai detto tante cose realmente carine su
di me all’avvocato BP…guarda che maisele si incazza eh?].

Alchè divertissimo per la coincidenza e per contestualizzare racconto
la buffa storia a colpi di fake, follie e i residui di una
indiscutibile bella umanita’..
[Che peccato Dacia, sul serio…ma che cazzo t’e’ successo? Cosa s’e’
rotto dentro di te? E in che momento? Evita le stronzate
pero’…credimi è un dubbio reale che ho]

Insomma raccontando la storia di Dacia non posso esimermi da citare il
gelido Blog dell’odalisca rimpatriata Lia [cit.] .

Arriva il messaggio di Ipazia e lo leggo..
Vi diro’, conoscendo quanto sincero ampiamente motivato disprezzo
provi per i contenuti del blog di Lia, beh…ho anche apprezzato la
misura e i toni con cui lo segnalava

Il nome di Lia..tra l’altro..li’ per li’ manco l’ho notato dato che
il suo vero nome è il segreto di Pulcinella, da anni.
Sapete bene che ci sono dei maniaci dello stalkeraggio da ogni
parte…e la ragazza ha inevitabilmente attratto la loro attenzione.
Del resto Fulvietta scrive amenita’ come quelle riportate nella
rassegna stampa delle sue perle che mi hanno mandato e che vi allego
in calce…per cui era ovvio che qualcuno scovasse tutto il possibile
dei suoi dati personali su di lei e che lo facesse circolare in
giro…dopo le intemperanze delle fanciulle mi sono scervellato a
lungo e invano.. per ricordarmi chi cazzo me l’aveva detto per quanto
tempo era passato

Passa il post…di Ipazia in totale silenzio nella lista.

Intanto arrivano le reazioni su Dacia, da schiantarsi dalle risate.

Messaggi che non ho pubblicato segnalavano che in alcune
amministrazioni comunali è bloccato perchè considerato osceno…oppure
altri perfidi veramente che raccontavano delle ragioni per cui Dacia
è stata nel tempo marginalizzata nel mondo politico etc etc..

Alla fine il tutto inizia a sgonfiarsi perchè a sinistra siamo buoni e
il discorso dal personale passa al generale-

Manco ricordo piu’ del post sul blog di Fulvietta …ad un certo punto
mi segnalano il nuovo messaggio di Dacia…a momenti sputo la gomma da
masticare sul monitor per l’esplosione di risa che mi ha colto.

Non vi annoio ulteriormente perchè ormai lo conoscete a memoria…ma
non mi sono stupito neanche un nano secondo.. è ben presente nella mia
memoria il fatto che nella Corte dei Miracoli c’e’ una mendicita’
verso le occasioni di visibilità..ad essere indulgenti…..
patologica..ad essere cattivi..penosa.
Messo peggio di loro IMHO c’e’ solo Paolini..ma si’,quello che si
mostra dietro giornalisti tv, politici intervistati etc etc

Parallelamente noto, per quelle tre competenze che ho in materia, che
di fatto in mano Fulvietta dal punto di vista legale non c’aveva un
cazzo [come poi confermato da quella mandria di avvocati che abbiamo
in SpI]

Spettacolo!
Inizia uno spettacolino di messaggi, commenti etc etc

Il fulcro del problema per Dacia è che Fulvietta sia a rischio per la
sua incolumita’ fisica perchè un cretino fascista fallaciano su un
blog ha scritto che “certa gente andrebbe spazzata via”.

Potete capire che il mio sangue ebreo ha avuto delle crisi convulse di
riso…per questa oscura “minaccia”.

Quando poi un’imbecille assoluto/a ha scritto che era stata emessa una
“Fatwa di morte” dai sionisti per Fulvietta..a momenti stavo per
cagarmi addosso per gli spasmi dovuti dalle risate.

Ora..non vorrei ridurre il rischio per questa terribile fatwa di
morte sionista emessa da due cretini blogmuniti esattamente speculare
alla Corte dei Miracoli per sostanziale inoffensivita’ e basso livello
politico… ma sarei piu’ orientato a pensare che quella donna dura
che scrive quelle cose tanto severe si sia semplicemente presa un
enorme cagatone addosso perchè ha paura che la sua nomea si rifletta
concretamente sul suo lavoro di insegnante.
Eh..la Corte dei Miracoli illude i suoi prominenti di essere delle
vacche sacre , grave errore.
Comunque sia l”odio, la stizza assoluta dei suoi interventi… sono
solo i corollari del bagno di realta’ che Fulvietta ha avuto.

