Quest’inchiesta è stata fatta a Maggio dal National Security Studies Centre dell’Università di Haifa e presenta le opinioni dei cittadini israeliani di religione ebraica riguardo i loro compatrioti di origine araba.
Non i palestinesi dei Territori Occupati, quindi, ma ciò che la stampa italiana chiama “arabi israeliani”.
Dall’inchiesta risulta che:
– quasi il 64% degli intervistati ritiene che il Governo dovrebbe incoraggiare gli arabi israeliani a lasciare Israele.
(Storicamente, gli incoraggiamenti di questo tipo riescono particolarmente bene ai governi israeliani. E non consistono in “incentivi fiscali”, tanto per essere chiari.)
– il 55,3% ritiene che gli arabi israeliani siano un pericolo per la sicurezza nazionale.
– il 48,6% considera il Governo “troppo morbido” verso gli arabi israeliani. Stiamo parlando del Governo Sharon.
– il 45,3% è a favore della revoca del diritto di voto agli arabi israeliani.
– il 79,2% è a favore degli omicidi mirati compiuti dallo Stato israeliano fuori dalle sue frontiere.
D’altronde: Israele è o non è una democrazia?
Fonte: qui.
Qualche altro numero:
– Israele riceve dagli USA $15.139.178 al giorno.
– Le risoluzioni dell’ONU contro Israele sono 65.
– Dal 29 settembre 2000, sono stati uccisi 989 israeliani e 3.354 palestinesi.
– Dal 29 settembre 2000, sono stati feriti 6.709 israeliani e 27.925 palestinesi.
– Il numero di bambini uccisi a partire da tale data ammonta a 114 israeliani e 642 palestinesi.
– Dalla stessa data, 2.202 case palestinesi sono state completamente distrutte e 14.436 lo sono state parzialmente. Il numero di case israeliane distrutte nello stesso periodo è di 1.
– Tra Marzo e Luglio 2003, sono stati costruiti 60 nuovi insediamenti ebrici su terra confiscata ai palestinesi. Non risultano insediamenti palestinesi su terra confiscata a Israele.
Fonte: qui.
Il sito da cui ho tratto queste informazioni si chiama If Americans Knew.
L’esistenza di questo sito si basa sulla convinzione che, se l’opinione pubblica americana fosse a conoscenza di informazioni come queste, il suo appoggio ad Israele subirebbe un brusco ridimensionamento.
Io, invece, sono stupefatta nel constatare come alcuni, pur avendo a disposizione questo tipo di dati, possano ancora credere nell’esistenza di opinioni pubbliche buone.
… adorabili crotali, figli di crotali …
A proposito di assassini di bimbi, nel sito segnalato da lia c’? questo articolo:
http://www.ifamericansknew.org/stats/child_41304.html
tra gli altri c’? il riferimento all’intervista di Amira Hass, pubblicata originariamente su Ha?aretz nel 2000, ad un cos? detto soldato dell’IDF, ovvero un cecchino, ovvero un assassino che spara soprattutto a civili da oltre 100 metri di distanza. Lui afferma che la direttiva ricevuta dal suo comando ? che sopra i 12 anni si ha a che fare con adulti e quindi si pu? sparare liberamente. A questo punto mi viene da chiedermi, come si fa a ancora a trovare giustificazioni per l’operato di questi neonazisti?
L’intervista pu? essere reperita a questo link:
http://www.ifamericansknew.org/stats/hass.html
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Carlo
… Meno male che gli israeliani “si difendono soltanto”…
… Ma gli USA non si sentono “responsabili” o “comlici” di questa attivit? “difensivistica” d’Israele, visto il pesantissimo sostegno economico?… Poi si lamentano per le torri. E’ chiaro e normale che qualcuno incominciasse a presentargli qualche conto da saldare…
Cara Lia,
ti dichiari “stupefatta nel constatare come alcuni, pur avendo a disposizione questo tipo di dati, possano ancora credere nell’esistenza di opinioni pubbliche buone”.
A Treviso ? stata negata ai mussulmani una sala per la celebrazione del ramadam. Sono convinta che quel sindaco (validamente aiutato dal suo vice e predecessore responsabile di orrori verso gli extracomiunitari) ? sostenuto dall’opinione pubblica.
I dati in s? non sono un’informazione sufficiente (anche se naecessaria) per influire sull’opinione pubblica.
Ci vorrebbe quello che tu, nel tuo blog, dimostri di possedere: una curiosit? che non si nega alla simpatia.
Non fa parte della cultura italiana e la corruzione che la cultura della Lega Nord esprime e diffonde sta diventando senso comune.
Che fare?
Io ieri mi trovavo con due ragazze palestinesi (una cristiana e una mussulmana), studentesse in Italia, nella basilica di Aquileia e cercavo di dire loro quel poco che so dello splendido pavimento musivo. Dopo un po’ la trasmissione di informazioni ? diventata un colloquio a tre dove ognuna cercava di capire quello che la legava all’altra, attraverso la comprensione di una memoria lontana (IV? sec.). Il buffo ? stato che poich? la mussulmana celebrava il ramadam non mi ? riuscito di bere (per quanto, dopo tante chiacchiere, fossi realmente assetata).
Non era un moralismo ma un’esperienza molto bella e stimolante. Cone far s? che esperienze del genere diventino sento comune?
