Io non ho la TV, non ascolto la radio, incappo nelle notizie solo attraverso la rete e, se mi interessano e se penso di poterle sopportare, le approfondisco. Altrimenti no, e sono certa di farmi del bene alla salute, in questo modo.
Sono sfuggita in ogni modo possibile a notizie come quelle montate attorno al cosiddetto quanto orripilante “caso Eluana” e il mio unico pensiero, quando mi è capitato di dovere ascoltare a forza resoconti di perverse fiaccolate pro-vita e schifezze analoghe, è stato che anni fa non era così, questo paese, e che ricordo benissimo che c’è stato un tempo in cui nessuno se lo sarebbe immaginato, un simile crollo nell’inguardabilità. Io non me li voglio fare, i fatti di questa povera ragazza e della sua famiglia. Non capisco di cosa si stia parlando, cosa ci sia da dire, quale inaudito circo dell’ipocrisia e del guardonismo si sia scatenato e come possa, la gente, permettere che tanta indecenza abbia luogo. E quindi ho praticato l’unica obiezione di coscienza alla mia portata: non volere ascoltare, vedere, sapere. Decidere che tutto ciò non esiste, e che ciò che ne viene detto è solo rumore, senza senso e senza significato. Ignorare lo schifo in cui sprofonda il paese e pensare ad altro.
Poi, invece, succede che oggi ci siamo ritrovati a un centimetro da un golpe di fatto, e che c’era mezza rete (tra Facebook, FF etc) che seguiva Napolitano col fiato sospeso e io ero lì che guardavo nientedimeno che le basi della nostra democrazia che scricchiolavano sotto l’inguardabile “caso Eluana” e, ancora, pensavo che non ce la potevo fare. Non ci potevo pensare, a questa storia. Non voglio sapere niente di Eluana, nemmeno se nel frattempo ci fanno un golpe, con la scusa di ‘sta ragazza. Che si prendano il paese, che facciano ciò che vogliono. Ma non mi ridurranno a fare la servetta dietro alle loro notizie da cronaca sciacallesca sui fatti altrui, ad accodarmi a un dibattito che mi fa orrore da quando è sorto.
Ed è che è il loro segreto, l’inguardabilità. Sono riusciti a rendere degradante persino l’idea di contrastarli. Ci abbiamo il golpe trash, ci abbiamo, e io non mi so difendere.
Guarda Liuzza avevo appena chiuso la pagina di Repubblica con la stessa nausea pensando: mi fa talmente noia e nausea la loro impudenza che non me ne frega niente, mi basta non sentirli.
Che sia studiato?
si chiara precisa e maledettamente convisibile in ogni parola.
Credo si chiami “Aventino”. E in tempi passati non portò bene.
E il Berluska che dice: “Eluana potrebbe anche avere figli”? Veramente di un orrore raccapricciante tutto ciò.
E pensare che fanno battaglie solo per i non-vivi (embrioni, feti, gente in coma irreversibile), mi pare tutto così tenebroso ed inumano.
Cosa non è diventata l’Italia…
Hai ragione l’unica cosa che possiamo fare è rifiutarci di guardarli e pensare che non avranno così facilmente anche la nostra anima
E’ semplicemente uno schifo, la chiesa ordina ed i nostri parlamentari supinamente eseguono. Il nostro non è uno stato laico normale, viviamo in un fondamentalismo cattolico. Lascino in pace Eluana e la sua famiglia. Vorrei che per un mese tutti i parlamentari si trovassero nella situazione disumana della famiglia Englaro.
L’ultima parola fino a ieri l’altro l’aveva la giustizia, ora, è ufficiale, ce l’hanno i governanti. E’ un bel dire: “Ecché settimana scorsa stavamo molto meglio? Nella sostanza non è mica cambiato nulla!”.
Eggià, non è cambiato nulla, siamo d’accordo che anche settimana scorsa o ieri l’altro aveva più peso quel che sparavano i politici col culo che non quel che stabilivano i giudici col raziocinio. Difatti nella pratica non è cambiato nulla, è solo che mò tocca fare il funerale alla teoria.
Non bastava avere le destre al governo, dovevano essere anche tra le più illiberali, oscurantiste e autoritarie d’Europa…
La prima forma di contrasto – e, nella maggior parte dei casi, forse l’unica realmente a disposizione del cittadino medio – è la conduzione di una vita eticamente sostenibile. Guadagnandoti da vivere insegnando, hai già un bel po’ di punti in tasca, in questo senso.
