
Mi limito a dire l’essenziale.
Io non ho mai avuto nessun tipo di contatto con Magdi Allam in vita mia. Né verbale, né epistolare, né in qualsiasi altra forma. Mai.
E tutto ciò mi pare l’esatto contrario, da qualsiasi punto di vista possibile, di qualsiasi discorso io abbia mai fatto.
Ci riaggiorniamo.

E’ abbastanza evidente che si tratta di una missiva privata di cui è venuto in possesso.
Allam, che stai leggendo, queste cose non si fanno, non ti fa onore come persona e come giornalista. Come dire: c’è sempre un nuovo modo di perdere la faccia anche per chi ha già dato fondo alla propria dignità.
E tu invece che hai consegnato la mail, non sei messo molto meglio, lasciatelo dire. E’ un quadretto un po’ misero visto nell’insieme.
Mi chiedo da un po’: ma le persone di cultura islamica presenti in Italia si sentono rappresentate da questo circo, a cui pare contribuiscono una buona parte dei protagonisti pubblici, anche su posizioni contrapposte, della comunità? O si tengono in disparte proprio per questo motivo? Col risultato però di legittimare ancora di più personaggi improbabili.
E’ del vostro destino e del vostro buon nome che si parla, dopotutto.
ah, ecco, in effetti pareva piuttosto strano, quella mail pubblicata non era molto in linea con le premesse. Comunque ciao, complimenti per il coraggio
ho letto l’articolo di allam.. quello riportato tra virgolette non mi pareva proprio il suo stile, piuttosto mi pareva proprio quello di Lia..
ma tu (se mi permetti di usare il tu) dici che non hai avuto contatti con magdi allam. qual è la soluzione dell’enigma?
forse allam ha carpito quelle frasi da qualcun altro?
in tutti i modi auguri per il tuo blog.
un lettore non musulmano
Tanta, tantissima solidarietà cara Lia.
Sicuramente a chi legge il tuo blog su internet questa nuova mossa di Magdi Allam non risulterà che la conferma che si tratta di un “giornalista” solo per modo di dire!
E in effetti anche a chi non conosce la tua storia ed il tuo blog dovrebbe sorgere spontaneo chiedersi perché una “notizia” come quella abbia bisogno della patetica giustificazione che si ritrova in chiosa!
Sarai sicuramente su tutte le furie, massimo supporto da parte mia!
Seguendo da parecchio il tuo blog, non avevo dubbi sul fatto che tu non avessi avuto alcun contatto con magdi allam…
Coraggio. Tieni duro.
reggi Lia. Immagino sia particolarmente dura, perchè ora verrai accusata di tradimento e collaborazionismo. ma non permettere a Magdi Allam ne a nessun altro di metteri le parole in bocca.
abbracci
È una delle più grandi porcate che io abbia mai visto e letto in vita mia. Questo è l’essenziale.
Io, al tuo posto, lo querelerei. Detto da giornalista. E monterei un caso da farlo cagare addosso.
Tutta la mia solidarietà. Se posso fare quialcosa con il mio blog sono a completa disposizione.
Guarda: sono venuta sul blog per cercare una mail a cui scriverti, mandandoti il link e chiedendoti che diavolo stesse succedendo.
Non ho capito bene di quale “scandalo sessuale” stesse parlando (un matrimonio islamico non è uno scandalo sessuale, se tutti i partecipanti sono consenzienti), ma se la mail se l’è inventata bisogna fare un po’ più casino di così.
Un consiglio? Posta su Macchianera. E scrivi a Repubblica. E spiegaci come si può fare a darti una mano attraverso i nostri, di blog.
Non so come Magdi Allam abbia carpito la tua posta ma non penso se lo sia potuto inventare.
Con tanta simpatia e solidarietà,
Un ammiratore non musulmano,
Steno Guglielmi
Lia, appena ho letto stamattina m’è tornata su la colazione. Pure quella di ieri mattina.
Ti abbraccio e spero tu riesca a scrollarti presto di dosso tutta questa untuosa bava allamesca.
un abbraccio lia.
stavo cadendo dalla sedia quando stamattina mi sono messo al pc e ho cominciato a leggere (in prima mattina non era in piccolo in fondo, era un titolone al centro della pagina).
non riesco ad immaginare quanto possa essere doloroso per te, spero possa aiutarti questa mia semplice solidarietà.
(perchè la gente ci tiene a firmarsi dichiarando la propria religione? comunque sia, e per quel che vale, sono ateo)
Cara Lia, ho la nausea … ma come dice il “buon” Sartori poco più sotto sei: “una donna che può e sa difendersi”.
