C’è uno che si prende la briga di scrivere alla gente per dirle di non linkarmi.
Chissà cosa si prova, ad essere persone così.
(E poi chissà che vuol dire, esattamente: “Non ritengo giusto da parte di un’italiana sostenere l’odio verso Israele di un ragazzo egiziano, come scrive di aver fatto l’autrice.” Mi incuriosiscono i corsivi, più che altro. Che senso hanno? Che io poi non ricordi assolutamente la cosa di cui parla, è un particolare, e chissenefrega.)
P.S: quasi dimenticavo questa chicca: “Haramlik, che a quanto ne so io non è armata, o non dovrebbe esserlo“.
Ti sbagli, Palmasco: possiedo un mattarello di dimensioni magnum e, ti dirò, la tentazione di fartelo assaggiare, al momento, è notevole. E adesso corri su Gmail a dare l’allarme, che già ti vedo.
Il post da Bolzano ha colpito pesantemente l’immaginario popolare, ? diventato un meme ripetuto nei posti pi? improbabili e nelle discussioni pi? diverse. Vedo grossi problemi con la comprensione elementare dell’italiano e addirittura in persone che dovrebbero insegnarlo. Mah!
ciao
Brava Lia, il mattarello ? tutta un’altra arma! :-)
Buona domenica!
Te lo fornisco io il mattarello!Ti invio la foto in e-mail, se ti interessa ci organizziamo per la spedizione.
Mah, Chiara: non credo che il problema sia questo, in questo caso.
Succede, secondo me, che ogni tanto pesto i calli a qualcuno, su questo blog, e diversi tra questi “qualcuno” hanno un profilo psicologico che tende al livido e al vendicativo. Ci ho fatto una categoria apposita, il “Ti spiezzo in due”.
Io credo che i tempi siano maturi per un revival de “La personalit? autoritaria” di Adorno, per esempio, e della sua analisi sulle caratteristiche psicologiche dei seguaci di certe idee politiche, adattando l’antico antisemitismo europeo all’islamofobia odierna, che ne ? diretta discendente.
Io ho la sfiga che, tra queste caratteristiche psicologiche individuali, ci sono la tendenza alla paranoia e all’ossessivit?. E questi sono i risultati che, nel mio piccolo, mi ? dato osservare.
Nessuna rabbia, comunque. Un pizzico di sbalordimento, nulla pi?. :)
Per chi volesse saperne di pi?:
http://www.unifi.it/dispo/dispense/Pregiudizio.pdf
Non ? che il ragazzo, sotto sotto, ha preso una cotta per la Prof!!:)
Come ? che dice quell’adagio popolare: “chi disprezza, compra”.
A parte gli scherzi, io non me la prenderei tanto, ? certamente uno che vive di pochezze nella sua squallida vita di mentecatto.
Gi? me lo vedo, con i sassolini bianchi, pronto a portarli in processione il prossimo 27 gennaio davanti una Sinagoga per sentirsi parte integrante di quella minoranza della societ? italiana,che vanta di essere nobile, liberale e culturalmente superiore, per il semplice fatto di essere amica di Israele.
Dobbiamo sopportarli, tutto qui!!
E’ vero, quando ti ho linkato non sapevo bene quello che stavo facendo. Quando poi ho capito, non sono riuscito a togliere il link (mannaggia !). Ora poi che so che sei anche armata, non so cosa far?. ;-))
Sento che c’? amore fra voi, forse non lo sapete ancora, ma c’?… il resto sono piccole incomprensioni.
Aggiornamento: mi sembra di capire che il Nostro mi accusi di averlo frainteso: egli non ha scritto in giro per chiedere di non linkarmi, ma per essere certo che coloro che lo fanno, sappiano cosa stanno facendo. Ah, be’.
(E adesso, scusate: devo correre a scrivere a Brodo Primordiale che ha linkato Leibniz e devo assicurarmi che lo abbia fatto consapevole dei propri atti. E’ il nuovo trend della blogopalla, il controllo dei link altrui.)
Ciao Lia,
sono talmente blog-pariah che nonostante ti linki da mesi non sono degna di rimprovero – mannaggia!
Completamente d’accordo con Antonio e ilcavouriano: il tipo ? chiaramente in malafede, maligno nonch? pettegolo… Ciao Lia!
Ommadonna, Stef, non ti ha scritto??
Allora non potrai esporre il bannerino della stagione 2005: “Blog i cui link sono gi? stati controllati da Palmasco”. Mannaggia. :)
Io sono indignatissima. A me non mi ha contattato.
Tra l’altro avrei anche voglia di litigare un po’, ma niente, non mi ha contattato. Non mi sembra giusto, ecco.
Non ti far prendere dalla rabbia Lia. Non serve a nessuno.
