In qualche periferia della blogopalla è in atto la consueta, pubblica denuncia di una frase scritta su questo blog qualche mese fa.
I blogghetti in questione, per quanto mi riguarda, possono strepitare fino a rimanere afoni: non li linko, non partecipo e non me ne frega niente di discutere con ciò che considero delle macchiette trash.
Spendo due parole sulla questione in sé, tuttavia, più a beneficio di Google che per altro. Chè le cazzate ci mettono un nulla, a propagarsi, e poi magari la gente ci crede.
Si parla delle prigioniere di guerra catturate dall’Iraq nel ’91.
Il 30 aprile scorso, parlando delle torture appena scoperte ad Abu Ghraib, io scrivo:
Ma ti ricordi, solo nel ’91, quando gli iracheni fecero prigioniera la soldatessa USA e lei, una volta libera, raccontò che erano stati tutti gentili, i suoi carcerieri, “quasi galanti”, e l’unica cosa che le era mancato era lo zucchero nel caffè? Chissà quanti se lo ricordano, ed era solo il ’91.
Il riferimento è a Melissa Rathbun-Nealy, unica donna assieme a Rhonda Cornum ad essere catturata durante quel conflitto, ma avrei potuto parlare anche dei nostri Bellini e Cocciolone, che pure riferirono di essere stati trattati bene, che io ricordi. Poi, certo, una può pure sbagliare. Ma credo che tutti associamo il nome di Cocciolone agli sghignazzi di Fede, più che ai terribili aguzzini iracheni. O no?
Bene: oggi, da alcuni angoli della blogopalla, si leva la voce: “Pacifinta! Bugiarda! Mala fede! Furono violentate dappertutto! Le hanno stuprate dappertutto! Le hanno umiliate in ogni modo!”
Ma dai? Andiamo a vedere.
Una delle due, Rhonda Cornum, raccontò un bel po’ di tempo dopo la liberazione di aver subito delle molestie sessuali.
Sentiamo direttamente come la racconta lei, in un’intervista pubblicata qui:
Traduco la parte che ci interessa, caso mai qualcuno non parlasse inglese: sono i momenti successivi alla cattura e la stanno conducendo a Basra.
D: Come ti sentivi, tra i sobbalzi di quel camion?
R: Cercavo… di rilassarmi, e cercavo di… non so, probabilmente mi chiedevo cosa stesse succedendo. E fu allora, fu lungo quest’ultimo pezzo verso Basra, quando fui molestata.
D: Cosa successe?
R: Be’, io ero appoggiata al sedile quando, d’improvviso, sento che c’è questo tizio accanto a me che mi poggia le mani sul viso e comincia a baciarmi. E io penso: “Ma che bizzarro.”
E, davvero, non so cosa stessi pensando, ma di sicuro pensai: “Sicuro che potrebbe fare di meglio!”
Voglio dire: sono lì con questo taglio sull’occhio incrostato di sangue e di certo non ho un buon odore. E penso: “Come può mai avere voglia di fare questo?”
E poi, lui… mi abbassa la cerniera della mia tenuta da volo e comincia ad accarazzarmi. Ed io penso: “Non ci posso credere!”
Ma in realtà non ero… non ci fu nessuno scontro fisico e, comunque, io non mi potevo muovere. Non volevo farlo arrabbiare, non volevo morderlo. Quindi non feci nulla, rimasi seduta lì.
Tranne quando provò… a prendermi la testa e a spingersela in grembo ed io non potevo perchè il braccio non mi si muoveva. Era dolorosissimo.
E… io sono sicura che lui sapeva di stare facendo qualcosa che non avrebbe dovuto fare. Perchè ogni volta che strillavo lui la smetteva. Quindi credo che la questione consistesse nel fatto che gli uomini che occupavano la parte anteriore del camion non dovevano saperlo.
D: Perchè si fermò, secondo te? Fu solo perchè non aveva capito quanto ti stesse facendo male il braccio mentre strillavi?
R: No, non… be’, non lo so. Io sospetto che, più che altro, non volesse mettersi nei guai. Penso che, se non ci fossero stati quegli altri uomini, probabilmente non si sarebbe fermato. Però non lo so.
Io ero semplicemente basita per il fatto che volesse farlo. Fu quello il mio primo pensiero. Semplicemente sorpresa.
