Nel tardo pomeriggio del 25 dicembre, dopo le libagioni di rigore, mio padre ci fa: “Bene, vi accompagno a casa.” E noi: “No, non serve: abbiamo appuntamento con Cri fuori città per l’ora di cena. Lei ci verrà a prendere alla fermata di Famagosta, quindi ci basta che ci accompagni alla metropolitana.”
Veniamo quindi depositate alla fermata di piazza Udine, dove ci salutiamo con grandi abbracci e auguri.
Scendiamo e, davanti alla biglietteria, veniamo accolte da un impiegato che ci annuncia che la metropolitana è chiusa. Sono le 19,30 e l’ultimo treno verso sud è già passato.
Un gruppetto di stranieri che è sceso con noi incassa senza protestare e torna su, bestemmiando in qualche lingua a me incomprensibile.
La frase scandita da mia figlia dietro di me, invece, la capisco benissimo: “No me lo creo. Esto sólo puede pasar en este país de mierda.”
Sono troppo sconcertata per rimproverarla, anche se immagino che avrei dovuto.
Risaliamo e, nel deserto buio di piazza Udine, cerchiamo di telefonare a un taxi. Scarico quasi per intero la scheda del cellulare ascoltando musichette di attesa e messaggi registrati che mi comunicano che “non ci sono taxi”, “pregasi richiamare più tardi”, “lei ha dato il consenso implicito al trattamento dei suoi dati personali ai sensi della Legge XYZ”.
Appare un autobus diretto a piazzale Loreto e ci saltiamo sopra, felici di spostarci verso una zona più centrale e più a sud, verso la nostra meta.
A Loreto apprendiamo che ci rimane solo un autobus da prendere, prima della cessazione definitiva del servizio. A occhio, mi pare che la 90 faccia capolinea a piazzale Lodi. Mettiamo Cri in preallarme: “Stiamo per rimanere bloccate a Milano causa scomparsa dei mezzi pubblici. Vienici a salvare. Verso piazzale Lodi.”
Ci sbattono giù dalla 90 in viale Molise, invece, tra le proteste degli immigrati che affollavano l’autobus e il silenzio rassegnato dell’unico italiano presente a bordo oltre me.
Frugo nella memoria cercando di situare viale Molise. Dritto di là c’è una piazza, penso. Forse è piazzale Lodi.
Camminiamo lungo lo stradone buio, oltrepassando fermate d’autobus piene di persone in attesa del nulla. Sono le 8 di sera e pare notte fonda. Glielo vorrei dire: “Guardate che non ci sono più autobus fino a domani.” Invece continuiamo a camminare nel buio, scorgendo qua e là le teste dei nostri ex compagni di viaggio, anche loro in marcia verso la piazza.
E arriviamo, infine, ma non è piazzale Lodi.
E’ piazzale Cuoco.
“Dove cribbio è piazzale Cuoco? Dove siamo?” mi chiedo smarrita.
Richiamo Cri che mi dice di aspettare in un bar, che arriva. “Ma dov’è piazzale Cuoco?” mi domanda. “E che ne so” le rispondo.
Un bar aperto c’è, miracolosamente, ed io, Pupina e Poirot, il cane di Pupina, ci dirigiamo decisi verso l’insegna accesa.
Pupina arriva per prima, sbircia dentro e, con voce fredda, mi comunica: “Uhm. C’è un ambiente in cui tu ti troverai di certo a tuo agio.” E’ pieno di arabi che bevono birra, infatti.
Indugiamo fuori: io, perché dentro non potrei fumare e Pupina perché deve misurare le probabilità che ha di essere lasciata in pace, qualora si decidesse a entrare. Le probabilità sono nulle, visto che già la stanno fissando in 50, quindi ci avviamo verso la panchina di un’inutile fermata di autobus e, lì sedute, aspettiamo Cri.
Io sono temprata da molti viaggi e da molto Medio Oriente: svuotare la mente, astrarmi dalle condizioni ambientali e aspettare con pazienza è una cosa che mi viene naturale e mi riesce bene.
Lì seduta, con i pensieri a zonzo e la calma totale dell’impotenza mi sento abbastanza a mio agio, in effetti.
Mia figlia, no.
La guardo e ripenso a me stessa a 20 anni, quando tornavo a Napoli dopo una lunga assenza e la riscoperta delle magagne e del pessimo funzionamento della mia città mi feriva e mi deludeva come il tradimento di una persona cara.
