Un pensiero a Mustafà, ché l’altro giorno lo cazziavano tutti, in piazza qua sotto, perché trottava meno del solito e rifiutava lavoretti, e lui si accascia al mio tavolo e mi fa: “Non finisce più, ‘sto Ramadan, quanto è lungo… e poi in Italia è tremendo, se almeno fossi in Marocco dove lo fanno tutti… ah, ma appena riesco a sistemarmi non chiederò altro, guarda: un mese all’anno, solo il mese di Ramadan. Per passarlo giù a casa, con gli altri. Solo quello. Sì, lo so che potrei rompere il digiuno, ma poi tanto è inutile: sto male, se ci provo. E’ troppo haram, mangiare adesso. Troppo haram.” (Dai, è andata.)
Un vecchio post di questo blog, sbucato fuori mentre cercavo Eid Mubarak su Google.
L’Eid el Fitr da Invisible Arabs, con una riflessione sul tempo dei palestinesi.
E due dolcini trovati su Flickr.