E quella fu davvero la mia prima preoccupazione. Voglio dire… un sacco di gente vive con grande sconvolgimento il fatto di essere molestata e io… certo… è una questione seria… ma nella gerarchia delle cose che stavano andando male, occupava un posto abbastanza basso nella mia lista.
Be’, poi si fermò e mi tirò su la cerniera lampo perchè, era ovvio, stavamo arrivando a destinazione. Ed io fui grata per la brevità del viaggio, direi.
L’intervista va avanti ma le molestie si fermano qui. Un’avventura spiacevole, certo, di molestie da parte di un soldato che pare preoccupato soprattutto di non scoperto dai compagni. Ma non uno “stupro dappertutto”, come si favoleggia un po’ morbosamente in giro.
Spero che nessuno ne rimanga deluso.
E l’altra soldatessa?
Niente, si limitò a sbattere gli occhioni (non me lo invento, c’è scritto qui sotto) e la trattarono bene, appunto.
Cito – mi sono scocciata di tradurre e poi ritengo che l’inglese si debba imparare – da ABC News del 23 marzo scorso:
Former Army Spc. Melissa Coleman (formerly known as Melissa Rathbun-Nealy), one of the few female American POWs taken during the Gulf War, had one piece of advice for the only reported female prisoner in the current Iraq war: “Just hold out hope and pray.”
Though some female POWs from the Gulf War said they were sexually abused by Iraqi soldiers (nota: ovvero la Cornum, chè ci furono solo loro due) Coleman said she was fortunate not to be mistreated by her captors. Since some of them believed that she did not have any useful information because she was a woman, Coleman said she “played along” with a “dumb female” routine.
Ora, vorrei aggiungere: la logica mi dice che, se gli USA sono in guerra con l’Iraq, non si capisce perchè debbano suggerire in un primo momento alle soldatesse liberate di essere state trattate a fiori e cioccolatini dai soldati agli ordini del loro nemico.
Ma già, che c’entra la logica?
E figuriamoci se ci fossero stati davvero, i famosi stupri dappertutto, come sarebbero stati ben documentati e denunciati, tra una Abu Ghraib e l’altra.
Perchè, a proposito di Abu Ghraib e di donne prigioniere:
In marzo un gruppo di donne avvocato irachene e’ stato autorizzato a incontrare nove detenute ad Abu Ghraib, quattro delle quali non erano state imputate di nessun reato. Gli americani riferirono allora che nel carcere vi erano in tutto dieci o undici prigioniere. I colloqui avvennero davanti ad un traduttore del carcere che prendeva nota. ”Non potevamo parlare liberamente- ha raccontato un avvocato, Sahra Janabi- le donne erano devastate. Cominciarono a piangere”. Le prigioniere -ha spiegato- trovavano difficile parlare di quanto era loro accaduto in carcere.
Azioni apparentemente minori compiute dai soldati americani, come quella di levarli il velo, rappresentano gia’ un’offesa per queste donne. Solo una di loro, una venditrice di sigarette di mezza eta’, ha detto di voler parlare apertamente e ha raccontato di essere stata costretta a spogliarsi nuda davanti ai soldati, mentre il traduttore iracheno voltava la testa per l’imbarazzo. Un altro avvocato, Amul Swadi, ha detto che la sua cliente e’ svenuta dopo aver ammesso di essere stata violentata e non ha potuto raccontare altro.
Cinque ex detenute hanno riferito di essere state picchiate, ma non hanno voluto dire di piu’. ”Erano piene di vergogna -ha riferito il legale- mi dicevano: non possiamo raccontare. Abbiamo una famiglia. Non possiamo parlare di quanto e’ accaduto”. Secondo il gruppo di avvocati, molte donne fatte prigioniere erano mogli di esponenti del partito Baath o di presunti insorti. In passato militari americani hanno ammesso di aver catturato donne per convincere i parenti a rivelare informazioni in loro possesso.
E questa è Adnkronos, è in italiano e non c’è bisogno di tradurla.
Ok: basta così, e che non si sognino di aspettarsi altre risposte, i fantasisti – un po’ strabici – dello stupro.
Fuori dalle balle.
ALE’ :)
Lia, grazie al tuo blog soprattutto, ma anche ad altri, l’idea che avevo costituito dell’ “hic sunt leones” si sta decisamente sgretolando, e inizio a pensare che anche al di l? del mare ci sia, come qui, gente al quale piace vivere pacificamente. A guardare i telegiornali e a leggere i giornali (anche quelli che pensi abbiano una visione meno tendenziosa) uno finisce di pensare di essere sempre sotto ferale minaccia (vagamente hitleriana questa cosa ne?). Il fatto ? che i giornali hanno nella notizia il loro business, e tutti i giorni devono raccontare qualcosa, ricamandoci sopra per mantenere il lettore interessato. Bah.