Immagino che non rimarrai con le mani in mano. Tutto, tutto il mio appoggio.
Katia
Lo immaginavo, sono passata per avere una conferma di cui in realtà non c’era bisogno.
Un “articolo” scandaloso che mi ha fatto male al cuore leggere.
Un abbraccio.
Sottoscrivo il commento di Tonino. Nausea e disgusto per chi animato da livori o arrampicate a colpi di falsi scoop sessualpruriginosi fa finta (?) di non capire e cerca disperatamente di riempire la prima pagina. Pietoso l’intercettatore e giratore di mail. Attendo con viva speranza reazioni e dichiarazioni mature ed informate da parte di qualche adulto rappresentante dell’Islam italiano.
A Lia un abbraccio forte.
M.
ciao
è affascinante la forza e la determinazione di una donna musulmana, ma ancora più forte è il tuo modo pungente di scrivere, magari un po’meno con il dente avvelenato lasciando a Dio il compito di giudicare.
è davvero divertente il modo in cui porti a galla i privilegi silenziosi e omertosi dove nessuno può più fare finta di guardare dall’altra parte, con imbarazzo e magari tacendo una volta tanto.
solo una cosa, il femminismo è cosa buona finchè cerca di portare la bilancia in stato di equilibrio, senza dimenticare che uomo e donna sono creature di Dio fatte per stare insieme, amarsi e, come ricordi in maniera veramente bella, testimoniare.
un saluto e buon lavoro
luca
Io credo a Lia. Punto.
Allam è uno stronzo a più stadi.
Perdonami Lia, ma non vedo dove sia lo scandalo, anche se comprendo il tuo fastidio e la tua incazzatura.
Piccardo è un personaggio pubblico, e avrebbe dovuto sapere di essere sotto i riflettori. Quanto a te, sei stata tu a parlare per prima sul tuo blog (facendo benissimo), quindi anche il tuo lato della storia è pubblico. Magdi Allam ha fatto quello che avrebbe fatto ogni giornalista: ha usato la notizia e non ha avuto remore a introdursi nella tua vita e a pubblicare una missiva privata. Però questo è il giornalismo, e non sei tu e nemmeno le donne islamiche a uscirne male. Secondo me, mostrare a tutti che anche nel mondo islamico o islamofilo c’è spazio per il carattere e l’intelligenza delle donne è un buon colpo mediatico, e forse servirà anche a far cambiare idea (in meglio) a qualcuno.
Quanto ai contatti con Magdi, i tuoi post dimostrano chiaramente che non ce ne sono mai stati, ma anche se così non fosse, non hai bisogno di scusarti.
Un saluto.
Franco
Minkia che sciacallo.
L’equivalente non fisico di uno stupro, praticamente.
Mi spiace, Lia.
Il signor Allam si dice orgoglioso di essere italiano.A me,negli ultimi anni,è capitato assai spesso di vergognarmene.Specialmente quando leggo i suoi
“articoli”.Poi,da qualche mese,ho cominciato a leggere il tuo blog e ho pensato che,forse,in questa grande chiavica c’è rimasto ancora qualcosa di pulito.Ancora di piu lo penso adesso.Tieni duro e grazie di esserci.
Ciao.
Personalmente condivido Franco quando dice:
mostrare a tutti che anche nel mondo islamico o islamofilo c’è spazio per il carattere e l’intelligenza delle donne è un buon colpo mediatico
Per il resto: solidarietà a te. Sugli aspetti più “fangosi” un po’ di ironia puo’ aiutare. Quanto ad Allam, penso che una bella querela, non so quanto serva, ma ci sta alla grande.
ciao.Cloro.
Ciao Lia, quanto tempo!
Anch’ io ho letto con stupore l’ articolo oggi sul Corriere, e aspettavo un tuo post (il mio, al tuo posto, sarebbe stato meno composto :) ).
Non ci potevo credere, che avevi “rivelato” il “racconto”, e proprio al pinocchio d’Egitto poi!
Tutta la mia solidarietà, e la certezza che stavolta nel tritacarne ci hanno messo un osso troppo duro!
Vorrei solo ricordare a tutti che, secondo it_wikipedia_org (vedi alla voce “Magdi Allam”, capitolo “Opere”), Piccardo è stato accusato da Allam di “averlo segnalato ad Hamās (ai fini di farne decretare la condanna a morte)” nel suo libro “Vincere la paura”, motivo per cui è stato querelato dallo stesso Piccardo.
