Sempre più difficile: sembrandogli banale dare notizie tempestivamente, questo blog ha deciso di darle prima che accadano.
Vedere, per credere, il post delle 19,37 del 5 aprile: “Oggi un collega mi ha detto che gli italiani avevano ucciso una decina di sciiti iracheni durante una manifestazione.”, con tanto di commento sotto in cui si ipotizza che il mio collega legga il futuro.
Che dire.
Noi ne abbiamo parlato, in dipartimento, lunedì alle 15.
Il Corriere dice: “Scontri a fuoco sono avvenuti nella notte tra lunedì e martedì a Nassiriya.”
I casi sono due: o devo correre immediatamente a comprare una schedina, possibilmente assieme al collega, oppure c’è qualche confusione con le date.
Mia, voglio sperare: ho letto solo il Corriere, non trovo nulla su Al-Jazeera e, comunque, solo a pensarci già perdo il filo.
Sicuramente da qualche parte ci sarà pur scritto, che è successo il giorno prima. Sono una ferma sostenitrice della teoria delle risposte semplici alle domande complesse.
Non ho voglia di cercare, quindi. Lo do per scontato e passo ad altro.
Passo, per la precisione, alla frase: “In un paio di occasioni hanno mandato avanti donne e bambini e in quei casi abbiamo sempre sospeso il fuoco» ha spiegato Chiarini.”
Una penserebbe che i miliziani armati vadano a sparare con gli zaini pieni di donne e bambini da tirare fuori all’occorrenza.
E’ un’idea che mi pare molto più bizzarra della confusione, almeno apparente, sulle date.
Non ti so dare una spiegazione sulle date ma credo di poterti dare se non una spiegazione, almeno un’idea su quanto accade. Se donne e bambini vengono usati come schermo vuol dire, il pi? delle volte, che si tratta di una guerra di popolo o di una rivolta che coinvolge tutta la polazione. Accade cos? in ogni parte del mondo. Ormai anche le tecniche di guerriglia sono globalizzate. il mio dolore ? che noi stiamo gli occupanti di un paese che ha subito guerre e embargo per motivi che hanno pochissimo a che vedere con la civilt? e molto con i consumi occidentali. Chiedo scusa a questo splendido blog per un’opinione non richiesta.
E’ sempre la solita storia. Come gli israeliani anche gli italiani usano la stessa tattica. Disumanizzare gli arabi in modo da giustificare il fatto che si spari nel mucchio.
Prova a leggere il libro che dici di non poter sopportare :-) Mi piacerebbe parlarne anche con te. Mi sa che mi sto invaghendo del tuo blog contro ogni previsione e idea di base. Ma forse ? il caldo. O il temporale in arrivo. O la sabbia che ? piovuta qui ieri. O che comunque leggere cose che nascono dalla mente ? fondamentale per capire.
Cavoli! :-)
La storia delle “donne e dei bambini” ? una faccenda ricorrente nelle guerre (guerre? chi le ha dichiarate e a chi?) del Medio Oriente. E’ anche un bell’argomento per demonizzare gli Arabi in generale e spesso i Palestinesi in particolare.
Ma chi scrive si rende conto che le battaglie avvengono in centri abitati e che l’unico modo per evitare di avere attorno “donne e bambini” ? ammazzarli tempestivamente? Mi ricordo che nella prima guerra del Golfo queste impiccione con i loro piccoli si erano messe in un rifugio che venne distrutto da una “bomba intelligente”, cos? intelligente da impedir loro di trovarsi dove i soldati “fanno il loro dovere”, cio? sparano e ammazzano. Fu una delle poche stragi di cui si parl?: di molte altre si tacque.
Perch? non proviamo a proporre a politici e giornalisti l’eliminazione del possessivo “nostri” di fronte al sostantivo soldati? Se fossero “nostri”, cio? se avesimo un qualche potere su di loro, li faremmo tornare.
augusta
Luca: i tuoi interventi fanno un immenso piacere a questo blog. :)
E, comunque, il punto ? questo.
Siamo gli occupanti e non siamo voluti n? dagli uomini che si armano, n? dalle donne, n? dai bambini.
Io me ne vergogno profondamente.
A me, molto modestamente, questa pare una prova di forza tra fazioni irachene in lotta per il potere. Ovviamente, visto che ci sono truppe straniere, queste sono coinvolte. Il fatto che queste fazioni utilizzino (senza il loro consenso o pi? probabilmente con) donne e bambini ? si la prova che le tecniche di guerriglia sono globalizzate, ma ? pur sempre criticabile come un’infamia: un uomo che per non farsi tirare addosso mette a repentaglio, appunto, donne e bambini ?, scusatemi, un miserabile. Che sia iracheno, americano o italiano.