Io ho staccato la spina del televisore da mesi ormai (metaforicamente, 20-30 minuti alla settimana me li cucco tutti, ma sono consapevole che sto facendo una cosa sporca).
E per i giornali trovo inutile spendere anche una frazione di centesimo.
Ho visto che hai citato il mio commento nel post del 12 settembre e ho capito che non c’? possibilit? di dialogo, pertanto mi asterr? da farne altri.Ad ogni modo quel che penso in merito ? sul mio blog (post del 14 settembre).
Per quanto riguarda Cocciolone io ricordo il suo video alla TV con la faccia che non era proprio uno splendore. Del resto basta usare Google e con “Cocciolone” si trova sempre anche “viso tumefatto”. Se invece si ricercano le immagini (sempre con Google) si trova subito una scansione di un giornale con la sua foto. Ma magari sono stati trattati bene, chi lo sa…
Per avere un altro esempio di prigionieri della guerra del ’91 si puo’ leggere un racconto/testimonianza (di cui ovviamente non si puo’ sapere quanto c’e’ di vero e quanto di romanzato, ma questo vale ovviamente per tutti) su Bravo Two Zero di Andy McNab. E anche li non mi e’ sembrata una vacanza All Inclusive a Sharm…
A parte queste precisazioni quello che mi interessava dire e’ che nelle guerre si sono sempre verificati (e sempre si verificheranno, secondo me) episodi simili.
Ritengo che quando un uomo si trova in una posizione di potere dominante su di un altro uomo (carceriere su prigioniero, per es.) e’ sempre molto facile che la situazione sfugga di mano e che il potere assoluto a disposizione prenda il sopravvento sulla coscienza razionale dell’individuo portandolo a compiere atti riprovevoli e disumani.
Ciao
Questo ? un OT, Marivan.
Il post giusto per postare il tuo avviso di replica era poco pi? sotto, l? dove si parla di ci? a cui ti riferisci.
Comunque: ho gi? scritto che non intendevo personalizzare n? mettere nessuno alla gogna, ma piuttosto manifestare un mio malessere che, ti assicuro, ? profondo.
Visto che sei qui a riconoscere la paternit? dello scritto, comunque, ho da dirti che:
a. Trovo un po’ fuori luogo che tu scriva qui, su Pfaall e in mezzo web che io do “tutta la colpa all’Occidente”. La colpa di che? Come ho scritto, le affermazioni troppo generiche mi confondono.
b. Se vuoi approfondire i discorsi e richiamare il tuo interlocutore al rispetto della complessit?, devi centrare gli argomenti. Trattandosi di argomenti enormi (intere civilt?, mica paglia) non puoi mischiarmi lo status della donna e gli attacchi all’Occidente in un unico commento, perch? una non pu? rispondere in modo sensato a meno che non scriva un trattato diviso in vari capitoli.
Cominciare a far capire di cosa vorresti parlare sarebbe un buon inizio e, anche, una cortesia verso il tuo interlocutore.
Vedo che anche stavolta non l’hai fatto e, guarda, non so che dirti.
Comunque credo che tutto ci? non sia n? grave n? importante.
Pensare che tutti debbano dialogare con tutti ? utopico, anche perch? una giornata ha 24 ore in cui ci sono un mucchio di cose da fare.
I rapporti tra gli umani funzionano per affinit?, credo, o per un insieme di ingredienti molti dei quali, tra noi due, mancano.
Non ne farei un dramma e ti ringrazio, comunque, per i tuoi toni pacati, solo in parte intaccati dai tuoi apocalittici giudizi – risalenti al primo commento – su questo blog e su me che lo scrivo.
Temo che ultimamente un certo tipo di cazzate goda di canali privilegiati nella connessione ai cervelli delle persone, per cui non ci contare troppo sull’impatto correttivo del tuo chiarimento.
La maggior parte delle persone che dovessero leggere l’intervista in originale, da tutto quel discorso non faranno altro che recepire la parte in cui il soldato iracheno stava abusando della soldatessa, perch? ? questo che si aspettano di trovare, si sa che i cattivi fanno di queste cose, no? D’altronde ? evidente che i prodi difensori dell’occidente loro si che sanno rispettare i diritti, perch? chi sgarra paga, eccome se paga.
