Mi chiama Marco, chiacchieriamo, mi chiede di Scienziato. “Ah, boh, è sparito di nuovo“, dico io. “‘Ancora??“, mi fa. “Sì, ha ‘sta fissa“, dico io. “E che è, ci hai l’Ettore Majorana personale?” chiede lui. “Eh…“, confermo.
“E’ che è incompatibile con mio padre“, gli spiego. L’ultima volta che l’ho sentito, Scienziato, mi chiamava da Roma per sapere se la cena della sera dopo era confermata. “No, cicì“, gli faccio. “Ti devo bidonare, domani sono a Milano da mio padre“. Più sentito.
Ride, Marco, pensando al mio inossidabile Edipo: “Be’, non lo biasimo…”
Poi ha un rapporto difficile con ‘sto blog, Scienziato. Nel senso che la sua esperienza di me dal vivo gli dice che sono una tipa dolce, io, ma a leggermi sul blog gli sembro un’infinita stronza. I post in cui prendo a pedate il Campo Antimperialista, tipo, lo turbano. Si identifica col Pasquinelli, chennesò. “Ma no, Scienzi, è che quelli sono proprio dei mostri, se le meritano le pedate. Tu sei solo un po’ strano. Non ti tratterei mai così, nutro solidarietà per gli strani.” Non lo convinco, si vede. E, infatti, mi è pure arrivato qua tutto offeso pensando che gli avessi dato del deficiente in un post, e invece non parlavo di lui.
Cosa che apre un problema supplementare, peraltro: “Ma no, Scienzi, è uno con cui andai a cena una volta e non eri tu. Ah, non te l’avevo detto che ero andata a cena con un altro?” Qua, una, come si muove sbaglia.
Poi, in realtà, non è che ci abbia pensato granché, in ‘sto periodo. Ho avuto altro per la testa, e poi sono davvero troppo presa con l’andare a Milano, quando posso, per crearmi impegni serali a Genova. Però adesso ci stavo pensando, per esempio.
Perché farsi fidanzati nuovi è stancante e non sai mai come viene: la quantità di cose che non si sopportano più aumenta a dismisura, con gli anni, e riuscire a divertirsi con un uomo a cena, nel dopocena e durante la colazione del mattino è, ma davvero, la cosa meno scontata dell’universo.
E quindi pensavo che una dovrebbe avere un parco di ex, tutto sommato. Perché sono già rodati, li conosci già e non ti devi stancare. I fondamentali sono superati, almeno quelli.
Io, stasera, due uova fritte e una bottiglia di vino le avrei proposte a lui. L’ignoto mi stanca.
Solo che le cose non riescono mai ad essere semplici, dicono. Non mi è chiaro il perché. Ma se lo dicono ci sarà una ragione, chennesò.
hai provato ad avere un gattino? Gli animali sono meno complicati degli uomini e molto meno stronzi.
Tzk. Non voglio legami. Specie se devo badarci.
come ti capisco!
e che avete troppe aspettative sugli uomini. voi donne dico.
noi si hanno pochi interruttori veri, le altre manopoline che vedete sono solo per fare scena, per sentirci più simili a voi. tipo i flipper di una volta: tante lucine e suoni, ma alla fine gli unici due bottoni importanti sono quelli che muovono le stanghine.
quando facciamo quello sguardo strano e quell’espressione così preoccupata, non è che forse abbiamo capito quella cosa che voi volevate tenere segreta e invece no, noi l’abbiamo intuita e ora ci stiamo ripensando. no! probabilmente stiamo solo maledicendo di aver mangiato troppa trippa con i fagioli.
se voi dite grigio per intendere bianco senza farci capire che una volta invece pensavate nero, noi rimaniamo perplessi.
mica che siamo più stupidi, e che giriamo in modo semplice, ne siamo coscienti e siamo impauriti.
come facciamo ad accettare a cuor leggero due uova al tegamino e una bottiglia di vino se la stessa frase, mille donne prima, l’hanno detta per sottintendere che avevano voglia di andare al ristorante stellato michelin?
siamo guardinghi come esploratori vicino alle sabbie mobili e mentre facciamo un piccolo passo alla volta continuiamo a maledire quella trippa con i fagioli dell’altra sera. tutto qui.
ps: majorana era un grande estimatore della trippa con fagioli. non è mai sparito, aveva solo problemi di digestione, e si vergognava che la gente se ne accorgesse.
la donna non complicata, diretta e logica alcuni non la vogliono: pensano che sia un uomo.
Hai scritto una frase maledettamente vera: la quantità di cose che non si sopportano più aumenta a dismisura, con gli anni. Loro, gli uomini, sono forse meno drastici, o forse memorizzano meno, mah.Lia torna a trovarci che dedichiamo un’intera cena tra amiche italo-svizzere a elencare tutti i “già-visti” che vogliamo proprio mai più ritrovarci sul conto con i futuri fidanzati;))
Manca un “non”, da qualche parte.La solita che non rilegge, cara prof.
Ciao, scusa se mi inserisco a sproposito in questo post, per proporti di aderire a “BLOG ABBRONZATO”.
Con il beneplacito del suo ideatore, ho elaborato l’immagine-simbolo del gruppo di Facebook “Un presidente di colore anche in Italia: facciamo nero Berlusconi!” ricavandone lo stemma “BLOG ABBRONZATO” da inserire nelle sidebar dei blog copia-incollandolo da questo link:
http://22passi.blogspot.com/2008/11/e-dalle-stelle-alle-stalle-blog.html
E’ una goliardata chiaro, ma quando ci vuole ci vuole! Naturalmente, se l’idea ti piace, puoi suggerire la stessa cosa ai tuoi amici blogger. Forza, “facciamolo nero” in tutta la blogosfera! :-)
la donna non complicata, diretta e logica alcuni non la vogliono: pensano che sia un uomo.
By mg on Nov 9, 2008
^__^ infatti questo sotto – di Lia – potrebbe essere, per un uomo, l’appropriazione indebita di un tipico, pigro, ragionamento maschile:
“E quindi pensavo che una dovrebbe avere un parco di ex, tutto sommato. Perché sono già rodati, li conosci già e non ti devi stancare. I fondamentali sono superati, almeno quelli.”
Riporto una notizia appena letta: “Ciampino, atterraggio d’emergenza per volo Ryanair”.
Mi par di ricordare che tu di questa compagnia parlasti (malissimo) qui un giorno…
Le done sono molte sensibile e imaginative.Hanno bisogno di vivere la realtà.
Le done sono sensibile e idealiste.Hanno bisogno di vivere la realtà.