Mi sentivo particolarmente fiera della mia efficienza, mentre marciavo in treno verso la Svizzera, ché ero riuscita a comprare il cappotto senza perdere il treno (acquisto per il quale mi sono auto-congratulata a lungo, in quel di Lugano) e mi pareva di avere una borsa da viaggio insolitamente perfetta e parevo persino impercettibilmente meno scarmigliata del normale.
Poi, quando già ero in Lombardia, mi sono accorta di avere lasciato i documenti a casa.
Vabbe’.
Ho passato la frontiera confidando nel mio tesserino dei musei di Genova.
Alla fine ero una specie di immigrata clandestina in Svizzera che, tuttavia, faceva cose interessantissime, visto che ero lì per partecipare a una puntata del programma di Mirella De Paris su RTSI il cui titolo era nientepopodimenoché “Il blog di Lia“, nel senso del mio, e non si parlava nemmeno di divorzi islamici, per una volta, ma semplicemente di blog.
E si è chiacchierato, assieme ad Alessandro Zanoli, di Egitto e di piattaforme per blog, di certificati di esonero da Milano e di antidoti agli scontri di civiltà, di rapporti tra uomo e macchina e tra blogger e giornalisti e poi ho parlato bene di Genova e male di Gianni Riotta e, insomma, mi sono divertita al punto che mi sono persino scordata che non potevo fumare.
Bello.
E poi ho conosciuto Mirella. E Deli. E Claude.
Ce lo si riprometteva da un pezzo, questo incontro col clan svizzero.
Ci voleva.
Grazie, ragazze.
Ma non potevi avvisare prima, accidenti!? Me lo sono perso, e adesso che faccio? Ci sarà il podcast da qualche parte?
“Il blog di Lia racconta quasi ogni giorno i pensieri, i dubbi, i sogni, le illusioni e le delusioni di una donna che può sembrare (lo è?) in cerca del migliore dei mondi possibili. Lo cerca a 360 gradi, questo mondo ideale: nei luoghi dove viaggiare, dove vivere, dove lavorare, dove cercare il grande amore. E’ disposta a fuggire da Milano, ma anche a ritornare a Milano, e a desiderare di fuggirne di nuovo e di nuovo scappare via, pur di rincorrere un mondo diverso dal grigiore che la ( che ci ) circonda. Sul suo sito web scrive un diario, dunque apparentemente i “fatti suoi”; in realtà fa come fanno gli scrittori veri: parla anche di noi. Leggendo il suo blog si è portati a credere, insieme a lei, che il migliore dei mondi sia infine davvero abbastanza possibile. Ma dove cercarlo? A Napoli? A Milano? In Egitto? A Genova? Nella politica? Nelle religioni? Forse nella somma di tutte le caratteristiche migliori delle persone e dei luoghi che ci capita di incontrare, fuori o dentro il virtuale, fuori e dentro i grandi ideali, basta essere disposti a osservarlo e a “viaggiarlo” con lucidità e sentimento, il mondo, un po’ con le scarpe, un po’ con i desideri, un po’ con la tastiera. E tanto con le nostre umanissime contraddizioni. Il blog di Lia dà semplicemente ragione a chi dice che si vive per raccontare. ”
(ma come sono seriosi ‘sti sguiseri quando fanno i comunicati stampa;)) Lia grazie A TE eh!!! Mir
Grrrrrr,ma non potevi dircelo in anticipo ?
quella Radio si riceve pure su internet e ci avrebbe fatto piacere ascoltarti ….
Insomma, vieni alla RSI e Lugano-Besso e non avvisi prima? E come faccio ad ascoltarti allora. Il link che hai pubblicato non riporta ad una registrazione della trasmissione, ahinoi!
Eggià: così, se mi impappinavo e dicevo sciocchezze mi sentivano tutti.
Giammai.
In questi giorni Lugano e la Svizzera stanno diventando insolitamente presenti nella mia vita. Il primo motivo è perché adesso a Lugano ci vivo, emigrante hitech da Roma. Il secondo perché continuo a scoprire connessioni con Lugano e la Svizzera, sottoforma di persone che ne parlano, ci vanno, ci vivono, ci hanno abitato. Per anni il mio unico contatto con la Svizzera è stato la pubblicità della Novi (“Svizzero?, No, Novi”). E adesso invece continuo ad incontrare gente che ha o ha avuto a che fare, anche in piccola parte, con la Svizzera. E tu Lia sei l’ennessima. Wow..
Giovanni
A quando il nostro meeting a Genova?
Ti devo un drink, ricordi? ;)
JZ
Ciao :)
ho ascoltato la trasmissione e l’ho apprezzata. Ero pronto ad intervenire per sottolineare alcune frasi lette sul tuo blog e/o per ringraziarti per alcuni aspetti dell’islam che hai messo in evidenza.
Ma mi è mancato lo spunto giusto e non ho voluto rompere l’equilibrio e il ritmo di una buona trasmissione.
Ti esprimo qui il Grazie per le tue riflessioni.
Buona giornata.
