La gente è meravigliosa: scopro, via referrer, che il post in cui raccontavo di essermi iscritta in palestra è stato “impugnato” da un paio di assatanati che lo stanno portando a spasso tra blog del Cannocchiale e gruppi di Msn. Pare che sia una notizia meritevole di essere diffusa via newsgroup e mi sento un po’ Lady Diana, specie quando smetto di ridere.
[…] che essere meschino è mai questo, che prima parla della piscina dello Sheraton e con la stessa naturalezza esprime in continuazione giudizi sulla guerra, Israele e la condizione femminile in Egitto?
Un essere abbronzato entro fine Aprile, spero, e poi vuoi mettere come si pensa meglio, quando si è in forma?
[…] nessuno dice che in egitto c’è un regime semi dittatoriale, che la gente non va mai nelle piscine dello sheraton (al limite le pulisce dagli stronzi galleggianti) o sul fatto che la tipa ci può andare solo perchè occidentale (vorrei sapere quante egiziane trova nella piscina)
Te lo dico subito; parecchie, e qualcuna è persino tutta gnuda e mi turba.
Vabbe’: facciamo un po’ di “piscina for dummies”, e che poi non si dica che non sono un tipo paziente.
Dunque, il Cairo è una metropoli di 20 milioni di abitanti dove ci sono egiziani poveri, egiziani medi, egiziani ricchi e ricchissimi. Alcuni puliscono le piscine, altri le usano. Incredibile, lo so. E pure interessante, già. Io, infatti, lo trovo interessantissimo.
Poi: come chiunque conosca il Cairo sa benissimo, i grandi alberghi, qui, hanno una funzione diversa da quella che hanno da noi.
Da noi, mi pare che si usino essenzialmente per esserne ospiti. Qui fungono da centri commerciali, bar, ristorante, cinema, palestra e mille altre cose.
La Settimana del Cinema la fanno all’Hayatt (io ci ho visto Control Room, regista egiziana presente e pubblico tutto egiziano, e ne approfitto per segnalare il film, che merita). Il Ramses Hilton ha un centro commerciale di cinque piani dove ti vendono pure le mutande, e nemmeno carissime.
I giardini del Marriott, la sera, sono strapieni di gente che ci si dà appuntamento e, in generale, se vuoi un buon parrucchiere o un buon ristorante o un buon bar eccetera, lì li trovi e spendi quello che spenderesti nei corrispettivi buoni ristoranti, bar e parrucchieri del centro. Non vale la pena impressionarsi troppo di fronte al nome “Sheraton”, quindi.
Detto questo, è indubbio che un europeo, per quanto squattrinato, avrà sempre un potere di acquisto infinitamente superiore a quello di un egiziano squattrinato o persino di classe “media”, se di classe media si può parlare in Egitto.
Io, (come, credo, il 90% di chi mi legge) posso decidere di spendere 387,24 euro per un’iscrizione di un anno in palestra. Un egiziano povero non lo potrebbe fare nemmeno in cinque vite, un egiziano ricco ne può spendere anche molti, moltissimi di più.
Io, e con me altre cinque colleghe, mi ci sono appena iscritta e ne sono lietissima. (A margine, questa non è una città dove si possa fare footing o camminare o andare in bici: in questi giorni, poi, con la nuvola nera che staziona fissa sulla città, non si riesce nemmeno a stare semplicemente per strada, a dire il vero. Devo assolutamente riparlare di inquinamento, ché in Europa non si ha proprio idea di cosa possa essere l’aria di qui.)
Ma poi non ho capito: devo avere un reddito e una vita da profuga cambogiana, per parlare di Egitto o di guerra o di Israele? A me sembrava di averlo detto, di essere una docente che, dopo anni di lavoro a Milano, si è stufata e se ne è andata. E senza nemmeno il ministero alle spalle, mannaggia. Un assoluto fai-da-te. E allora?
Dov’è il problema?
Naturalmente so benissimo che a Milano la pagherei infinitamente di più, una palestra con tanto di piscina, bagno turco e altre mollezze. Infatti sono qui e non a Milano, mi pareva di avere detto anche questo: mi è sembrata un’ottima idea sottrarmi alla follia milanese e venirmene qui a farmi del bene.
Ne sono felicissima: non solo conto di usare quella piscina per almeno sei mesi all’anno, ma faccio anche vacanze chilometriche, ho il mar Rosso qui vicino, ho la stireria sotto casa che mi porta i vestiti stirati a domicilio, non sollevo un sacchetto della spesa manco per sbaglio e tante altre belle cose.
