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Me lo ha mandato ieri sera un’amica che non si fa nessuno scrupolo a cazziarmi, quando ritiene sia il caso.
Del resto sono le uniche amiche che vale la pena avere, quelle così.

Io vado a votare per dire “No!” a chi vuole la rendita garantita dal dire “No”, pure al proprio governo.
Ché dire “No” è facile e garantisce il consenso e un seggio…
A domani.

Dona.

Eh.
Da queste parti, si sa, è caduto qualche muro di Berlino e si è portato dietro un po’ di illusioni.
Tocca il punto che mi fa più male, ciò che dice Dona.

Non so che fare.

Perché poi leggo questo libro su Zapatero e mi incazzo:

La sinistra, in termini generali, si trova nelle condizioni migliori per vincere spesso la sfida elettorale. C’è più gente di sinistra nelle nostre società perché i valori della sinistra sono più attraenti, generano maggiore speranza e perché esiste una maggioranza di cittadini che è favorevole al progresso sociale nell’equità, alla crescita della libertà.

Credo che la sinistra non vince quando non è autentica.
E l’autenticità comporta prima di tutto la realizzazione degli impegni presi e il non cercare pretesti di stato per non fare le cose
.”

Noi diamo per scontato che l’Italia sia un paese maggioritariamente di destra.
A me non sembra né ovvio né normale che sia così.