Vedete voi…
Il tuo amico canario
Non ti leggo da tempo, perché non riesco a trovare il tempo per i blog, e quando ho letto l’articolo, questa mattina, mi sono stupita di così tanti cambiamenti in così pochi mesi, ma soprattutto di quella nota stonata composta da Lia + Magdi Allan. E infatti. Se posso, o meglio come è mia abitudine, in mezzoo a tutto ciò non posso reprimere una delle mie solite domande cretine: anche le donne musulmane possono separarsi dai propri mariti con un semplice sms di “ti divorzio”? O questa pratica spiccia è una caratteristica più unica che rara? Con rispetto parlando. E cordialità..
Nel Nome di Allah il Clemente il Misericordioso
Mah che dire , conosco il fratello Hamza da tempo , anche se non sapevo della moglie a parte i 5 figli , non entro nel merito della questione che non mi compete e non essendo dell’Ucoii ma essendo shi°ita , che dire? Sotto processo qui andrà l’Islam e ciò darà il via a varie epurazioni compresa la consulta islamica (che è comunque una pagliacciata) , ma il danno più grande sarà di immagine , Allam scrive apertamente per il Regime Sionista l’ultima “paga” sono stati 250 mila dollari presi in Israele , il danno è fatto e bello grosso , è stato un errore comunque mettere on line questi pensieri perchè ci sono sciacalli pronti a nuove crociate islamofobe e internet se usato male è strumento di Satana ci saranno spiacevoli polemiche e ripercussioni nei prossimi giorni e Allahu allam solo sà come finirà , consiglio di denunciare tutti , querelare Allam per primo anche se non servirà a nulla , un mio caro fratello fu accusato da Allam di finanziare i terroristi in Bosnia con la zakat e che alcuni fratelli erano a conoscenza dei fatti dell’11 settembre prima che accadessero , fatte due denunce ma finite nel vuoto è un intoccabile perchè il Regime ha deciso cosi.
Ma io non ho capito se l’e-mail pubblicata se l’è inventata di sana pianta, o se ha trafugato la tua corrispondenza privata (ma come?). In ogni caso tutta la mia solidarietà a te, Lia.
scusate ma Lia ha smentito la mail o no? cioè non mi sembra che Allam abbia in alcun modo detto di aver avuto contatti con Lia, ma soltanto di aver “trovato” questa mail. è un po’ come nel caso delle intercettazioni, poi la scelta di pubblicare il materiale sta al giornalista, e tale scelta può essere condivisibile o meno. al massimo Allam avrebbe dovuto verificare con Lia se la mail di cui era venuto in possesso fosse vera, ma per il resto mi sembra che da entrambe le parti si stia parlando del niente.
Lia e Platy!
Uno dei miei sogni che si avvera!!!
Sì, anche mio (Lia e Platy) , dai Lia, dobbiamo anche sorridere…:-)
#±-$#·I?l suo blog (e la sua storia) mi hanno molto colpita. Se avesse voglia di raccontarsi, sarei felice di fare due chiacchiere con lei.
Mi chiamo Fiamma Tinelli, e sono una giornalista del settimanale Oggi. Ci sono cose che vale la pena far sapere e spiegare, e nessuno può farlo meglio di lei.
Può contattarmi a questo indirizzo mail: fiamma.tinelli@rcs.it
La aspetto.
FT
Le email sono verissime, Magdi non si è inventato nulla. Se è vero che Lia afferma che non ha mai avuto nessun contatto con Magdi Allam, c’è da chiedersi come nè è venuto in possesso. Secondo me (se Lia non ha mai assolutamente comunicato con Magdi Allam), non ci scappa una denuncia in quanto sono state svelate informazioni che dovrebbero essere private: una email è come una lettera, secondo quanto ha stabilito la cassazione. Non posso leggere le lettere degli altri!
credo che in tutto questo un lato positivo ci sia: penso che molti, leggendo l’articolo di magdi Allam, vogliano poi conoscere Lia di haramlik e di conseguenza leggeranno il tuo blog, e avranno modo, a questo punto, di capire le cose, di farsene un’idea, capire chi è Lia, cosa pensa… sono forse troppo ottimista?
kim
ebbene si. Sarebbe proprio interessante capire come il buon Magdi sia entrato in possesso di una e-mail privata senza il consenso dei due scriventi. Roba da hackers scatenati? Querelabile? Certo che se si è messo a pirateggiare querelabile lo è e come! Se sono solo sue supposizioni ricostruite da quanto letto sul blog… pure, mi sa! Ahò…. questa è proprio roba da matti!
