Credo che, nella nostra memoria collettiva, la scena del convoglio di militari americani che passa gettando caramelle ai bambini appartenga al contesto dell’Italia liberata, di zone in cui gli americani avevano il controllo del territorio.
In Iraq, dove la guerra è in pieno svolgimento, dove il controllo del territoro è l’ultima cosa che gli USA hanno e si calcola che le truppe americane subiscano più di 85 attacchi ogni giorno, lo scenario è spaventosamente diverso.
E’ appurato che i bambini sono stati chiamati con gli altoparlanti ed esortati a circondare il convoglio con la promessa di caramelle e dolciumi.
I familiari delle vittime – diversi dei quali avevano espressamente proibito ai piccoli di avvicinarsi al convoglio, proprio perchè era pericoloso – accusano apertamente gli americani di avere voluto usare i bambini come scudi umani.
E credo che qualsiasi adulto sulla terra considererebbe molto, molto imprudente attirare bambini attorno ai carroarmati, in una situazione come quella che c’è lì.
Doppiamente imprudente, visto che le esplosioni non sono state causate da kamikaze che, effettivamente, avrebbero potuto essere dissuasi dalla presenza dei piccoli, ma da autobombe collocate in anticipo e perfettamente prevedibili da parte di un esercito che, come dicevo, subisce attacchi di questo tipo ogni giorno.
Sui blog iracheni, sulla stampa araba e pure su quella americana.
One More Blog
Caramelle dagli sconosciuti
Un punto di vista diverso sull’attacco alla distribuzione di caramelle (36 bambini uccisi) su Haramlik. Da leggere e meditare. Interessanti i link proposti, Raed In The Middle. Al Jazeera e boston.com News….
Gentile signora Lia, leggo con interesse il suo blog anche se non condivido quasi nulla. Non entro, non metto un piede dentro, ma rimango all’ingresso e le chiedo dall’uscio se questo suo intervento non sia eccessivo. Non ? eccessivo voler vedere gli americani che si circondano di piccoli scudi umani?
La notizia mi sembra essere che i terroristi pur di colpire gli americani non si fanno scupolo di ammazzare molti bambini iracheni.
L’altra notizia ? evidentemente l’odio verso gli americani che anche in questa circostanza sono considerati i “primi terroristi” dopo quelli che hanno messo le autobombe. Ma queste sono le parole di famigliari distrutti dal dolore. Le sue non dovrebbero essere pi? equilibrate?
Gentile Sig. Matthias, pur condividendo la riflessione di Lia non mi trovo d’accordo con l’aggettivo “appurato”. Sto scrivendo un posti in merito, che sar? pubblicato sul mio blog per domani. Invito sia lei che Lia a leggerlo.
Gentile signor Matthias,
come avr? visto, io sto riportando la voce dei genitori delle vittime, dei blog iracheni e di giornali arabi ed americani.
Credo che ascoltare ci? che queste persone hanno da dire sia doveroso, e che censurarli perch? “poveretti, sono distrutti” sia una forma di censura un po’ arbitraria.
Vorrei sottrarmi alla logica della fede cieca nel Bene e nel Male: quella secondo cui gli arabi vengono spesso accusati di farsi scudo dei bambini (dei loro figli) nemtre gli americani mai e poi mai lo farebbero (nemmeno con figli non loro).
Rimarrei sul terreno dei fatti, e i fatti mi dicono che gli americani subiscono decine di attentati al giorno e che, in questa situazione, attirare i bambini con gli altoparlanti attorno a un convoglio che passa attraverso un territorio che non controllano, annunciando che i carroarmati distribuiranno caramelle, ? a dir poco imprudente e poco consono a degli adulti responsabili.
Lei ? un genitore?
Io lo sono: da madre, le assicuro che un’iniziativa simile mi sconcerta.
Posso chiederle in quale punto e per quale ragione effettiva le mie parole le sembrano poco equilibrate?
