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Invidiando quelli a cui non tocca insegnare e che possono quindi godere appieno dello spettacolo di intrattenimento offerto da Mariastella Gelmini nella veste di ministro dell’Istruzione, passo a proporre la lettura integrale di uno degli articoli del Regolamento sulla valutazione degli studenti nelle scuole di ogni ordine e grado presente sul sito del Ministero.

Regolamento sulla valutazione degli studenti
Roma, 28 maggio 2009
Questa mattina il Consiglio dei Ministri ha approvato in via definitiva il Regolamento sulla valutazione degli studenti nelle scuole di ogni ordine e grado.

Queste le principali novità contenute nel provvedimento:

[…]

Voto in condotta alle scuole secondarie di primo e secondo grado
Con il Regolamento approvato oggi dal Consiglio dei Ministri il voto sul comportamento concorrerà alla determinazione dei crediti scolastici.
Il 5 in condotta sarà attribuito dal consiglio di classe per gravi violazioni dei doveri degli studenti definiti dallo Statuto delle studentesse e degli studenti, purché prima sia stata data allo studente una sanzione disciplinare. Inoltre, l’insufficienza in condotta dovrà essere motivata con un giudizio e verbalizzata in sede di scrutinio intermedio e finale.
Una sanzione disciplinare, quindi, sarà come un cartellino giallo, dopo il quale se i comportamenti gravi persisteranno il collegio dei docenti darà il cartellino rosso e cioè il 5 in condotta.
La valutazione del comportamento è partita già nel primo quadrimestre dell’anno scolastico in corso ed ha portato a galla circa 34 mila insufficienze. Gli studenti avranno tempo nella seconda parte dell’anno per recuperare.
L’insufficienza nel voto di condotta (voto inferiore a 6) comporterà la non ammissione all’anno successivo o agli esami di Stato.

Detto in parole povere e in ordine crescente di nonsense:

1) Mariastella, per spiegare agli insegnanti italiani cosa devono fare, desiste simpaticamente dall’usare termini scolastici quali, chessò, il verbo ammonire, e opta più dinamicamente per il gergo calcistico. Essendo la maggioranza dei docenti italiani composta da signore di mezza età, tale scelta linguistica appare particolarmente pertinente e un solo grido si è levato dalla scuola: “Finalmente è tutto chiaro, ché sennò non capivamo!”.

2) Il Regolamento parla chiaro: per dare una sanzione disciplinare a un alunno nel corso dell’anno basterà il consiglio di classe, ovvero l’insieme degli insegnanti della sua classe.
Per dare l’insufficienza in condotta a fine anno, invece, il Regolamento richiede che si riunisca l’intero collegio docenti, ovvero l’insieme degli insegnanti di tutta la scuola, succursali comprese.
Si arriva facilmente a riunioni di un centinaio di insegnanti, novanta dei quali non avranno la più pallida idea di chi sia l’alunno a cui si dovrebbe dare ‘sto 5 in condotta.

E’ evidente che c’è qualcosa che non va e che seguiranno altre circolari di chiarimento eccetera. Io, però, i primi scrutini ce li ho lunedì prossimo.