Omayya e’ una delle mie cartoonist preferite.
Donna, trentenne, palestinese di Gaza, figlia di profughi, ex studentessa brillante, ex prof di matematica e, infine, vignettista delicata o feroce su Al-Quds , appassionata cronista della vita nella Palestina occupata.
Mi piacciono, le cose del mondo interpretate dalle donne: la sensibilita’ per i particolari minimi, la capacita’ di condividere le emozioni, la spietata lucidita’ tutta femminile che ti tiene agganciata alle cose reali e ti rende difficili le fughe verso l’astrazione.
Questa e’ una cosa reale, per esempio, ferocissima proprio per la sua dolcezza, ed evidente frutto della matita di una donna:
Se andate sul suo sito, vi chiederete chi diamine e’ il tizio con gli occhiali nella foto a destra, e cos’e’ quella pagina piena di foto, con lo stesso tizio che balla, e poi e’ morto, e un sacco di scritte in arabo…
A me, qualche mese fa, e’ andata peggio.
Cliccavo, e il sito non c’era piu’; l’unica cosa che vedevo era questa:
Lo stesso ragazzo negli occhi di una donna, presumibilmente Omayya stessa, e lacrime di sangue.
E basta. Sito chiuso.
Insomma, quello e’ il marito di Omayya.
Attivista di Hamas, ucciso a Maggio dagli israeliani durante un raid a Gaza.
Lascia una bambina di un anno, Nur, che adesso Omayya tira su da sola.
La storia, raccontata da Danny Rubinstein dell’Haaretz e pubblicata da Aljazeerah, e’ qui.
Il sito, adesso, e’ di nuovo aperto, e le vignette di Omayya sono piu’ militanti, piu’ dure.
A volte una se lo dimentica, cosa c’e’ dietro il lavoro di uno scrittore, di un intellettuale, di un cartoonist o di un cronista palestinese.
Non ne esci mai, non smonti e torni a casa…
E’ ogni giorno della tua vita, da quando nasci a quando muori.
E sono i tuoi morti, quelli di cui racconti.
E le vignette di mahjoob.com? Alcune sono davvero geniali, quella del 6 settembre 2003 ? una tra le pi? belle che io abbia mai visto. Tempo fa ho comprato un libricino, “Palestina su curta”, in cui sono raccolte alcune delle vignette del nostro Vauro, bellissime.
Ops, “Palestina su CARTA”.
Gia’ linkate, alla voce Hajjaj…:))
C’e’ una gran bella scuola di cartoonists, in questa parte del mondo.
E “Cartoons” e’ una materia, a Belle Arti.
Ho conosciuto il prof che la insegna nell’universita’ di qui, e la sua facolta’ e’ di fronte alla mia.
Mi riprometto di farci una passeggiata, un giorno.
Questo post merita un posto d’onore in un futuro saggio sulle “verit? selettive”. E’ evidente che gli israeliani non muoiono, fanno solo finta.
Ora la troia non potr? pi? mettere in giro le sue cazzo di vignette, il sito ? stato chiuso…una schifosa islamica in meno
Credo che certi post si commentino da soli
se hai qualcosa da dire, dillo apertamente e senza offendere, se no imbraccia un mitra e vai in prima linea, invece che stare al caldo a casa tua.
Saluti