Vediamo di essere chiari: io non credo che i settaroli affini a Gaza Vivrà e al giro di Kelebek siano pericolosi, se non per il buon nome delle cause a cui si attaccano. Credo che siano una banda di tizi improbabili guardati con affetto da Servizi e affini a causa dell’estrema ricattabilità, nonché pasticcioneria, di molti di loro. Soprattutto, ritengo che tra le priorità di alcuni ci sia quella di sbarcare il lunario, al di là dei suggestivi discorsi.
Il caso IADL è esemplificativo, quindi lo riassumo per chi se lo fosse perso in passato.
La IADL nasce da un’idea di Dacia Valent e, in un primo momento, raccoglie la collaborazione di qualche membro dell’UCOII che si compromette nella sua fondazione, salvo poi fuggire a gambe levate non appena si scopre che si contraggono debiti a propria insaputa, a stare lì dentro. Come ho già raccontato qui, la presidentessa – vicina all’UCOII – si dimette di corsa per non farsi pignorare lo stipendio e la IADL finisce ridotta alla sola persona di Dacia Valent, degli innumerevoli nomi finti con cui questa firma i comunicati e di due “consigliori” internettiani: Sherif El Sebaie e Miguel Martinez.
Nel periodo in cui io continuavo ad avere contatti con queste persone, assistevo per email alla preparazione del premio Mezzaluna d’Oro e devo dire che mi pareva decisamente creativo, il funzionamento della cosa. Si trattava di stilare delle liste di nomi e poi di chiedere al vincitore più appetibile se aveva intenzione di accettarlo. Se questi diceva di no, si passava a un vincitore alternativo e così via. Il 5 novembre del 2006, per dire, arriva a noi quattro gatti (quattro di numero, non per modo di dire) la seguente email:
Ecco i nominati. In grassetto i vincitori. A meno che voi non abbiate nomi migliori e diversi.
Ci sono anche gli artisti. Per averli tutti e tre, il loro manager chiede 18.000€, che però si possono trovare tra vendita della diretta televisiva e prevendite dei biglietti per la serata. L’alternativa è farne una cosa come l’anno scorso. Ma credo che non sarebbe il caso.
Politico dell’anno
Politico straniero dell’anno
Scrittore dell’anno
Blogger dell’anno
Associazione dell’anno
Media dell’anno
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Politica dell’anno
Giornalista dell’anno
Congregazione religiosa dell’anno
Avvocato dell’anno
Religioso dell’anno
Premio alla carriera: Giorgio Bocca Uomo dell’anno: Hugo Chavez |
A me la cosa pareva situazionismo allo stato puro. Mi chiedevo quali dirette televisive e prevendite di biglietti andassero sognando ‘sti qua con ‘sta Sanremo islamica e assistevo incuriosita alla discussione, con Miguel Martinez che ribatteva:
“Mi sfugge il senso di alcune nomine. Credo che dovrebbero avere una qualche attinenza, anche remota, con il mondo islamico. Ad esempio, capisco l’inclusione di Chavez, perché si può dire che sia uno che “si batte per la pace in Medio Oriente”. Non capisco Giorgio Bocca (con tutto rispetto).“
Del resto, era un periodo in cui TUTTO era situazionismo, e una in più o in meno cambiava poco. Era tutto un assoluto delirio, e bisognava avere il senso dello spirito di una cozza, per non rimanerne affascinati. Il 24 novembre ’06 arriva una nuova lista di nominati (copro le ultime cifre dei n. di tel. ovviamente) con evidenziati quelli già contattati, assieme al grido di aiuto:
“Qui ci sono i nominati con i numeri per i contatti (in alcuni casi ci sono solo le e-mail). Ora, la conferenza stampa è per il 7 dicembre. Spero che una parte del quadrumvirato sia qui per sostenermi, altrimenti non me la sento di andare in stampa da sola.”