L’ultimo addirittura 8 mesi di galera solamente per aver torturato altri esseri umani indifesi. Che rigore ineccepibile!
Inutile illudersi.
Nessun esercito pu? permettersi che i suoi soldati abbiano la possibilit? di scegliere fra la morale e gli ordini ricevuti, e quindi inutile aspettarsi che vengano giudicati come si dovrebbe.
Infatti se non mi sbaglio il codice militare di Stati Uniti e Gran Bretagna prevede che nessun soldato possa essere condannato per aver obbedito agli ordini, indipendentemente dall’atto commesso.
Solo fra il 1944 ed il 1946 questo articolo venne momentaneamente cancellato.
Giusto il tempo di celebrare Norimberga.
Come sempre, guai ai vinti.
x Lorenzo: Cocciolone aveva “una faccia un po’ cosi'” perche’ era su un aereo che era stato colpito e abbattuto. E’ gia’ tanto che si sia salvato.
Se a me -e immagino anche a te- venissero a bombardare la casa e i ponti, e avessimo l’occasione di mettere le mani sui bombaroli alla cocciolone, sono abbastanza sicuro che li impaleremmo sulla pubblica via. Altro che interviste in tivvi’ alla “ciao mamma sto bene”!
Consiglio di riascoltarci tutt* la canzone degli Assalti Frontali su questo tema :-)
Dobbiamo essere quasi coetanee, anch’io insegno, nel Sud Italia. Credo replicher? il tuo primo post sulla stupidit? e la democrazia sul mio blog (dato che la sto vivendo esattamente cos?).
sei cos? sexy quando t’arrabbi ! ;-) (“fuori dalle balle”)
Cos?, per sdrammatizzare, un po’, che t’ho vista un po’ corrucciata, e non vorrei, con tutte le polemiche che ogni volta sorgono, che finissi con l’idea di chiuderlo, ‘sto blog.
ps grazie, comunque.
ehm, problemi con typekay, si vede ? ;-)
…pulisci tu ? scusa, mi s’era inceppata la finestra..
? interessantissimo leggerti..riesco a capire anche io qualcosa di storia e “politica”, io che sono ignorante…grazie!!!!!!mi hai colpita davvero tanto.
Torner?..magari per avere la forza, nel mio piccolo mondo, di fare il grande salto e cambiare vita.
OT: A proposito di link… hai visto che ti hanno linkato dal sito ufficiale dei Wu Ming? Son cose!
X tonii: allora decidiamoci, gli irakeni hanno fatto bene a picchiare i prigionieri di guerra per vendicarsi (e allora aboliamo la convenzione di Ginevra), oppure li hanno trattati con i guanti di velluto ? e le torture sono da condannare solo se le fanno gli americani ad Abu Ghraib (e negli altri mille mila casi) mentre gli irakeni meritano un commento di favore? e’ la stessa differenza che e’ passata tra i morti causati dai terroristi neri e da quelli rossi, sempre morti sono; e lo stesso tra i lager e i gulag, sempre crimini abominevoli sono… o no ?
Io non so che dire: le soldatesse USA dichiarano e ribadiscono di non essere state stuprate?
Niente: di l? c’? una che, impermeabile ad ogni evidenza, strepita che invece le hanno stuprate.
Si vede che non se ne sono accorte, e s? che era uno stupro “dappertutto”…
Di qua si ricorda che Cocciolone e Bellini dichiararono di essere stati trattati bene e che la faccia nera se l’erano fatta cadendo dall’aereo?
Niente: di qua c’? uno che vuole sapere se hanno fatto bene, gli iracheni, a picchiare Cocciolone.
Io insisto: secondo me, in Italia spruzzano l’LSD nell’aria. Altrimenti non me lo spiego.
Cmq, Lorenzo, parlando in generale: se anche fossero scesi dall’aereo precipitato scrollandosi solo la polvere di dosso, un conto ? rimediare un occhio nero durante la cattura, altro ? essere torturati e stuprati durante la prigionia.
A te risulta che Cocciolone e Bellini abbiano parlato di stupri e torture? Se s?, mi fai il favore di dirmi dove?
