Finiti l’India, Dubai e la Riviera di Ponente, e col fidanzato a Roma e la figlia, il fratello e l’amica a casa loro, ritrovo la mia vocazione più autentica – ovvero starmene stesa e biotta sotto al ventilatore col portatile sulla pancia e inaccessibile al mondo tutto – e penso all’esistenzuccia mia, finalmente, compresi quegli stancantissimi particolari che, agendo direttamente sulla mia serotonina, mi richiedono livelli di concentrazione ed energia inaccessibili nei momenti in cui il mio cervello non è totalmente a riposo – in qualsiasi momento che non sia un pezzo di agosto in solitudine, quindi – e, più concretamente, a quella parte dell’esistenza che va sotto la voce “organizziamoci“.
E siccome l’organizzazione mi serve per i punti della vitarella mia dove si formano i nodi – ché il grosso della vita mi funziona splendidamente senza organizzazione di sorta, o forse proprio in sua mancanza – sono qui che mi preparo ad affrontare, in ordine di importanza:
1) la questione del risanamento finanziario
2) la questione del risanamento estetico, ma a quello ci penso un altro giorno, ché pensare a quattrini e dieta nello stesso momento vorrebbe dire alzare il livello dello scontro contro me stessa a livelli incompatibili con la mia sopravvivenza.
Il risanamento finanziario, quindi.
Perché mi è venuto un colpo di genio, qualche giorno fa, e ho pensato che forse l’obiettivo non era, nell’immediato, guadagnare di più, ma spendere di meno. Non ci avevo mai pensato.
E poi ho pensato che spendere di meno, nel mio caso di tizia tutto sommato assennata e poco incline a shopping e cazzate varie, consisteva semplicemente nell’essere più lucida e fare un po’ di ordine.
La prima cosa che ho fatto, e che mi trascinavo da due anni, è stato chiudere finalmente la mia connessione wifi, togliendomi di dosso l’intero condominio che mi navigava a scrocco sulla linea.
La cosa può sembrare poco significativa dal punto di vista economico, ma è altamente simbolica sul piano dei miei meccanismi cerebrali. Perché erano secoli che navigavo in rete dovendomi alzare per resettare il router ogni due secondi, ché i condomini-parassiti ormai erano arrivati all’impudenza di sbattermi fuori dalla mia stessa rete, e non affrontavo di petto la questione semplicemente perché era difficile.
Fastweb non me la risolveva, la mia chiave wep non si conosceva, tutto era complicato ed io mancavo della forza per resistere, concentrata, fino alla risoluzione del caso.
Ci sono riuscita due giorni fa o, meglio, ci è riuscito lui – i condomini li vedi tristissimi, adesso, quando li incroci in ascensore – e questo mio nuovo stato esistenziale, con la linea internet che mi funziona 24 ore al giorno senza che io debba resettare più niente, oltre ad avere liberato le mie energie mentali da un ingorgo importante, mi ha dimostrato che la concentrazione paga, e che posso effettivamente semplificarmi la vita se dedico qualche giorno ad organizzarmela meglio.
E quindi ho affrontato un altro ingorgo, ovvero: “Ma quanto spendo, io, di cellulare, con la mia ricaricabile Tim di cui mi disinteresso da 15 anni?”
Ce l’avevo nel fondo dell’inconscio, ‘sta domanda, e venerdì ho capito come rispondere. Sono andata sul sito della Tim e ho fatto due calcoli sulla base dei miei ultimi mesi di ricarica. Spendo sui 60 euro al mese. Dicevo, io, che mi pareva che le ricariche mi durassero poco.
E quindi oggi faccio ‘sta cosa, cambio gestore telefonico.
E pensavo di fare ‘sta cosa con la Tre a 29 euro al mese, ammesso che nel centro storico di Genova la Tre prenda, e ci andrei oggi pomeriggio ma, se sto sbagliando qualcosa, vi prego di fermarmi.
Perché io non ho nessuna fiducia nelle mie capacità pratiche, e il dubbio di fare danni se mi muovo non mi abbandona mai.
La Tre va bene? E’ una buona idea? C’è qualcosa che dovrei sapere e che non so?
