L’avevo trovato io, e l’avevo linkato sul forum che a quei tempi amavo follemente, prima della crisi berlusconesca, un bel po’ di tempo fa.
Poi mi ha trovato lui, tra una lagna sulla scuola e l’altra, a dimostrazione di quanto sia piccolo il web, che poi uno dice che internet non dovrebbe parlare di internet, ma come si fa…. è come chiedere alla gente di non parlare di sé, impossibile…

Ferma. Stai divagando.

Volevo solo dire che mi capita raramente, di riconoscere i miei avvilimenti e le mie preoccupazioni vere (“vere” è una parola importante) nelle parole scritte da un altro. Con Kelebek mi succede.

È molto semplice. Il dieci di settembre eravamo tutte persone (più o meno) gentili e lucide. L’undici di settembre, nel tardo pomeriggio, la gran parte di noi è completamente impazzita.

Qui ho raccolto qualche saggio, mio e di altri, su questo straordinario processo. Non serve ovviamente a molto. Ma forse tra non tanto ci sveglieremo con un gran mal di testa, chiedendoci come mai ci troviamo in mezzo a una distesa infinita di cadaveri. Chissà, riguardando questi articoli, potremo capire esattamente come ciascuno di noi ha passato questa notte della ragione.
Miguel Martínez

«Ma quante sono le menti umane capaci di resistere alla lenta, feroce, incessante, impercettibile forza di penetrazione dei luoghi comuni?»
Primo Levi