Sembrerà strano, ma una lavora pure.
E, per chi fa il mio mestiere, in questi giorni si torna a casa di sera.
Non si può essere ovunque.
In questa shakespeariana vicenda, che ha preso i mille rivoli delle mille personalità dei suoi vari attori, il climax non è lo stesso per tutti.
Io, conti alla mano, vengo da undici mesi che, tra una cosa e l’altra, sono stati di parossismo puro. Il mio culmine è arrivato con la vicenda-Corriere e, francamente, tirare fiato due giorni è un diritto umano.
Ora finisco gli scrutini e poi mi esprimo, a ‘sto punto.
Mica non mi esprimo, dopotutto.
Compatibilmente con le priorità di cui sotto e, anche, con la linea di questo blog, che quieto non lo è stato mai ma che non è solito darsi alle indecenze.
Ho fatto una gran fatica, in tutta questa vicenda, per mantenere ciò che potevo controllare entro i limiti della sensatezza, dell’etica e, pure, di un’estetica accettabile.
Una fatica di cui non si può avere idea.
Evidentemente, non ci sono riuscita. Tanta fatica per nulla.
Adesso tiro un attimo di fiato, come dicevo: poi mi sa che scrivo un papiro.
Anche mia madre è insegnante, conosco bene il sovraccarico di questo periodo…sommato alla vicenda-corriere poi…
prenditi tutto il tempo che ti serve e che ti meriti, Lia.
Un bacione
qui . . . http://rassegna.camera.it/chiosco_new/pagweb/immagineFrame.asp?comeFrom=rassegna¤tArticle=D6F8J
l’unità scrive che li hai cercati tu. Sul tuo blog hai scritto più volte di non volere combattere sulla stampa “normale” ma sui blog. Chi mente?
tornare alla vita “quotidiana” è un gran bene. Fare l’insegnante è poi una benedizione, perchè non ti puoi buttar giù un attimo.
Intanto al Forum del Corriere continuano a non pubblicare neanche un post dissenziente.
E’ tutto molto bello.
Saluti
PS
In compenso il mondo dei blogger si è mobilitato, chissà che prima o poi qualche giornalista non si degni di farci un servizio.
Anna: lì si parla di “previe autorizzazioni”.
E guarda che non c’è bisogno di telefonare a un giornale, per conoscere giornalisti. Solo tra i blog ne conosco a decine, e di sicuro non sono la sola.
A volte basta aprire Gmail per “contattarne” uno al volo e chiedergli che tempo fa a Frosinone.
La questione è farle, le cose: dare una “previa autorizzazione” al Corriere, in questo caso. Non solo io non gliel’ho data, ma loro hanno pubblicato una mia email personale presa non so come. Il punto è qua.