Parlate ora, vi prego. Tra qualche ora potrebbe essere troppo tardi.
Poi c’è la questione del conto in banca, come forse si è intuito dal mio post precedente, ed è che a Ferragosto c’è stata riunione familiare, dalle parti mie, ed i parenti compatti mi hanno ingiunto di abbandonare la mia banca ventennale e il suo infausto fido che mi fa campare in rosso da quando ho memoria, e di iniziare una nuova vita sotto il segno +.
“E se a un certo punto del mese finisco i soldi?“, ho chiesto io.
“Aspetti che passi il mese come fanno tutti“, mi hanno risposto in coro.
Tra i componenti del coro c’era mia figlia, ormai tanto cresciuta da partecipare alla riunione in questione col mio stesso permesso (“No, con la Pupi non ho segreti, può restare“) ed io la guardavo, ed era in piedi a braccia incrociate mentre mio padre mi interrogava ed io le ho chiesto se mi stava giudicando, per caso, e lei si è messa a ridere e mi ha spiegato che stava solo pensando alle soluzioni, ed io ho pensato che ci ho una figlia che, a 26 anni, ha appena messo su un’attività in cui si diverte e che le rende, sta per comprare casa, sa farsi tutti i conti suoi ed è più ricca di me.
E le ho chiesto: “Ma come mai mi somigli così poco, in queste cose?“. E lei, bella e sorridente come il sole: “Be’, io ho avuto papà che ti ha compensato.”
E mi ha fatto piacere, questa risposta, ché in fondo è merito mio se le ho scelto un padre capace di compensare i miei limiti.
Sono brava, io, a considerarmi brava.
Il risultato della riunione è che tra qualche giorno, sbrigati i complessi passaggi finanziari di rito, abbandonerò una banca che mi ha fatto da cuccia calda per tutta la mia vita adulta, permettendomi gli sconfinamenti e i pasticci più improbabili e rompendomi pochissimo i maroni ovunque io fossi, da Milano all’Egitto a Genova, sollevandomi dalla terribile – e da me temutissima – incombenza di pensare.
Solo che in cambio mi ha ridotto in schiavitù, come mi faceva giustamente osservare la Famiglia Riunita, e pare che io lavori da vent’anni per finanziarne l’esistenza, fusioni comprese.
Mi libero, quindi, ché da perdere ho soltanto le catene, ed emigro verso un conto senza rosso e senza spese.
Fineco, pensavo.
Va bene Fineco? C’è qualcosa che non so? Tu che mi leggi, emigreresti da Fineco?
Ditemelo.
Tenetemi per mano.
Ci ho paura.
Qua, insomma, si sta facendo uno sforzo importante per togliere un po’ di caos da torno, ed è un caos che è innanzitutto dentro di me e che fa un po’ male, ad estirparlo.
E’ come uccidere qualcosa, una sensazione vagamente mortifera.
Però pensavo che pure quando guarisci da una malattia uccidi batteri che sono dentro di te, in fondo, e che è mortifero pure quello. Poi stai meglio, però.
Insomma, io procederei.
Mamma mia.
E quindi avevo bisogno di starmene qualche giorno da sola, per affrontare ‘ste cose.
Cambiare gestore telefonico.
Cambiare banca.
Sono molto, ma proprio molto più brava a cambiare vita, paese, città, lavoro, casa, marito o fidanzato. Lo so.
Ma ognuno ci ha le bravure sue.
Vediamo di non essere severi, ché il primo segreto per non incagliarsi è la morbidezza.
Fineco ti blocca la carta di credito se vai in rosso.
Prova a vedere Che Banca o il Conto Arancio.
Prova anche la Banca Popolare di Milano.
Ma il Conto Arancio richiede anche un altro conto di appoggio, no? Mi pare complicato.
“Fineco ti blocca la carta di credito se vai in rosso.”