Politico dell’anno
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Politica dell’anno
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Con queste premesse, non ti dico quindi la mia sorpresa, nonché il mio spatasciamento, quando, a marzo successivo, comincio a leggere in giro che ci sono blog felicissimi che esibiscono la seguente email o simili:
Gentile dott.sa Galante, cara Redazione e cari blogger di Kilombo,
Siamo lieti di informarla che i 2.000 grandi elettori appartenenti alle diverse associazioni e comunità musulmane in Italia l’hanno eletta Progetto Politico del Web dell’Anno, per il meraviglioso lavoro svolto nel dare visibilità e spazio al Web di sinistra e lo splendido approccio democratico all’aggregazione dei blog.
Saremo molto onorati di consegnarle il premio “Mezzaluna d’Oro” il 21 di marzo 2007, nella suggestiva cornice della Chiesa dell’Incoronata di Napoli, in via Medina. L’evento inizierà alle ore 16.00 e si protrarrà fino alle ore 18.30.
Abbiamo scelto questa data in quanto si tratta della Giornata Mondiale contro il Razzismo. Infatti il 21 marzo del 1960, la polizia sudafricana aprì il fuoco su pacifici dimostranti Neri che protestavano contro l’apartheid, e le Nazioni Unite hanno inteso istituire la giornata contro il razzismo proprio nel giorno in cui ricorre l’anniversario di quella strage.
La premiazione sarà seguita dai media nazionali ed internazionali.
La saremmo molto grati se volesse confermare la sua presenza, e segnalarci il brano che vorrebbe fosse letto dai bambini che introdurranno la sua presenza sul palco.
In allegato a questo e-mail troverà l’elenco di tutti i vincitori di questa edizione del nostro umile premio.
Voglia gradire i sensi della nostra più profonda stima, fi amman Allah
Zeinab Verderio
Io, su ‘sta cosa dei “2000 grandi elettori”, ancora un po’ e mi facevo venire un coccolone: non sapevo se ridere per la credulità della gente o se mettermi le mani nei capelli. E meno male che avevo già rumorosamente litigato con Martinez e affini, ché sennò come facevo? Mi mettevo a fare finta pure io che esistessero “2000 grandi elettori”? O – cosa più probabile – mi sarei messa a cercare di fare ragionare la cricca guadagnandomi l’ennesima accusa di Alto Tradimento?
No, ma dimmi tu in che situazioni ci si ritrova, se non si sta accorti…
E il bello è che non erano solo dei blogger più o meno creduloni, a cascarci: pure qualche giornale, c’era. A dare per vera una cosa inesistente.
I Mezzalunati definitivi e qualche domanda
L’elenco dei premiati, alla fine (marzo 2007), risultava essere il seguente:
On. Oliviero Diliberto (Uomo dell’anno) On. Isadora d’Aimmo (Donna dell’anno) Vice-Ministro degli Esteri Patrizia Sentinelli (Membro del Governo dell’anno) Sen. Mauro Bulgarelli (Senatore dell’anno) Paolo Barnard (Scrittore dell’anno) Michelle Nouri, (Libro dell’anno) Emerito Presidente della Corte di Cassazione, Sen. Ferdinando Imposimato (Premio alla Carriera di Magistrato, uomo di pace e di giustizia) Dott. Fabrizio Gatti (Giornalista de L’Espresso, giornalista uomo dell’anno) Dott.sa Stella Pende (Giornalista de Panorama, giornalista donna dell’anno) | Dott. Mario Adinolfi (Blogger uomo dell’anno) Mirumir (Blogger donna dell’anno) Kilombo (Aggregatore internet dell’anno) Avv. Marcello Petrelli (Avvocato dell’anno) Provincia di Napoli (Istituzione dell’anno)Telefono Rosa (Associazione dell’anno) Al-Fatiha (Associazione Gay dell’anno) Padre Giorgio Poletti (Uomo di Dio dell’anno) Feras Jabareen, Moschea di Colle di Val d’Elsa (Moschea dell’anno) Comitato Promotore dell’Osservatorio Islam e Genere (Progetto dell’anno) Unicoop Tirreno (Impresa dell’anno) |
Alcuni dei cambiamenti, rispetto alle liste in mio possesso, mi erano chiari: Michelle Nouri aveva, rispetto a Gilad Atzmon, il merito di avere fatto un’intervista carina alla Valent; An-Nisa era caduta in disgrazia per avere tolto il link alla Valent; l’Unicoop Tirreno aveva donato dei buoni sconto da spendere (in mascarpone, forse?) presso le Coop di Roma e il fantomatico Comitato Promotore dell’Osservatorio Islam e Genere (che era composto dalla sola Valent che sperava, montando uno scandalo poligamia, di diventare la Souad Sbai di noialtri e a cui silurai il progetto con questo post) si auto-assegnava un premio di consolazione, suppongo, dopo il naufragio dei suoi sogni di gloria. Kilombo, infine, era l’aggregatore dove scriveva la Valent.