Lei è furibonda: osserva il suolo sporchissimo di piazzale Cuoco e si tiene il cane in braccio: “No, non puoi stare a terra. E’ troppo sudicio, fa schifo. Sta’ qui, in braccio a me.”
Io guardo la strada e taccio.
Lei, sempre più adirata: “Mi si sta gelando il sedere. Ho i piedi congelati. Fa freddo. Quando arriva Cri? Richiamala. Questo non succederebbe mai, a Madrid. Ma che schifo fa questa piazza? Non ricordavo che Milano fosse tanto sporca. Ho freddo. Il sedere. I piedi. Sono stufa. Sono stanca. Sono gelata. Sono le 9 di sera e non c’è un mezzo. A Madrid sarebbe inconcepibile. Ma la gente come fa? Tutti quelli che erano alle fermate, come fanno? Voglio andare a casa. Di’ a Cri di portarci a casa. I piedi. Il sedere. Sporcizia. Freddo. Mamma, mi sto innervosendo.”
Io: “Be’, non mi pare utile.”
Nulla può smuovermi dal mio stato zen.
Dietro di noi c’è un posto di quelli per telefonare all’estero, con un paio di postazioni internet.
Lei: “Vado a collegarmi a internet per ingannare l’attesa.”
Io: “Ce li hai i documenti?”
Lei: “I documenti? No. A che mi servono?”
Io: “Devi mostrarli per poterti collegare. Misura italiana antiterrorismo.”
Lei, con voce strozzata: “Non ci posso credere. Gessù, che cretini. Non ci posso credere.”
Io, di nuovo zen.
Poi è arrivata Cri e ci ha riportate a casa nostra. Dopo due ore e mezzo di traversata di Milano, non eravamo in grado di andare da nessun’altra parte.
Il giorno dopo l’ho accompagnata all’aeroporto, la Pupina. Mentre eravamo in fila al check in, è arrivata una troupe della RAI a fare interviste ai passeggeri in partenza e a lei sono brillati gli occhi: “Uh, speriamo che mi intervistino! Gli dico che vivo all’estero e che non tornerò fino a quando Berlusconi rimarrà al governo!”
Per qualche istante abbiamo assaporato l’idea di Pupina censurata dalla RAI, come Biagi e Santoro, ma poi la troupe è passata oltre.
Ed io ho guardato mia figlia pensando: “Ma se Berlusconi perdesse le prossime elezioni, tu torneresti?”
No. E’ evidente che non tornerebbe.
Ed io, rimarrei?
No.
Poi ho gironzolato un po’ nella libreria dell’aeroporto.
Obbedendo alle consegne della mia bambina, volevo comprare una rivista femminile per leggere consigli di creme e make-up e risvegliare la mia tramortitissima civetteria.
Ho comprato un libretto sullo sfascio della scuola italiana, invece, da D’Onofrio a Berlinguer alla Moratti, e me ne sono tornata a casa.
Alle 8,30 di questa mattina sono stata svegliata dal messo comunale incaricato di accertarsi della mia effettiva presenza in casa mia, verifica indispensabile affinché mi venga concessa la residenza a Milano.
Era un messo comunale donna.
Le ho aperto in pigiama.
Lei ha detto: “Permesso!” ed è entrata a passo spedito nel mio monolocale, accompagnata da una bambina di 7 o 8 anni.
La bambina si è seduta sul letto che io avevo appena abbandonato, la madre si è messa a scrivere qualcosa sul tavolo, accanto al mio pc.
Io, in pigiama e spettinata, rispondevo alle domande: “Che mestiere fa?” “Insegnante alle superiori.” “Suo marito si chiama Pedro Carrasco?” “Sì, ma è il mio ex marito.” “A noi risulta ancora marito. Dove abita, lui?” “In via Tal dei Tali.” “A che numero?” “Non me lo ricordo. Infatti è un ex marito.”
Ero troppo in pigiama, troppo spettinata e troppo appena sveglia per incazzarmi.
Con una bambina seduta sul mio letto sfatto, poi.
Se ne è andata dicendomi che mi avrebbero dato la residenza, come una che ti dice che hai vinto alla lotteria. Congratulazioni.
Io, ormai sveglia, sono tornata al mio libro sullo sfascio della scuola italiana.
Da D’Onofrio a Berlinguer alla Moratti.
Devo ricordarmi di fare un post sul concetto di “sfrittellamento del pensiero” esposto nel libro.
