Quasi non ci credo neanch’io, ma rieccoci online.
Mi stanco solo a ricordarlo, quello che è successo: un’allucinante avventura di server che mi accusava di mangiargli il 92% della banda o qualcosa di simile, boh. E poi mi hanno messo offline, e poi non mi restituivano il blog e quindi il webmaster non poteva capire quale fosse il problema, e poi loro non rispondevano e così via.
Un esaurimento.
“Terra!”, comunque.
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Ma ci siamo, ormai.
Certo che è una bella cosa, riavere un blog. Bentornata a me, checcavoli.

Commenti e trackback ora sono funzionanti.
bentornata
Bentronata !
Visti i pazzoidi che capitano sempre piu spesso sul blog iniziavo a preoccuparmi, per fortuna era solo un problema di server.
Attendo con ansia nuovi post, come va a Genova ?
ooooooh finalmente! che mancanza!
Bentornata Lia!
Gio
non solo ci sei mancata tu, ma ti siamo mancati un pochino anche noi vero?
Eh sì bentornata! Ci sei mancata!
Ohhh eccoti, anzi rieccoti.
allora arieccoti!
m
Checcavoli sì!
Era l’ora! :)
Bentornata! :-)
p.s. TypeKey non funge!
Finalmente!!! Cominciavo a preoccuparmi…;-)
Lilith
bentornata a te
B E N T O R N A T A.
e ribentornata :-) (in effetti un pochino ci eravamo preoccupate pure in svissera :-)
Fantastico: ho fatto certi pensieracci Lia che al confronto le malefatte della Cia o del KGB erano peccati lievi e invece solo un problema di server, checcavolo! :P BENTORNATA, sì.
cara Lia, finalmente ti abbiamo ritrovata, avevo pensato di andare a CHI L’HA VISTO !!!!!!!
Un abbraccio dall’Egitto.
Bentornata…
Mah, secondo me è che ti piace farci stare col fiato sospeso.
Sì, bentornata!
Bentornata eccome!
oh!!!!! Finalmente. Ora sto più tranquilla e non vedo l’ora di rileggerti frizzante che metti allegria per almeno un paio di giorni e tutte le volte che ci ripenso.
Un abbraccio forte forte… e anche a tutti voi ovviamente
Davvero bentornata, non capito più spesso da queste parti (ma in generale dalle parti dei blog), ma ultimamente mi ero preoccupato un po’…
Sul post sottostante in cui parli del Ramadan, ti capisco; a parte il traffico impazzito (più del solito) e il fuggi fuggi frenetico pomeridiano, manca anche a me quell’atmosfera sospesa e quasi surreale (per noi, per loro gioiosa e conviviale) del momento dell’iftar, e addirittura il tamburino alle tre di mattina che sveglia i fedeli, il colpo di cannone che decreta la fine del digiuno della giornata.
Anche mia moglie, siriana cristiana e non certo una che con i musulmani ci va giù tenero, ammette che manca anche a lei tutto ciò, e approfitta della parabola per non perdere nemmeno qui in Grecia i serial televisivi realizzati apposta per questo periodo. Ma vedo i suoi occhi mentre guarda le pubblicità con scene del Ramadan e sento che un po’ li invidia, i musulmani, per questa loro lunga celebrazione che coinvolge tutto, cuore, viscere, fede e tradizione, spirito e famiglia.
Come dici anche tu, niente di tutto questo lontano da “lì”, ché anzi sembra essere vissuti per anni in un posto che non esiste in nessuna cartografia geo-politica, ma solo nei nostri cuori e nei nostri ricordi.
Ramadan karim, Lia.
Rieccoti, finalmente! Besos
bentornata financo da me
Welcome Back Home..
Ora la blogosfera mi sembra meno spaventosa, meno vuota.
Ci sei proprio mancata.
Un abbraccio,
Pina
bello e interessante questo blog
arrivata tramite roberto grassilli