Questo paese imbarbarito, becero e, da un paio di anni, ottuso come non l’avevo mai visto.
Questo clima avvelenato e velenoso.
Questi media, quest’opinione pubblica alla costante ricerca di colpevoli, di mostri, di nemici…. la paranoia come trend.

Giornale di due giorni fa: “Black out in Italia: colpa dei verdi”. Cercare il nemico, senza un attimo di tregua. Il desiderio ossessivo di puntare un indice accusatorio da qualche parte, il bisogno malato di proiettare all’esterno tutti i mali per sentirsi detentori del bene assoluto, della virtù totale…

Applicato ad una persona, tutto questo sarebbe una cartella clinica.
Applicato ad un’opinione pubblica, è la nostra situazione politica.
Personalmente, parto con il sollievo di abbandonare un paese profondamente malato.
Una politica che ha, come soggetto sociale di riferimento, il Paranoico.

La racconto perchè è sintomatica…
Io leggo ogni giorno il blog di Gianna; lo trovo estremamente civile, oltre che informato, attento, utile etc. E trovo profondamente civile anche Gianna, ragion per cui non mi ha stupito, l’altro giorno, vedere un suo messaggio in cui riportava le parole di un tale presentato come persona di idee opposte alle sue ma con cui le discussioni erano “sincere e corrette”.
Il tale. nel messaggio pubblicato da Gianna, invitava ad andare in Israele per “vedere anche l’altra faccia della palestina” (cito con copia-incolla), e a scoprire “la gente di Israele ,stando in mezzo a loro, seduti in un bar a chiaccherare allegramente sorseggiando un caffè…………”.

Bene.. io, di solito, evito di mettermi a discutere con chi la pensa diversamente da me, su questi temi: dopo anni di discussioni in rete, mi sono abbondantemente stufata.
Ma, fuorviata dal contesto generale di civiltà, stavolta ho risposto.
Una cosa minima, di tre righe, in cui facevo notare che, in genere, la quasi totalità dei visitatori di quelle zone si reca in Israele, non nei Territori o a Gaza, e solo una minoranza di questi, poi, arriva a conoscere “l’altra faccia”, che è la Palestina.
Su mille turisti, aggiungo adesso, 990 vedranno SOLO la gente di Israele nei bar. Anche perchè i Territori o Gaza non sono, diciamo, famosi per le loro infrastrutture turistiche…

Mi pare un commento oggettivo, di semplice senso comune, direi anche banale…. niente di dirompente o sovversivo, no…?
Be’, a giudicare dalla reazione del tizio, forse se la sarebbe presa meno se gli avessi offeso la Mamma.

Perchè, come al solito, quelli della sua specie sono incapaci di rispondere ad una semplice considerazione senza scadere nell’attacco personale, nell’insulto, nella schizzata di odio e, insomma, nello show consueto.
E via, quindi, con una serie di “pseudo intellettuale”, “snob”, “finta sofferente” o quant’altro, lanciandomi per giunta torve esortazioni a “parlare d’altro”… solito repertorio, insomma, improbabile e fuori luogo, visto che io non so nemmeno chi sia, quindi non ho insulti personali da rivolgergli, e lui non sa nulla di me, quindi il suo imprecare è esattamente uguale a quello di un ubriaco in metropolitana che inveisce contro i passanti.
E usando il plurale maiestatis, per giunta, e strepitando che il mio blog non gli piaceva e non ci sarebbe venuto… una cosa ridicolissima, davvero.

Lì per lì avevo pensato di rispondergli, poi ho lasciato perdere.
Chissenefrega, insomma…
E invece, rieccolo qui.
A 24 ore di distanza, ossessivo e torvo, credendosi spiritoso in versione sgrammaticata e tirando in ballo il mio lavoro e i miei alunni…. ma cos’è, non ha dormito stanotte…? Ma che vuole? Ma gli risulta così intollerabile, che una ritenga che ci siano più turisti a Tel Aviv che a Ramallah…??
Ed ha intenzione di andare avanti per molto, a rompere i coglioni…?

Io ritengo che i paranoici ossessivi abbiano a disposizione parecchi strumenti, per trovare sollievo e stare meglio: i farmaci, il voto a Berlusconi, lo spettacolo delle bombe in Iraq, l’infinità di foto di musulmani di ogni età fatti a pezzetti che circolano su internet…. non basta, tutto questo, a placarne le pulsioni violente…?

Ma insomma, dico io…. un pensiero sereno, ogni tanto, pure gli farebbe bene….
Un giro in bici.
Un amore.
Un panorama.
Un gelato.
La vita, semplicemente….

Non si può odiare a tempo pieno, avvelenarsi full time, stanare i “cattivi” 24 ore al giorno.
Non potrete più dormire, andando avanti così, perchè cercherete i pro-palestinesi sotto al letto.
Non potrete più mangiare (il “voi” è d’obbligo, dopo il plurale maiestatis del nostro…) perchè crederete di vederli nell’insalatiera, sulla punta della forchetta…
Calma.
Prendetevi un altro tavor.
Votate un’altra volta, anche per finta..
Curatevi, insomma.

Tornando al “tu”: curati, pazzoide. Ti ho dedicato un messaggio perchè ti ho trovato sintomatico di un clima. Fatto ciò, passi d’ufficio alla categoria “casi umani”, e non troverò altro tempo da dedicarti.