Ne parlavo con Julia già a gennaio: “Sì, ma scommettiamo che, se Mubarak muore domani, tutto l’Egitto sarà al suo funerale?” “Ah, certo. Conoscendo questo paese, è sicuro.” “Immagino la confusione del mondo tutto, a quel punto.”
La questione, in effetti, mi intriga molto, e spesso ne parlo con la gente che incontro. La risposta è sempre uguale: “Ma certo che avrà funerali moltitudinari e il paese in lacrime, ci mancherebbe! Gli egiziani sono fatti così!”
E’ esattamente quello che penso io: questo è un popolo sicuramente sentimentale e, spesso, buono di fondo. Hanno convissuto per 30 anni con questo dittatore-papà il cui bilancio, nonostante i terrificanti 800 morti della rivoluzione, lo stato di polizia, la corruzione e, soprattutto, la nefasta figura del figlio imposta per la successione, non è stato sempre e solo da buttare. Io credo che alla fine, nonostante tutto, lo saluteranno come si saluta un padre. Nel bene e nel male.
Dopodomani dovrebbe cominciare il processo a lui, ai suoi figli e all’orrido ex ministro degli Interni, tra gli altri. Molti sono convinti che morirà, più o meno, naturalmente, in tempo per evitare tanta pubblica umiliazione. Suppongo che molti lo sperino, anche.
Io me la immagino, la gente che lascia Tahrir, va al funerale e poi torna a Tahrir. Una ragazza, ieri, mi diceva: “Ma si sa, è talmente facile toccare i sentimenti degli egiziani! E poi, dai, pure io non ho conosciuto niente altro che lui, come governante, per la mia intera vita! E se muore in Ramadan, poi, non ne parliamo.”
“Sì, ma non so se il resto del mondo la capirà, questa cosa. Sembrerà un po’ paradossale, visto dall’estero.”
“Ma dai, no: secondo me è facile da capire!“, ha detto lei. Ma, appunto, era egiziana.
E poi mi ha detto: “No, non ho paura dei salafiti: stiamo vivendo una transizione che sarà lunga, ma io sono ottimista. Anzi, a dirla tutta, sono stata persino contenta di vederli in piazza ieri.”
“Davvero? E come mai?”
“Perché, fino ad ora, li avevamo visti solo in galera, quelli là. Ho sentito che era davvero cambiata un’epoca, nel sentirli parlare liberamente.”
FUlvietta, essersi fatta scopare da 100 egiziani non ti trasforma certo in esperta di corano e politica araba ma solo in quello che dacia valent ebbe a definire “il puttanone di internet”. Il ministero della pubblica istruzione dovrebbe cacciare a calci in culo tu e la tua nuova amica cloro. non ricordo: chi di voi due venne fotografata in pose saffiche con dacia valent? è vero che dopo essere stata sputtanata mediaticamente ora prendi cazzi anche in tribunale dove il tuo avvocato reperito su intenet non è riuscito a dimostrare una sonora mazza?
Be’, secondo me questa roba qui sopra va lasciata dov’è, ché mi pare sociologicamente e antropologicamente interessante: gli amichetti di Sherif sono fantastici.
Ovviamente, i prossimi glieli cancello: con tutta l’umana comprensione, non posso trasformare il mio blog in una vetrina per disturbati.
Gentile signora Lia
Spiacente di deluderla:-) ma il verme che ha scritto quello schifoso commento pieno di scurrili insulti al suo indirizzo firmandosi “Ritvan” non è quello che lei graziosamente definisce “amichetto di Sherif”, ovvero il sottoscritto commentatore abituale del blog di Sherif. Se va a controllare sul blog di Sherif vedrà che è stato proprio lui a segnalarmi la cosa, altrimenti non me ne sarei nemmeno accorto, visto che non frequento il suo (di lei) blog.
Saluti
Ritvan
P.S. Se lei conoscesse meglio telematicamente il vero “amichetto di Sherif” nella sua veste di implacabile fustigatore di strafalcioni grammaticali si sarebbe facilmente accorta che quel “dovrebbe cacciare…tu…” è un obbrobrio grammaticale che lui (cioè io) non avrebbe mai commesso. Inoltre, le sarebbe apparso quanto meno strano che “l’amichetto di Sherif” non l’abbia attaccata sul blog di Sherif durante la diatriba fra voi due.
P.S. 2 A titolo informativo, non so se il verme in questione sia “amichetto” di qualcuno, di sicuro so che è un mio acerrimo nemico, è un italiano fascistoide e razzista frustrato, probabilmente incazzato perché un albanese sbarcato dal gommone:-) ha osato fare a pezzi su qualche blog i deliri razzisti e xenofobi di un Glorioso Discendente di Cesare, Dante, Michelangelo, Galileo&Co par suo. Questo giochetto di fare il fake col mio nome, – Ritvan è proprio il mio nome, non un nick – per insultare qualcuno e provocare una sua reazione nei confronti di “Ritvan”, lo ha fatto diverse volte in passato in altri blog dove io commentavo abitualmente. E una volta ha avuto pure la faccia come il culo di rispondere che io non avevo il copyright del nick “Ritvan”!!!
P.S.3 Da quanto sopra spero capirà che le cose a volte sono un pochino più complicate di quanto le suggerisce il suo wishful thinking:-).
OGGESSU! :D
Dunque, ricapitoliamo: Ritvan, quello vero, ha un acerrimo nemico che, spacciandosi per lui, riempie di insulti una blogger che Ritvan (sempre quello vero) non legge e da cui non è letto.
Vabbe’: io lo dico da anni, che siete una manica di pazzi, ma questa mi pare eccessiva persino per il vostro standard.
No comment.
Vabbeh signora Lia, continui pure a non credermi e a cullarsi nel suo wishful thinking sugli “amichetti di Sherif” che vengono a insultarla sul suo blog, ma stranamente non dicono una parola su di lei nel blog di Sherif. Diversamente da lei, io non millanto competenze da psichiatra ma, visto quanto sopra, mi permetta di dubitare delle sue capacità logiche.
Stia bene
Mannò, se vuoi ti credo pure.
Semplicemente, rilevavo che è tutto un po’ surreale come, del resto, capita spesso quando si ha a che fare con voi.
Tutto qua.
Ah, si passa allegramente dal “tu” al “voi”??? O che si è improvvisamente convertita al…fascismo?:-)
Mi stia bene
100 egiziani 100, wow. Hai ragione Fulvia, le fantasie erotiche della gente raccontano molto di loro. Signore, le foto in pose saffiche, un’ espressione che credevo si trovasse solo sui giornalini porno in carta riciclata.
Passando a cose serie, si, credo che bisognerebbe spiegarla bene questa cosa qui al resto del mondo, ma non vedo perchè non ci si potrebbe riuscire.
Tra l’altro, mi mancava solo che mi venissero attribuite pose saffiche, per giunta – brrr – in cotanta compagnia. Chissà se prima, dopo o durante i cento egiziani. :D
(Sì, toccherà spiegarlo. Prima di tutto ai giornalisti che poi dovranno spiegarlo da noi. :) )
wow, che signore
OT: Marghe, stasera mi sono letta un bel po’ del tuo blog. Colpevolmente, non lo conoscevo. E’ stata un’ottima scoperta, volevo dirtelo.
grazie :)
brutta cosa l’invidia…! ;)
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