Massimo Morelli's Weblog
?Claro que s
Cara Lia,
forse la situazione oggi è un po’ diversa da quando tu tornavi a Napoli e notavi i disservizi. Perché oggi viviamo in una città dove succedono cose impensabili per molte metropoli del Terzo Mondo, tra le quali il Cairo, come hai sempre fatto giustamente notare, ma il costo della vita è come quello di Parigi. Per quello che Pupina, quando si lamenta, non fa altro che constatare una triste realtà , che tra l’altro non dà molti segni di essere prossima a cambiare. Vorremmo, ma non possiamo. Non ci resta che lo zen. A presto, e scusa per la punta di pessimismo, Susanna.
OK prendo atto di essere un cittadino leggermente cretino in un paese di merda.
Pupina,per favore!
Renditi conto di essere offensiva.
Sono d’accordo con upuaut… Pupina e’ un’ospite e come un’ospite andrebbe trattata. Il fatto che noi italiani, per inerzia o per impotenza, consideriamo normale la nostra situazione non vuol dire che dovremmo aspettarci le stesse reazioni da parte di qualcuno che, giustamente, si aspetta di trovare dei servizi al pari delle altre nazioni “civilizzate”. Per fortuna almeno lei puo’ andarsene da un’altra parte.
Offensiva Pupina? Lei non fa che constatare e fare paragoni (a modo suo, dicendo parolacce, ma il succo e’ quello), quello che e’ davvero offensivo e’ l’insieme delle condizioni in cui ci tocca vivere. Prendersela con chi queste condizioni le critica anziche’ con chi le causa non mi sembra molto produttivo, ne’ molto furbo.
up
Ti adoro, mi vuoi sposare ?
Maxwell: davvero pessima.
RDM: la Mastrocola usa anche troppi puntini sospensivi, cosa che trovo pessima in una prof di italiano. Inoltre non condivido assolutamente la sua difesa del tema, che trovo sia un imperdonabile incentivo all’italico vizio di parlare perché sì, di qualunque cosa e, soprattutto, di ciò che non si sa.
Tuttavia, la sua descrizione dello stato del pensiero dello studente medio è sacrosanta, mi pare, e concide totalmente con la mia esperienza.
Hai la sensazione che lo studente medio sfiori l’handicap, questa è la verità .
Ed è anche vero quello che dice sull’ostinazione con cui si combattono, specie a sinistra, solo le battaglie già vinte. Senza rendersi conto che il mondo, e i problemi, sono cambiati.
E’ una sensazione anche mia, da tempo.
Tutti: ho cercato gli orari dei mezzi pubblici di Madrid il giorno di Natale.
Guardiamoli con il dovuto rispetto e compunzione:
http://www.emtmadrid.es/novelties/novelties.html?id=370
http://www.metromadrid.es/
E, dai: non esiste che una metropoli venga lasciata completamente a piedi alle 19,30 del giorno di Natale, quando si suppone che la gente rincasi dopo avere passato la giornata dai parenti.
E’ da irresponsabili.
Giusto! A Madrid non sarebbe mai successo! Todo el mundo conosce l’efficienza “esplosiva” dei trasporti madrileni! Mica so’ cretini, loro…
(battuta stronza post-natalizia)
Vicino a casa mia c’è un negozietto di alimentari kosher. Il 25 mentre mi dirigevo al culto di Natale era aperto, e mi dava l’impressione di un’oasi che non si arrende alla melassa babbonatalizia. (Non ho guardato lo stato della macelleria halal, era fuori dal percorso).
Fino all’anno scorso i mezzi terminavano a mezzogiorno. L’anno prossimo spero di essere in un Paese civile.
La Mastrocola è, a parere mio e della mia augusta genitrice, estremamente sopravvalutata – forse lo pensiamo perché è anche terribilmente centrata sull’idea tipicamente italiana che “solo il latino e il greco ti aprono la mente, la matematica è arida tecnica”.
ma davvero a milano la metro chiude alle 19.30 ??
E magari a mezzogiorno fanno la pausa pranzo fino alle 14 ?
La rovina dell’italia e’ stata la fiat…
Colgo l’occasione per augurare buone feste.
comunque stavi solo ad 1Km e rotti da piazzale lodi
se hai un computer con windows ti suggerisco questo programma, gratuito
http://earth.google.com/
ti potrai sbizzarrire a guardarti la tua amata milano dall’alto
Senza ironia: non credo di avere molto da fare, più che porgere le mie scuse a Pupina e Poirot, con molta vergogna…
Spassoso. Comunque ribadisco quello detto quassu’ A Londra i mezzi il 25 non funzionavano. Almeno a milano hanno garantito il servizio diurno. condivido le bestemmie sui taxi,anch’io quella sera ho provato a prenotarne uno per le mia ripartenza il gkiorno dopo e ho beccato musichette…
Old: la povera Pupi si limitava a sfogare il suo malumore con la mamma.
