Avevo parlato di Fouad qui e qui e la storia era stata poi ripresa sul Corriere Magazine da Edoardo Vigna (PDF qui link: fouadpdf).

Apprendo or ora (grazie, Cairoli!) che è uscita la seguente notizia:

Ora, dopo quattro mesi di interrogatori quotidiani, il blogger è stato rilasciato: non ha mai avuto un avvocato a sostenerlo, rare le visite, pochissime le informazioni trapelate riguardo ai motivi della detenzione. Ma le autorità saudite non sembrano essere tenute a giustificare alcunché: le leggi locali prevedono che i cittadini possano essere trattenuti per periodi fino a sei mesi senza che vengano formalizzate delle accuse.
Fouad è stato rilasciato senza essere stato investito di alcuna accusa, ma la strategia delle autorità saudite è di ampio raggio: molti dei blogger locali che dedicano la propria attività in rete all’analisi della sfera politica e sociale saudita si sono rifugiati nell’autocensura o hanno abdicato alla propria libertà di esprimersi liberamente.

Meglio tardi che mai, come dicevo.