Quello che mi chiedevo, piuttosto, era cosa diamine c’entrasse la Provincia di Napoli, e quali giri di danari e vanità di qualche assessore si fossero creati nella mia disgraziata città che, per queste cose, sembra fatta apposta. Mah.
Il dubbio mi è un po’ rimasto, e nel periodo successivo, mentre la mia città annegava sotto tonnellate di spazzatura, immaginavo la Provincia decorata con la sua Mezzaluna farlocca, opera realizzata dal blogger e artigiano Rubimasco (di cui ricordo una speranzosa email: “Fammi sapere anche a chi dovrò intestare la fattura“, e chissà se l’hanno poi pagato) e mi veniva da ridere e continuavo a pensare che, santo cielo, c’era come una coerenza, in tutto ciò. Ed è che qui non finisce mai, il grottesco.
Rimangono – oltre a quelle che vorrei fare alla Provincia di Napoli – un sacco di altre domande aperte, comunque, a cui non sarebbe male dare qualche risposta.
Per quale motivo, per esempio, secondo l’Agenzia delle Entrate del Lazio, la responsabile della IADL risulta essere ancora oggi la stessa Donatella Salina che ricordo in fuga alla fine del 2006? E dove sono i conti della IADL (codice di partita IVA: 97386810580) che, come per tutte le ONLUS, dovrebbero essere pubblici? Esiste un modo per sapere che fine abbiano fatto donazioni, buoni sconto, eventuali finanziamenti e quant’altro? Che combina, ‘sta gente qua?
Perché poi, insomma, non è che a qualcuno sfugga, la questione-donazioni, e se si è costituita in ONLUS, la IADL, è stato pensando al 5 per mille e a tutte ‘ste cosine.
Come dice il buon Miguel Martinez:
Si accettano offerte in denaro per l’Islamic Anti-Defamation League da tutta questa “grandiosa squadra di supporters”, da inviare sul conto: 16655037 Bancoposta, intestato a SCORE Italy.
La stessa Score Italy su cui il sito della Corte dei Conti così si esprime:
Con sentenza n. 603 del 25/2/2002 è stata pronunciata condanna nei confronti dell’amministratore di un ente (Score-Italy) per la scorretta gestione dei finanziamenti regionali ottenuti per la realizzazione di centri di prima accoglienza di immigrati.
rubimasco
Tutto quello che vuoi, ma la mezzaluna non era farlocca, anzi, mi ci ero messo abbastanza d’ impegno.Bronzo massiccio come gli dei comandano. Eh, almeno un pò di dignità artigiana passamela.
saluti
lia
Massì, ci mancherebbe!
(Piuttosto: la storia della fattura, poi, come è finita?)
Cloro
la storia della fattura, poi, come è finita?)
Anche io esprimo questa curiosità, che mi sembra un lato interessante della faccenda. Una luna di bronzo come il faccione della valent dev’essere costato tempo (anche se per la qualità, potevi direttamente puntare all’astrattismo ) e fatica.
Sei poi stato pagato?
ciao
rubimasco
Dunque, per prima cosa la storia della fattura è finita bene.
Per seconda la mezzaluna era appunto astratta e il “faccione della Valent” non centra un bel nulla. Per terza cosa no, non è “un lato interessante della faccenda” perchè forse non lo sapete, visto che di mestiere non siete commercianti, ma quello che riguarda pagamenti fatture e quant’ altro sono affari tra il venditore e il cliente che non devono interessare altri che il venditore e il cliente.