Forse bisognerebbe cominciare a sperimentare condivisione, senza costruire luoghi che ci dividano (pur se suggeriti dalla simpatia). augusta
gli arabi israeliani! son l’argomento della mia tesi su “minoranze e conflitto arabo israeliano”
sar? ospite per una settimana a casa loro, mi far? raccontare come “vivono” questo sondaggio
Sempre a proposito di neonazisti e assassini di bambini, lettura consigliata del giorno (sempre da haaretz):
Killing children is no longer a big deal, di Gideon Levy
http://www.haaretz.com/hasen/spages/489479.html
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Carlo Fusco
Davvero Lia, mi dai da pensare…Perch? tutti i giorni parli di Israele? E’ un’ossessione per te sembra o ti sei fatta contagiare dagli egiziani?posso capire loro ma tu…Questo si chiama istigazione all’odio, insomma un giorno si e l’altro pure non fai che dire di quanto siano cattivi e senza cuore questi israeliani, non ti sto dando dell’antisemita, dico semplicemente che parli a gente che sai gi? essere dalla tua parte. E se lo sai, perch? ne scrivi? sono gi? convinti per conto loro, non c’? bisogno del tuo aiuto.
Per conto mio ho vissito in qualche stato musulmano, in Irak per esempio e posso dirti che capisco la frustrazione degli arabi che sono rimasti pietrificati nella loror religione e gli Israeliani, che bench? molto religiosi, hanno saputo fare e costruire in poco tempo uno stato .In quanto ai dollari americani, ti faccio presente che c’? la grande fratellanza araba, perch? non sganciano un p? anche loro? ciao
ruby
ps. attenta! nel tuo computer sicuramente c’? una componente made in israel!!!!
E non hai ancora visto niente, Ruby.
Perch? sai che c’?? C’? che non ? poi mica tanto catalogabile, la gente a cui parlo.
Questo blogghino, nel suo piccolo, circola parecchio: ha i suoi lettori, ha i post che circolano su altri siti o che girano su newsgroup, ? ben posizionato su Google… lasciarsi scappare l’occasione per fare un po’ di sana informazione sugli assassini e i sadici che piacciono a te sarebbe un peccato.
Se ti rode, non leggermi.
instillare il desiderio di informazione indipendente, fornendo fonti che non tutti hanno tempo/voglia di cercare non penso sia istigazione all’odio. che poi i lettori di questo blog siano degli sprovveduti, a priori d’accordo con le opinioni politiche che, di tanto in tanto, vengono espresse ? assai discutibile, francamente.
per ruby pi? sopra:
a proposito di computer, va detto che il padre del macintosh, steve jobs, ha s? un nome anglossassone, ma ? quello dei suoi genitori adottivi: infatti i suoi veri genitori sono una ragazza madre americana e, nota bene, un padre EGIZIANO… ! questa ? una notizia pubblica e da lui stesso diffusa nella sua biografia, ma forse poco nota in Italia.
quindi, c’? un filo diretto tra la millenaria civilt? delle piramidi e l’informatica …:)!
Grazie al commento di Augusta, ho finalmente capito perch? una lettrice del mio blog ha commentato le foto di chiese e moschee vicine al Cairo dicendo che le sembrava “Treviso”….
Seguendo un po dei link di questo posto sono arrivato a vedere alcune fotografie del famoso muro di separazione.
Paragonandolo al muro di Berlino mi e’ venuta in mente una cosa: a Berlino la parte con i murales, con la gente che suona e balla era dalla parte ovest, quella libera, mentre dall’altro lato c’erano pattuglie di guardia e la gente non si poteva avvicinare. La situazione e’ invertita per il muro di separazione di Israele, la parte blindata e’ quella israeliana, mentre quella coi murales e’ quella palestinese.
Qual’e’ il isgnificato? Onestamente non lo so, ma probabilmente vale la pena rifletterci sopra.
“se ti rode..”e perch? mai? Non mi rode affatto, e neanche a te direi, infatti sia io che te e i tuoi lettori dormiamo bene la notte e cerchiamo occasioni di divertirci. o no? non credoche yu viva la clausura o ti fracassi la testa sul pavimento al pensiero di quei “sadici e assassini”
I palestinesi poi, hanno buona stampa,comunque la tua replica mi sembra un p? infantile, ioleggo haramlik come tanti altre .detto ci? mi vado a letto, buona notte.
ruby
Mi
Troppo facile, come fa Ruby, gridare al lupo al lupo perche’ qualcuno mostra dei dati che mettono in luce le colpe di Israele. Israele non e’ solo questo, ma e’ ANCHE questo. E sta rischiando sempre piu’ di diventare *solo* questo: una societa’ chiusa, ossessionata dalla protezione di un’identita’ ristrtta (tanto ristretta da mettere in discussione i diritti di molti suoi cittadini — e non solo arabi), animata da un livore inestinguibile verso i suoi vicini, a cui non vuol riconoscere alcun diritto.
Credo anche — e lo vado dicendo da sempre — sembro un disco incantato assai piu’ di Lia ;-)) — che l’unica via possibile non passi attraverso la demonizzazione di Israele, ma attraverso lo sforzo per capire — e per sostenere la parte migliore del paese. Che c’e’ — e che non va schiacciata su Sharon e sui molti che sono anche peggio di Sharon.