Federico
Si metta d’accordo con se stesso, signor Saggini.
Escludendo, come lei stesso pare fare, che donne e bambini fossero l? contro la loro volont? (che fanno? Li spediscono l? con le catapulte?), mi spiega cosa desidera dalle donne irachene?
Ch?, se stanno a casa, dobbiamo radere al suolo i paesi per farle uscire di casa. Se escono e fanno manifestazioni, dovrebbero starsene a casa e, anzi, i loro uomini dovrebbero tenercele dentro, altrimenti non sono veri uomini.
Meno male che non sono una donna irachena: mi gettereste in una totale confusione, voialtri.
Quanto ai bambini in guerra: gi?.
Sembra di leggere le nostre storie del Risorgimento, o direttamente Cuore. Li avevamo pure noi, non ricorda?
Poi i nostri bambini si sono armati di Barbie, di Playstation, di TV e dei migliori asili del mondo.
Quelli iracheni, invece, no.
Nemmeno i palestinesini, se ? per questo.
Sar? perch? i loro genitori non li amano? Chiamiamo Telefono Azzurro e denunciamo LORO?? I genitori di questi bambini? O, magari, solo le loro mamme, ch? di orfani di padre ? pieno l’Iraq?
Lei ha un bel coraggio, signor Saggini.
Lo sa, vero, che di bambini, in quella manifestazione, ne mancavano 500.000?
Mezzo milione.
Quelli uccisi dall’embargo a cui l’Iraq ? stato sottoposto prima di essere invaso.
Quelli che, secondo Madeleine Albright, ? valso la pena ammazzare per “combattere” Saddam.
E’ curioso: abbiamo dei bambini arabi la stessa idea che abbiamo dei loro capretti sacrificati nelle feste: che l’unica morte accettabile sia quella all’occidentale.
Angelocesare: un giorno mi rinnegherai, lo so. :)
Non la leggo, la Fallaci. Non se ne parla proprio.
Perch? dovrei?
Quale ‘cibo per l’anima’ pu? scaturire dalla penna di quel concentrato di livore? Perch? non discutere assieme di Mein Kampf, allora?
Che differenza c’?, se non il valore storico del secondo rispetto alla prima?
Bisogna partire da un minimo di realt? condivisa, per discutere.
Io non discuto con i marziani, con i pazzi, con gli aspiranti sterminatori di popoli.
Con te, certo, discuto.
Ma non di una pazza, per favore. Non di una marziana, non di un’aspirante sterminatrice di popoli.
Trovami un altro argomento. :)
Ciao Lia, sul mio blog si parla di te.
Ciao, Mirella.
Ma qual ? il tuo blog?
Cara Lia, perfettamente d’accordo sul “minimo di realt? condivisa” necessario per discutere, una cosa, questa, che purtroppo sembra una merce sempre pi? rara o ? considerata addirittura stravagante, in Italia.
E comunque, chi lo dice che i presunti “miliziani” erano armati? Come si spiega che i morti siano stati solo iracheni? Questo significa che gli italiani stanno mentendo, secondo me.
E i giornali italiani: tutti, tranne il Manifesto, a preoccuparsi dei bersaglieri feriti, manco uno che esprimesse sdegno e piet? per i morti da noi (esercito d’Italia) ammazzati.
Mi sembra che la vita di un arabo, per un occidentale tipico, non conta proprio niente.
Qualunque sia la verit?, noi non lo sapremo mai…
Se anche un giorno verr? fuori che i 15 miliziani armati erano in realt? dei poveri cristi che ndavano al mercato…sara completamente inutile;
La stragrande maggioranza della popolazione ? gia completamente assuefatta dai messaggi pseudsubliminali dei media… ormai lo spirito critico nell’osservare la realta ? retaggio di qualche povero stolto che non si ? ancora adeguato alla massa…La verit? ? come ce la confezionano loro… siamo noi che non capiamo , non vogliamo capire, siamo noi in torto….
Lascia perdere Lia… ? inutile… il tuo sforzo di trovare chiarezza ? apprezzabile ma inutile.
Non ti rendi conto che per quanto tu ti sforzi, milioni di persone subiscono giornalmente il loro bravo lavaggio del cervello…ne si annulla la capacit? interpretativa….la realta diventa cio che ci viene disegnato…
Tutto cio viene a galla quando poi le varie verit? entrano direttamente a contatto, e tu ne sei l’esempio lampante…. ma non ti preoccupare stanno pensando anche a questo….
Ora non vorrei fare il pessimista… ma mi sa che George Orwell aveva proprio ragione…. un po piu tardi del suo 1984… ma ci siamo arivati….
purtroppo.