Se sei ebreo ? dura accettare che qualcuno parli male di Israele, ? cos?. La storia dell’antisemitismo in parte ? una scusa, in parte ? un fantasma che la storia recente (e non) ha creato nella memoria genetica di questo popolo e che crea loro un senso di allerta spaventoso.
Con questo non voglio giustificare niente, ? solo un discorso che mi veniva da fare e ho approfittato del tuo spazio.
Un bacio.
Per Chiara: io sono ebreo e non ho nessun problema a parlar male dello stato di Israele, potrei insegnarti improperi sul governo israeliano che tu nemmeno immagini; e non ha nessun problema a parlarne male anche la met? della mia famiglia che vive in Israele. Questo ? il solito errore, confondere ebrei e Israele, sarebbe come dire che tutti gli arabi sono terroristi Kamikaze (il paragone mi pare calzante visto come si comporta l’esercito israeliano).
P.S. Non ti dico queste cose da arrabbiato, ho colto lo spirito della tua risposta!
Garp: tu hai perfettamente ragione ed io ne sono testimone da una vita.
E’ anche vero, per?, che vorremmo che la vostra voce si sentisse di pi?. Mai come oggi ce n’? stata l’esigenza.
Qui c’? un post di The Rat Race che dice qualcosa di simile: http://www.montag.it/theratrace/archives/2005/01/20/annessione-strisciante/
Credo che ha ricevuto la classica Pubblicit? gratuita…
Pensa uno che va in giro a dire di non andare a leggerti!
Di conseguenza… TUTTI A LEGGERTI!
Prendila cos?, senn? ti fai il sangue amaro per un cretinetto.
Garp: lo so che ci sono molti ebrei (e anche molti israeliani) che non hanno problemi a parlar male della politica di Sharon; leggo spesso (per merito di volenterosi che traducono) splendidi articoli su Haaretz e iniziative davvero coraggiose di persone non schierate con il proprio governo. Ho erroneamente generalizzato per dire a Lia le mie sensazioni sulle reazioni che a molti suscitano i suoi post.
So che ci siete anche voi, anzi so che siamo in molti a denunciare i soprusi senza per questo mancare di rispetto a nessuno!
Lia non sapevo ci fossero questioni personali con il signore in questione, appena ho un minuto vado subito a sbirciare negli archivi.
Comunque credo sul serio che alcune persone facciano fatica a mantenere l’obiettivit? su questo tema.
Pensa che un paio di giorni fa citavo a memoria proprio quel tuo post sull’Italia “senza Israele”. Avevo appena visto il film “Private” (di Saverio Costanzo, te ne ho gi? accennato, e ne consiglierei la visione ai tuoi detrattori) e quel tuo post mi sembrava un ottimo esempio della “disinformazione”, o meglio, della “poca informazione” che in Italia abbiamo su quanto avviene quotidianamente in Israele. Ma anche il mio interlocutore ha confuso la parola “Israele” con “ebrei” (tirando subito fuori l’accusa di “antisemitismo”). Proprio come tanti confondono “arabi” con “terroristi”. E’ cos? difficile capire la differenza? A me non sembra…
(Spero di essermi spiegata e di non venire fraintesa pure io!)
Gianni, mi hai fatto cadere dalla sedia. :D
Latifah e Chiara: a me pare che siamo di fronte a un’operazione di controllo del linguaggio che ? penetrata per benino nella mente di ognuno di noi. Siamo semplicemente condizionati ad associare l’antisemitismo (quindi il Male) a certe parole, al di l? del loro effettivo significato.
Questo comporta, di fatto, una riduzione delle possibilit? di esprimersi: avere a cuore la causa palestinese vuol dire poter parlare utilizzando un ventaglio di parole di gran lunga inferiore a quello permesso ai filoisraeliani, pena la facile manipolazione di ci? che dici e lo spostamento dell’attenzione non su ci? che denunci, ma sulle tue qualit? morali che sei chiamato a difendere.
Geniale.
Io mi sono accorta fino in fondo di questo ricatto linguistico nel momento in cui sono uscita dall’Italia. E, a quanto vedo dai discorsi di altri stranieri che frequento, mi pare che questo controllo sul linguaggio sia meno opprimente in paesi come la Spagna o la Germania. Mi sono proprio confrontata su questa questione, ne ho discusso. E mi hanno detto che no, che da loro questo clima da Psicopolizia non c’?.
Beati loro.
Noi, ad esempio, non linkiamo nessuno, e ne siamo molto soddisfatti.
e poi, se dovessimo partire lancia in resta contro tutti i citrulli della blogpalla, non ? che la cosa ci renderebbe migliori. la cosa divertente ? che i citrulli in questione sembrano morbosamente attratti dalle voci fuori dal (loro) coro. la verit? ? che, a furia di girare intorno alla loro esistenza di narcisi a buon mercato, si annoiano da matti, e quindi vanno in cerca di qualche polemichina, tanto per eccitarsi un po’.