Lei, da uomo equilibrato, avrebbe trovato prudente permettere a suo figlio di farsi attrarre dalle promesse di quegli altoparlanti?
I residenti della zona parlano di altoparlanti, almeno secondo il Boston Globe e Aljazeera.
Stavo comunque pensando che in Spagna, durante le feste patronali, succede spesso che passino macchine o carri gettando caramelle ai bimbi.
E’ una scena che ho vissuto spesso con mia figlia, e poche cose riescono a creare una calca di bambini pi? di questa.
Bambini come scudi umani? Vedo che gli Ameriani hanno imparato qualcosa dalle truppe d’Isdraele… CHE SCHIFO.
Il grande che si nasconde diero un bambino… Mi sa tanto che questi sono alla frutta…
Temo che le cose siano andate cos?. Le caramelle degli americani sono uno stereotipo che si aggancia al chewing gum distribuito negli sbarchi in Italia della seconda guerra mondiale. Ma i freesbees distribuiti dall’Unicef a Baghdad sono ancora pi? ipocriti. Dobbiamo vergognarci.
Voglio rispondere, gentile Lia, alla sua ultima domanda.
Prima di tutto una cosa: quando scrivo “gentile” significa proprio gentile, non ? per fare del sarcasmo.
Lei mi chiede se io avrei ” trovato prudente permettere a mio figlio di farsi attrarre dalle promesse di quegli altoparlanti?”.
No, forse no. anche se dirlo da qui senza conoscere il posto non ha molto senso.
Errore o premeditazione degli americani?
Io penso ad una tragica imprudenza. Ma questo ? opinabile.
Quello che non ? opinabile, perch? ? un fatto, ? che i terroristi non hanno alcuno scrupolo, neanche di fronte a bambini iracheni, molti bambini. E questo mi sembra indubbiamente un fatto rilevante.
Dalla mancanza di questa considerazione, secondo me, si deduce la mancanza di equilibrio.
La “censura arbitraria” ? proprio quello che io contesto a lei: riportare solo quelle voci ? una selezione delle fonti molto parziale.
Ho mandato un post, ma non compare. Ho sbagliato qualcosa?
I bambini sono morti;dire che quando leggo notizie cos? mi piange il cuore ? poco. La cosa che posso aggiungere sono due :
1) se gli U.S.A. non avessero attaccato ILLEGALMENTE l’ Iraq ( e l’ha ribadito l’ Onu recentemente , se ci fosse ancora bisogno di formalit?)sicuramente quei bambini non avrebbero perso la vita , il DIRITTO alla vita , in quel modo assurdo .
2)Il dibattito riguarda il fatto che l’ esercito U.S.A. si circondi o meno di piccoli scudi umani.
A rigor di logica , io non sono mai stata in Iraq e non potrei rispondere. Per? guardo i fatti: i bimbi sono morti?S?.
E dove si trovavano? Vicino ad un convoglio americano.
Escludiamo per un attimo che gli Americani non abbiano mai chiamato i bambini con i megafoni .
Il punto ? che i militari sono consapvoli di rappresentare un obbiettivo perenne. Dunque non gli sarebbe costato nulla allontanare i bambini.
C’? stata una ” omissione” da parte loro ; avrebbe dovuto mandar via i bambini dal loro raggio di azione.Ma non l’ hanno fatto . Un omissione tale , per me , rappresenta una colpa .
Immagino che non si facciano avvicinare da un maschio adulto , per paura che sia un kamikaze. E se riescono a tener lontani gli adulti dai loro tank , possono fare in modo che non si avvicinino neppure i bimbi.
Se poi la stampa documenta il fatto che li chiamano con i megafoni , allora ? tristissimo. La logica perversa della guerra .L’ uomo che scende al livello pi? basso di tutti e perde tutti i connotati di essere umano .
Pensare che le truppe statunitensi abbiano volutamente cercato di utilizzare i bambini come degli scudi umani mi pare francamente un p? troppo.