Devo tra le altre cose dire una cosa che mi ha assolutamente
colpito…io pensavo di trovare la mia mail privata che Fulvia [cognome storpiato],
ferita nella privacy, ha soavemente postato [con un whois, come hanno
suggerito alcuni amici di Dacia agli altri è un attimo sapere il mio
nome e cognome] intasata di proteste et similia…

Meno di zero…potrete notare che sul suo blog dice che sono partite
mail di protesta: mente, in tutte le caselle [dalla mia a quelle di
SpI che ricevo io] nessuno ha speso mezza parola a sua difesa.

Che sia scattata una sorta di solidarieta’ tra blog vari..compreso il
pregevole onemoreblog…non mi stupisce.
Ma sono dinamiche di appartenenza…il giudizio di merito sulle
affermazioni di Fulvia in materia di MO non si smuove di mezzo
millimetro.Andate a controllare le obiezioni dei siti non dell’odio
come Onemoreblog vertevano sulla privacy e stop.

Beh..se mi viene in mente qualcos’altro lo posto..ma questa è la mia
verita’, credibile o non credibile..beh..vedete voi…io un po’ me ne
fotto eh?
Senza offesa, sia chiaro.

Un divertito Shalom

MMAX

ps

Colgo l’occasione per ringraziare vivamente l’utile cretino che ha
forwardato le mail della lista di SpI a Dacia. Mi ha fatto divertire
tantissimo…

Interessante rassegna sul Fulvietta.

Qui http://www.ilcircolo.net/lia/000916.phple sue opinioni sulla
manifestazione di protesta contro le affermazioni di Ahmadinejaad.


Si va tutti a una grande manifestazione per difendere… Israele.
Perché Tizio (il populista descamisado con l’Iraq alla frontiera e il
fiato USA sul collo) “ha detto”.
Non perché Tizio abbia “fatto”.
Perché “ha detto”.
E quindi l’esistenza di Israele “è in pericolo” e noi si corre tutti a
difenderla, scapicollandoci.
Ma il senso del ridicolo, dico io. No, eh?
(…)
Lo trovo sciocco, inutile e strumentale.
Dichiaro che è da foche ammaestrate, questo reagire compatti a delle
parole d’ordine che ci riportano a scenari di Olocausti che
appartengono alla nostra storia e non a quella di coloro contro cui ci
scagliamo adesso sentendoci i puri d’animo, i giusti, nel pezzo di
mondo che aiutiamo a distruggere pur “sapendo che è sbagliato”.
E siccome non è pensabile che i nostri politici e intellettuali non lo
sappiano, quali sono i veri giochi di potere che vanno in scena in
Medio Oriente, non mi sfugge (ahimé) il vero senso di questa pubblica
conta, di questa lista di nomi verificati attentamente.
Ah, a proposito: salutatemi Fassino, mi raccomando.
E ora che l’ho detto?
Che succede, ora che l’ho detto?
Sono considerata “nemica” di chi?
E che mi fanno?
Mi picchiano, mi epurano, mi indagano, mi arrestano, mi rovinano, mi
esiliano, che mi fanno?

Aggiornamento del 7 dicembre: siccome alla cialtronaggine non c’è
limite, vedo che – due mesi dopo la famosa dichiarazione del preidente
iraniano – se ne continua parlare nella versione “ha dichiarato urbi
et orbi di voler distruggere Israele. Non di volerla combattere,
militarmente o politicamente. D-i-s-t-r-u-g-g-e-r-e.”
Naturalmente, non è vero.

Il commento sullo sgombero di Gaza:

http://www.ilcircolo.net/lia/000863.php
Più papista del Papa, più colona dei coloni, la sinistra italiana ha
pianto tutte le sue lacrime e si è prodotta in voli lirici nelle
interviste e negli editoriali degni di inaugurare un nuovo genere
all’interno della poesia italiana, quello dedicato a Sharon.

http://www.ilcircolo.net/lia/000699.php
Sharon (…) ha trasformato la striscia di Gaza in un affollatissimo
campo di concentramento che non ha vie di uscita, né per terra né per
mare; ha costruito il Muro dell’Apartheid
(…).
i cinesi e i filippini hanno preso il posto dei nativi palestinesi
nell’economia israeliana,
http://www.ilcircolo.net/lia/000671.php
nessuna pace sarà mai possibile fino a quando Israele continuerà a
rimovuere il pesantissimo peccato originale della sua fondazione a
spese di un altro popolo

http://www.ilcircolo.net/lia/000590.php

Haaretz spiega che gli ebrei osservanti e gli studenti delle Yeshiva
hanno l’abitudine di sputare per terra in segno di disgusto quando
vedono la croce, e che la comunità armena è la più toccata da
quest’abitudine, tra tutte le comunità cristiane, perchè il quartiere
degli Armeni è proprio accanto a quello ebraico

