
Ho la Pupina che ha trovato casa.
A 100 metri dalla spiaggia e con ben tre camere da letto.
In quella che pare la città più vitale e in crescita d’Europa, al momento.
Qui approviamo entusiaste e consultiamo calendario ed offerte di voli, ché mi sa che d’ora in avanti mi vedrà spesso, il Levante spagnolo.
Io non ho capito se ha il riscaldamento, la casa: degna figlia di sua madre, la giovinetta si è talmente fatta trascinare dall’entusiasmo per l’estetica dell’appartamento e per la vicinanza al mare che l’ha presa al volo e non ci ha fatto caso.
Poi Isra glielo ha chiesto, e lei – ottimista e speranzosa – ha detto di sì.
Speriamo.
Sennò dice che comprerà delle stufe ecologiche, che non so cosa siano ma si suppone che placheranno il pragmatico giovanotto del nord a cui è toccata mia figlia in sorte e che pare manifestasse delle perplessità, all’idea di allontanarsi dalla sua Castilla con destinazione Mediterraneo, ma poi si è convinto e questo blog ne è molto felice, ché l’idea di raggiungere mia figlia in località freddissime e piovose della Spagna del Nord mi scatenava reumatismi fulminanti e pure un pelicchio di abbattimento, e pensavo che magari glielo facevo avere pure a lui, il certificato medico in cui c’è scritto che il nord del mondo mi incupisce e fa di me una sorta di crisantemo a fine stagione.
Non ce ne è stato bisogno, per fortuna e mi sono scansata l’attacco di suocerite, cosa che non guasta. Evviva.
Valencia, insomma.
Qui, per la precisione:.

Prevedo traffici di pesto e paellas.
Sono estremamente soddisfatta.
Ci piace assai, Valencia, e non vediamo l’ora.

Per curiosità: è possibile sapere quanto costano le case lì? Approssimativamente quanto ha speso per questa casa in riva al mare?
Ma che bel posto… e che invidia!!!!!
Approvo anche io e grazie per le informazioni :-)
Una madre di figlia femmina sul Mediterraneo, e una madre di figlio maschio appena trasferito nella nazione forse più antipatica d’Europa: lascio alla sensibilità di ciascuno la scelta. La mia vita è sempre stata più attiva e gratificante nelle stagioni invernali e nei paesi freddi, ma ormai guardo alle tue scelte( a parte quelli religiose) con molto interesse,curiosità e comprensione. Può essere che tanti miei problemi di salute vengano proprio dal non aver capito che devo cambiare latitudine. Ora ho ripreso lo studio dello spagnolo e sogno un trasferimento in America Latina.
Lawrence: dunque, per la casetta spende 600 euro al mese di affitto per 70 metri quadri.
E’ a 10 minuti di tram dal centro, mi dice, oltre che visibilmente in riva al mare.
La Pupi mi dice di scrivere che i prezzi sono proprio la ragione fondamentale per cui non sono rimasti a Madrid, lei e Isra.
In effetti, là pagava oltre 400 euro per un monolocale davvero microscopico e di difficile vivibilità, per quanto nell’ottimo quartiere di Salamanca.
In chiave italiana, io ho fatto la stessa cosa: a Milano mi ritrovai in un monolocale di 25 metri quadri, per quanto in via Solari, per il quale spendevo 650 euro al mese.
A Genova ne pago 600 ma ho una delizia di mansarda con camera da letto, soggiorno e cucina abitabile nel cuore della zona più carina del centro storico.
Qua, la ricerca della qualità della vita è considerata una cosa santa e approvo incondizionatamente chi se la pone come obiettivo.
Specie se è la figliola. :)
ci ho vissuto un anno e mi manca come poche altre cose al mondo, e non vedo l’ora di tornarci appena laureata… Cmq io non avevo il riscaldamento (ce l’hanno davvero poche case, e al Cabanal, dove mi pare sia tua figlia, ancora meno), però si stava bene lo stesso, bastava armarsi di coccolosi maglioni oversize per stare in casa!
Davvero davvero una bella scelta, suerte! ;-))
Ne deduco che con Isra è tornato il sereno. Bene bene! :-)
Anch’io ho vissuto un annetto a Valencia, confermo tutto: niente termosifoni (oggettivamente non servono, al massimo si usano le stufe elettriche)e un cielo azzurro che di mattina ti mette una voglia di vivere immensa. Il Cabañal é il miglior posto della cittá, uno dei pochi posti in cittá sopravvissuto alla sfrenata “pulizia” della alcaldesa, Rita Barberá, che ha letteralmente distrutto il centro storico.
Non direi che é la cittá piú vitale della spagna, ma rispetto alla Castilla..
Cavoli che bello!!!
io quest’estate ci ho dormito su quella spiaggia!!! :-)
buon blog
Pietro