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Una non sa dove finirà prossimamente ma, in compenso, sa dove finisce il suo blog: a Berlino.

Si trasloca su un portentoso server tedesco di cui mi hanno detto meraviglie, dunque, e può darsi che la settimana prossima Haramlik non sia raggiungibile per un paio di giorni.
Possibili inconvenienti da trasloco, nulla di più.

Dice: “Hai una tale schifezza di blog, ultimamente, che potevi pure risparmiarti la briga di avvisare.”
Dico: “Sì, in effetti. Ma vabbe’.”

La cosa interessante, secondo me, è che il nuovo server non permette l’anonimato: il blog dovrà avere un intestatario identificabile con un whois, quindi si è posto il problema della persona a cui intestarlo.

La cosa più ovvia sarebbe metterlo a mio nome e, del resto, il mio è un anonimato da Pulcinella: qui abbiamo avuto Sinistra per Israele come P.R., mica pizza e fichi.

Non ho voglia di farlo, però, e il perché l’ho già spiegato altre volte.
Sostanzialmente, desidero mantenere il mio blog separato dal mestiere che faccio. Qui già abbiamo avuto un ricco campionario di pazzi e, francamente, io mi scoccio quando ci incappo.

L’idea, quindi, sarebbe quella di complicare la vita ai picchiatelli di passaggio e di separare l’intestario del blog da chi ci scrive.

Mi serviva un maschio per farlo, in modo che l’operazione fosse chiara persino ai suddetti picchiatelli di passaggio.
E avevo pensato a Israel, il prode fidanzato di mia figlia: l’idea del neocon furioso che faceva il suo whois per mandarmi una bomba a domicilio e si trovava “Israel” come intestario mi deliziava, ecco.
Solo che Pupina si è opposta, non capisco perchè.
Ha detto: “Piuttosto mettilo a mio nome!”, e mi è sembrata molto eroica, mentre proteggeva il suo ammore facendogli scudo con la sua carta d’identità.

E’ finita che se lo intesta il webmaster, per farla breve.
E quindi volevo dirglielo, al neocon di passaggio: non mandare una bomba al mio webmaster, qualsiasi cosa io scriva.
Non ha colpe.
Non è me.
Non è un mio parente, non è il mio fidanzato, non vota come me, non legge nemmeno i post quando sono troppo lunghi per i suoi gusti, quindi è capacissimo di non leggere nove post su dieci.
Risparmiati la bomba, dunque. Oppure, se proprio non puoi fare a meno di spedirla, chiedi a Sinistra per Israele come mi chiamo e mandala direttamente a me.
(Grazie, sei un neocon gentilissimo).

Ok: gli avvisi li ho fatti.

Un grazie al webmaster, che si sobbarca l’immensa seccatura di fare tutto il passaggio di server e che continua ad essere il miglior papà di siti web che io abbia mai visto.

E buon viaggio ad Haramlik che se ne va in Germania, autofinanziandosi completamente e, spero, portandosi dietro la maglia di lana.