Scopro solo adesso, e grazie a Georgiamada, il perché del senso di perplessità lasciatomi dal film “The Millionaire“, peraltro bellissimo. Lo spiega Soul Food qui:
I due bambini protagonisti della pellicola, a un certo punto, vedono assassinata la madre davanti ai loro occhi. Un lavatoio pieno di donne che lavano e bambini che giocano felici viene assaltato a sangue freddo da un centinaio di uomini inferociti, armati di bastoni e molotov, che picchiano e bruciano senza pietà tutto quello che si trovano di fronte. Compresa la povera madre dei due bambini. Una scena di violenza gratuita che segna lo spettatore, e gli avvenimenti che seguiranno.
Una voce si ode chiaramente fra le urla e i rumori: “Aiuto, sono musulmani, scappiamo”.
E continua:
Una voce che, con ogni probabilità, nella versione originale non c’è. O dice altro, come vedremo.
Perchè?
Perchè i due fratelli protagonisti, e quindi presumibilmente anche la madre, sono evidentemente musulmani.
C’è scritto in ogni recensione estera del film, intanto, e anche in qualche recensione italiana. C’è scritto nei riassunti della trama precucinati per i siti specializzati esteri. E poi: si chiamano Jamal Malik e Salim Malik, nomi non molto cristiani e nemmeno molto indù. E poi: Jamal dice chiaramente di ricordare suo malgrado benissimo Rama, divinità indù, da lui associata per sempre alla morte della madre. E poi: a un certo punto Salim prega rivolto verso la Mecca su un tappetino, nella classica postura in cui pregano i musulmani. Salim stesso più volte nel film esclama convinto un “Dio è grande” che sa molto del classico “Allahu Akbar”, ma che forse pareva brutto tradurre con “Allah è grande”. Per non urtare la suscettibilità del pubblico italiano, probabilmente.
Quindi:
Ma soprattutto, sono musulmani perchè lo dice Danny Boyle stesso, in questa interessante intervista incentrata proprio sui temi religiosi del film (non a caso elogiato da vari musulmani proprio per le caratteristiche normali e per nulla associate a terrorismo o violenze varie che hanno il personaggio di Jamal e quello della sua amata Latika):
Domanda: “Che ruolo gioca l’essere musulmano di Jamal?”
Risposta: “Molto importante all’inizio, perchè sua madre viene uccisa in un disordine, un disordine religioso scatenato da nazionalisti indù di destra.”
Conclusione: i due ragazzini musulmani protagonisti del film, diventati orfani per mano di fanatici hindù, diventano, nel doppiaggio italiano, due ragazzini hindù diventati orfani per mano di fanatici musulmani.
Fantastico, nevvero?
I doppiatori, al momento, hanno dichiarato di essersi sbagliati in buona fede. Dal canto mio, mi sto prendendo a sberle da sola: la scena in cui Salim fa la sua preghiera islamica mi aveva colmato di perplessità, e non era l’unica incongruenza del film. Il fatto che me la sia passivamente tenuta, la mia perplessità, mi dice che non sono esente dal rimbambimento generale che circola in questo paese.
ma dai, si fa fatica a crederci (io il film ancora non lo ho visto)
bah, non fosse questo il periodo che è verrebbe quasi da mettersi a ridere: purtroppo c’è ben poco da ridere…
è vero, anche a me quella frase aveva lasciato come un punto interrogativo… E ripensandoci, che i doppiatori dicano che si sono “sbagliati” quando appare chiaro dalle immagini che è la divinità indu, in quell’avvenimento, portatrice di violenza, mi rende altrettanto perplessa.
Cavoli, è vero, ho controllato ora, hai ragionissima! in quella scena sono gli assalitori che dicono “they’re muslims, get them!”, come si legge anche nei sottotitoli (che nn so se al cinema c’erano).
In effetti in molti casi lungo tutto il film c’erano incongruenze tra sottotitoli e doppiaggio, per cui non escluderei a priori la “buona fede” dei doppiatori.
Magari senza cercare complotti, semplicemente abbiamo in testa un tale lavaggio nel cervello da associare automaticamente la violenza religiosa all’islam, e di qui le sviste.
Devo dire che a me il dubbio non era nemmen venuto — era cosi’ chiaro che i due bambini erano musulmani e che gli aggressori erano indu’ che non ho nemmeno registrato l’inversione nel doppiaggio.
Ho letto un commento proprio su questa frase ieri, su Internazionale. E mi sono venuti dei dubbi anche sui film che ho visto nel passatto.
Comunque credo anche io che questo sia il risultato di un lavaggio del cervello che subiamo quotidianamente e che, a quanto pare, dà i sui effetti!
io ho fatto peggio, sono andata a vederlo senza leggere niente prima e aspettandomi un film tipico indiano con balletti a tutto spiano. Quando c’è stata la tragica aggressione con l’uccisione della madre, non ho registrato che dicessero che gli aggressori erano musulmani… mi sono lasciata trascinare dalla tragicità della scena senza ascoltare molto quello che dicevano… poi ho dato per scontato che i bimbi e la mamma fossero musulmani per i nomi. Però che distratta che sono!!!!!!
carissima, ho segnalato il tuo post al collega Gino Buscaglia che si occupa di critica cinematografica sulla Rete Uno della Radio Svizzera (www.rtsi.ch). Ne parlerà venerdì mattina alle 10.30 circa nella sua rubrica e ti ringrazia molto.
testualmente mi scrive:
“Cara Mirella,
La cosa mi lascia perplesso e mi allarma: io ho visto il film in versione originale ed era EVIDENTE che i due ragazzi erano musulmani e che il pogrom nel quale viene uccisa la madre era fatto da integralisti hindù!