E poi sparisci, per?, ch? qui siamo in piena campagna anti Bar Sport.
lia, grazie per le ulteriori precisazioni, potevi anche evitare, tanto chi ? in mala fede legge quello che vuole. mettiamola cos?, io la leggo come ulteriore prova di correttezza e coerenza da parte tua. un abbraccio
Non capisco come mai ti dia fastidio un qualunque tipo di discussione in contrasto con le tue opinioni. Forse scrivi articoli in un blog solo per sentirti dire: “si, brava, hai ragione” ?
Te hai postato la tua opinione, visto che ci sono i commenti, io ho scritto di stare attenti a far sembrare diavoli gli americani e angioletti gli irakeni. Con questo non voglio dire che gli irakeni sono delle bestie che meritano di essere bombardate, solo che la guerra e’ una gran brutta cosa per chiunque ci si trovi nel mezzo e affermare che, durante una guerra, una delle due parti e’ molto migliore (come comportamenti) dell’altra mi convince molto, ma molto, poco.
Con questo la chiudo qua’. Se poi la prossima volta vuoi che ti risponda “hai ragione” dimmelo, altrimenti continuero’ a far presente la mia opinione (come hai fatto, giustamente, tu).
Ciao
“Coleman said she “played along” with a “dumb female” routine. ”
AHAHA Geniale :) ma quanto sono pi? intelligenti di noi le donne? :)
Sottotitoli per non capenti.
1. Cinque mesi fa ho scritto un post per dire che sembrava passato un secolo da quando, nella precedente Guerra del Golfo, apprendevamo di prigionieri trattati molto meglio di quanto non ci aspettassimo e mi riferisco in concreto a due donne.
2. Cinque mesi dopo, vengo additata come bugiarda su qualche blog per il post in questione.
3. Apporto dati che confermano la vericidit? delle mie affermazioni e che non vedo smentiti, nel merito, da nessuna parte. Vedo che si persiste con la mania di confondere il piano delle “opinioni” con il piano dell’oggetto concreto di un post.
4. Che dire: se si vogliono confondere i miei post con la pasta per pizza, e stiracchiarli qua e l? per fargli dire ci? che a qualche scemotto piacerebbe sentirmi dire, io non so che farci.
Ognuno capisce e ragiona come pu?.
lorenzo scrive: “la guerra e’ una gran brutta cosa per chiunque ci si trovi nel mezzo e affermare che, durante una guerra, una delle due parti e’ molto migliore (come comportamenti) dell’altra mi convince molto, ma molto, poco”
Il piccolo dettaglio e’ che qui “una parte” ha deliberatamente attaccato l’altra. Parte che la guerra la subisce e basta. Dopo essersi subita un dittatore sponsorizzato dalla CIA e dopo essersi subita un embargo bestiale che ha solo arricchito bush e parenti suoi.
Succede che “una parte” non agisce in ottemperanza a nessuna risoluzione onu. Che “una parte” d’altronde dichiara apertamente di essere sciolta da qualsiasi obbligo giuridico nei confronti dell’universo mondo.
Possiamo dirlo? O e’ gia’ vietato?
Quella parte e’ poi quella che ha armi di distruzione di massa.
C’e’ chi lo nega?
E sul come si comporta: be’, si comporta come ha sempre fatto: ammazzando indiscriminatamente tutti i civili che trova. La considerazione per la vita umana per i difensori della “liberta’” e della “civilta’” e’ zero.
Fingono di interessarsi ai 3mila delle torri gemelle (nessun irakeno coinvolto), e non fingono nemmeno di interessarsi ai 30mila bambini che ogni giorno muoiono di fame.
Capito? Riscrivo?
trenta mila morti -adulti esclusi- solo per fame al mondo OGNI GIORNO.
Basta leggere un qualsiasi testo uscito dai think tank neoconi: sono 10 anni che propongono, tanto per dirne una, che gli USA possano esercitare pieno diritto di veto su tutte le risoluzioni interne dell’unione europea. Dico, e’ sufficientemente chiara la portata di questa strategia?
Poi, certo, se c’e’ chi vuol stare col piu’ forte faccia pure. Ma che non mi venga a turlupinare facendomi credere che e’ nella ragione!