Cioè, in sostanza: dite quello che volete ma per piacere, non mettete in mezzo me che non centro. Tra l’ altro non capisco: ma se vi odiate così tanto perchè non smettete di punzecchiarvi di continuo e cominciate ad ignorarvi?
Certe volte sembra di stare al circolo del cucito…..
saluti
lia
Rubimasco: la storia della fattura è interessante perché è interessante sapere a chi la hai intestata, quindi chi ti ha pagato.
Io so che la cosiddetta IADL non aveva fondi, e che tantomeno li aveva la Valent. Quale partita IVA ti avranno detto di usare, quindi? Quella della IADL o quella di Miguel Martinez, per caso? Chi ha finanziato ‘sta cosa degna di Alberto Sordi?
Poi, guarda: nessun cucito, e della Valent non mi interessa davvero nulla. Però tu sai benissimo che:
1) Non è la stessa cosa dire a un mucchio di gente “Venite a Napoli a farvi premiare da 2000 musulmani” che dire: “Sbattetevi a venire fin qui che ci sono la Valent e Martinez che vi vogliono dare una medaglia”.
2) Che nascondersi dietro 2000 inesistenti musulmani serve pure a eludere una domanda che a me pare pertinente: ma perché Martinez e la Valent si sono messi a dare medaglie alla Provincia di Napoli e, chessò, a Mario Adinolfi che mi pare ideologicamente lontanuccio da loro?
Stiamo parlando di iniziative pubbliche, di cose di cui ha parlato la stampa etc. Mi dispiace, ma volerci vedere chiaro è persino doveroso, e cercare di buttarla sul personale (come al solito) non fa onore all’intelligenza di chi legge.
mir
Letto tutto Prof, ma per favore non mi chieda di riassumere :-)) Comunque ho ripensato a quando il mio piccolo Sippi aveva deciso di partecipare alla selezione dello Zecchino d’Oro (avevano deciso di estendere al Ticino le iscrizioni dei candidati) : una farsa patetica da manuale – dai fammelo dire: “all’italiana” ahahah, come queste cose che hai appena descritto.
P.S andò così: ne hanno fatto cantare due o tre, hanno poi simulato un guasto tecnico ai microfoni e la sera hanno premiato la vocina che un’inesistente giuria aveva votato come la migliore: la figliola del sindaco del villaggio of corse. Il mi’ bimbo (23 anni e un po’, adesso) aspetta ancora di poter finire di cantare la sua canzoncina che gli hanno interrotto esattamente a metà ;)
rubimasco
Rubimasco: la storia della fattura è interessante perché è interessante sapere a chi la hai intestata, quindi chi ti ha pagato.
—chiedilo a loro. Io ho fatto da fornitore.
Io so che la cosiddetta IADL non aveva fondi, e che tantomeno li aveva la Valent. Quale partita IVA ti avranno detto di usare, quindi? Quella della IADL o quella di Miguel Martinez, per caso? Chi ha finanziato ’sta cosa degna di Alberto Sordi?
—non funziona che uno ti da una partita IVA fasulla o diversa da quella dell’ intestatario, tu gli fai fattura e siam tutti contenti. Funziona che ti danno un intestatario e partita IVA, tu li verifichi e poi emetti fattura. Se io avessi dovuto emettere una fattura intestata a IADL ma con la P.IVA di Martinez tale fattura non sarebbe stata valida (faccio un esempio)e il pagamento non esigibile. Ovviamente io, che voglio anche essere pagato, non emetto una fattura invalidata (nulla di male fiscalmente parlando, un semplice errore, però rischio di non venir pagato). Vuoi sapere a chi era intestata? Chiedilo alla IADL. I miei rapporti con un qualsiasi cliente non mi permettono di andare oltre quello che ho già detto.
Stiamo parlando di iniziative pubbliche, di cose di cui ha parlato la stampa etc. Mi dispiace, ma volerci vedere chiaro è persino doveroso,
—sono daccordo. Io vedo sempre “mi manda rai tre” figurati.
e cercare di buttarla sul personale (come al solito) non fa onore all’intelligenza di chi legge.