La cosa fa rodere qualcuno? Ma no, dai: perché fare i malevoli?
In fondo basta mollare certezze e contributi INPS, assicurarsi di avere un minimo di cuscinetto economico dall’Italia (può essere l’affitto di una casa ma anche di un garage, o gli alimenti di un ex coniuge, o dei diritti d’autore, i proventi di un investimento, quello che volete: l’importante è potere contare su un 400/500 euro al mese che non tolgono la necessità di lavorare, qui, ma che vi assicurano di non finire per strada nonostante gli esigui stipendi locali) e darsi da fare.
Una volta creati questi presupposti, potreste, come ho fatto io, spedire curriculum in interessantissime zone disagiate chiuse al turismo e raggiungibili solo sotto scorta della polizia e accettare uno “stipendio” ridicolissimo con cui integrare il mini-reddito di cui sopra, e il gioco è fatto. (Il reddito totale che ne esce è senz’altro altissimo secondo gli standard egiziani, ma tenete presente che a voi la vita costa molto di più che a loro. L’affitto, fondamentalmente, agli egiziani non costa nulla e a voi sì. Questo fa la differenza.)
Poi mettete le vostre cose da qualche parte (suggerisco la cantina), vi comprate un dizionario che vi servirà per comunicare con il mondo e partite.
Non lo so, come vi andrà.
Dipende dalla vostra capacità di adattamento e dalla vostra curiosità.
Dalla vostra capacità di non morire di stress pensando al “futuro”.
E anche un po’ dal culo, credo, e intanto tocco ferro.
E’ normale pensare, comunque, che le cose vadano almeno benicchio, partendo con questi presupposti. E se sarete intraprendenti troverete anche altre fonti di reddito, inshallah.
Comunque, per malissimo che vada, io credo che 387,24 euro all’anno da dedicare a una palestra riuscirete a spenderli anche voi.
Così vi potrete permettere ‘sto benedetto Sheraton Club e la smetterete di rompere le palle a me.
Nella foto (purtroppo un po’ scura), la jacuzzi.
Consideratela una dedica, nonché un piccolo risarcimento per non avervi linkato.
ma non sei contenta? sei una vera star, si occupano pure di quando vai in piscina. La prossima mossa sono i paparazzi sotto casa e le foto su Eva Tremila.
“Non ti curar di loro, ma guarda e passa” che qui si invidia la tua serenit? (almeno quella che traspare dal blog)
un abbraccio
invi
complimenti per la scelta (un po’ ti invidio)
e…
…non ti curar di lor ma guarda e passa
Parli del diavolo e spuntano le corna ;-)
Per acidosignore, cos? gentile da mettere in gioco mammina: lei c’ha provato ad andare al consultorio ? che poi qualcosa ? andato storto e son venuto fuori uguale eppoi, quando si citano “ampi stralci di un post negativo” ? buona norma citare sempre la fonte, fidati.
Bello poi il paragone con i SUV, molto azzeccato, si vede proprio che Tommaso ha capito tutto.
Infine, Lia, la firma illeggibile sul volantino di rivendicazione era pi? o meno questa: Pietro.
Un caro saluto a tutti.
PS: su dai, venite anche sul mio blog, ci tengo assai, per voi mi trasformer? in un eccezionale ospite.
la mamma dei detrattori di Lia farebbe bene a recarsi al consultorio.
no dico… uffa!!! ieri sera avevo lasciato un commento a uh!pure io. c’aveva messo tanto impegno visto che finalmente trovavo occasione per lasciarti una traccia del mio passaggio… invece non c’?!! ma guarda tu… insonna curioso perch? mi chiedevo proprio come mai sembravi essere al centro di questa campagna di rimproveri falsi e perbenisti assurdi secondo la sottoscritta e zac arieccoci… ti leggo da un po’ e mi piace moltissimo il tuo modo di scrivere, raccontare e dunque vivere le cose. apprezzo moltissimo la tua apertura mentale. forse ? quella che disorienta tutte le persone che tengono sempre le porte e le finestre ben chiuse in modo da sentirsi protetti e sicuri nelle proprie paure. viva l’egitto!
acidosignore! mi ha rubato il commento che volevo fare e lo hai anche fatto meglio!
Sono tutti francescani, con il portafogli altrui.