Delizioso, qui, http://www.ilcircolo.net/lia/000505.php
il link a un altro post, in cui la situazione dei palestinesi viene
paragonata a un tale, cacciato di casa da un energumeno, che dice:

“Già, non ci siamo ancora presentati. Mi chiamo Parazzi, ing. Parazzi.
Lei probabilmente conosce la storia della mia famiglia”.
“La storia di che?”
“Il famoso massacro dei Parazzi, durante la guerra. I miei parenti
furono tutti sterminati. Io sono uno dei pochi superstiti. Una cosa
orribile”.
(…)
“No, non la faccio andare in bagno”.
“Che cosa?”
“Vede, il fatto è che adesso in bagno ci abito io”.
(…)
“Ma scusi, lei è un ladro!”
“Ecco, vede? Il solito pregiudizio contro noi Parazzi. Io l’avevo
capito subito. Evidentemente lei ? un complice dei barbari assassini
della mia famiglia”.
“No, guardi, lasci stare la sua povera famiglia, io dico che il ladro
è lei! Non si entra nottetempo in casa d’altri occupando le stanze
vuote! è una violazione della proprietà privata”
” Vede, la mia povera famiglia ha una lunga storia, che ci tramandiamo
di generazione in generazione. Mica come lei, che manco sa dove stava
il suo bisnonno”.

Ovviamente, come commenta le foto delel vittime degli omicidi mirati
“Se questo è un uomo”
http://www.ilcircolo.net/lia/000443.php

mi è capitato di vederli, i Territori occupati, e da allora mi è
diventato semplicemente impossibile comprendere come sia possibile
sostenere le ragioni di Israele.
Chiedetevelo, se questo è un genocidio in atto. Provate a chiedervelo
sinceramente, a informarvi senza pregiudiziali ideologiche, a prendere
per una volta sul serio ciò che gli altri vi dicono.
Provate ad essere migliori di tutte quelle società che, a scempio
compiuto, si sono giustificate dicendo: “Noi non lo sapevamo.”

http://www.ilcircolo.net/lia/000288.php

Se ci penso, mi pare evidente che la vera “vigilanza” che bisognerebbe
mettere in pratica di questi tempi non è quella contro
l’antisemitismo, ma quella contro l’islamofobia. Per motivi evidenti
che qualsiasi persona intelligente non ha bisogno di sentirsi
ripetere.
Quando ero piccola, ed imparavo cos’era stato l’antisemitismo, mi era
chiarissimo che l’obiettivo della mia formazione non si limitava a
scongiurare il rischio che certe cose tornassero a succedere agli
ebrei: era una formazione che si allargava a tutti gli esseri umani, a
prescindere dalla loro etnia, cultura e religione.
Su questo concetto, tanto elementare, si è sviluppata una specie di
amnesia collettiva.
Invece di imparare a riconoscere i mostri che coviamo dentro quando ci
rapportiamo al “diverso”, abbiamo preso una bella scorciatoia: chi è
“buono” indossa guanti di velluto ogni volta che deve pronunciare la
parola “ebreo” e chi non lo fa è “cattivo”.

http://www.ilcircolo.net/lia/000119.php
Ok, lo capisco, Israele; ma quale prezzo è disposta a pagare, quella
nutrita parte della comunità ebraica che ha abbracciato la destra, pur
di stare dalla parte dell’antisemitismo odierno, quello contro gli
arabi?
(…) Per questa destra (ma sarebbe chiaro anche a un cieco) gli
israeliani sono degni di stima solo in quanto sterminatori di arabi e
il filoebraismo è la tassa da pagare e, allo stesso tempo, il premio
per il lavoro svolto.
Altro che kapò.
E si fa finta di non saperlo, di non accorgersene.
E la parola “antisemita” serve a criminalizzare quelli che denunciano
i crimini contro i palestinesi.

E qui segue la trasformazione di un amico, che inspiegabilmente non
sopporta le battute antisemite.

http://www.ilcircolo.net/lia/000843.php

“spagnolo, battezzato e cresimato pure lui ma di origini ebraiche che
lo avevano sempre lasciato bellamente indifferente fino a quando non è
andato a stare un anno a New York.
Lì ha frequentato circoli ebraici, mi raccontano, e si è verificata la
metamorfosi: al ritorno da New York, Ricardo è ormai un ebreo fervente
e sionista (…)