Mica è colpa sua, se l’indiscreta mamma in questione la pubblica in diretta-blog.
Lo immagino Lia.
Mi metto nei panni di tutti…talmente di tutti che scordo quali sono i miei.
Avete certo un pessimo rapporto coi mezzi pubblici.
Ma anche ve le andate a cercare..ti posso assicurare che quello che vi è successo succederà anche l’ultimo dell’anno.
Spiego il mio intervento troppo telegrafico,ma io cerco di contare più che posso prima di dare la stura a quello che penso.
Io ammiro incondizionatamente TUTTI coloro che lavorano a Natale,ferragosto,capodanno e così via.Da coloro che fanno tristi brindisi dopo aver assistito un malato in ospedali,a coloro che guidano un bus.
Io non farei cambio con loro.E Pupina questo non l’ha pensato,ma la posso scusare,credo capirà ,ma non scuso voi adulti che non ci siete arrivati per conto vostro.
Allora provate a lavorare in quei giorni con la voglia di casa e di figli addosso.
Altra cosa che non approvo.
Io posso rimarcare la differenza tra due situazioni esaltandone una senza criticare troppo aspramente l’altra.Si ottiene lo stesso risultato.Garantito.
Esaltatemi la Spagna (perchè poi sempre e solo la Spagna…mah),il Burundi o quel che volete,ma lasciate che sia io a trovare l’Italia un paese di merda.Da me non lo sentirete mai dire.Perchè sono convinto che se vincerà ,e vincerà ,la sinistra ai vostri occhi sarà un paese bellissimo pur con le strade sporche e i disservizi(upuaut).E questo è piuttosto puerile. Quindi signori abbiate l’onestà di fare analisi un poco più profonde,di scambiare i panni con quelli degli altri non di seguire indiscriminatamente ciò che dice Lia.Nemmeno lei vuole questo e l’ha scritto pure.
E poi,tra quegli extracomunitari del bar,se ci fossero stati degli egiziani,perchè incutono timore? Quando un extracomunitario varca le frontiere italiane diventa diverso,pericoloso?
Non credo.
Questo è quello che penso e senza nessun rancore.
Old: perché mai scrivi ” lasciate che sia io a trovare l’Italia un paese di merda”?
Io sono italiana quanto te, pago le tasse e vivo qui. Ho il tuo stesso diritto di critica.
Pupi si è trovata a dovere scegliere fra la sua nazionalità italiana e quella spagnola. A scegliere dove votare, dove sentirsi cittadina, dove progettare la sua esistenza. Ha scelto la Spagna e non è un caso. Forse è quella che ce l’ha più di tutti, il diritto di critica.
Sai perché abbiamo “un pessimo rapporto coi mezzi pubblici”? Perché non abbiamo la macchina.
E uno dovrebbe avere il diritto di non avere la macchina, in una metropoli. Il “servizio pubblico” non si chiama così a caso.
Cosa deve fare, la gente, nei giorni di festa? Le vecchiette, gli stranieri, quelli che si spostano coi mezzi? Chiudersi in casa, rimanere a vagare per la città a piedi?
C’erano decine di persone ad ogni fermata, la sera del 25. Madri con bambini, gente di ogni età .
Come è possibile che una città civile non garantisca un minimo di servizi di trasporto?
Questo non succede altrove, te lo assicuro. E’ ovvio che una non si aspetti di rimanere a piedi, se associa Milano a una metropoli europea. Se poi bisogna associarla all’Aspromonte, ditemelo.
Mi stupisce che tu lo possa trovare normale, invece: a Madrid, il 25, i mezzi funzionavano, e non credo che i tranvieri madrileni siano meno sensibili al Natale dei loro colleghi italiani. Semplicemente, il Comune di Madrid ha un concetto diverso del “servizio pubblico”.
Poi: conti alla mano, io una macchina me la potrei pure comprare. Mi parrebbe assurdo farlo, ma potrei. Ma voglio che tu sappia che Milano è piena di gente che non se la può permettere. Ci sono molti poveri, in questa città . Sono soprattutto loro, a rimanere a piedi. La mia solidarietà va a loro, più che ai tranvieri indisponibili a fare i turni per assicurare un servizio minimo alla cittadinanza.
