Mentre qua si riflette sui prossimi pensosissimi post (dalla Teoria del Coming Out all’Individualismo-Blog come antidoto alla strumentalizzazione dei gruppi, dalla permeabilità dei blog “politici” fino al dilemma di come parlare di certi argomenti senza ritrovarsi a sponsorizzare, di riflesso, le relative italiche congreghe cialtronesche che ad essi si riferiscono) c’è da segnalare che il rito dell’abluzione rituale nelle azzurre acque del Mar Ligure (azzurre non è un modo di dire, ché qui abbiamo un po’ di bandiere blu d’Europa) prosegue alacremente.
Ho scoperto Celle Ligure, venerdì, e pur non essendo una che ama gli stabilimenti balneari e simili, devo dire che mi ha ispirato un’infinita simpatia, complici anche le trenette al pesto servite a un metro dal mare e un borgo marinaro parecchio grazioso.
E’ lontanissima dall’essere un offensivo agglomerato di turisti, Celle.
E’ gentile.
Si può fare.
E questa Liguria, insisto, ha il mare più simile ai paesaggi della mia infanzia che io abbia visto in tutto il Tirreno.
Io ci mando la mi’ mamma, ecco.
Fare il bagno nel Mediterraneo, dopo tanti anni di Mar Rosso, ha i suoi aspetti spiazzanti.
Intanto, il primo istinto sarebbe quello di mettersi il cappotto: saranno minimo 10 gradi in meno, e lì per lì non te li aspetti e sei costretta a farci caso, che ti stai buttando in un elemento estraneo.
E però poi è più salato, più fresco, più vivificante e sa più di mare: non sei in un acquario, no.
Basti pensare alla differenza tra i rispettivi pesci: quelli del Mar Rosso sono da guardare, questi sono da mangiare.
Noi mediterranei siamo tipi pratici.
E poi, qui nel Tirreno, nuoti in avanti e non arrivi a nessuna barriera corallina: vai al largo, semplicemente.
Al massimo arrivi in Sardegna.
Vale la pena ricordarselo, anche per misurare la propria prestanza fisica di fumatrice di molte Marlboro rosse al giorno.
L’effetto finale è quello di essere tornata bambina, comunque.
L’odore, la luce e i colori sono quelli del mare della mia infanzia.
Si sente aria di casa.
Di spiagge da esplorare ne rimangono ancora parecchie, comunque: ora che ho finito gli Esami di Stato (sì, qui abbiamo fatto anche la maturità, in queste settimane: visto l’ambientaccio internet che frequentavamo nel frattempo, ci è parso opportuno esercitare tanta discrezione sul tema) potrò dedicarmi a spiagge, scogli, sabbie e pietruzze con rinnovato impegno.
E con ‘sto fatto che è lunga e stretta, la Liguria, col trenino arrivi dove vuoi e scendi a due passi dal mare.
Una comodità eccezionale in un contesto, ripeto, assai vivibile: di carnai, ancora non ne ho visti.
Si tratta di prendere il sole aspettando qualche responso sul che fare ad Agosto.
Io sono in attesa di sapere se mi mandano un po’ ad aggiornarmi a Salamanca.
Se non me lo dicono entro tre giorni al massimo, qua finisce che mi irrito: una si deve organizzare, dico io, e Salamanca richiede come minimo la maglia di lana.
AGGIORNAMENTO CULINARIO:
Avendo qui un compleanno familiare (auguri, Lillo) ed essendo in tema di ritorni all’infanzia, lasciate che proponga una ricetta di Pasta alla Carbonara Halal assaggiata per la prima volta in quel di Capri quando avevo circa 8 anni e mai più dimenticata.
Poco fa mio fratello pretendeva che le facessi addirittura seccare al sole, le zucchine a rondelle, prima di friggerle. Ma lui è un purista.
Io dico che vanno benissimo tagliate e fritte.
Si prendono delle zucchine, quindi, si tagliano a rondelle e si friggono in tanto olio.
Non è il caso di scolarle bene, dopo fritte. Che ci rimanga un po’ di olio attaccato va benone, se l’olio è buono.
E poi si fa la carbonara: tuorli, parmigiano e pecorino e le zucchine al posto della pancetta.
Pepe nero.
La pasta che preferite, spaghetti o maccheroni. Vedete un po’ voi.
E’ una cosa buonissima.
E assai halal, come dicevo.
A proposito di cibo, poi: io, l’ho già detto in passato, ho un debole per questo blog.
A leggere l’ultimo post, non è difficile capire perché.
(In bocca al lupo, PC)
Che ti avevo detto? ;)
(se ti sposti più in là ci sono luoghi meravigliosi come la Baia dei Saraceni di Varigotti, se ti piace la sabbia, e Noli se ti piacciono sassi e borghi medievali)
(gli scogli li odio quindi non so dire)
(grande invidia, comunque)
Ci sono andata seguendo il tuo consiglio, infatti. :)
Cercavo di spiegarmi, infatti, com’è che la sardegna ha una bandiera blu, il salento, addirittura, nessuna, mentre liguria, romagna, veneto, toscana e marche sono strapiene. Poi mi han spiegato che la lista viene compilata in base a un banale questionario inviato alle amministrazioni locali che provvedono, bontà loro, a compilarlo con indubbia coscienza.
Ah, finalmente si rivede (anzi rilegge) la vecchia Lia da queste parti.
Anche io leggo sempre la Piccola Cuoca. Il suo blog è strepitoso!
Credo userò la tua lista di spiagge consigliate :)
Un bacione
Allora ‘sto drink? :)
JZ