Lia, puoi rigirarla come ti pare, ma tu o non posti i commenti “non in linea” con i tuoi argomenti perch? fai pulizia dello spam ad occhi chiusi o non li posti proprio perch? non sono “in linea”. La storia di Typekey non regge proprio. Lascia perdere la maleducazione perch? quella dei tuoi ammiratori ? sempre ben accetta (vedi il volgarissimo commento di acidosignore) e aggiungo che il nostro caro vecchio Bin Laden ? un signore, ma questo non gl’impedisce di fare cose abominevoli. Aggiungo anche che se si criticano le parole di qualcuno ? poi buona educazione dargli diritto di replica, mi sbaglio?
Riguardo poi alla profondit? delle cose che uno scrive ti rimando ai commenti dei tuoi lettori.
Tu accetteresti mai un invito che recita “se ci piacerai e sarai interessante sarai il benvenuto”?
chiedo venia (?)
E’ arrivata una rivendicazione!
Dice, testualmente: “Eddai, fai uno sforzo, dillo che sono stato io a scrivere quel post, qual’? il problema nel citare la fonte? Hai forse timore di farmi pubblicit? o piuttosto tendi a delegittimare chi non la pensa come te criticandolo ma non nominandolo, quasi a voler dire “non sei nessuno”?
Dai Lia, per una volta, cita la fonte, sii corretta.”
Solo che non riesco a leggere la firma, mannaggia.
Nocedifool: hai mandato un commento e non c’?? Occavoli. Probabilmente ? stato falciato dai raid antispam che sto facendo da ieri sera: qui c’? stato un diluvio di spam porno (un diluvio, proprio) e sto facendo andare il “Delete” a tutta forza.
Mi era parso di essere stata attenta, ma a quanto pare mi ? partito un colpo e ci ? andato di mezzo il tuo scritto. Mi dispiace moltissimo, scusami.
So quanto possono essere seccanti queste cose, accidenti.
perch? accusare lia di scorrettezza? in fondo, citare ampi stralci di un post negativo, pubblicato su un blog anonimo, equivale a linkarlo. eccheccivuole a leggerlo, poi? basta fare come noi perversi, che nella brama di risalire alla fonte abbiamo copiato e successivamente googlato il testo. bingo! ecco il blog in questione. e che delusione.
Ti odiano pi? di Osama B.L.:lol:
Ti segnalo il mio salottino serio di discussione.
http://www.forumfree.net/?c=34076
E? sempre la stessa storia (perch? poi, alla fin dei conti, la storia ? questa): se sei di sinistra puoi stare sicuro (come un instant book della Fallaci) che prima o poi avrai a che fare con un maestro del pensiero che sosterr? che, visto come la pensi, dovresti andare in giro con le scarpe di buccia di cocomero.
Ma la cosa pi? imbarazzante ? che questo genere di discussioni avvengono sopratutto al nostro interno. L’ultima di portata nazionale avente una puttanata monumentale come soggetto (discussa tra l’altro anche sulle pagine del Manifesto, quando in quelle stanze ancora erano un po’ pi? spensierati) riguardava i fuoristrada cittadini, i SUV.
Naturalmente fu il Robecchi a lanciare la discussione. E va bene che in quel caso c’erano anche altre implicazioni (ecologia, risparmio energetico, traffico ) ma alla fine met? dei lettori del Manifesto, in sostanza, sostenevano che se sei di sinistra non puoi avere il SUV. Perch?? Ma perch? il SUV ? di destra, essendo l’auto preferita dai puttanoni milanesi per portare a scuola (a 2 isolati di distanza) i loro figli.
E dunque non c’entra pi? come la pensi; c’entra solamente che sei seduto su di un simbolo del benessere e come ci?, come tale, non ? compatibile con il tuo pensiero.
Comunque io ho due nomi, per l’autore del post: Alessandro Robecchi oppure Renato Farina.
Ma anche Prodi, che ha criticato Berlusconi per l’orologio.
M?h!! Quando ti ho iniziato a leggere abbiamo fatto subito a cazzotti… questa ? la verit? nuda e cruda, per? come vedi, torno spesso ed apprezzo molto le tue cronache, le tue suggestioni ed i miei commenti infatti dal canto tuo vengono pubblicati regolarmente. Fin qui mi sembra tutto molto normale, che poi il blogNet sia pieno di psicopatici assediati dallo spirito di protagonismo che urla sotto le loro tastiere non ? una novit?. Che parlino pure… dai che faccio cito?