Forse in questo caso sarebbe meglio così, no? :)
il cellulare secondo me è uno spreco inaudito, abbiamo vissuto senza fino all’altroieri, continuo a non capire come possa essere tanto necessario, io davvero fatico assai a fare una telefonata che costa un euro per dieci minuti.
e non capisco quelli che dicono non ho la telecom, così non pago il canone, però ogni telefonata che fanno la pagano cinque volte tanto…boh. io a quelli che non hanno il fisso non telefono, che non ho soldi da buttare.
il cellulare può servire per le emergenze, che so, buchi una gomma di notte.
basta usarlo solo in caso di reale necessità, e lui smette di essere un costo (una ricarica da 40 euri mi dura un anno, a volte scade pure, ma forse adesso non scadono più).
gli sms spesso li puoi mandare dal web aggratis, io col mio abbonamento posso mandarne mi pare dieci al giorno.
poi c’è skype, che costa meno o anche niente, se parli con uno che ha skype pure lui.
io ho da anni un conto con fineco e non ho mai avuto problemi.
all’inizio era zero spese, dopo un anno me le hanno messe (5,95 al mese), (all’inizio ti promettono tutti mare e monti per fare nuovi clienti) però hanno un meccanismo che, se spendi mi pare 300 euri di carta di credito o bancomat, ti scalano un eurino, ogni 10mila di giacenza un altro eurino, cose così…poi adesso con l’accredito dello stipendio ti azzerano le spese, magari non dura in eterno, però è comodissimo e tutte le operazioni sono a costo zero, carta di credito gratis, insomma, se riesci ad annullare il 5,95 mensile non ti costa proprio niente.
il conto corrente arancio ha delle buone condizioni, magari prima o poi anche lì arriverà il momento che ti caricheranno qualche spesa…
per gli interessi fineco è abbastanza buona, perchè segue il tasso bce e quando il tasso sale, loro te lo aggiornano subito, ovviamente anche quando scende, come adesso che è bassissimo, ma c’è stato un periodo che con fineco avevo il 4%, che manco il contoarancio me lo dava più.
il contoarancio lo usavo per i risparmi, adesso secondo me il migliore è carige, ma mi sa che tu hai pochi problemi di interessi attivi, e io di interessi passivi non me ne intendo, perchè sono di quelli che spendono solo quello che hanno, e punto.
ci si circonda di molte cose inutili che, ovviamente, costano soldi, liberarsene può essere un sollievo, man mano che te ne liberi ti senti più leggera.
lo scottex, l’ammorbidente, il wc net, il bagnoschiuma, l’anticalcare, i fazzoletti di carta, tutto l’usa e getta…sono cose che non servono a nulla ed inquinano, che poi buttiamo nella spazzatura e ci respiriamo quando escono dagli inceneritori, l’acqua del rubinetto è potabilissima…potrei andare avanti all’infinito. acc…, non parlo mai ma quando parlo la faccio troppo lunga.
per come la vedo io, si può fare a meno di tante di quelle cose…e poi se hai troppe cose, ti tocca anche comprare un armadio per mettercele.
baci dalla formichina
L’apertura di Conto Corrente Arancio al momento è riservata ai clienti di Conto Arancio o Mutuo Arancio.
il contoarancio è un conto solo di deposito e devi avere un altro conto corrente, non costa nulla e danno buoni interessi.
il conto corrente arancio è un vero conto corrente, ma devi avere già un contoarancio.
mrm, voipcheap costa meno di skype: telefonate ai fissi gratuite, ai cellulari a 11 centesimi/minuto e sms massimo a 5 cent.
Sì, problemi di interessi attivi non ne ho manco uno, giuro. :D
E che mi blocchino la carta se vado in rosso potrebbe essere anche un bene, in effetti. Magari faccio un po’ di servizio militare per un anno, ma poi imparo. E magari è pure la volta buona che mi decido a muovere il culo per guadagnare di più.
Formichina, sei bravissima e sono ammirata. Però, di nuovo, mi pare che ci voglia tanta concentrazione, per essere così rispiarmatrici, ed è questo ciò che mi frega. La soglia di attenzione.
E’ difficile capirmi se non si ha lo stesso problema, credo.
Con l’accredito dello stipendio, Fineco da’ un mini-fido da 3000 euro.
Il Conto Arancio è effettivamente un’altra cosa, io intendevo il Conto Corrente Arancio, cioè qiello della Ing. Direct.