—neanche cercare di dare dignità ad una cosa personale buttandola sul pubblico fa onore all’ intelligenza di chi legge. Ovviamente questa è una personale opinione mia.
lia
“Se io avessi dovuto emettere una fattura intestata a IADL ma con la P.IVA di Martinez tale fattura non sarebbe stata valida (faccio un esempio)e il pagamento non esigibile.”
No, io ipotizzavo che tu l’avessi addirittura intestata a Martinez, la fattura. Comunque, se non vuoi chiarire la cosa non insisterò.
Fermo restando che prendere per il naso mezza blogosfera non è bellissimo, ecco.
(Ma la pianti di fissarti sulla “cosa personale”?? Io con questa gente ho avuto problemi che definire ‘personali’ è folle, abbi pazienza.)
P.S. Toglimi una curiosità, visto che sei qui: eri tu “l’intervistore folle” che trollava da Martinez all’epoca del suo circo sul sesso? Ormai è passato del tempo, si può dire.
rubimasco
No, io ipotizzavo che tu l’avessi addirittura intestata a Martinez, la fattura.
—se proprio sei curiosa (questo te lo posso dire) è Martinez che ha intestato un paio di fatture alla mia ditta per dei lavori di traduzione. Sì, lo abbiamo pagato regolarmente.
P.S. Toglimi una curiosità, visto che sei qui: eri tu “l’intervistore folle” che trollava da Martinez all’epoca del suo circo sul sesso? Ormai è passato del tempo, si può dire.
—no, veramente non so neanche di che articolo parli. Saranno più o meno sei mesi che non commento più sul blog di Martinez ne di Dacia , per il semplice fatto che mi son stancato di parlare di politica e loro parlano più o meno solo di quello.
saluti
Eravamo io, Totò e il Campo Antimperialista… » Haramlik
[…] trovo che abbia un suo perché) perché mai, ma proprio per quale motivo, ha dirigenti europei che conferiscono – o aiutano a conferire – premi e medaglie a, chessò, Mario […]
rubimasco
piccola correzione, ovviamente volevo dire “ha emesso un paio di fatture verso la mia ditta” non “ha intestato” che sennò si capisce chissà cosa….
saluti
Qualche risposta su Campo Antimperialista e IADL » Haramlik
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Mario
Scusa,
una domanda.Visto che hai partecipato insieme ad altri a questa farsa e, mi sembra di capire, avevi tutti gli elementi per fare questa doverosa denuncia all’opinione pubblica, come mai con così ritardo rispetto agli eventi? Perchè te ed altri, visto che ci tenete al fatto che la gente non deve essere presa per il culo, solo adesso? Non è che in realtà di questo non vi frega niente ma è solo una guerra tra di voi e noi nel mezzo?
grazie
Mario
lia
Guarda: quando io comunicavo con questa gente (tra settembre 2006 e gennaio 2007, quindi), la storia del 2000 elettori non era ancora successa ed io non avevo idea che se la potessero inventare.
Io vedevo che si stavano ingegnando per ‘sto premio e basta.
Quando sono venuti fuori con la storia dei 2000 elettori, io già avevo rotto i rapporti con loro ed ero fresca reduce dello scandalone di una mia email approdata (chissá come…)da Magdi Allam, con Libero che ci inzuppava il pane e così via.
Avevo altre priorità, quindi, e comunque ritenevo di avere già fornito elementi chiarissimi per valutare la Valent, ammesso che si volesse farlo. Se preferivate non vederli, il problema era vostro. Io, davvero, in quel momento avevo tutt’altro a cui pensare.
Io sono stata calunniata fino all’inverosimile, da ‘sta Banda del Buco, ed ho fatto da subito la scelta – precisa e consapevole – di rispondere solo nel momento in cui fossi entrata in possesso di elementi che mi permettessero di dimostrare ciò che avevo da dire.
Ho aspettato la sentenza del Garante della Privacy, per prima cosa. Se conosci questo blog, sai di cosa parlo. Ci ha messo quasi un anno, ma è arrivata.