Per Lorenzo: scusami, prima di tutto, perch? mi metto dove nessuno mi ha chiamato, ma non riesco a trattenere la tentazione di rispondere a quello che hai scritto. Dici alla Lia che non capisci perch? le d? tanto fastidio il fatto che qualcuno la contraddica. Ecco Lorenzo, io leggendo quello che scrive lei e quello che le rispondi te, capisco non che non voglia essere contraddetta, ma che il non rispondere a tono la manda in bestia (daltronde ? una professoressa..). La ragazza si sdegna del fatto che si sta parlando di un fatto noto di cui si possiedono le testimonianze dei diretti interessati e te ribatti come se i fatti dipendessero dai punti di vista. Cio?: lei scrive che le dichiarazioni ufficiali di Cocciolone e Bellini sono di essere stati trattati bene dai loro sequestratori e te chiedi a Tonii se allora gli irakeni hanno fatto bene a picchiare i prigionieri di guerra per vendicarsi.
Magari la puoi accusare di non avere pazienza, magari potrebbe dirti: no Lorenzo non voglio dire che tutti gli americani sono cattivi e tutti gli arabi sono buoni, non voglio avere sempre ragione, voglio solo dirti che Cocciolone e Bellini non sono stati torturati. Non ? questione di opinioni.
Ecco l’ho fatto.
E adesso Lia scusami, ma odio i fraintesi.
C?? una cosa che non mi torna, nei discorsi di questa gente, ossia le energie che impiegano quotidianamente sui loro giornali e nei loro blogs per convincere il ?gregge? che sono loro, quelli dalla parte del giusto.
Non credo siano in malafede, molti di loro sono semplicemente un po? lenti.
Per? resta il fatto che questo stramaledetto processo di esportazione coatta della democrazia ? con i relativi risultati ? ha bisogno di spinte continue nei confronti dell?opinione pubblica, perch? comunque (non c?? storia), non viene accettato.
Quando uno legge Camillo, Ferrara o Rolli, la sensazione ? sempre quella di avere a che fare con il famoso soldato giapponese (quello che continuava a sparare, perch? nessuno gli aveva detto che la guerra era finita): difesa ad oltranza della posizione, anche quando il problema ? diventato radicalmente diverso.
Perch? a questo punto la questione non ? pi? se sia stata la CIA o meno a rapire le 2 ragazze italiane oppure se, oggi come oggi, le soldatesse in ostaggio vengano stuprate pi? o meno di ieri (con tutto il rispetto per la dignit? del singolo): piuttosto ci sarebbe il problema che gli americani hanno dato fuoco ad una miccia che potrebbe innescare tutti i processi necessari e sufficienti a far saltare per aria tutto il Medio Oriente.
Per? adesso vendono i condizionatori, a Saddam City: ma scusate, che cazzo me ne frega dei condizionatori? Siamo sull?orlo del baratro di un Medio Oriente incasinato duro, con le teste dei principi sauditi sul punto di rotolare, con la Siria che scalder? le rampe dei missili, il Pakistan mostrer? il medio agli americani ed il premier di Israele che non vede l?ora di passare la giornata a tamburellare le dita in prossimit? dei pulsanti rossi. Ma il Ferrara di turno ti taccia di ignorare volutamente che la vita, in quel paese, ? diventata (sta diventando, sarebbe diventata, avrebbe potuto diventare…) un sogno ad aria condizionata, .
Sar?, ma qualcosa proprio non mi quadra, in questa storia.
X Chiara: Cocciolone e’ stato trattato bene? ok, io pero’ vidi la sua faccia in tv e mi sembrava quella di uno che e’ stato picchiato, poi magari no, chi lo sa. Per quanto riguarda le dichiarazioni ho trovato questa sua dichiarazione virgolettata: “Il trattamento non fu dei migliori, per?, come ho detto pi? volte, ancora non mi sento pronto a dire esattamente tutto quello che ? avvenuto. Vorrei tenerlo per me ancora un po?. Ho provato tanta amarezza e tanto dolore, non solo fisico. Il tempo scorreva troppo lentamente”.
Poi, ripeto, chi vuole puo’ leggere il libro che ho indicato sopra, si parla di una esperienza di prigionia in Irak nel 91′ e non e’ un bel leggere. Poi magari si e’ inventato tutto, chi lo sa (ma il tizio non ci fa una bella figura in quel libro).
Comunque, non ve la prendete, ok? …Ciao
Mah…
Tommaso, non sono molto d’accordo con te.
Uno come Ferrara sa benissimo il motivo per cui la coalizione si trova in Irak, ed alla panzana dell’esportazione della democrazia non c’ha mai creduto, cos? come non gliene pu? fregare una benemerita cippa di come vive la gente a Baghdad.