Solidarietà da una collega arabista e blogger.
So che conta poco ma hai anche la mia solidarietà.
Sembra quasi impossibile che passino gli anni, cambino i personaggi, ma i modi di agire rimangano immutati: sia tra gli “sconosciuti” che tra i “conosciuti”.Forse l’animo umano ha un fondo comune (quello animale) che è difficile da sdradicare anche se si accultura.
Che altro dire?
Un abbraccio.
Inizio a capire, da totale estranea alla faccenda, e come essere umano con un passato che m’insegna, la mia solidarietà nei tuoi confronti è assoluta.
A prescindere dalla botta che hai preso leggendo quell’articolo, rivaluta la faccenda: è reale, mediaticamente è sempre un caso(che ferisce inevitabilmente qualcuno) che fa venir fuori il problema.
Io non ne sapevo nulla. Io dell’Islam non ne sapevo nulla. Nulla, perlomeno, in confronto a quello che un non musulmano può “apprendere” qui. Tu non te ne accorgi, ma da “vittima” stai dando voce e parole e argomenti anche a chi ignorava, non sapeva, aveva preconcetti. Sii orgogliosa di questo, e…benvenuta tra le separate. Ora leggerò il resto, e se avrai bisogno di appoggio “bloggistico”, più che disponibile. Avanti, vai sempre avanti, è solo il momento più duro, che ti rafforzerà ancor di più.
Un abbraccio.
Ho letto l’articolo di Allam sul Corriere on line e ho così scoperto il tuo blog. E’ stato un piacere leggere quello sche scrivi, e anche se non conta nulla, hai tutta la mia solidarietà. Leggendoti ho capito un po’ di più dell’Islam e mi è piaciuto. Non sono credente ma se lo fossi credo che sarei mussulmano. La tua metafora dell’uomo nel deserto che prega è molto bella ed è quella che mi ha colpito di più.
Grazie per tutto quello che hai scritto. Credo non danneggerà l’Islam , ma spero faccia riflettere uno stronzo.
Cara Lìa,
lei aperto gli occhi su un fatto gravi; è vero che i convertiti all’Islam capiscono il vero valore dell’Islam, oppure la usano come copertura, come fanno i terroristi? non dico ammiro il tuo coraggio, perchè questo non è un coraggio, ma un vero racconto personale e doloroso di una donna subì per l’ennesima volto dei danni dal solito uomo padrone. Dio con lei Prof. Lia e con noi musulmani che dobbiamo sopportare tutti i santi giorni la idiozia di simili ignoranti.
uomo musulmano
Un saluto. Abbiamo a che fare con i poteri forti, ma siamo in tanti. Ed abbiamo questo mezzo.
che brutta storia, Lia. un abbraccio
Ciao Lia, mi auguro tu abbia spalle sufficentemente larghe da sopportare quest’onda che ti si è rovesciata addosso. Hai tutta la mia solidarietà e stima. Comunque credo tu ne esca alla grande, chiunque rimbalzi su questo blog dal Corriere avrà modo di conoscere una persona a mio parere molto affascinante, indipendentemente dalla condivisione o meno delle tue idee. Idee, tra l’altro, che hai portato avanti sempre con estrema chiarezza e coerenza, il che dovrebbe tenerti al riparo da fraintendimenti e speculazioni varie (è vero però che di idioti ne hai incontrati diversi…). Chi, come me, ti legge da tanto sa che tutto questo contribuirà a rendere questo blog ancora meno “intimista” di quanto non fosse già dopo i fatti di Sinistra per Israele. Mannaggia, è un peccato, e non perché siamo un po’ guardoni nei tuoi riguardi (lo siamo, d’altra parte la tua vita si presta ad essere guardata!), è che quando posti qualcosa di personale e leggero scrivi in maniera assolutamente straordinaria.
Sono senza parole…
Ti dichiaro tutta la mia solidarietà di donna, nonché di giornalista.
Liuccia,
vuoi che ti prepari una tisana camomilla e finocchio per star calma e digerire stò veleno?
e meno male che pareva che il peggio fosse finito.
dai dai,che faremo scudo col nostro corpo qualora ti dovessero arrivare troppo vicini e poi se ti interessa ho certi amici di amici di cugini che potrebbero eliminare ogni problema alla radice.
ovviamente scherzo, anvedimai dovessero prendermi sul serio…
ti abbraccio forte forte
Zia Mo