La perplessità mi viene dal fatto che i doppiatori si dichiarino “in buona fede”: com’è possibile?! Temo – ed ecco l’allarme – che si tratti invece di una bieca operazione, coerente purtroppo con l’aria che tira oggi in Italia.
Grazie della segnalazione, di cui farò buon uso nella mia rubrichetta del venerdì.
Ciao.Gino”
Ciao Lia, grazie.
Mirella
Mah… una roba del genere non so se sia peggio farla apposta o “in buona fede”.
Se davvero traduttori e doppiatori non si sono accorti di niente è un esempio di lavoro fatto col culo paragonabile a quello di un dottore che manda all’altro mondo un paziente per un’appendicite, o a quello di chi costruisce scuole che crollano addosso agli alunni. Credo che nel millennio prossimo tutto ciò lo chiameranno in sintesi Medioevo.
No la buona fede qui non c’è di sicuro.
Per molto meno in alcune sit-come (una su tutti Friends) sono stati doppiati come spagnoli (con nome e accento, Lia ne saresti orripilata) personaggi che in originale erano italiani (quindi eccessivi e cafoni come ci vedono gli americani) affinchè il pubblico italiano non si “offendesse”.
e tra parentsi i “riots” muslim verso integralisti hindu sono stati, spessissimo, iniziati dagli hindu. e parlo con estrema cognizione di causa.
anche io ho visto il film e avevo abboccato…cioè non ci avevo nemmeno pensato alle incongruenze, e quando Salim prega, ho solo pensato che l’ avesse fatto apposta a diventare musulmano per compiacere il boss, e magari, ferire il fratello…
che storiaccia…ma fino a dove si arriverà?
que fuerte…
No, non ci vedo mala fede, solo sciatteria, mancanza di rispetto per il pubblico e mancanza di professionalità. Lo stravolgimento di dialoghi e situazioni nelle traduzioni sono purtroppo molto comuni, in Italia. Per dire, a fronte di questo episodio, ricordo il telefilm La Tata, ancora in replica. In quel caso, si è cambiata non solo l’origine della protagonista ( da ebrea del Queens, con qualche trascorso in un kibbutz, a italiana, anzi ” ciociara” da mi pare Frosinone o provincia), ma addirittura anche la sua ” situazione familiare: sua madre diventava sua ” zia”, la nonna, invece, diventava la suocera dela zia. Con qualche effetto buffissimo , straniante e ridicolo. E anche moritificante per l’intelligenza degli spettatori.Per esempio, si diceva che la protagonista ( ufficialemente cattolica ) andava a pregare, e veniva inquadrato il JewisCenter, spesso si parlava di circoncisione, e così via. Ricordo l’episodio in cui i protagonisti si sposano. Ebbene, la futura sposa chiede il doppio matrimonio cattolico-ebreo, e nella ” traduzione” italiana, gli sposi fanno un breve accenno al fatto che ci sarà anche un ” assessore” a celebrare il matromonio, e l’ “assessore” sarebbe il rabbino per lei!:) E al matrimonio vengono inquadrate le due fila degli invitati. In una fila, ci sono tutti i parenti maschi della sposa con tanto di kippà in bella mostra. Insomma, ridicolo sparso per ogni dove. Ancora mi domando il PERCHE’ di quello stravolgimento. Tra l’altro, potrei capire il fare diventare lei italiana e cattolica per , forse, rendere più ” familiare ” il carattere, ma perchè cambiare persino la sua struttura familiare?
ma insomma, se i doppiatori l’hanno fatto per svista e se la lucky red non se n’è nemmeno accorta vuol dire che lavorano veramente a cazzo di cane. doppiano i film e li mandano nelle sale di tutta italia senza neanche capire di cosa parlano. per di più di questo sapevano benissimo che lo avrebbe visto un sacco di gente. tornate alle elementari
The Millionaire: nella versione italiana la destra indù diventa mussulmana | Yourpage live news aggregator
[…] e la madre, che nella verità viene colpita da degli ultra nazionalisti indù, per noi è colpita da dei mussulmani. Ho scritto alle case produttrici perchè prendano una presa di posizione […]
non credo siano sviste…ho visto il film e mi è piaciuto molto, ma quella scena mi era sembrata veramente gratuita. “Solito stereotipo di musulmani assassini..”ho pensato, poi (ero con un’amica anche lei musulmana) ho avuto un po’ di confusione (e anche lei..) non capendo più a che religione appartenessero originariamente. Purtroppo sono convinta che nel nostro paese come in altri ci sia la volontà chiara di rafforzare il disprezzo verso l’Islam anche attraverso mezzi susubdoli come questo..