Premesso che:
a) I prof vanno ovviamente giudicati per quello che fanno nell’esercizio delle proprie funzioni e non altrove, e questo nell’interesse della società tutta, ché la nostra libertà è un bene collettivo: in un mondo dove i comportamenti privati rendono un docente ricattabile, si fa presto a passare all’epurazione politica e/o al “Promuovi mio figlio se non vuoi che racconti di quella volta che…”
b) Ce ne sono di eccentrici, diciamocelo, ed è che ho spiegato più volte come fare il prof sia una scelta nevrotica da manuale, ché nessun adulto serio potrebbe mai davvero desiderare la nostra gavetta né il nostro stipendio e quindi non lamentatevi, se capita che non si sia del tutto adulti né seri
c) Io sospetto, in fondo, che dietro questo fiorire di prof in tanga, prof che fanno le cosacce con gli alunni e prof che girano nude in metropolitana, ci sia una precisa strategia di marketing del ministero volta a incentivare la presenza maschile tra le cattedre italiane ché, si sa, la femminilizzazione del mestiere è uno dei problemi della scuola e, visto lo stipendio che lo Stato offre, trovo che l’ideatore di questa strategia occulta sia un genio assoluto
Premesso questo, dicevo, lascio, sul torrido caso del giorno, la parola ai colleghi di it.istruzione.scuola.
Carmine: “Secondo me per la collega (se non si sta morendo di fame) è una buona notizia, tra qualche anno riceverà gli arretrati di stipendio con gli interessi e i danni. Se invece avesse bisogno di un fondo di solidarietà, è nostro dovere difendere i colleghi che subiscono abusi.”
Earendil (dopo che mezzo forum si era chiesto se la collega si faceva retribuire o meno per le sue prestazioni porno): “Stai a vedere che alla fine la licenziano per aver prestato altra professione senza aver prima chiesto il nulla osta al Dirigente Scolastico.”
Precisazione di Carmine: “Per le attività artistiche non occorre il n.o. del DS.”
Maurizio Pistone (collega che amo da anni, btw): “Io i vegetariani proprio non li capisco.
Insomma, che pretendono, io mi dovrei vergognare di mangiare bistecche?
Sono forse anormale?
Se mio figlio avesse una prof vegetariana, non mi sentirei tranquillo.”
Sonia: “Ho visto il video della pornoprof, per dovere di informazione. Secondo me il capoccia del CSA per deciderne la sospensione è andato a deliberare al bagno…”
Carmine: “Era una riunione di gabinetto.”
Massimo Manca: “La cosa migliore la fa la Curia, che se insegni religione e sa che convivi, ti licenzia. Diamole in appalto anche la gestione delle altre discipline. Un po’ di moralità, e che cavolo.”
Federico Spanò, dopo avere visto il video: “Sono preoccupato per quelli che si mettono a fare i garantisti in un caso come questo. La potrebbero anche destituire per infermità mentale, a quanto vedo.”
Sonia, in risposta a Federico: “Beh se lo dici perchè le piace il pisello, mi trovi d’accordo.”
(Precisazione, sempre di Sonia: “Io ho una sessualità diciamo alternativa ed inoltre suono hard rock psichedelico in una band discretamente famosa fra gli appassionati del genere… Sul lavoro sono un gioiellino di professionalità ed affidabilità, senza falsa modestia. Se si danno questi precedenti potrebbero sospendere anche me per il vecchio adagio” sesso, droga e rock ‘n’ roll”??“)
Federico, non senza dar prova di un certo buon senso: “No, lo dico perché bisogna essere sbroccati a credere di poter fare l’insegnante e contemporaneamente dare quel tipo di spettacoli.”
Carmine, infine, fa il punto della situazione segnalando il problemuccio che poi ci sta a cuore: “Ma se si facesse passare una cosa del genere, quale sarebbe il limite della vita privata sotto il quale sarebbero possibili tali assurde ingerenze?”
Infine, nelle pieghe della cronaca, una piccola rivelazione: è una precaria, la prof sospesa. Non è di ruolo.
(Io li trovo così paciocchi, i colleghi. Che ci posso fare.)
Se non sbaglio, molte delle performances della ‘pornoprof’ postate su youtube, erano in posti pubblici tipo gli autobus o i treni della metropolitana. Ora, sempre se la memoria non mi inganna che la giurisprudenza sta al sottoscritto come l’ingegneria ad una trota salmonata, esiste una legge che definisce ‘l’atto osceno in luogo pubblico’. Pertanto, se un giudizio deve essere espresso sulle ‘esibizioni’ di questa personcina, questo dovrebbe arrivare dal magistrato credo. Non dal preside! Non vedo a che titolo l’autorità scolastica possa decidere sui comportamenti sessuali dei docenti senza scadere nell’opinionismo del ‘secondo me…’, magari pronunciato da qualche bacucco che, come dice il tuo collega, un istante prima di entrare in commissione giudicante, era chiuso al cesso a farsi del male.
Tecnicismi a parte, io una prof cosi’, quando ero al liceo, l’ho sempre sognata…ad essere sinceri.
Sono combattuta. Però ecco l’idea che una non possa avere una vita privata – per quanto “bollente” – perchè fa la prof mi lascia di stucco.
Oltretutto io non trovo la pornografia neanche immorale, purché sia fra adulti e consenzienti e non ci sia sfruttamento.
Ma l’atto in sè, il sesso della pornografia, io lo trovo casomai sgradevole o comunque lontano dalle mie, di fantasie.
Siamo sempre alla solita storia del bacchettonismo più triste e patetico che dilaga da sempre nel nostro paese e quel sentirsi rassicurati tipico di certe fasce sociali (o di certe categorie tipo “I GENITORI” o “LE MADRI”) in cui la regola sacra è “occhio non vede, figlio non fa domande scomode”.
Come si può parlare di “vita privata”, quando è tutto così pubblico, in questo caso di “doppia vita”? Mi pare solo un piccolo scandalo da cronachette pruriginose. Tranquilli, la libertà non è in pericolo (perlomeno in rapporto a questa vicenda, che ben altre cronache danno i brividi). saluti da omniaficta
Tutte cose che non mi fanno assolutamente pentire di aver rifiutato (proprio qualche giorno fa) una chiamata di ruolo alle patrie scuole medie, per rimanere in Grecia a lavorare nell’editoria e insegnare italiano a stranieri.
Che dirti, ognuno c’ha i suoi difetti.