Pare che la nuova Costituzione irachena – quella per cui ci si è dati tanto da fare, dico – preveda qualche piccolo diritto in meno per le donne, rispetto ai tempi di Saddam Hussein, in termini di proprietà, matrimonio e altre sciocchezzuole del genere:
Sarà contenta la signora della foto, e ancora di più i blog neoconi che la sfoggiano come simbolo della “nuova donna irachena”. Altro che le pericolose scienziate a cui ci aveva abituato Saddam: eccola qui, la donna come deve essere.
(Lo sapevo, io, che a dare retta a quelli di destra va sempre a finire così.)
Che babbi se le sono bevute tutte! L’Iraq oltretutto prima era un paese laico….ma quando agli Americani faceva comodo Saddam lo hanno finanziato..Questo sistema di società genera incoerenze…non si giustificano i terroristi che disprezzano la vita umana a volte per fanatismi religiosi o pseudoreligiosi,ma l’atteggiamento schifosamente ipocrita e incoerente dell’occidente(o di una parte di esso)è….non ho parole..
Scusate…non c’entra molto quello che dirò ma la foto me lo ha fatto ricordare…giorni fa per entrare in banca mi hanno chiesto di mettere l’indice su un apparecchietto per controllare le mie impronte…non è stata una bella sensazione. lia ma sei proprio sicura di venire in questo paese di merda? si può dire merda sul tuo blog? troppo tardi l’ho detto 2 volte.concordo col tuo post.
taci taci…che ho anche il ragazzo in Iraq. qui lo dico qui lo nego.baci
C’è il commento di un tizio che non posso pubblicare perchè, essendosi scelto il lunghissimo nome di “unochetitrovastupida”, mi farebbe sballare il template.
Dice, comunque: “E informati un po’: il dibattito è interno alla società irachena che continua ad avere profonde istanze conservatrici che provengono proprio dalle donne.
http://iraqthemodel.blogspot.com/2005/07/iraqi-women-discuss-constitution.html ”
Rispondo: io, veramente, sarei informata. Infatti mi sgolo da anni a dire che il “risveglio” islamico non è una cosa che quei cattivacci degli uomini musulmani impongono alle donne, ma un fenomeno che coinvolge uomini e donne nello stesso modo.
Siete voi che non eravate informati, temo, e avete scritto per anni tonnellate di sciocchezze sulle magnifiche sorti democratiche e libertarie che sarebbero toccate all’Iraq dopo il vostro meraviglioso intervento.
Ora che avete la guerra civile, un governo fantoccio sotto occupazione (sai quanto gliene frega agli USA, di quello che scrivono in materia di diritti civili sulla loro Costituzione?) e un po’ di istanze dell’integralismo islamico fatte legge, mi fa piacere vedervi convinti del fatto che io avevo ragione.
Quello che è un peccato, è che la società irachena era molto più laica di altre società arabe. Voi avete lottato per dare potere a coloro che toglieranno alle donne dei diritti che molte, moltissime di loro manterrebbero volentieri.
E non vi accorgete nemmeno di come il “dibattito tra donne” sia strumentalizzato dalle leadership religiose irachene, perché Iraq The Model non ve lo racconta.
Lo raccontano però altri blogger arabi, non certo “di sinistra” ma, almeno, molto più intellettualmente onesti di voi.
http://egyptiansandmonkey.blogspot.com/2005/04/iraqi-parliament-girlfight.html
Il problema è che si può persino essere pro-USA, purché si sappia cosa si fa e di cosa si parla.
In Italia succede di rado: per lo più sono tutti come te, alle prese con argomenti imparati poco e capiti meno.