Io lo trovo molto irritante, questo paese che non si rende conto del fatto che molti dei suoi cittadini non sono adulti-sani-lavoratori-borghesi. Vedo i vecchietti, italiani e soli, che raccolgono la frutta marcia da terra, quando c’è il mercato, e la mettono nelle sporte.
E vedo che l’immaginario di questo paese nemmeno li contempla.
Li rimuove, e basta.
Gli extracomunitari del bar non incutevano timore. Semplicemente, erano tutti uomini annoiati con molte birre davanti. Pupina sarebbe diventata l’attrazione del luogo e non ne aveva voglia. Non ne avrebbe avuto voglia nemmeno in Calabria, in un bar di calabresi, o a Napoli, tra i miei concittadini.
Non c’è nulla di strano e non c’è nulla di male.
“Perchè sono convinto che se vincerà ,e vincerà ,la sinistra ai vostri occhi sarà un paese bellissimo pur con le strade sporche e i disservizi(upuaut).E questo è piuttosto puerile.”
Ma no Old, è chiaro che non è una questione di “destra o sinistra”, anche perchè se lo fosse dovremmo ammettere che la Spagna che “funziona”, la Spagna dello sviluppo economico eccezionale, scelta dalla figlia di Lia, è quella di Aznar (non di Zapatero) che non a caso è stato per anni il pupillo della destra europea e se non fosse successo quello che è successo probabilmente avrebbe ottenuto tranquillamente il terzo mandato. E’ tutta l’Italia piuttosto, “rossa o nera”, che sembra intorpidita, ci scanniamo difendendo le nostre posizioni ma in fondo tutti abbiamo l’impressione che comunque vada non cambierà nulla, che sono (siamo) tutti uguali (del resto, spiegatemi la differenza tra Rutelli e Casini)che è tutto il solito “magna magna” (vedi in ultimo la questione delle banche italiane con coinvolgimento più o meno pesante della politica da una sponda all’altra), sembra che in fondo non ci crediamo più, e magari chi ha l’occasione se ne va…
Riguardo la sensibilità al Natale dei lavoratori italiani, mah!… mio padre, ferroviere, ne ha passati di natali e capodanni sui treni… :)
A Madrid non sarebbe mai successo, ma prova un po’ a girare per Londra il giorno di Natale.
Ho vissuto in Inghilterra per un annetto, molto tempo fa.
La ricordo come uno dei luoghi più scomodi e inospitali del mondo, nonostante alcune sue virtù.
Suppongo, comunque, che fosse almeno possibile prendere un taxi, il giorno di Natale.
A questo punto sarebbe interessante scoprire come era la situazione nelle altre capitali.
A mio parere, non bisogna certo essere una “metropoli europea”, per avere un minimo di trasporti pubblici dopo le ore 21.
I trasporti collettivi esistono molte città medio-grandi italiane (a volte anche in quelle medio piccole) almeno fino alle 23 o alle 24! Che a Milano il giorno di Natale siano sospesi già alle 21.00, è semplicemente un fatto pazzesco e inconcepibile. Altro che città , sembra una cittadina di provincia anni ’50.
Non so come si possa anche solo scusare un fatto del genere. Altro che città , da questo punto di vista Milano è un paese di provincia!
Lo sfrittellamento del pensiero??? fantastico.
Anche se le mie informazioni sono datate (vedi post nel trackback) confermo che a Londra a natale i mezzi non vanno.
Però ci sono taxi in abbondanza (o almeno c’erano allora).
Il fatto che nessun romano abbia ancora lasciato un commento non fa ben sperare…
Per quanto possa valere, ho ricordi di un trasporto pubblico perfetto a parigi / francia il giorno di natale.
Anzi ricordo con affetto un viaggio in tgv fatto nella notte tra il 24/25 da parigi a ginevra, treno semi vuoto, chiacchiere con i rari passeggeri e con il capo treno, arrivo a ginevra a notte avanzata e viaggio in macchina in mezzo alla neve che cadeva fino in valle d’aosta. Bella notte di natale.
io penso che non c’entri nulla lo spirito natalizio nell’assenza del servizio pubblico.
ai dirigenti dell’azienda che hanno preso quella decisione non frega un beneamato ciufolo se gli autisti lavorano a natale o no e tantomeno sono interessati alle loro melanconie. questi dirigenti guardano solo i costi del personale che nelle festività lievitano (giustamente), impedendo così di centrare gli obbiettivi di spesa che assicurano loro i premi o il prestigio aziendale.
il succo del problema, è il fatto che la mobilità è un affare con tanti interessi diversi, e rendere, non dico buono, ma almeno umano, il servizio pubblico lede troppe lobbies. il problema è che i normali fruitori del servizio normalmente sono clienti per “costrizione”, non per scelta, e come tali non meritano attenzioni, tanto non possono fare diversamente, e allora si devono adattare loro.