La carta di credito io la uso solo ed esclusivamente quando sono all’estero, però su quella voglio avere certezza, giusto se succede qualsosa.
Fineco me l’ha bloccata quella volta non alla soglia della carta, ma di quanto avevo sul conto!!!
Prova anche a verificare se c’è una banca convenzionata con la scuola: di solito i dipendenti pobblici hanno convenzioni particolari.
Lascia perdere Fineco. Il Conto Arancio per carità: non solo è in crisi, ma è solo online e se chiudono baracca e burattini ti fottono anche i soldi. Apriti un libretto alla Posta: ti danno anche gli interessi e la carta di credito e il bancomat. Se non devi fare operazioni di swap sul mercato nipponico, e sei una comune mortale con lo stipendio, va benissimo.
Cellulare: non serve a niente. Se usi la Rete che ci fai? Concordo appieno con mrm! Io spendo si e no 5 euro al mese di cellulare, non chiamo chi non ha il fisso, e gli amici li contatto aggratis con Skype, Messenger, le email e Facebook. Coi parenti lontani stessa cosa. Al massimo qualche sms se si va di corsa.
Fatti comunque una ricaricabile TRE, prende ovunque perché va in roaming con gli altri gestori (persino nelle campagne più remote) e psicologicamente risparmi perché vedi calare il credito. Inoltre se ti chiamano molto ha una bella ricarica di soldi.
Elettricità: quando spendi? Una persona da sola deve spendere non più di 30 euro a bimestre. Se spendi di più stai sbagliando qualcosa (a meno di scaldabagno elettrico).
Che auto hai? Lo sapevi che con un’auto che ha più di 20 anni (ci sono ottime Panda e Uno, costano niente di meccanico) spendi appena 50 euro l’anno di assicurazione e niente bollo?
Quante schifezze surgelate compri? Fatti il pane da sola, e non comprare roba pronta che costa 10 volte tanto.
Qui siamo esperti, chiedi e ti sarà detto! :P
PS Anch’io ho una soglia di attenzione nulla, e per giunta non mi va di pensare a ste caxxate. Ma ho semplicemente regolato il “pilota automatico” su un altro stile di vita, e va da solo!
;-)
(Mica si deve vivere nella migragna, inoltre: se voglio farmi un viaggio spendo eccome… i soldi che ho così messi da parte!!! he heee)
non so se è questione di concentrazione, più che altro per me è abitudine, ho sempre pensato: quanto guadagno? devo cercare di spendere la metà, punto.
se lo fai regolarmente, ovvio che poi c’è il momento che puoi sforare, dato che i soldi ti sono avanzati ;-)
però, come dici tu, ognuno è fatto a suo modo, e non per tutti è facile.
anche qui non si mangiano precotti-surgelati-roba fuori stagione, oltre a costare, diciamoci la verità, fanno pure davvero schifo!
adesso che fa caldo e non accendo il forno per fare il pane, e mi tocca comprarlo dal panettiere, che schifo, pare cartone.
vero è che a vivere in due in proporzione si risparmia, da soli si spende per forza di più.
ma si può sempre limare qualcosa….
maria, com’è ‘sta cosa che ti bloccano la carta di credito? giustappunto potrei nei prossimi mesi rimanere temporaneamente con mille/2mila eurini sul conto fineco, non mi era mai successo, e pensavo di chiamare la banca per chiedere se nel caso mi avrebbero bloccato la carta di credito (non si sa mai, magari serve…), mio marito mi ha detto che ero scema.
invece no?
dimenticavo: uso la bici, tutta salute, si fa movimento e non si inquina, i glutei e i polmoni ringraziano (mi sa che però genova è un po’ saliscendi).
fumo, ahimè, e bevo pure vino.
il vino lo compro direttamente dal produttore (anche qui, ovvio che devi avere risparmiato prima, perchè quando fai l’ordine grosso è un salasso, però spendi circa la metà) e le sigarette me le faccio da me, mi costa 45 euri al mese contro 120, tabacco pueblo, buonissimo e senza additivi chimici.
ok, lo so, fumare e dire però non ci sono additivi fa proprio ridere….
riguardo al conto bancoposta, quando lavoravo ricordo che c’erano dei problemi con gli assegni bancoposta e che il bancomat bancoposta aveva anche lui qualcosa di diverso, e non andava.
non mi ricordo perchè e non so se le cose stanno ancora così
Mi ricordo che appena Fineco si è presentata sul mercato, io ho abbandonato BNL per aprire un conto da loro (all’epoca non c’erano altri conti “zero spese”, c’erano solo loro, i primi).
