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Pare che la nuova Costituzione irachena – quella per cui ci si è dati tanto da fare, dico – preveda qualche piccolo diritto in meno per le donne, rispetto ai tempi di Saddam Hussein, in termini di proprietà, matrimonio e altre sciocchezzuole del genere:

Most worrying for women’s groups has been the section on civil rights in the draft constitution, which some feel would significantly roll back women’s rights under a 1959 civil law enacted by a secular regime.

Sarà contenta la signora della foto, e ancora di più i blog neoconi che la sfoggiano come simbolo della “nuova donna irachena”. Altro che le pericolose scienziate a cui ci aveva abituato Saddam: eccola qui, la donna come deve essere.

(Lo sapevo, io, che a dare retta a quelli di destra va sempre a finire così.)