Ti vedo sorridi… ed attenta a non slogarti la mascella per via di questi ineffabili GuittiNetGuy.
Ma che c’entrano i SUV con la piscina?! E l’orologio di Berlusconi?! Non ? che per difendere una semplice piscina, bisogna beccarsi anche cose di questo tipo.
Lia, dagli il colpo di grazia a questi bifolchi ignoranti: vai al Ramses Hilton,al bar “Windows of the World”, su su in alto e goditi un gin tonic con vista sul Cairo al tramonto: semplicemente FAVOLOSO!! (la piscina l? non so come sia per?..)
lia! bella! bella e brava sei! sapessi come ? piacevole tornare a casa dopo una giornata in cui ti sei avvelenato a sentire cose orribili e a parlare con persone orripilanti, sentendoti impotente contro tanta stupidit? malvagia, tornare a casa e vedere la tua super-eroina arrivare a portare giustizia. ? bello sapere che c’? una come a te a sistemare questi idioti cattivi, mi rasserena leggerti e pensare che s?, c’? qualcuno che risponde loro annichilendoli come avresti voluto fare tu se non fossi stato tanto pieno di rabbia….la forza di fare qualcosa che molti di noi hanno o avranno un p? ? anche merito tuo.
beh insomma, non lasciarci!
p.s.: fortunati gli uomini del cairo ad avere a spasso cotanta donna tra di loro! ;)
Sono quasi commossa, devo ammetterlo: dopo avere trascorso mesi a ululare contro la censura inflittagli da questo blog, il nostro Pietro ha finalmente capito che basta registrarsi su TypeKey per potere pubblicare direttamente il proprio commento!
Noi prof ci emozioniamo molto, dinanzi a simili progressi.
Adesso, nel caso riuscisse ad essere bene educato e mediamente interessante, eviter? persino di essere bannato.
Vediamo se ci stupisce ancora una volta.
“Lia di Haramlik”, hai atteggiamenti Radical-scic!
Frequenti “pozze d’acqua” per gente snob, e poi “fai la populista”!
Ma questi “signorini ben-pensanti”, ma non hanno nulla di serio da fare?
Con affetto Giulio.
Per favore, se addirittura i miei messaggi si perdono spesso per non so quale motivo, e sono sua figlia! Non credo che mia madre me li censuri francamente…
o cielo… sono finita nello spam porno? sar? per l’ultima cosa che ho scritto nel mio blog? va beh capita don’t worry. non ho dubbi sul fatto che tu non c’entri Lia. non sar? invece (aiuto!) che pure le macchine si stanno perfezionando su livelli di preoccupantissiiiimo moralismo reazionario?? siamo circondati!! ma i codini di che si nutrono? stanno vendendo lozioni anti-pensiero-sano e non me ne sono accorta??
va beh. mi consolo con la tua salutare brillante ironia. un vero piacere. quasi come quello di un buon te alla menta fumante. a presto!
zanna: fidarci di te? s?, larillallero.
acidosignore, non ? che ti devi fidare di me, dovresti solo cercare di pensare che quello che hai scritto (“in fondo, citare ampi stralci di un post negativo, pubblicato su un blog anonimo, equivale a linkarlo”) non corrisponde a verit?.
A proposito di educazione, “profondit?” dei contenuti e troll vari questo ? un commento, firmato Francesco, comparso oggi su zannadentro:
“Leggendo il blog di lia ho conosciuto questa m***a di Blog del solito fascista imbecille che si traveste da comprensivo. Vai a fare in c**o s****o”
Mr. Zanna: abbiamo letto. mediteremo. quando abbiamo tempo. ora, per?, ci pentiamo di averti dato attenzione. addio,
acidosignore
sono capitato qui per caso, ho letto il pezzo sull’abbandono delle sicurezze ecc ecc.
azz ti invidio!, dico sinceramente, non so se sarei capace di fare una scelta cos? radicale di mollare tutto, (anche se penso che alla base di questo ci sia una storia di qualcosino che ? andato storto nei patri lidi),
ma comunque ammiro una persona che se tutto sta come lo descrivi butta alle ortiche smog, umidit?( e io sono solo a 90 km da milano per cui ne so qualcosa) inps, irpef, ici, provveditori, capiufficio e rompixxxi vari e assortiti per fare una scelta che ti porta a godere la vita.
brava lia, la prossima volta che vai in spiaggia dedicami 5 minuti di sole e/o una bella iacuzzata.
gianni