Mi arriva il referrer di una piccola discussione sulla Corrida tracimata da qui a un forum.
E leggo questa preziosa riflessione:

“Spero vivamente che voglia dire che la vedi come quello che si firma Toro dove mi ha aperto la pagina, perchè quella che si firma Lia quasi meriterebbe davvero che venisse ritualizzato lo stupro al grido di “basta politically correct”. Agghiacciante il coacervo di cazzate che riesce a scrivere (dimostrando peraltro di non sapere una sega di storia dell’arte, altrimenti Goya che dipingeva gli orrori della spagna non l’avrebbe tirato fuori a difesa della corrida, ma vabbè)”

L’amore per la vita, lo spirito umanistico, la valorizzazione del dialogo, la raffinata competenza artistica che emergono da queste parole mi fanno comprendere appieno il mio errore: assurdo impuntarsi nella difesa di antichi rituali barbarici. Meglio riconoscere con umiltà l’indubbia superiorità etica, culturale, morale di coloro che lottano affinché una nuova sensibilità si affermi sull’universo tutto.

Sarà un mondo migliore, ne sono certa.

goya1