In questi giorni emerge solo qualcosa che in genere non osserviamo, o ci sforziamo di non osservare: la democrazia – italiana, nello specifico – è già a sovranità limitata; in diversi casi, le norme costituzionali non sono più (se mai lo sono state, ma voglio credere di sì) un modello etico cui tendere, bensì una cornice legislativa che limiti i danni plutocratici.
Berlusconi è una forma di coerenza del sistema politico-finanziario contemporaneo, più spudorata ed arrogante di altre – ed è la sua stessa storia personale a spiegarlo perfettamente. Ci domanda soltanto di aprire gli occhi, anziché tenerli chiusi come siamo comprensibilmente abituati a fare.
Ne parlavo ieri, a proposito della questione palestinese. Quando la tua esistenza è del tutto condizionata da variabili che non puoi influenzare personalmente, ti resta una cosa soltanto da fare: opporti, foss’anche solo verbalmente. La fine dell’opposizione è la finale legittimazione dell’oppressione.
Noi siamo fortunati: possiamo fare molto più che scrivere e parlare, rispetto ad altri contesti in cui il diritto è indubitabilmente assai più conculcato di quanto non avvenga, di fatto, in Italia. Ma allora anche la nostra responsabilità, oggi, è assai maggiore; se le possibilità a nostra disposizione sono poche, ciò significa che dobbiamo usarle al meglio ed al massimo, e non certo il suo contrario.
non ho parole per la strumentalizzazione di questo triste caso… è una indecenza.
Ma non guardare quello che fanno mi fa paura… per cui continuo a disgustarmi leggendo di tutti i teatrini vergognosi…
Potrei sottoscrivere parola per parola quello che hai scritto. Mi sono sempre tirato fuori da questo ridicolo teatrino che è la politica italiana degli ultimi anni. Non voglio avere nulla a che fare con le loro leggi demagogiche, malfatte e stupide e con la loro finta opposizione, asservita e inetta.
A nessuno piace stare a guardare la fogna che scorre.
E però arriva il momento in cui la fogna fuoriesce e la merda per quanto cerchi di evitarla, ti circonda e sale. Sale.
Beh, c’è un momento in cui bisogna rimboccarsi le maniche. Turarsi il naso. E darsi da fare.
Non avremo nemmeno l’alibi di poter dire: io non lo sapevo.
Berlusconi e’ il nuovo Napoleone, l’Italia e’ in crisi di laicita’. Segnalo
appellolaico.wordpress.com
Sottoscrivo Robuzz: siamo entrati in un’ignavia che ricorda troppo la Repubblica di Weimar!
Parlo con gente che si dice cattolico ma non va a messa, ma che vuole imporre valori cattolici a tutti, mi dice “io non sono laico”, e che mi dice che chi ha votato Berlusconi la pensa tutta come lui………..ma non e’ vero, dobbiamo unirci, farci sentire!!!
E’ quello che pensavo anch’io in questi giorni: l’Italia non era così una volta, e se lo era io non me ne sono mai accorta. Ho sempre preso le sfuriate del papa con una certa indifferenza, non sono mai diventata verde dalla rabbia come faccio invece di questi tempi. Vivendo all’estero, apprendo le notizie italiane solo da Internet, ma non mi sembra di scampare molto dalla valanga di volgarità che molta gente in Italia è costretta a sorbirsi alla tv: si legge di tutto su Internet, anche e solo sui giornali nazionali, e certa gente è strana parecchio. Ma dove finirà l’Italia, in una guerra civile, in un declino infinito? Qual è la soluzione? Gli italiani, come popolo, sono ipocriti per natura, che non vuole o non può credere nelle istituzioni. Ci vuole qualcosa di grosso per scuoterli.
è nata la morte di Eluana
“Senza coscienza
Pubblicato martedì 10 febbraio 2009 in Germania
[Der Tagesspiegel]
Il corpo indifeso di Eluana Englaro ha dovuto partecipare alla prova generale per verificare quanto siano labili i confini dello Stato di Diritto in Italia. E il fatto che il Vaticano abbia cinicamente applaudito rinnova il dubbio, se lì si sia arrivati nel 21° secolo.”
Articolo preso da: http://italiadallestero.info/archives/3278
Che dire…allucinante. Ce le meritiamo davvero, queste figure che facciamo all’estero.