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Apprendendo che avevo scansato per un soffio la bomba del Khan al Khalili, qualche tempo fa, la soave fanciulla che ho per figlia si è fatta due conti ed ha deciso che era tempo di affrontare il problema:

“Senti, mamma, stavo pensando: ma io cosa me ne devo fare del tuo corpo, se muori? Perché, se devo darti una sepoltura adatta a te, è un casino e ti devo cremare per forza. Pensavo che parte delle ceneri andrebbero nel Nilo, un altro pezzo dovrebbe andare a Napoli – ché in fondo, a pensarci, tu sei di lì – e quello che resta me lo terrei io conservato da qualche parte.”

“Occribbio, tesoro, ma il Nilo è inquinatissimo! A me fa un po’ schifo l’idea di finirci dentro, non sarebbe meglio il mare? Ma poi perché cremarmi, che è una cosa tristissima e poi come fai a sapere quale pezzo ti è toccato? Preferisco non doverti immaginare con le chiappe della mamma infilate in qualche cassetto, se permetti. Lasciami intera. E non conservarmi in casa, soprattutto, ché va a finire che mi perdi in qualche trasloco.”

“E allora dovrei trasferire la salma dall’Egitto…”

“In effetti è una procedura abbastanza costosa. Mi dispiace, tesoro.”

“No, i soldi li chiederei a papà. Più che altro, dove ti metto? Perché, renditi conto, io ti posso anche seppellire a Napoli, ma scordati che ti venga a trovare spesso: ti voglio tanto bene, ma non posso comprarmi un biglietto d’aereo tutte le volte che ti devo portare i fiori.”

“Va’ al grano, Pupina. Cosa stai cercando di dirmi?”

“Che a me sembra più pratico se ti seppellisco al paese di papà, nella Rioja. Lo so che l’idea non ti piace ed è per questo che volevo dirtelo: è la cosa più pratica per me e, tanto, tu saresti morta e per te non sarebbe un problema. E mi faresti risparmiare un sacco di trambusti e quattrini. Cerca di capirlo. Siamo d’accordo, allora?”

La soave fanciulla è un tipo pragmatico, l’ho sempre detto.
Io ho cercato di spiegarle che nella Rioja fa un freddo spaventoso, ma non le è sembrato che la mia obiezione fosse degna di considerazione.

Che dire, allora?
Archiviatemi assieme a dei prodotti tipici, almeno.