@Maxwell: nessun romano ha scritto perchè siamo tutti bloccati nel traffico :-) Scherzi a parte, riassumo, facendo copia/incolla dal sito ATAC (più che altro dalla Google Cache, visto che hanno deciso di aggiornarlo oggi…
24/12: per bus e metro orario dei giorni lavorativi fino alle 21
Notte tra il 24 e il 25: servizio notturno normalmente attivo (no metro)
25/12: bus in funzione dalle 8.30 alle 13 e dalle 16.30 alle 21, metro dalle 8 alle 13.
26/12: normale orario festivo
27-30/12: normale
31/12: bus e tram fino alle 21, metro fino alle 02.30
01/01: inizio del servizio alle 8 con orario dei giorni festivi
Se qualcuno volesse fare il capodanno qui, è avvisato…
Io vivo all’estero, per un po’.
Ho visto come funziona fuori.
Ma alla fine mi manca l’Italia.
Forse perché
vivo dove il traffico non c’è.
vivo dove non ci sono semafori.
vivo solo dove i tuoi piedi fanno da padroni.
Vivo a Venezia.
L’isola che tra qualche anno non ci sarà piu’.
Anche grazie a Berlusconi.
Buon anno,
jacko83
L’Italia è il mio paese e mi sento offeso se lo si offende chiunque sia. Essere critici è una cosa offendere un’altra.
E non è un diritto l’offesa.
Pupina la critica l’ha già fatta scegliendo la Spagna..io ho scelto l’Italia,io non offendo la Spagna e lei non offende l’Italia.
Tutto a posto.
Che poi le parole siano forzate sono daccordo,può essere,ti do atto per averlo scritto,tu hai scritto la tua vita in internet,anche le cose più intime e per me questo è un gran pregio.
L’auto.E’ una scelta che si fa pensando ai disagi che comporta il non averla. O ai vantaggi che comporta il non averla,come direbbe rotafixa.
Se io fossi un pensionato-sano non mi caccerei in situazioni che potrebbero essere drammatiche per la mia incolumità .Sì,me ne starei in casa programmando questa eventualità rifornendomi del necessario per affrontarla con allegria godendoci,perchè no? Nella mia tana.
Certo,non c’è molta scelta in queste situazioni,o ti adegui o ti scontri.
C’è la bicicletta…ci sono le gambe.
Non lo trovo normale nemmeno giusto,so che può succedere rimanere a piedi isolati in una città .Lo so e cerco di evitarlo.
Io sono lustri che giro senza documenti.
Alla faccia dell’antiterrorismo.
Eppure comprendo le misure adottate.
Si è criticati perchè si sono imposte misure di controllo,se non ci fossero si sarebbe criticati perchè non c’era vigilanza al momento giusto..pazzesco.Mai pari.
A Cofferati gli si è dato del fascista.Ora che in un anno e mezzo Bologna da città più sicura d’Italia è scesa al 7 posto..ecco che tutto tace anche i detrattori anzi ad ascoltare bene qualche battimano si sentirebbe da sinistra.
E’ solo questione di idea politica max.
Se stai dalla parte di chi governa vedi il sole attraverso le nuvole.Altrimenti piove,governo ladro!
Per la povertà e gli anziani?
Semplice,assistiamo loro non le migliaia e migliaia di clandestini che vedono l’Italia come un Eden.Ci costerebbe molto meno e ci faremmo miglior figura col mondo intero.Ne abbiamo già raccolti abbastanza ed abbiamo la coscienza a posto si chiuda e si assista chi c’è e chi ne ha bisogno.
Un bilancio disastrato come il nostro impone delle scelte.
Coltiva il tuo zen,Lia.
Ne faccio largo uso anch’io.
Anche se hai per le mani questo potente megafono che è il blog non puoi fare troppo.No,non dico di tacere,no,ma non ti crucciare se l’Italia non cambia. Non è cambiata poi molto dal passato.
E preservati il fegato invece..aiuta a vivere.
Ciao Pupina.
old
ps.Max,ma tu rimproveri a tuo padre di aver anteposto il lavoro a te?Leggo così…..
No, assolutamente no! Non intendevo dire questo.
