Il disgusto che, da sempre, provo per il terrorismo basco l’ho espresso su questo blog già diverse volte, denunciando l’agghiacciante superficialità di siti come War News ed Erroneo nel presentare la questione.
Vedi Storia di un non link, Pasticcio alla basca, Ma quali Baschi? etc.
Adesso scrivo solo per tenermi compagnia, che la Spagna è il mio secondo paese, Madrid è la città in cui vive mia figlia e quello che è successo è un lutto enorme e un altrettanto enorme punto interrogativo sul futuro.
Mi ha svegliato il cellulare, questa mattina: “Mamma, sto bene.” “Eh? Ah, brava, mi fa piacere…”
“No, è che qui stanno scoppiando bombe ogni 5 minuti, ci sono cento morti, non volevo che ti venisse un colpo scoprendolo su internet.”
E così ho avvisato i colleghi del palazzo, sono scesa da loro a vedere TVE, che io non ho la televisione, e mi sono vissuta tutto l’incrociarsi di telefonate, “chiamo mio padre”, “oggi ci sarà lezione?”, “al Cervantes sono in riunione”, “non ci credo, che il governo non avesse idea di cosa si preparava”, “Dio mio, cosa succederà adesso?”
E intanto, su TVE, i morti.
Un signore grasso (o ciò che ne rimane) steso sul binario, con la giacca che gli si alza per il vento.
Cadaveri insanguinati.
Gente estremamente composta che racconta ciò che ha visto.
Il ministro degli Interni, professionale e capace di trovare le parole giuste senza sbavare (altro che i nostri) che rassicura la nazione e invita alla serenità.
TVE come gli spagnoli, assolutamente realista davanti alla morte e al sangue (la RAI non le mostrerebbe mai, certe immagini) e, allo stesso tempo, asciutta e lontana mille miglia dalla retorica e dall’emotività sbracata.
No, un attimo:
il bello della diretta. Ho appena risposto al telefono: Julia dice che i morti sono 178 e che comincia a girare voce che sia stata Al Qaeda, visto che la rivendicazione dell’ETA ancora non è arrivata.
Questa è una roba da mettersi le mani nei capelli. Fa seriamente paura.
ETA ha fatto la sua abilissima campagna elettorale, in questo periodo (vedi Catalunya), riuscendo ad inchiappettarsi la sinistra spagnola e a spalancare completamente le porte alla destra, come ogni buona organizzazione terrorista che si rispetti.
Ha fatto le cose ancora più in grande di quanto si pensasse?
Sono stati loro o no?
Loro da soli, loro alleati ad Al Qaeda, loro usati per tappare definitivamente la bocca all’opposizione, a 3 giorni dalle elezioni?
Io ho la nausea.
Scenderò a rimettermi davanti alla televisione e penso che nemmeno scapparsene in Egitto, serve a difendersi da questi tempi agghiaccianti.
Su Marte, vorrei andarmene.
(I primi blog spagnoli a parlarne, questa mattina: Por la boca muere el pez, Malos pensamientos e La cosa humeda, da cui ho preso la foto.)
Aggiornamento: la lista dei blog spagnoli che ne parlano è qui.
Ancora aggiornamento: notizie in tempo reale e diretta TV su www.plus.es/.
In questo momento parla Aznar. Tre giorni di lutto nazionale. Non riesco a capire quando si faranno le elezioni, a questo punto. E Aznar parla di ETA. Non li nomina mai direttamente, ma parla di loro.
E ci sono state altre esplosioni per strada, a Madrid.
(Io non riesco a telefonare in Spagna, quindi uso il blog: fammi la cortesia, tu. Sì, tu. Stattene a casa, oggi. Dico sul serio.)
L’ho appena visto!
E lo sapevo, io, che passare da te era un’ottima idea! :)
Grazie. :***
Lu: Pupi è ok e, grazie al cielo, questa mattina ha avuto la brillante idea di scendere alla cabina e telefonarmi immediatamente per dirmelo.
Pare che le linee telefoniche siano in tilt e, ogni volta che provo a richiamarla, mi risponde una voce in inglese che mi dice: “Sorry, il PAESE che sta chiamando non è al momento raggiungibile.”