è stato un pomeriggio stupendo, Lia e Mirella. Ed è anche stato bello incontrarti prima dalla voce in radio, Lia. Io non immagino le facce di chi leggo sul web; se mettono una foto online, mi fido ma non incondizionalmente, nemmeno se la stessa foto è utilizzata anche da media tradizionali “seri” – che possono benissimo averla ripresa dalla stessa pagina.
Però immagino la voce dei blogger – e la tua voce vera era come quella che avevo immaginato leggendoti: calda, appassionata, ma anche divertita a momenti. Quindi grazie a Mirella per aver dato agli ascoltatori di TIPI la possibilità di sentirti.
Ehi, perché non incominciate un podcast, tutte e due?
La RSI ha dei podcast per altre trasmissioni, Mirella: cfr http://www.rtsi.ch/podcast – forse un po’ più brevi di TIPI, però non vuol dire: la RSR (equivalente francofono) podcasta integralmente “La soupe” che dura 2 ore. Chiedi il podcast anche per TIPI, o se vuoi chiedi ai tuoi ascoltatori di chiederlo.
Anche tu, Lia, ti potresti fare un podcast, forse direttamente da questo blog se il software te lo consente, oppure su una piattaforma esterna facendo il link nel blog. Il podcast è semplicemente un blog dove fai un allegato audio (o addirittura video) ai post – come fai un allegato a un e-mail – poi nell’RSS feed generato automaticamente, in più, per ogni post, appare una parte con l’indirizzo del file allegato, così la gente lo può ascoltare quando si abbona al feed con un aggregatore.
Un abbraccio
Claude
PS Simpatico il fatto che hai dimenticato il passaporto, perché significa che hai dimenticato l’assurda posizione isolazionista fuori UE della Svizzera.
per Giovanni: come ti trovi da emigrante nella one-teat udder of Switzerland? Nel 89 quando sono arrivata in Ticino, avevo una nostalgia bestiale dell’Italia, e ce l’ho ancora – eppure sarei svizzera, secondo i documenti…
Claude
Sarà, ma mica son riuscito a scaricarla… :(
JZ
Claude, considerato che vivi in Ticino da più anni di me, dovresti essere tu a dirmi quali fasi passerò, del tipo: negazione della realtà, follia, accettazione inconsapevole, accettazione.. :-)
Scherzi a parte, di tutti i posti in cui potevo andare a finire all’estero, la Svizzera certo è tra i migliori. Questo se non altro per qualità e comodità della vita, per non parlare della capacità di mantenere i contatti con l’Italia. Certo, finire da una città come Roma in un paesone come Lugano (buffo che per i Ticinesi sia una grande città invece) ha grossi svantaggi dal punto di vista della vita sociale, e per quanto riguarda i Ticinesi stessi, non ho ancora capito se sono gente chiusa oppure no. La quantità di stranieri qui è enorme, anche paragonato a posti cosmopoliti come Roma (l’unico metro di paragone che posseggo del resto). E allo stesso tempo tanti segnali mi fanno pensare che ci sia un provincialismo un pò chiuso, un pò diffidente verso gli stranieri. O anche i modi della gente, così cortesi, che non capisci se ti vogliano tenere a distanza o semplicemente non siano delle persone educate (cosa spesso da non dare per scontata, con gli Italiani).
Cara Lia,
ho letto un titolo di giornale su un blogger punito in Egitto, e pensavo di trovare un approfondimento su Haramlik.
O no?
buon anno
fzzzzzzz
Ciao carissima,
ti/vi segnalo (magari lo sai già) questo evento:
Torino, 29 gennaio 2007
ore 9.00 – 13.00
Centro interculturale delle donne AlmaMater
Via Norberto Rosa 13/A – Torino
Interventi
Elisa Adorno – Istituto Paralleli
Maritè Calloni – Associazione AlmaTerra
Rappresentante Karawan Italia
Nezha Elouafi – ricercatrice ’Ecole de hautes études en sciences sociales’ di Parigi
“La Moudawana e la realtà piemontese”
Leila Hamili – esperta ‘Ecole de hautes études en sciences sociales’ di Parigi
“L’applicazione del Codice di famiglia del Marocco in Europa. Problemi e prospettive”
Laura Bogetti – avvocato civilista e consulente Alma Terra
“Applicazione, nell’ordinamento italiano, della legislazione straniera in materia di diritto di
famiglia”
giornata inaugurale del progetto
“Diritti in movimento”
la MOUDAWANA, il Nuovo Codice di famiglia del Marocco
Programma
Sono capitata sul tuo blog (non ricordo nemmeno più come :S) e credo proprio che ci tornerò!
Il resoconto del trasloco ha avuto serie ripercussioni sui miei addominali…. Se ogni volta che entrerò in questo blog riderò così tanto, tra qualche tempo dovrò procedere al battesimo della “tartaruga”! ;)
Complimenti! Vale
p.s. Meglio prenderlo il cappotto, o per lo meno un giubbottone dai..Fa freddino (stando a quanto dice il meteo) in quel di Zena!
Ora che avevo un po’ di tempo, ho riletto gli interventi più indietro nel blog.. Mi sa che dovrò rinunciare alla “tartaruga” e passare alla funzione “cervello attivo”, ma il tuo blog è comunque veramente interessante!Vale