Semplicemente, come buona parte di chi ad alto livello appoggia questa guerra, sa che non si pu? andare a dire in faccia alla gente che il tenore di vita occidentale si pu? mantenere solo grazie allo sfruttamento di tutto il resto del mondo, per cui ci si ? dovuti reinventare una versione ammodernata e corretta del fardello dell’uomo bianco cos? da dare una giustificazione morale.
Purtroppo per loro per? questa balla non ha funzionato molto bene, in quanto nell’era della comunicazione globale quando sei al centro delle attenzioni non puoi nascondere un granch?, ed allora voil?, che cosa s’inventano fuori?
Ma il trucco pi? vecchio del mondo, quello di puntare sulla paura del diverso, sul creare il mostro che vuole distruggerti senza se e senza ma, col quale non puoi ragionare ma solo combattere.
Ed a quanto pare, stavolta stanno avendo successo.
x lorenzo: chiaramente non puoi sapere che tono hanno le mie parole, ma ti assicuro che ? totalmente pacifico. Quello che mi infastidisce e mi dispiace ? vedere sprecate le parole.. Insisto sul tema del dibattito: Lia afferma che ci sono dichiarazioni ufficiali dei due soldati italiani, se te ne hai trovata un’altra, citala e d? dove l’hai presa, cos? possiamo confrontare le fonti e magari arrivare, se non in fondo, pi? vicino alla verit?. Perch? vedi Lorenzo, se si parla di Medio Oriente, Occidente e massimi sistemi, allora si possono scialare parole, dire tutto, il contrario di tutto e poi negarlo. Ma se parliamo di un episodio abbiamo l’occasione, una volta tanto di essere precisi, coerenti, concreti. Quindi, magari non interessa pi? a nessuno l’argomento, per? a me piacerebbe davvero andare fino in fondo: dove hai trovato la dichiarazione che hai citato?
Lia so di abusare della tua pazienza, se non ne puoi pi? di noi ci spostiamo da qualche altra parte anche se non so dove..
il lorenzo o ci e’ o ci fa. o trolleggia?
non a tutti e’ concesso il lusso di calzare l’elmetto col chiodo e marciare compatti contro l’evidenza per sostenere l’insostenibile.
Ma e’ stato preceduto da insigni pennaiuoli, quelli che sostenevano la necessita’ di invadere la somalia, la libia, l’etiopia, l’albania e la grecia: portare la civilta’ e le strade, estirpare la schiavitu’.
La propaganda fu talmente martellante che c’e’ persino oggi qualche baluba che ci crede ancora.
Questa e’ la gente che prepara le macerie del mondo di domani. Non c’e’ bisogno di un Hitler, bastano i tanti che hanno abdicato la loro dignita’, rinunciato alla loro liberta’ di criticare e si sono messi a …
credere, obbedire e combattere!
Perche’ e’ di questo che si parla.
O pensate che fosse un caso che nella caserma di nassirya garrisse l’orrida bandiera della repubblichetta di salo’?
La fine di questa strada e’ gia’ nota: cataste di cadaveri per le strade.
Cosa c’e’ di piu’ tipicamente miope dell’italiano che “corre in soccorso del vincitore”? Questo ha solo un nome: fascismo.
Sui due italiani sto andando a memoria, Chiara. Per? mi pare ragionevole pensare che se fossero incappati in una situazione tipo Abu Ghraib lo sapremmo tutti, e nei minimi particolari. E la Fallaci apparirebbe in pubblico scortata da Bellini e Cocciolone i quali sarebbero intevistati ogni due giorni etc.
Comunque sprechi fiato, temo.
Il bellissimo “marciare compatti contro l’evidenza” di cui parla Tonii ? visibile, in questi giorni, sugli stessi blog che due giorni fa urlavano che raccontavo balle.
La Cornum scrive un libro e rilascia interviste dicendo di NON essere stata stuprata?
E loro imperterriti a dire che ? stata stuprata perch? a suo tempo lo disse La Stampa.
La Rathbun-Nealy, ancora a Marzo scorso, dichiarava di essere stata trattata pi? che bene?
E loro gi? a dire che nelle dichiarazioni successive avrebbe detto il contrario. Chiss? quando. Ieri, magari.
E la cosa pi? bella sono i tontoloni di sinistra che rispondono: “S?, credo anch’io che siano state stuprate, per? bisogna capire che….”
