Mi arriva il referrer di una piccola discussione sulla Corrida tracimata da qui a un forum.
E leggo questa preziosa riflessione:
“Spero vivamente che voglia dire che la vedi come quello che si firma Toro dove mi ha aperto la pagina, perchè quella che si firma Lia quasi meriterebbe davvero che venisse ritualizzato lo stupro al grido di “basta politically correct”. Agghiacciante il coacervo di cazzate che riesce a scrivere (dimostrando peraltro di non sapere una sega di storia dell’arte, altrimenti Goya che dipingeva gli orrori della spagna non l’avrebbe tirato fuori a difesa della corrida, ma vabbè)”
L’amore per la vita, lo spirito umanistico, la valorizzazione del dialogo, la raffinata competenza artistica che emergono da queste parole mi fanno comprendere appieno il mio errore: assurdo impuntarsi nella difesa di antichi rituali barbarici. Meglio riconoscere con umiltà l’indubbia superiorità etica, culturale, morale di coloro che lottano affinché una nuova sensibilità si affermi sull’universo tutto.
Sarà un mondo migliore, ne sono certa.
Dallo stesso forum:
“E’, nello spirito della legge, decaduta l’identificazione della corrida come parte della catalana “cultura”. Sono stati i catalani a decidere di abolire lo “spettacolo”. La legge non è stata imposta né dall’Unione Europea né dalla lega internazionale del Toro molestato. Se questa decisione è stata presa, vuol dire che, in Catalogna, questa tradizione è stata giudicata superata dai tempi e dalle evolute sensibilità.
In quanto al fatto che la Corrida sia stata ispiratrice d’arte: chi lo nega? Però è il passato. Quegli stessi artisti, oggi, si farebbero ispirare da altro, con somma probabilità. Si è artisti perché si è proiettati in avanti, il più delle volte. Se Hemingway rinascesse oggi, ambienterebbe “fiesta” (uno dei racconti più belli mai scritti) in un contesto un po’ più interessante di quella che è OGGI la “Plaza de toros”. In quanto a Goya, come tutti i grandissimi artisti aveva uno sguardo proiettato cinquanta anni in avanti. Probabilmente l’idea di ritrarre la Corrida oggi non lo sfiorerebbe neanche.
Insomma, la legge dice che dal 2012 in catalogna non si tortureranno più tori. Non dice che si tornerà indietro con la macchina del tempo e si cancelleranno tutte le tracce di questa pratica dalla preistoria a oggi. State tranquilli: si continuerà a ricordarla anche fra cinquecento anni, quando non esisterà neanche nel resto del Paese. (la Castiglia non può più sopportare il luogo comune che vuole la Catalogna come parte più evoluta del paese. La prossima generazione sarà costretta ad abolirla pure lì)”
69+ http://ilmucchio.net/showpost.php?p=543990&postcount=42
Fine ispanista, l’autore di questa chicca: “la Castiglia non può più sopportare il luogo comune che vuole la Catalogna come parte più evoluta del paese.” Un conoscitore, proprio.
E, certo, oggi Goya sarebbe un vegano.
Sì, dai, ci avete ragione, ci avete.
Il problema degli animali domestici oggi non è come muoiono ma come vivono o devono vivere.
Mi spaventano sempre quelli che sono pronti a torturare subito e con gusto gli umani che hanno pensieri propri e diversi nella loro crociata per “il diritto di vivere” degli animali. Ma la vita comprende la morte, ed è meglio se questo è ritualizzato.
Grazie, Ste. (Un commento del Contadino su questo tema è un onore.)
Non è tortura:
http://www.youtube.com/watch?v=xO01QKXYxdM&playnext=1&videos=c-7zZkSLgK8
Quanto sono repressi questi qua, secondo cui una donna che si azzarda a difendere la corrida e a contraddirli meriterebbe lo stupro rituale! Manco si rendono conto che a dar retta a loro, reggendo il paragone tra corrida e stupro ritualizzato, starebbe in piedi anche il paragone tra macelleria occidentale e castrazione… oppure la faccenda non li riguarda più, e allora si spiega pure come mai son così repressi!
D’altra parte gli assassini più violenti son proprio i maniaci sessuali impotenti.
Tranquilla broccola, che sei al sicuro! Più che rituale, nel tuo caso, lo stupro sarebbe umanitario!
medi, lo so che sono al sicuro, il bue è un animale da lavoro, molto mansueto e coscienzioso, anche se non particolarmente acuto.
Uh! La Lia cancella i commenti. Evidentemente di “mediterraneo” ha anche il concetto di democrazia, o forse pensa che le broccolette lesse che frequentano il suo blog abbiano bisogno del tutor…
mah, mi sa che in realtà ti vogliamo tutti bene, cammellino, come nessuno te ne ha voluto mai. se ti incontrassi di persona guarderei in fondo ai tuoi occhi per vedere chi sei veramente e ti darei tutto il bene che per tutta la vita ti è mancato.
Uh! Non preoccuparti per me, gioia. Controlla piuttosto che tua madre non abbia di nuovo esagerato col tavor…
Ma…è il caldo che fa questi effetti? Quanto alle cancellazioni dei commenti nei blog: non so cosa ne pensi Lia. Io cancello tutto quello che mi pare, e addirittura con gusto, se proprio devo. La democrazia non è contraria alla libertà di scaraventare fuori da casa mia le cose che offendono o che puzzano, per dire.
Un abbraccio e felice agosto, Lia!
non si può vivere tutto il tempo lontani da se stessi, per farti tornare ti darei tutto il bene che ti è mancato
Cioè basta con sti vegani che si lanciano in crociate antifiorentina che per altro di toro da corrida è notoriamente saporita e molto gustosa e migliore di quella di chianina.
Fosse per loro faremmo questa fine
http://www.youtube.com/watch?v=El7rOfpXPyo
Some time before, I needed to buy a car for my corporation but I did not have enough cash and could not buy anything. Thank goodness my colleague suggested to get the home loans from reliable creditors. So, I did so and was satisfied with my credit loan.
Ciao, mi sono letto i post e i commenti e dico la mia.
L’uomo è un animale come gli altri e ha bassi istinti come e più degli altri animali. La differenza è che gli animali usano i loro bassi istinti per la sopravvivenza, mentre l’uomo può sopravvivere benissimo senza usarli, grazie ai progressi tecnologici che le sue capacità intellettive gli hanno permesso.
Gli istinti però restano e l’uomo come animale può scegliere di ignorarli, di reprimerli, di giustificarli o di farcisi delle seghe mentali.
Tramite queste ultime possiamo imbastire bei discorsi nei quali la corrida è simbolo di questo e quello, ma ciò non rende meno vero il fatto che comunque un animale viene sacrificato senza una ragione RAZIONALE, ma per fattori puramente emotivi ed istintuali, oltre che economici.
Personalmente sono contro la corrida, perché mi potete dire tutto quello che volete, ma di pancia la vedo come un fighetto che si fa bello ai danni di un animale che lotta per sopravvivere in condizioni assolutamente impari. Istintivamente sono più dalla parte del toro perché quando un toro incorna il torero è come fantozzi che vince a biliardo.
Ciò non toglie che ci sia del vero in quello che dice Lia, che i toreri magari farebbero i calciatori (ma dico: embé?) che senza corrida i tori farebbero una brutta fine (ma la fanno comunque) che la speculazione edilizia prenderà il sopravvento (ma è giusto sacrificare un animale perché non riusciamo a regolarci da soli noi uomini?).
Tutto vero e giusto. Però la verità vera è che al toro non gliene frega un cazzo.