Figurati.
Se non mi avesse chiamato, credo che adesso starei letteralmente dando i numeri, che Atocha è zona sua.
Ho appena sentito la conferenza stampa del ministro degli Interni.
Dice che il governo non ha dubbi e che è stata ETA.
Qui nessuno sa cosa pensare.
Lui lo ha affermato con una tale forza che, se venisse fuori che non è così, ci farebbe una figura spaventosa.
E siamo a 3 giorni dalle elezioni, mi pare pazzesco.
Deve sapere cosa dice, non mi pare possibile che sia diveramente.
D’altra parte, già era stato sventato un attentato a Burgos contro un treno che andava a Madrid, organizzato nello stesso modo, con l’esplosivo in uno zaino etc.
Ed ETA, in questa campagna, è intervenuta con una forza (e una sottigliezza strategica) pure abbastanza inedita.
Qui è da settimane, che si prevedeva un attentato come si deve alla vigilia delle elezioni.
E poi, dico io, che gliene frega ai terroristi islamici di fare una cosa simile in Spagna a tre giorni dal voto?
Io non ci voglio nemmeno pensare, che possano essere stati loro. Non voglio pensare alle conseguenze di una cosa simile.
Una che è italiana, poi, non può non ricordare la nostra strategia della tensione e tutti gli annessi e connessi.
Non so proprio cosa pensare, porca miseria.
(P.S. Lu: sono passata da te ed è stata, pure questa, un’ottima, ma proprio ottima, idea.)
Io non capisco. Qual è lo scopo? Come si fa a pensare a “loro”, i morti, da contrapporre a un “noi” che ne decide la morte? Come si fa a pensare a un “buon motivo” per ammazzare centotrenta persone? O una persona? Che senso ha?
I morti sono circa 190, i feriti 600. Oggi Is andava a togliersi i punti, e nel suo ospedale, lontano dalla zona delle esplosioni, era appena arrivato un autobus di circa 100 feriti.
Uno non se ne fa una ragione: non capisce perché tanti morti civili (… nemmeno politici in realtà, ma almeno avrebbe più senso. Avrei capito il ragionamento se avessero messo le 4 bombe tutt’intorno al municipio, chessò. Ma cosa può esserci di significativo dietro alla morte di studenti, operai, madri e bambini?).
E nemmeno riesce chiaro il perché ETA si ostini a facilitare le elezioni al partito di destra.
Mha.
Ho visto le notizie. Brutta storia, anche perché inquietante e velata da una pesante cappa di disinformazione incrociata.
in ufficio (non ho ancora verificato): i ceceni hanno smentito di essere stati loro. I CECENI?
ma non era in francia che cercavano poco tempo fa bombe sui treni?
l’eta non ha mai fatto cos? che io ricordi
tutti ‘sti morti per una consultazione elettorale?
…
pupa ? ok?
ComidaDeMama
Estate
Volevo postare una canzone triste peruviana, ma dato che Lia>/a> forse passa di qua per rilassarsi un po’ racconto del porto davanti a casa. Oggi un pallidissimo sole occhieggia gi? da un paio di ore. E da una settimana il…
Volevo postare “Rin de l’angelito”, ma poi ho pensato a te e ho scritto qualche bagatella circa il porto davanti a casa. Scusa il basso profilo del mio conforto, ma sapendo che magari fai un giro da me, ho pensato di farti sorridere. Ho anche sentito underworld che vive a madrid, anche lui sta bene.
Metto un attimo da parte le nostre “incomprensioni”, inutile dire che ho pensato a Pupina, (e ho acceso la tele solo questa sera) ed insomma sono contenta di sapere che tutto bene e sono sconcertata dai fatti.
Un saluto.
Grazie, Poppy. :)
Un saluto anche a te.
ciao lia,
scusa la superficilita’ di erroneo sulla questione basca, ma noi viviamo a catania e le notizie dai e sui paesi baschi ci arrivano sempre di terza o quarta mano.
non siamo professionisti dell’informazione, ma studenti e lavoratori precari, quindi non abbiamo la possibilita’ e il tempo per verificare le notizie.
ti invito a parlarci su erroneo della questione basca, facendoci un po’ di luce.
grazie
ciao
Ciao, Antonio.
