L’Acido Signore mi perdonerà se Haramlik aderisce alla sua benemerita iniziativa di intortamento (“Intortiam, intortiam, i pomposi pisquan!“) mantenendosi a igienica e schizzinosa distanza dal suo Premiato fino al punto di non riuscire nemmeno a pronunciarne il nome, giacché l’ultima volta che ho scritto la parola Pal… Palm… Palmghhh… (niente, non ce la faccio) ho poi perso il borsellino con dentro 150 euro e la Visa e, no, nulla potrà convincermi che non ci sia una relazione diretta, tra le due cose.
Scrat.
Mi pregio, comunque, di intortare il Pisquano per eccellenza, l’uomo più Pisquano della blogosfera, la pisquanaggine stessa distillata e fatta post.
E, se qualcuno avesse ancora dubbi sull’identità del mio Premiato, non ha che da andare su Google e digitare: Pisquano.
Ecco, dunque:
Il premio è da intendersi alla carriera, ovviamente, ma qui abbiamo una predilezione per questo post:
Il momento in cui mi guardo davvero è la mattina, in bagno appena sveglio, nudo.
Non solo mi guardo, ma qualche volta mi fisso, non spesso, ma non raramente.
Dal lungo sguardo che mi rivolgo mi sembra di vedere chi credo di essere, questo mi fa un po’ ridere: l’attimo dopo un lampo, e mi vedo.
Ecco, quel poco che so è tutto qui, e sono nudo.
[…] I primi tentativi sono stati un’impresa intellettuale colossale, immaginarmi nudo, fare l’inquadratura, premere l’autoscatto e correre nudo…
(Il motivo decorativo della torta che abbiamo scelto, a base di nudi vermetti gommosi di zucchero colorato, richiama affettuosamente l’autoscatto sopra descritto.)
Prenoto una fetta se non ve la siete già spazzolata.
se poi digiti “pisquano + blog”, la cosa è ancor più lampante. com’è che non c’è ancora una voce su Wikipedia?
Dai, Lia, non è carino infierire così… Qui più che sparare sulla Croce Rossa mi sembra di bombardarla a tappeto. Oh, scherzo, che non si sa mai mi prendeste sul serio :-)
oh, ma sei kattivissima!
(continua così)
ciao
ma quant’e piccolo sto mondo (ho meglio dire….che grande il signor google)
domani faccio il mio primo pezzo per un giormale Maltese (eh si si sono uno spigolone Maltese)
Pensa un po chi sara il protagonista?
Proprio lui. L-anglomaltese!! Quello dei Rifffs. Il tuo pezzo su Ray e I Rifffs e venuto alla mia attenzione (davvero per caso) e pensa un po..e spuntata l’idea di fargli un intervista. I Rifffs erano una band eccellente (per I livelli mediocri che dobbiamo soffrire qui) ed una loro traccia “Dance Music For The 80’s Depression” e davvero fantastica. Infatti penso che sia la miglior canzone mai realizzata da un gruppo locale…………apparte questo: Malta non e poi cosi male. Non so se hai dato una buona occhiata qui (non ci vuole molto..e minuscola!!) ma I vecchi Borgi sono davvero fantastici.
Ti saluto
Mario Vella
Spigolone per eccellenza
Ciao. :)
Be’, visto che lo intervisti, dagli un bacio da parte mia.
Non mi va di scrivere il mio vero nome sul blog, quindi ricordagli solo la tale tizietta napoletana che gli ispirò quella di “Ehi little girl don’t take no…”
Ehm. ;)
(Il bacio, con tutti i crismi.)
Un saluto a te e buon lavoro. :)
Ciao Lia e
scusa se uso questo spazio per un messaggio che non c’entra qui.
Avrei bisogno per favore di chiederti informazioni su CO34, tedesco.
Come fare a iscriversi nella graduatoria?
Devo proprio andare nella giungla del provveditorato milanese?
O c’e’ qualche modulo on line per facilitare?
Quel post li’ sulle tue alunne spagnole ma con gli occhi rossi mi ha fatto venire un’idea. Chissa’mai.
Grazie!
Lucia
Devi proprio andare in provveditorato, temo.
Per tutte le graduatorie di Conversazione, il titolo di accesso è la nazionalità oppure il diploma superiore conseguito nel paese a cui si riferisce la lingua.
Non c’è bisogno di essere laureati ma, se lo sei, guadagni dei punti.
Le graduatorie aprono una volta all’anno, in genere verso marzo, ma il modulo per iscriversi è un tale casino che conviene portarsi avanti con i documenti (e per decifrarlo).
Quando io mi iscrissi, mille anni fa, non ci voleva l’abilitazione.
Ora ci vuole, mi pare, ma non so se è richiesta anche per Conversazione. Questa è una domanda da fare in provveditorato.
Di sicuro, senza abilitazione puoi iscriverti nelle graduatorie di Istituto delle singole scuole. I conversatori di tedesco sono pochi, a Milano. Se le scuole ti chiamano, oltre a lavorare fai i giorni di supplenza (ce ne vogliono 365, mi pare) per fare i corsi abilitanti riservati, senza passare per la SSIS.
Prendi quello che ho scritto con le pinze: sono anni che non mi applico più nella questione, quindi possono essere cambiate un sacco di cose a mia insaputa. Poi non sono mai stata molto ferrata, nemmeno quando cercavo di occuparmene.
Comunque il provveditorato va affrontato.
Lo so, lo so…
Grazie Lia!!
Si apre una porta.
Stampo, agisco e ti riferisco. Comunque vada.
Lucia
Una “cosa” che hai scritto sul tema contestato m’è sembrata tanto lucida e serena e coraggiosa che per non perderla l’ho copiata e incollata nel mio blog.
Un granello di solidarietà in più non fa mai male: eccoti il mio!
Rampie
eh si ….si ricorda di te. Siu ricorda eccome
bellissima intervista. Mi sono divertito un sacco
Ehi, ma racconta, non essere ermetico!
E l’intervista, come farò a leggerla?
Uffa.
(Rampie: grazie. :) )
Ma non ti chiami Lia? O è solo il cognome che non citi?
E’ così pericoloso tenere un blog?
:-)
appena riusciro a scriverla ti mando una copia. E in Inglese ma una professoressa come te dovrebbe capire tutto
Pero (per pizzicarti un pochino) mi ha detto: But of course I rmember her! How could one forget her? She was something.
Aspetto trepidante, Mario.
E nostalgica, mannaggia: era “something” pure lui, oh sì. ;)
Paolo: dimmi tu se non è pericolosissimo, avere un blog! Mo’ mi tocca stappare una birra per tornare a dimenticare Ray, uguale a come facevo 25 anni fa. ;)
Per la serie: non si sfugge al proprio passato? (ne ho vaga esperienza)
Prosit ;-)))
Sai una cosa? Il tuo modo di scrivere assomiglia a quello di A.Baricco. :-)