A me sembra un fenomeno di rincretinimento collettivo da farci una tesi di laurea. :)
Scusate se mi intrometto. Ma sento un aura dogmatica intorno alle tue parole…chi contraddice deve essere bruciato? Fouri dalle balle…bar sport…chi non ti condivide ? ignorante, vero? Bell’esempio di commissario politico della Russia stalinista…
Nessuno, o almeno non io, sta discutendo sull’ingiustizia di un attacco ad uno stato sovrano (anche se tanto sdegno non l’ho proprio visto per l’occupazione italiana 44/45…che ha mooolte similitudini), ma far passare chiunque indossi una kefia o si professi musulsmano come un civile ed eroico difensore della libert? mi pare un po’ troppo.
Sullo scontro di civilt? non c’? dubbio, ma va inteso come mancanza di possibilit? di una sana integrazione di due CULTURE (gli usa non c’entrano, chiaro? ), quella Europea/Cattolica e quella Mediorientale Musulmana, almeno finch? si proseguir? sulla via dell’immunit? da critica per chiunque sia straniero. Sono d’accordissimo su quanto detto riguardo alla guerra in Iraq, la politica espansionistica Americana e amenit? varie. MA molte cose sottendono una faziosit? di fondo, che vedo riflessa nella situazione italiana.
Ed ? questa che mi sta a cuore.
Tanto va criticata la guerra “imperialista” americana quanto la pretesa di resa della cultura occidentale di fronte ad una che, per sua natura, ? fagocitante.
QUesto ? tutto.
Se sono stato scomodo, beh, allora significa che non ho sprecato il mio tempo.
Cordiali saluti
Ma secondo te cos’e’ peggio, essere vittima di violenze sessuali da parte del nemico o venire uccisa dai familiari per lavare l’ onta?
Peggio (sto seguendo anch’io i commenti “di l?”), l’articolo della Stampa risale al 2003, ossia a pi? di dieci anni dopo i fatti, e, senza voler accusare nessuno di essere in malafede, non dubito che il pensiero di un momento del 1991 (“hanno preso prigioniera una donna, chiss? cosa le faranno, per me la stuprano”) possa trasformarsi nella certezza del 2003 (“s?, mi ricordo come fosse ieri, l’hanno presa e violentata da tutte le parti”). Il problema ? una volta venuti a conoscenza che le fonti specificamente dedicate all’argomento non confermano la propria versione, da una persona con un minimo di onest? intellettuale (soprattutto se ama tanto citarla) ci si aspetterebbe quanto meno un “mi sono sbagliata, ricordavo male”.
Non saprei, Silvia. E finire sotto un tram, come ti pare? O ? meglio un treno?
Giacomo. la povera Rhonda Cornum ha persino scritto un’autobiografia (“She went to war”) in cui racconta ci? che dice nell’intervista (che ? registrata e ascoltabile in real-audio). Niente, non le credono. Deve per forza essere stata stuprata dappertutto. Ma dappertutto, proprio…!
Fossi in lei, farei causa. :)
x Tonii: sei molto fuori strada.
x Lia: anche io sto andando a memoria sui due italiani pero’ il ragionamento “se fossero incappati in una situazione tipo Abu Ghraib lo sapremmo tutti, e nei minimi particolari” non lo vedo cosi’ automatico.
x Chiara: il virgolettato che ho citato io l’ho trovato con Google qui http://www.aidanews.it/articoli.asp?IDArticolo=4005&highlight=cocciolone
ed e’ l’unico virgolettato che ho trovato, se ne hai altri da indicare postali.
Per concludere, il mio post originario non era teso a dimostrare che gli irakeni in generale “torturano” oppure “non torturano”, nel post di Lia si parlava dell’episodio in un certo modo mentre io lo ricordo in un altro, volevo solo farlo presente.
Per quanto riguarda altri casi, Lia cita Rhonda Cornum, ok, io cito Andy McNab. Cosa abbiamo dimostrato? niente.
A me sembra piu’ che ragionevole che durante una guerra di invasione tipo Irak ’91 ci possano essere i casi personali piu’ disparati: se un prigioniero di guerra viene portato in una struttura dove ci sono associazioni umanitarie e’ probabile che venga trattato secondo le convenzioni internazionali; al contrario se uno viene catturato mentre e’ in qualche zona sperduta a fare danni, la sua sorte dipendera’ fortemente da chi lo trova.
Ciao