Ma ciò che è interessante è come Lia risponde alle accuse di
antisemitismo. Sulla sua home.page http://www.ilcircolo.net/lia/ alle
FAQ si legge: “Antisemita !”. Chi ci clikka sopra si trova questo:
http://www.kelebekler.com./occ/neum.htm
E’ la traduzione di un “divertente” (definitp proprio così) articolo
di un certo Neuman, che esordisce:
“Ritengo che non si dovrebbe quasi mai prendere sul serio
l’antisemitismo, e che qualche volta dovremmo perfino riderci sopra.”
E conclude:
il vero scandalo oggi non è l’antisemitismo, ma l’importanza che gli
si dà. Israele ha commesso dei crimini di guerra. Ha coinvolto gli
ebrei in generale in questi crimini, e in generale gli ebrei si sono
affrettati a lasciarvisi coinvolgere. Questo ha provocato astio contro
gli ebrei. Perché non avrebbe dovuto? In qualche caso questo astio è
razzista, in qualche altro caso no, ma cosa importa? Perché dovremmo
dedicarvi tanta attenzione? Il fatto che la guerra etnica di Israele
abbia provocato un’aspra rabbia è importante in confronto alla guerra
stessa? La remota possibilità che da qualche parte, in qualche
momento, in qualche modo, questo odio potrebbe forse, in teoria,
uccidere degli ebrei è importante rispetto alla brutale, reale
persecuzione fisica dei palestinesi, e rispetto alle centinaia di
migliaia di voti a favore di chi vorrebbe internare gli arabi nei
campi di transito? Oh, ma… dimenticavo. Come non detto, mi rimangio
tutto: qualcuno con la bomboletta spray ha scritto degli slogan
antisemiti sul muro di una sinagoga.

——————————————————————

Articolo di Sinistra per Israele

IL SOCIALISMO DEGLI IMBECILLI

L’articolo di Rina Gagliardi su Liberazione dell’6 novembre che rispondeva alle accuse sull’antisemitismo della Sinistra contenute nel libro di Alexis Lacroix “Il socialismo degli imbecilli” ci è sembrata una irritata, ma debolissima difesa d’ufficio, in relazione ad un argomento che meriterebbe una riflessione piu’ meditata e ragionamenti meno pregiudiziali.
Non è certo antisemitismo criticare Israele, alcune critiche sono pienamente legittime ed anzi proprio i veri amici di Israele non possono esimersi dal criticare talune scelte dei governi di quello stato.
Non è neanche antisemitismo criticare pregiudizialmente Israele negandone sempre e comunque le ragioni come fa una parte della Sinistra. Questa parte della Sinistra ha sostenuto acriticamente le posizioni palestinesi, comprese le scelte contro la pace della leadership Arafat; considera il terrorismo come una risposta all’occupazione e non come una scelta politica, che si nutre certo anche della disperazione palestinese, ma origina da un’ideologia nazionalista e integralista. Ma ripetiamo anche questi pregiudizi, pur essendo grossolani errori di valutazione, non sono antisemitismo.
E’ necessario dunque, respingere l’uso strumentale dell’accusa di antisemitismo, tale accusa va usata con molta attenzione per non banalizzarla; è necessario però dire che, a nostro avviso, l’antisemitismo è ben presente anche in una parte della Sinistra.
Vi è antisemitismo quando la percezione di Israele come avamposto dell’occidente opulento ed insaziabile si nutre dell’immaginario dell’Ebreo ricco e avido, vorremmo ricordare a questo proposito le immagini degli ebrei con i nasi adunchi esposti alla festa di Liberazione di Milano.
Vi è antisemitismo quando si diffondono, da Sinistra, teorie che ricordano gli infami miti dei complotti ebraici, come quando dopo l’11 settembre si diffuse la voce, palesemente falsa, che nessun ebreo fosse morto negli attentati alle torri gemelle perché avvertiti dal Mossad, o come quando si è presentato in un centro sociale milanese un libro che negava la Shoà presentandola come un’invenzione per giustificare la nascita dello stato ebraico.
Vi è antisemitismo quando si riprende l’accusa agli ebrei di non esser cittadini completi degli stati in cui vivono chiedendo continue abiure verso le scelte di Israele.
Diverse volte parte della Sinistra nel corso della storia ha negato drammatiche evidenze voltando la testa: ricordiamo qui, perché in tema, le persecuzioni degli ebrei russi in Unione Sovietica. Su questi temi vi è pero’ un’indubbia e positiva evoluzione della sinistra antagonista ed in particolare di Rifondazione. Abbiamo molto apprezzato alcune dichiarazioni di Bertinotti e la partecipazione di esponenti di Rifondazione alla manifestazione da noi organizzata sotto il consolato iraniano di Milano giovedì 3 novembre. Proprio per questo speriamo che le posizioni sulla questione israelo-palestinese e sull’antisemitismo di Sinistra, si nutrano di un dibattito continuo e non ci si limiti a deboli risposte di circostanza.

per Sinistra per Israele
Luciano Belli Paci
Felice Besostri
David Bidussa
Daniele Bonifati
Marco Campione
Massimo Chierici
Emanuele Fiano
Giuseppe Franchetti
Franz Maria Mariotti