L’imbianchino sta imbiancando in modo misterioso (mette della crema bianca su una spatola e la sparge sui muri), e la fida Soher sta qui a far nulla, o meglio a fargli il tè e a ciacolare.
Ogni 10 minuti, entrambi cercano di spiegarmi cose importantissime in arabo: io mi armo di dizionario, e loro ridono. Colgo una parola ogni 2000, e loro ridono. Provo ad intervenire nelle operazioni, e loro ridono.
Sconfitta, gli faccio segno di fare ciò che vogliono. Tanto mi pare che facciano un buon team e, di sicuro, io sono completamente superflua.
Tra la vernice e i mobili smontati, mi è stato riservato l’angolino con il tavolino e il pc: relegata qui, sono inoffensiva e non intralcio.
Bloggo di fronte alla porta aperta che dà sulle scale, praticamente sul pianerottolo.
Forse sembra addirittura che io stia facendo qualcosa di intelligente, tutta compresa a pigiare sui tasti di un portatile, e mi illudo di riportare ad altezza-uomo la mia reputazione intellettuale, che immagino gravemente danneggiata dalla mia manifesta ottusità linguistica.
Mi sembra di essere la straniera delle vignette, porca miseria.
Guai a me se non mi spiccio a imparare questa diabolica lingua.
Per aggravare ulteriormente la mia posizione, ho preso la macchinetta fotografica e mi sono sfogata su di loro, specie sull’imbianchino.
Lui era contentissimo ed è corso a mettersi in posa, ed entrambi si sono divertiti moltissimo.
Gli egiziani sono i cuor contenti del Medio Oriente, e questi due non smentiscono tanta fama. Mi sto divertendo e, bloggando sul pianerottolo, mi pare di avere una collocazione.
La tua descrizione dell’imbianchino, unico lavoratore, ? cos? limpida che semba vederla in un film; veramente brava.
Quella cosa che rosseggia sulla sinistra cos’?, la stufa turca?? Straordinario questo sito, Lia. Impagabile. Meravigliosa la casa, meraviglioso un paese unico come l’Egitto e meravigliosa la tua descrizione…
I tuoi racconti di vita egiziana sono stupendi…mi ? venuta una nostalgia incredibile…e sono fermamente convinta di voler tornare al Cairo e mettere su casa (e famiglia)! mi piacerebbe parlare con te!
Accidenti, Silvana… s?, ? la stufa turca…
Ma mica te lo sarai letto tutto davvero, il blog????? :-)
Cough, non fatemi diventare rossa.
Si, certo, lo sto leggendo tutto tutto…? meraviglioso!! Mi sembra di essere l? con te al Cairo, in giro per le strade, a fare compere. Ogni volta che arrivo in Egitto ? come tornare a casa e ogni volta che sono in Italia cerco qualsiasi cosa che possa lenire la nostalgia. Ecco, sei un po’ come un medico…
Da ‘medico’, mi pare di capire che urge che tu faccia un altro viaggetto da queste parti.
I sintomi sono chiarissimi…:)