Mi è successo di avere la carta di credito con soglia di 2000 € con uno stipendio di 1500 €, metti; ho speso quel mese, fai conto, 1700 € e loro mi hanno bloccato la carta (di credito Visa, non il bancomat internazionale).
Il promotore che mi aveva aperto il conto, ancora ricordo la frase, mi disse: “Signora, non si spendono soldi che non si hanno”.
Può darsi che ora si siano evoluti, chissà.
Il bancomat del BancoPosta ce l’ha mio marito, alle volte, tipo al supermercato, deve firmare come se fosse una carta di credito e non digita il numero come per un normale POS, tutto qua.
Il problema del bancomat BancoPosta è che quando prelevi in banca devi pagare la commissione e di Postamat ce ne sono ancora pochi in giro.
Dare lezioni private? Tenere un corso di spagnolo online (tipo quello che ha organizzato il prof. Baldissera con l’arabo)?
Io ormai ho un problema con l’insegnamento: è che quando esco da scuola, piuttosto che dare ancora lezioni andrei a zappare. Ma di gran lunga, proprio.
Stare in nero ti fa risparmiare parecchio, una volta che ci sei arrivata è probabile che tu non debba modificare altre abitudini.
Non seguirei i consigli più radicali (privarsi del cellulare non mi sembra una buona idea).
Fineco i ce l’ho e non ho problemi.
Prima di cambiare gestore telefonico compra uno di quei numeri con ricaricabile a 5€ e verifica bene la copertura nei posti in cui vai di solito (soprattuto casa e lavoro).
Pensavo (anch’io oggi sono qui di cazzeggio, colpa dell’afa), non è che la tua attuale banca per chiudere il conto ti chieda poi dei costi stratosferici, considerando che hai firmato un vecchio contratto?
E provare a vedere con la stessa banca condizioni diverse?
Mi viene in mente non mi ricordo quale libro della Kinsella dove la protagonista aveva pressapoco i tuoi stessi problemi ed intratteneva una fitta corrispondenza con il direttore della sua banca…
Io c’è stato un momento in cui pensavo di sposarlo, il direttore della mia banca.
Poi hanno cominciato a cambiarli spesso e infine mi hanno messo una donna. Si so’ tutelati.
:D
E’ vero, Fineco fa un fido di 3000 euro con l’accredito dello stipendio.
Che è esattamente il fido che mi strangola da 20 anni con la mia banca. :D
(E non ci indurre in tentazione, ma liberaci dal male, amen.)
“Non si spendono i soldi che non si hanno” è la mia massima fondante da sempre.
Io ho speso 30 milioni di lire per il fumo, in vent’anni, te non so ;-)
Vabbè, c’è sempre la tredicesima che è un mezzo ripianamento.
Tenere botta fino a quella e, magari convincere il moroso riottoso ad essere più cavaliere con la donzella in ambasce…
se ti trovi bene a parlare col direttore della banca, mi sa che con fineco non ti trovi tanto bene a parlare col call center….
Quello che ci frega, a noi, mi sa che sia la voglia di muoversi.
Ma penso che i soldi spesi per nuove avventure in giro per il mondo stanno nella cassaforte della nostra vita vissuta, capitale ad alto rendimento che col tempo non si svaluteranno mai e nessuno ci potrà mai rubare.
E chissenefrega se si va in rosso qualche volta!