Ti ringrazio, ma non credo di avere altre luci che quelle di cui dispongono anche i vari siti (Basta Ya) etc. che ho segnalato in diversi post.
Cosa potrei dire di più o di diverso?
Voi siete catanesi: dovreste essere i primi ad accorgervi che applaudite, se fatti dai separatisti baschi, discorsi che, fatti da Bossi, dalla Liga Veneta etc. vi farebbero semplicemente vomitare.
Se poi ci metti che i leghisti nostrani si venderebbero anche la mamma, pur di avere un decimo dell’autonomia che ha il paese basco, la vostra simpatia per il giro di ETA mi riesce ancora più incomprensibile.
Dici che le vostre fonti sono di terza mano?
Non mi pare: riportate il punto di vista di Gara, che è poco meno (bisogna salvare le forme, già) che l’organo ufficiale di ETA.
Se, da bravi catanesi, vi venisse voglia di andare a chiedere agli operai, ai precari, ai disoccupati dell’Andalucia, dell’Extremadura e delle altre regioni povere della Spagna la loro opinione sui separatisti della facoltosa regione basca, forse scoprireste più di un motivo per identificarvi. Non con ETA. Con gli altri.
Voi avete fatto una scelta: mentre la Spagna piangeva 200 poveri cristi (immigrati, lavoratori che si alzano alle 6 etc.) saltati in aria, il vostro sito riporta che, in qualche carcere, i detenuti comuni (i poveri cristi, ancora) hanno insultato (ma come si sono permessi?) o preso a ceffoni qualche detenuto di ETA.
Che, magari, di cognome si chiama Pérez, ché non esiste dramma senza farsa.
Invece di portargli rispetto, pensa te.
Il giorno che un’ipotetica Lega Nord Armata metterà una bombetta a Bologna (da noi usa metterle a Bologna), immagino che gli ipotetici detenuti leghisti presso il carcere di Catania si vedranno offrire i cannoli…
Che ti devo dire?
Che nel paese basco non esiste altra repressione che quella (violenta, guarda) operata dai separatisti contro chi non è separatista?
Che le “ragioni” di ETA e compagni sono di stampo razzista (sì, cribbio, parlano di razza, come le vuoi chiamare?) e si basano su miti che, al confronto, il Signore degli Anelli è un saggio storico?
Che la Spagna è ricattata da 25 anni da gente che, in quarto di secolo, non è riuscita a spiegare cosa cristo voglia, a parte un indecente potere basato sulla forza, e chi cribbio rappresenti?
ETA si è presentata alle elezioni, tramite Batasuna, dalla nascita della democrazia spagnola fino all’altro giorno, praticamente.
Ha sempre e solo raccolto la stessa percentuale di voti che tutte le formazioni ‘antisistema’ raccolgono, ovunque si presentino e a prescindere da ciò che dicano.
Se in Gran Bretagna ci fosse il partito degli Hooligans, prenderebbe gli stessi voti.
C’è una nostra sinistra, dall’agilità mentale e la velocità di riflessi di un elefante sedato, che è convinta che a Bilbao (anzi, scusa, Bilbo. Come il Signore degli Anelli, ovvio…) ci sia ancora Franco e che ETA continui ad uccidere Carrero Blanco.
Quando i fatti, invece, ci dicono che stiamo parlando di un’organizzazione di “eroi” che è cresciuta e prosperata con la democrazia, non con il franchismo.
Dimmelo tu: quanti morti ha fatto, ETA, durante il franchismo?
E quanti ne ha fatti durante la democrazia?
Siamo a 40 contro 800, grosso modo.
Che ti dicono, queste cifre?
Io non so cosa dire, alle nostre organizzazioni di sinistra che simpatizzano con ETA.
Posso solo, sommessamente, pregarle di non mischiare le allucinazioni collettive in salsa basca con le tragedie vere e serissime.
Come quella palestinese, tanto per dirne una.
Fate del male alle cause autentiche, comportandovi così.