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Antefatto
: come ho già detto altrove, avevo segnalato all’avvocato di Sinistra per Israele il comportamento incivile e scorretto che Massimo “Maxx”, moderatore della loro mailing list, stava tenendo su Usenet e che di fatto smentiva il comunicato di scuse del loro direttivo, nonostante lo avesse diffuso lui stesso.

Fatto: l’avvocato, che è peraltro il primo firmatario della comunicazione sull’antisemitismo di SpI che ho riportato qui e tra le mie FAQ, mi ha gentilmente risposto comunicandomi che le dichiarazioni espresse da questo suo promotore non rispecchiano il sentire di Sinistra per Israele e ribadendo la ferma intenzione di tale organizzazione di rimanere su un piano strettamente politico, di civiltà e di educazione, confermando quindi il comunicato emesso a tale proposito dal loro Direttivo e poi sostanzialmente smentito dal comportamento di colui che lo aveva diffuso.

Considerazioni finali: io intendo ritornare alla normalità e al mio blog.
Nonostante la gravità di quanto è avvenuto, mi rifiuto di passare altro tempo su brutture di questo tipo, se solo posso evitarlo.

Come ho già detto altrove, il danno che mi è stato fatto diffondendo i miei dati personali si può compensare solo attraverso l’assoluta chiarezza e trasparenza del mio blog: questo è il motivo per cui ho raccontato la vicenda e questo è il motivo per cui pubblico l’email che ho ricevuto.

Desidero che chiunque incappi in questa storia abbia ben chiara la doverosità, ribadita anche da chi ha idee diverse dalle mie, di confrontarsi “su un piano strettamente politico e, va da sé, di civiltà ed educazione”.
E desidero che su questo blog rimanga, a futura memoria, questa irrinunciabile dichiarazione di intenti, espressa anche da chi lavora con correttezza e senso di responsabilità per la stessa causa che alcuni facinorosi (sempre più numerosi, purtroppo) utilizzano come alibi per perpetrare aggressioni personali scorrette e violente.

Chiarita la parte “politica” e pubblica della vicenda, rimane quella personale.
Questo è un blog che ha una sua forte vena intimista, e che se la poteva permettere proprio perché era anonimo.
Bah.
Ci devo pensare.
A differenza dei post politici, non è possibile rimediare al danno per quelli sulla nonna, sulle amiche e sulle cavolate utilizzando la trasparenza.
Non so bene come farò. In realtà mi auguro che ‘sta cosa rientri e venga fagocitata dal tempo.

Al momento, mi pare che si stia verificando il paradosso per cui questa gente, avendo pubblicizzato il mio nome, mi costringe a tenere un blog molto più politico che personale e intimista.

Pensa te, che bel risultato.

Infine, a proposito di risultati e di efficacia politica, mi permetto di esprimere una considerazione da esterna sull’organizzazione politica che ha protagonizzato i post di questo blog negli ultimi giorni.
Mi riferisco, ancora, al loro chiarimento a sinistra di ciò che intendono per “antisemitismo”.
Io non vorrei dire, ma quel comunicato l’hanno firmato in nove.
E la contraddizione, l’incoerenza rivelata dall’aggressione nei miei confronti non è tra questi nove firmatari e la base, ma all’interno dei firmatari stessi.

Mi si potrebbe dire: “Fatti i fatti tuoi!”, se mi permetto di suggerire un chiarimento interno a SpI.
Solo che, mi pare, gli eventi hanno dimostrato che questi sono anche fatti miei. E non solo miei. Credo che siano fatti di un mucchio di gente, in realtà.
Di tutti coloro che vorrebbero esprimersi tranquillamente e liberamente sul Medio Oriente, per esempio.

Update: l’avvocato di Sinistra per Israele mi ha espresso il suo desiderio di vedere il testo integrale della sua email sostituito dalla comunicazione del suo contenuto sostanziale.
Naturalmente, lo accontento: ciò che interessa è, appunto, il contenuto sostanziale.

Da parte mia, ho colto l’occasione per sottolineargli quanto espresso su questo blog da me e da molti altri partecipanti alla discussione su questa vicenda: il fatto, cioè, che la totale contraddizione esistente tra le dichiarazioni pubbliche di chi firma i comunicati a nome di SpI e quanto poi viene espresso – di nuovo pubblicamente anche se “a titolo personale” – dal firmatario stesso è, con tutta evidenza, un problema che riguarda Sinistra per Israele tanto quanto riguarda coloro che ripongono, o potrebbero riporre, la propria fiducia in detta organizzazione.