**.Perchè sono convinto che se vincerà ,e vincerà ,la sinistra ai vostri occhi sarà un paese bellissimo pur con le strade sporche e i disservizi(upuaut).E questo è piuttosto puerile.**
E dove avrei sostenuto una bestialita’ simile?
Se c’e’ una cosa che non sopporto e’ quando mi vengono attribuite cose che non ho detto. Lo ritengo un espediente retorico primitivo e peraltro facilmente smontabile, a tutto detrimento di chi lo usa.
Non saro’ certo io a tessere le lodi dell’Italia eventualmente governata da questa specie di sinistra, a meno di miracoli.
up
Quanto detto riguardo la situazione dei trasporti a londra e’ inesatto. A Natale tutte le stazioni della metro sono chiuse, ma ci sono due servizi autobus attivi che vanno per londra centrale e tutte le connessioni via autobus per heathrow e oxford funzionano perfettamente. Il servizio internet dei trasporti pubblici e’ aggiornato in tempo reale ed e’ uno dei piu’ avanzati che ho avuto modo di provare. Taxi ce ne sono a perdita d’occhio a ogni ora del giorno e della notte. Se proprio non si puo’ aspettare per cinque minuti che passi un taxi vuoto, li si puo’ ordinare telefonicamente senza rischiare di beccarsi una simpatica segreteria telefonica che annuncia il trattamento dei dati personali e che il servizio e’ temporaneamente sospeso. Terrei anche a precisare che la notte di capodanno non solo gli autobus girano tutto il giorno e tutta la notte, ma eccezionalmente anche la metro funziona per tutta la notte (contrariamente al solito orario di chiusura a mezzanotte e trenta). Lia, mi sembra ingiusto definire Londra un luogo scomodo e inospitale (a parte la mancanza di sole): ci vivo da ormai tre anni molto felicemente tenendo molti piu’ contatti con inglesi che non con miei connazionali e non penso proprio che tornero’ indietro.
Up quello che ho scritto non è tuo ma è per te.
Perchè penso che tu veda le cose attraverso il filtro della politica.
Certo che può essere frainteso,ma non hai detto nulla di simile.Leggo quello che si scrive e non ho mai usato un espediente simile.
Noto invece che ti definisci critico nei riguardi di un eventuale governo di sinistra.
Ti consiglierei di scaldare i motori,il governo di sinistra ci sarà .
Ciao
old
a piedi alle 19.30 a Milano? ridicolo, specie per una città che si sfregia di essere europea, abitata da gente che si sente migliore del resto d’Italia perché ha negozi, eventi e opportunità altrove difficili da trovare.
capisco le riduzioni di servizio sotto le festività : la domenica ci sono in giro meno pulmann degli altri giorni e alcune linee non ci sono affatto. ci sta.
limitazioni, appunto, non eliminazioni del servizio.
old: ma che vuol dire è brutto lavorare a natale? e allora i supermercati 24/7 di londra? si fanno i turni e ogni tanto ci si becca la domenica lavorativa. e amen.
**Up quello che ho scritto non è tuo ma è per te.**
Traduzione?
**Perchè penso che tu veda le cose attraverso il filtro della politica.**
Hai la sfera di cristallo? No, perche’ io di interventi qui ne ho fatti proprio pochini pochini… sulla base di quali elementi pensi una cosa cosi’ precisa di me? E se mi conosci cosi’ bene da poter fare un’affermazione del genere, come mai mi hai preso per un uomo?
up
Di oggi la notizia che la tube londinese fara’ 24 ore di sciopero da domani a mezzogiorno, fino alle 12 del primo. In pratica, tutti i piani di Ken Livingstone per avere il matro’ funzionante tutta la notte di capodanno sono andati a remengo… E con questo, saluto tutti augurando Buon Anno.
Tot ziens.
Ti ho collocata tra i maschietti per il tuo modo di scrivere conciso e duro.
Nel tuo primo intervento hai trasformato il disagio,singolare,di Pupina e Lia in disagi,plurale,causati dalle istituzioni.
Io non ho fatto un intervento “poco furbo” con l’appunto a Pupina. Io parlo con chi posso parlare..le istituzioni mi sono lontane e non dispongo di mezzi per farmi sentire.
E comunque i disservizi di una città non sottintendono i disservizi di tutto un paese.
Io e te non siamo in sintonia,magari scrivendo di più…
Spero essere stato più chiaro.