Molto pi? sensato affermare che nel tentativo di “conquistare” i cuori degli iracheni qualcuno degli alti capi abbia pensato bene di uscirsene fuori con trovate del genere senza pensare alle conseguenze, pi? o meno come si era fatto per la base dei carabinieri a Nassirya distrutta dall’autobomba, costruita per dare l’impressione che da quelle parti fosse tutto tranquillo, tanto da ignorare elementari norme di sicurezza per delle truppe in zone di guerra.
Signor Matthias: io, ogni tanto, segnalo qualche episodio o punto di vista di questa zona del mondo, specie se mi pare che sia poco conosciuto in Italia.
Accusare questo blogghino di “censura” solo perch? non accompagno il tutto con ci? che ognuno di voi pu? leggere sul Corriere o sentire in TV mi pare un po’ eccessivo. Non trova?
Il termine “censura” che ho usato ? eccessivo, un poco di pi? di quello che lei simmetricamente mi attribuiva nei confronti dei genitori dei bambini iracheni.
In realt? avevo inteso questo suo intervento come una adesione alla tesi degli scudi umani, non come complemento alle altre fonti. Il sito che lei linka (raed in the middle…)non lo conoscevo. Immagino che sia anche autorevole, ma il suo intervento con tanto di colloquio immaginario tra un americano scemo e l’altro ancora pi? scemo che discutono su come imbrogliare l’opinione pubblica non mi sembra molto equilibrato. Pu? essere interessante, ma non equilibrato.
Saluti.
Caro Matthias, forse non ti sei accorto in che mondo vivi? L’Italia ? il paese dei misteri, lo ? sempre stato…Caso Moro, Falcone e Borsellino, Aerei colpiti da missili, le stragi inpunite ecc… In questi giorni un Ns. amico ? stato “volutamente” attaccato dal Corriere, che poi ha fatto le sue scuse in ultima pagina… Assistiamo al linciaggio delle due operatrici di pace da parte di alcuni giornalacci vicini al Polo e a Berlusconi… Poi, se non ti bastano le “torture” dei prigionieri civili iracheni(roba da lager nazisti o da film a luci rosse…), ci sono le statistiche, una media di 2 Americani ogni 200/350 civili Iracheni ammazzati dalla coalizione (dico coalizione perch? tutti debbono condividere le responsabilit?)…
Comunque non mi meraviglio, visto che ripararsi dietro i bambini, lo fanno gi? i soldati Israeliani, di scuola americana…
Una cosa comunque ? chiara che questi soldati americani, sono proprio una soldataglia, aprono il fuoco su qualsiasi cosa si muova, a differenza degl’altri eserciti presenti. Questo loro modo d’agire porter? la tensione tra civili ed occupanti ad un livello tale, che alla fine la coalizione dovr? darsela a gambe levate come in Vietnam.
Ti saluto cordialmente.
il terrorismo e’ una invenzione americana, sia nella terminologia sia nei termini operativi e di azione.Basta leggere la loro storia per capirlo e ne sappiamo qualcosa pure noi italiani.
Cara Lia, ho pubblicato la mia opinione in merito, corredata di foto. Spero che rappresenti una “via di mezzo” nella discussione tra te e il sig. Matthias.
io sono d’accordo con Danilo, penso che sia stata una mossa propagandistica; del resto hanno scritto che i bambini erano stati portati all’inaugurazione di una nuova pompa idrica, come se l’iraq fosse un paese pacifico dove non succede niente.
l’irresponsabilit? di chi aveva in carico quei bambini non si pu? sottovalutare.
poi che agli americani non freghi niente di mettere a rischio la vita degli iracheni era gi? ben chiaro
mia madre, classe 1944, dice che da bambina le dissero di gridare “Cingum! Cingum!” quando passavano i camion dei militari americani, ma non c’erano dolciumi, solo dei gran fucili…
Claudio, scusa, ma non capisco cosa intendi dicendo che il terrorismo ? un’invenzione americana.