Noi, al tuo posto, alzeremmo spalluccia, passando a rispolverare i libri di grammatica.
attenta ai baccelloni, Lia!
Che vuoi farci, Lia, bisognerebbe mettere davvero, come rispondi a Palmasco, i “titoli per non capenti”. Io, per la cronaca, risulto a tutt’oggi immune dalla “diffida di linkaggio”. Abbracci vari, assortiti e solidali.
Vabbe’.
Per chiudere in bellezza questo Palmasco Show sono andata a ripescare la querelle con il Nostro, ch? se ne una si dovesse ricordare a memoria ‘ste cose non finirebbe pi?.
Metto qui i link ai miei due scandalosi post che determinarono la sua profonda indignazione e il mio successivo giramento di balle, a beneficio di archivisti, esegeti o semplici quanto inspiegabili curiosi.
Se uno fa una cosa, almeno la faccia come si deve. Dico io.
http://www.ilcircolo.net/lia/000343.php
http://www.ilcircolo.net/lia/000396.php
Detto questo, ha ragione AcidoSignore: io c’ho da studiare arabo.
E poi avrei un altro post per la testa, e temo che l’argomento sia ben pi? serio di questo.
Cara Lia, la tua descrizione di questa operazione di controllo del linguaggio, come giustamente l’hai chiamata, non descrive assolutamente una situazione unica per la questione israelo-palestinese, ma rientra in un tipo di artificio retorico talmente codificato nella sua disonest? e talmente banale da meritarsi un nome tutto suo: lo “straw man argument” (vedi google: http://www.google.com/search?q=straw+man+argument )
Lo “straw man” ? l’uomo di paglia, ovvero lo spaventapasseri, ovvero un’effigie molto approssimativa dell’essere umano.
Lo “staw man argument” ? quindi solo un voodoo verbale, ovvero la pratica nella quale non si cerca di demolire le argomentazioni dell’avversario, ma di colpire una loro effigie, una babolina di paglia creata a bella posta e in modo abbastanza somigliante da far scattare nella mente degli ascoltatori o lettori l’equazione tra fantaccio e corrispettivo reale, ma con la differenza che il fantoccio lo si pu? pungere con gli spilloni quanto si vuole, l’altro no. In altre parole: se l’argomento del tuo avversario ? inattaccabile, creane una copia somigliante ma pi? debole, attribuiscila al tuo avversario e colpiscila con forza: se ti si lascia fare in questo modo butterai gi? entrambi.
Come sostanzialmente prima hai gi? scritto anche tu, se si riesce a far passare l’idea che chi dia del ladro e assassino allo stato di israele ? un antisemita e che quindi appartiene alla categoria di coloro che provano un odio irrazionale verso gli ebrei, non si dovr? pi? argomentare contro dei dati di fatto abbastanza inoppugnabili, ovvero i muri, gli insediamenti illegali, le risoluzioni dell’ onu ecc…, n? si dovr? giustificare dei fatti molto difficili da giustificare, come quello che accade ai check point, sotto i buldozer, nel mirino dei cecchini e di orrori via discorrendo. No, baster? proclamare che tu sei un antisemita e con questo buttar gi? in un sol colpo la tua copia grottesca creata proprio a questo scopo e con essa tutte le tue argomentazioni, i dati, le storie e i ragionamenti che sono invece molto pi? difficili da affrontare onestamente.
Il vocabolario ridotto che sembra esser costretti ad usare per trattare certi temi serve solo ad evitare di indossare un cappellino colorato troppo vistoso che renderebbe la costruzione del fantoccio caricaturale molto pi? facile. Ma questa non ? una cosa assolutamente accettabile perch? creare una caricatura delle nostre idee per poi attribuircele ? una tattica meschina che squalifica chi la usa come un interlocutore indegno di questo nome e lo mostra invece solo come un disonesto che ricorre a mezzucci retorici piccoli piccoli, che persino nei newsgroup pi? frivoli vengono visti come il fumo negli occhi.
Interessante sta cosa dello straw man argoment.
Certo che ce ne sono di matti in giro … (la sottoscritta odia particolarmente quelli che tentano di dettar regole nella blogosfera, e lo fanno soprattutto con sistemi ‘al di fuori’ della blogpalla stessa: mail, sms e quant’altro)
Sono molto offeso dal fatto che nessuno mi abbia contattato per chiedermi di rimuovere il link ad Haramlik. Questo mi ricorda il mio status di not-yet-blogstar, ed ? decisamente un male :)
Comunque, pazzesco.