E meglio dirsi “ho vissuto”, pittosto che “ho il conto in banca a posto”.
non so se hai già cambiato gestore telefonico, nel caso che no, siccome sono pur’io il tipo che s’inchioda vent’anni con qualunque servizio per pigrizia, ti suggerisco, se vuoi restare con Tim, di fare Tutto Compreso 25 con addebito su carta di credito: 25 euri per 200 minuti al mese di chiamate con tutti i gestori, fisso e mobile (che so’ pure troppi, infatti ne avanzo, ma alla fine risparmmio uguale) cui si possono abbinare due pacchetti per sms (5 euri per 200 oppure 10 per 600: quello che ho scelto io perché coi messaggini ci do che ci do)
da quattro mesi non ricarico il cell, su cui ho 30 euri fermi lì, mi venisse il ghiribizzo di mandare un mms, unico servizio non incluso
non so se valga ancora la promozione, ma a me hanno pure regalato un telefono (la vera ragione di questa scelta è stata appunto la perdita del mio basicissimo cell dopo cinque anni di onorato servizio: al negozio per riattivare la sim ho visto l’offerta, preso un modelo LG che fa mille cose che non uso – ma le foto sì, ci ho preso gusto – ed ha il tastierino scorrevole qwerty, donde la mia nuova giovinezza di messaggiatore folle a botte di concatenati da 6-7, sicché la scelta dell’opzione da 600 sms è venuta giocoforza!)
per tutto il resto non so ma per la questione finanziaria ti suggerirei BANCA ETICA, loro dovrebbero essere anche a genova, non finanziano guerre ne produzioni di armi e simili con i loro fondi ma microcredito per micro-imprese tipo gaham bank, le info le trovi on line se cerchi! mi sembra una cosa adatta a te da quello che leggo l’etica sta a cuore anche a te.
che piacere leggerti.
su banca etica, dimenticavo, funziona come una banca normale solo che usano bene i tuoi soldi
Noooooo CheBanca noooo…. come cazzo si fa a dare in mano i propri sudati quattrini a una banca spuntata due anni fa ma con un nome che avrebbe fatto vergogna pure negli anni ’80, che fa spot solo su mediaset in cui per altro non si vedono altro che trentenni cocainomani vittime e carnefici in questo sistema pederasta…
Io ho il conto online di Webank. Zero spese, bancomat con prelievi ovunque gratis. Dietro una banca (Banca Popolare di Milano) di medie dimensioni che supporta BancaEtica. Se hai bisogno ti ri-telefonano a spese loro. E con un tasso, qualora ti capitasse di avere 1000 euri sul conto, che non è male…
Io ho il conto da 10 anni e mi ci trovo bene…
P.s, si sono Asap di Pens… :-)
Asap di Pens???? Oggesù, che impressione! :D
E che ci fai qua? Da quanto tempo sei qua? Da quanto non ti si sente, dieci anni???
Uh ma che leggo. Anche per me questo autunno sarà di revisione dei conti. Spero che la pigrizia non abbia la meglio ecco :)
PS: ma quando passa il magone da mal d’Egitto? la vedo durissima. e oggi sono pure tornata a lavoro! :(
che fatica ragazzi dovere stare a fare le pulci…è bene stare attenti secondo me alle spese inutili, ma nemmeno stressarti troppo la vita…alla fine fai una fatica allucinante, come quelli che girano tutti i supermercati per vedere i prezzi più convenienti, alla fine spendono più in benzina e in tempo buttato..per il cellulare anch’io spendevo un po’ troppo, anche se lo uso poco, non mi ero resa conto che avevo una vecchia tariffa…ora pago 17 euro al mese e ho più di 200 minuti di chiamate verso tutti e in genere mi bastano o sforo di poco. La banca…grande camurria…io ho dovuto cambiare per il mutuo, se no sarei rimsta con la Posta, conto poco costoso, gli sportelli si trovano in tutta Italia e le poste sono aperte anche di sabato..
telefono fisso: per me Telecom va staccata subito, con poco più del loro canone mi pago le telefonate di due mesi con altro gestore (Tele2).
In bocca al lupo!
p.s. se trovi un modo di fare qualche eurino in più…diffondi!!!!
Lia!!!
sono Monica (di tanto tempo fa…) tornata all’ovile :)
ho dato una letta veloce.