Pedro io ho famiglia ed un figlio che,ormai grande,ha passato praticamente 29 natali senza che io e lui andassimo per regali. Mi mancano quegli istanti.Per questo ammiro incondizionatamente chi accetta di lavorare in questi momenti.Non è il massimo dei desideri lavorare quando tutti fan festa mentre è libidinoso far festa quando tutti lavorano.
Se tu hai figli,o nipoti,valgono anche loro,mi capirai.
old
Pupina comunque non ha apprezzato troppo l’appunto, trattandosi il suo di uno sfogo con la mamma. Ad ogni modo vorrei anche ricordare che Pupina ha vissuto tutta la vita in Italia, e che si puó permettere una critica ai mezzi e generalizzarla all’Italia se le pare, dato che in fondo si tratta sempre di casa sua.
Ecco…
old: capisco il tuo caso personale, ma chi pianifica un servizio deve metterci il cervello, non il cuore.
c’è una domanda di servizio che deve incontrare un’offerta di servizio. punto.
sono questi personalismi/sentimentalismi a fare dell’Italia un paese pressapochista e approssimativo.
ah e nella mia prima risposta volevo dire “che si fregia” non “che si sfregia”. lapsus? :-)
Troppo fredda Pupina in terza persona.
Stento a credere che l’abbia scritto la vera Pupina.
Ebbene,nemmeno Old ha apprezzato troppo pur considerandolo uno sfogo con mamma.
Io non so più qual’è il tuo paese,ma tu oltre che Milano avrai visto altre località italiane…sono tutte disastrate?
Penso di no.
Credo si faccia la faccenda più grande di quel che è.
Pedro.
Se a me fosse toccato il turno di Natale,l’avrei fatto e basta pur masticando amaro e desiderando ritornarmene a casa e sperando che il natale successivo toccherà a qualcun altro.
Potendo scegliere avrei preso un altro turno.
Chi pianifica sta a casa a tagliare il panettone e se ne frega di chi ha mandato a lavorare.
I miei paesi sono entrambi Old, ed effettivamente sì, vedo l’Italia un pó disastrata in generale, mezzi pubblici a parte.
E credo di poter esprimere un giudizio dopo averci vissuto 18 anni ed avere metá famiglia lÃ.
Comunque sia a me non va di essere ripresa per un commento che ho fatto a mia madre in un momento di nervosismo.
Che mia madre lo racconti poi come aneddoto a me sta bene, ma é un’altra cosa.
Comunque sia non ho mica capito il tuo punto di vista: te la prendi perché credi che criticando l’Italia ti diamo del cretino per viverci? Mai pensata nemmeno una cosa del genere. Critico l’Italia pensando che la vedo molto indietro rispetto all’idea che mi sono formata dei paesi dell’Unione, e Milano pensando all’idea di capitale europea. E mi spiace perché poi, a me, Milano piace molto di piú di Madrid.
Va beh, abbiamo le carte in regola per risollevarci dai, per esempio ho dato un’occhiata all’ultima classifica delle migliori università del mondo preparata dalla sjtu ed ho visto che l’Italia è praticamente l’unico dei paesi mediterranei a trovarsi tra i primi 100 (La Sapienza), mentre la Spagna, per esempio, è più giù…
Comunque, Pupina, visto che adesso in Spagna avete il compagnero Zapatero al governo, non è che ci prestate Aznar per un paio di legislature? Ve lo restituiamo nel 2016 e poi ci facciamo governare da Fassino, giuro! Promessa di diessino! ;)
Non c’entro io.
Io adoro l’Italia quanto tu adori la Spagna.
Ci ho vissuto di più di te,purtroppo ho gli anni che ho quindi ho più ricordi ed affetti.Più legami con questo paese che non lascierò mai per un altro.
Ecco perchè ti ho ripresa…perchè non è un paese di merda.
Poi sono due opinioni.
Capisco tutto,il tuo nervosismo nella situazione in cui vi siete trovate,il modo fiorito con cui i giovani parlano,ma tu cerca di capire me.
Adesso però non esagerare dicendo che ti piace Milano.
A me Milano non piace.
Ne discutiamo?
Sono qui che aspetto le 21 per andare da amici e ne approfitto per dirti di stampare un bacione n fronte ad Isra.
Per te fai un anno al mille.
Non importa dove.
Ciao Pupina
old
Ora non ho tempo di controllare per bene gli orari, ma credo che Berlino sia il meglio dell’Europa per quanti riguarda l’efficienza dei mezzi pubblici. Se non altro perché la sua riorganizzazione è recente.
Ne approfitto per fare tutti gli auguri a Lia e gli auguri di buon anno a chi altro legge.
Ciao