Poi ci sono le email che fanno pensare a cose belle, come questa ricevuta ieri:
[…] Dahab è ancora cambiata, è praticamente diventata la Merano del Sinai.
Ho incontrato Martin e Mustafa e sono ritornati i cuscini.
C’è stata l’invasione del wireless e tutti gli internet café sono falliti
perchè praticamente tutti i ristoranti offrono la connessione a internet gratis.
Stiamo a El Salam a 50 pounds al giorno.
Di fronte hanno costruito apposita tettoia per i cuscini con prese per l’alimentazione dei portatili.
Si sta stravaccati come al solito di fronte al mare con la differenza che sei pure connesso a internet.
Molto bello, molto pelandronesco.
Io mi ero ripromessa di lasciar perdere l’Egitto, quest’estate, e fare tante cose utili e produttive.
Non so se ce la farò.
Ancora a giocare con le mail?!
Sapevo che questa sarebbe arrivata. :D :D
:D ..beh, non era una previsione difficile! però è vero che ti sei cacciata in un ginepraio.. ché molti non noteranno la differenza.. e le sue infinite sfumature.
[sai pur com’è, se noi siam cresciute con il confessionale “si dice il peccato e non il peccatore” altri hanno interiorizzato “il peccato serve per lapidare il peccatore” – naturalmente l’atto del lapidare è l’auto-purificazione dei propri stessi peccati nell’eterna contraddizione umana]
..e la via di mezzo è l’utopia. ;)
Fai quello che ti fa bene. Fai entrambe le cose se questo ti serve.
Ma se vedere l’Egitto ne acuisce poi solo la mancanza, senza sedare la sete che ne hai, forse ti puoi proteggere un po’ ed evitarlo.
Per poi tornare fra le sue braccia quando potrai.
E per sempre.