Poi ho aspettato di entrare in possesso della famosa intervista data a Cuore da Martinez, e così via. Sto procedendo così. Qui non viene scritta una parola che non sia dimostrabile con prove concrete. E pazienza se questo vuol dire che ci metto dei mesi, a dire le cose.
I cialtroni vanno combattuti con la serietà, ritengo, e non con reazioni emotive frettolose. Io so quello che faccio, e lo faccio sacrificando i tempi al metodo, proprio perchè voglio farlo bene e seriamente. E ti assicuro che ho fatto una gran fatica, e non lasciarmi prendere dall’istinto e dall’emotività.
In sintesi: io ho visto organizzare la storia della Mezzaluna PRIMA che ‘sta gente cominciasse a millantare i 2000 elettori. Quando loro hanno cominciato a farlo, mezza internet li aveva già visti all’opera col loro gioco sporchissimo sulla mia vicenda-Corriere. Chi ha scelto di cascarci dovrebbe porsi qualche domanda.
Per me, la vostra vicenda è solo un esempio tra tanti di come lavorano costoro, e mi interessa solo in questi termini.
Voi ci siete già cascati, per scelta e per vanità. A me interessa mettere sull’avviso chi arriva adesso, ed è in buona fede e si avvicina a questa gente perchè crede di avere delle cause – le stesse in cui credo io – in comune con loro.
Faccio alla rete il favore che, a suo tempo, nessuno fece a me.
SPB
Lia, il problema è differente e lo si capisce dall’irritazione e dall’agitazione che questi post provocano. Siamo di fronte a quella che si chiama OMERTA’. Infatti questi scritti evidenziano al di là dei modo garibaldini dei soggetti promotori che i “polli” nel caso specifico parlo della mezzaluna, si sono fatti abindolare per pure vanità. Questa è la triste realtà dei fatti.
lia
Guarda: io non ho mai fatto parte di Kilombo, non ho mai provato particolare interesse per l’aggregatore e l’ho letto solo qualche volta.
Ma mi è sempre parso assolutamente ovvio che bastava pensarci un attimo per rendersi conto che l’idea di 2000 musulmani intenzionati a premiare, Dio sa perché, proprio Kilombo, non era molto credibile.
Comunque lo dicevo anche l’anno scorso, che i 2000 elettori non esistevano. Questo post, per dire, è di luglio 2007: http://www.ilcircolo.net/lia/1233.php
Invito Mario a leggerlo.
lia
Ommioddio: vedo che Martinez scrive: “una bizzarra signora che da circa un anno mi sogna tutte le notti” riferendosi a me, suppongo.
http://www.splinder.com/myblog/comment/list/17291980#cid-46405061
Be’, sono costretta a smentire con decisione: io posso dedicare del tempo a Martinez durante il giorno, quando mi va di parlare di sottoboschi equivoci della rete.
Ma sognarlo di notte, pietà, non lo vedo possibile neanche dopo una corposissima peperonata.
Non è per scortesia: è solo che lo stile curiale del Nostro non ha nulla di ciò che, a mio parere, rende un uomo degno di essere sognato. Ha il sex appeal di un prete dell’Opus Dei morto da almeno un anno, il Martinez.
A margine: quando chiesi a una comune conoscenza che tipo egli fosse, molto tempo fa, mi venne risposto che aveva qualcosa di fortemente femminile. E non c’entra nulla con l’orientamento sessuale, quest’osservazione che, col tempo, ho scoperto essere molto appropriata: è che l’ho visto all’opera, il Miguel, e lo trovo strutturalmente una donnetta. Nel senso puro del termine.
Campo Antimperialista (ancora!), Moreno Pasquinelli & C.: ma che cavolo vogliono?? » Haramlik
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Vivere e Morire a Como » kilombo e il pride: outing
[…] si sarebbe potuto mettere la parola fine alla truffa ed alla truffatrice che ha preso in giro tutto il collettivo facendo fare veramente una figura di palta a Kilombo e facendo giustizia, ricordo i blogger che hanno lasciato Kilombo per questo […]