Fineco si.
ce l’ho da sempre.
un abbraccio
m
Questo è “necessariamente” un post memorabile.
Bellissimo, fa una tenerezza… ;D
E’ intimista, è… TUTTAUNALTRACOSA
http://riciardengo.blogspot.com/2009/08/tuttaunaltracosa.html
eheheh bello leggere tutto da extracomunitaria! Il suggerimento che mi ha convinta è il conto con le Poste. Tim: se davvero 25 E dà tutto compreso,anche le telefonate all’estero mi sembra da fare. Uh Lia credo che siamo in tanti ad assomigliarti.
Conto arancio è buono, ma devi avere già in c.c. bancario.
Se hai un pò di soldi ti conviene fare il conto a zero spese. Se la Banca ti da una “parvenza” d’interessi attivi, se li riprende con le spese.
Oggi conviene avere un buon materasso, dove infilarci le banconote, e poi far finta di non averceli i soldi da spendere.
Di Fineco ed altri simili non mi fiderei per nulla, in quanto occorre vedere quanto ti costa un fido e in genere hanno un tasso d’interesse vicino al tasso usuraio.
orcazza… la solitudine per organizzarsi! ecco perché io le pulizie di primavera le fo al mese d’agosto, incurante del caldo e delle vesciche ai piedi che questo provoca… ora sì che tutto è chiaro, finalmente ho visto la luce!
Giulioromano scrive “se hai un po’ di soldi”???Ma ho letto bene?
Ma chiedere semplicemente la revoca del fido e dello scoperto?
In questo modo:
– risparmi soldi (anche se non li usi, li paghi);
– appena vai in rosso, ti chiama il direttore/direttrice (e non quando hai sconfinato il fido, cioé quando ti sei già impiccata).
Piccoli passi.
1) Il materasso è il posto più sicuro.
2) Quando ti servono i soldi, mettiti un passamontagna, prendi una pistola e vai in banca..
3) Male che ti và dopo 3 mesi stai fuori.
Se ti va bene… hai risolto il problema.
Opperbacco Momo, ma quante vecchie conoscenze in un solo thread! :)) Ciao!
Marco: una volta ci provai, a farmi revocare il fido, ma non lo fecero. Quando me ne accorsi lo stavo già usando di nuovo.
Broccoli: tutto, ti devo spiega’… :D
scusate, eh, sarà il vino, ma come fa uno a spendere i soldi che non ha?
?
@mrm
Una carta di credito con un tetto di spesa di 1000 euro, e 500 euro in banca; ne spendi 1000, quando ti arriva l’addebito (con le carte di credito ti arriva tutto in un botto) ti trovi a -500.
mumble.
mi sa che vivo in un altro mondo.
mi scuso per l’intromissione e torno nel limbo.
;-)
niente conto online come unico conto, se succede un problema te lo tieni, se perdi una password aspetti giorni e giorni per rimediare
meglio una banca con una filiale vicino a casa, tanto differenze enormi non ce ne sono e il più pulito ha la rogna
un’alternativa potrebbe essere banca etica, ma non so nulla della sua operatività spicciola
visto che il budget mensile è ordinario, privilegia chi propone costi di gestione del conto inferiori e fregatene di servizi inutili
ciao, scusa se mi intrometto, ma io e il mio maritino abbiamo IWBank che è a zero spese, tranne che il bollo.
il conto non da interessi ma puoi se giri i soldi su IWPower, senza però vincolarli, te li da e per di più mensilmente.
i versamenti li fai o accreditando lo stipendio o facendo un versamento con un semplice bollettino postale che richiedi già precompilato, per qualsiasi domanda li puoi contattare con la chat e puoi anche chiedere di essere ricontattata o puoi chiamare il numero verde.
noi ci troviamo davvero bene ma tutto è soggettivo, quindi…
ele
p.s. mia suocera sono circa 15 anni che non fa altro che regalare soldi alla banca per un malefico fido che le ha fatto prendere (“perchè può sempre servire”) il suo ex compagno (che purtroppo ora è morto), c’è stato un periodo che regalava più di trecento euro a trimestre.
liberatene appena puoi!!!