Mastella si presenta in aula e decide di esprimersi attraverso una poesia.
Tutti a dire che Mastella ha citato Pablo Neruda.
Peccato che non sia di Neruda, la cosa che lui ha letto. E’ una vecchia bufala che gira su internet.
E Mastella va e la legge al Senato, da lì finisce sulle agenzie e così via.
E’ un paese fantastico, l’Italia.
***
Update: email della figlia dalla Spagna che, come se fosse colpa mia, espone quanto segue: ” Ti prego di osservare che foto hanno piazzato su Cadenaser, e a parte ti risparmio i commenti dei tg spagnoli….”
E Cadena Ser titola: ” Cae el Gobierno de Prodi” e illustra la caduta così:
Non si sa da che parte cominciare a imbarazzarsi.
(No, aspetta: poteva andare molto peggio – via Nikink)
La diretta dal Senato. Via Web e via Twitter.
[…] Update: questa
SpinDoc | In diretta dal senato. Tra Web tv e coverage in 140 battute.
[…] Update: questa è stupenda. E anche questa “cresciuta” all’interno della discussione su Twitter di questo pomeriggio. La millantata poesia di Neruda con la quale Mastella ha iniziato la sua dichiarazione di voto pare non essere di Neruda – ma un apocrifo che gira in Rete. Lo ha scoperto Lia di Haramlik. […]
Mastelleide « Contromano
[…] clipped from http://www.ilcircolo.net […]
» L’unica cosa che ho apprezzato
[…] tutta questa baraonda, fra sputi, insulti a base omofoba, svenimenti, slealtà, sparate e citazioni a capocchia, l’unico essere umano apprezzabile, l’unico politico dignitoso, l’unica persona […]
Alis
Lia ma posso pubblicare il link a questo tuo post sul mio blog?? Secondo me la citazione falsa e’ un riassunto perfetto del personaggio!!
Io ti leggo sempre, anche se non avevo mai scritto!
lia
Certo, Alis, ci mancherebbe.
Ciao. :)
Poeticamente vostro, Clemente : Catepol 3.0
[…] (via haramlik) […]
hooverine
gran paese, l’Italia.
il blog del norbi :: Cita pure Neruda… :: January :: 2008
[…] muore (¿Quién muere?)”. Peccato che la poesia non sia di Pablo Neruda, per dirla come Lia di Haramlik è “una vecchia bufala che gira su internet“. Per saperne di più un click sul […]
Simone Cosimi
Che tristezza, Dio mio.
GipuntoE
Grazie Lia. Il Clemente continua a farsi del male da solo…
sciura pina
Se è vero che un paese ha la classe politica che si merita…voglio cambiare paese: non credo che ci siamo meritati veramente tutto questo
Mastella legge Neruda
[…] Lo ha scoperto Lia di Haramlik. […]
Crisi al buio « nicolabel
[…] e centenari, sputi, corna e svenimenti, male parole e crisi di governo motivate declamando una poesiola da Smemoranda, non è stato esattamente quello che gli italiani si aspettano dalla […]
Riapre “l’Osteria Italia” « Blog a Progetto
[…] Titolo: “Credevo di leggere una poesia di Neruda, invece ho fatto un’altra figura di […]
Epitaffio
[…] delle cose più fastidiose della caduta di questo governo è stato Mastella che recita dei versi spacciandoli per una poesia di Neruda. ignorante, Mastella, Neruda, […]
ginevra
questa di Mastella me l’ero persa…
un motivo in più per cui imbarazzarsi.
Abbiamo da rimanere imbarazzati per il resto dei nostri giorni.
Akille.net - Lentamente muore
[…] quando il blogger Clemente Mastella ha preso una toppa citando una poesia di Neruda, che in realtà di Neruda non è. Non sto qui a sfotterlo, io stesso pensavo fosse sua, solo che mi fa ridere pensare che sia un […]
Bene
Aiuto Lia… :((
Povera patria! Schiacciata dagli abusi del potere
di gente infame, che non sa cos’è il pudore,
si credono potenti e gli va bene quello che fanno;
e tutto gli appartiene.
Tra i governanti, quanti perfetti e inutili buffoni!
Questo paese è devastato dal dolore…
ma non vi danno un po’ di dispiacere
quei corpi in terra senza più calore?
Non cambierà, non cambierà
no cambierà, forse cambierà.
Ma come scusare le iene negli stadi e quelle dei giornali?
Nel fango affonda lo stivale dei maiali.
Me ne vergogno un poco, e mi fa male
vedere un uomo come un animale.
Non cambierà, non cambierà
sì che cambierà, vedrai che cambierà.
Voglio sperare che il mondo torni a quote più normali
che possa contemplare il cielo e i fiori,
che non si parli più di dittature
se avremo ancora un po’ da vivere…
La primavera intanto tarda ad arrivare.
(Franco Battiato, Povera patria, 1991)
Bene@
Leonardo Migliarini -- L.M.
La poesia l’ho letta adesso seguendo i links_
Era abbastanza evidente non fosse di Neruda – ma non credo avrei avuto il coraggio di dirlo se tutto il mondo affermava il contrario, non ne avrei avuta la patente né sono un critico professionista_
Comunque – il lessico è troppo moderno, e manca di tutto quell’amore per la parola e per la ricercatezza profonda fra aulico e popolare unica in Neruda – Neruda aveva una sensibilità per il ritmo e la metrica che non avrebbe mai scritto in quella strana ‘prosa’ lì_ Per quanto conosco Neruda io, e lo conosco parecchio, non ho mai notato una sua opera stesa in quello stile_ Al massimo poteva essere uno stile da lettera o da discorso pubblico_ Ma in effetti è pure troppo superficiale e tendente alla genericità, alla banalizzazione – gli mancano l’affondo e la densità di sentimento tipici di Neruda nelle riflessioni politiche, nonché certi suoi stilemi unici, in particolare di tipo corporeo, fisico, sanguigno_ E’ troppo ‘svagata’, distaccata, quasi da semplice osservatore di fenomeni rassegnato, per essere di Neruda_ Se mi volessi sbilanciare, scommetterei che l’ha scritta una persona con specializzazione scientifica – non un letterato _
Leonardo Migliarini -- L.M.
Anzi – a rileggerla un po’ di volte sembra una versione un po’ più profonda e seria delle frasi fatte da cartolina on line, tipo Gusanito_
Na’que ver – el pobre Capitán se estará rebolcando en la tumba hasta patear a la Matilde_ Si yo fuera Camilo Mori, agarraría al chistosito que hizo la broma y le ahorcaría al final de Pio IX, desnudo, en medio a la calle_