Ieri sera ho avuto una conversazione telefonica con l’avvocato di Sinistra per Israele, peraltro simpatico e gentile. Gli ho spiegato che bastava andare alla vecchia pagina web da cui erano stati presi i dati pubblicati da loro per vedere che di sicuro non erano lì per volontà mia, e lui mi ha assicurato che non lo sapeva e che ne avrebbe informato i responsabili di SpI.
Mi ha poi assicurato che la frase contenuta nel comunicato del loro Direttivo “Una segnalazione alla nostra mailing list di alcuni violenti interventi in vari blog che prendevano spunto dalla malattia di Sharon per insultare, insieme a lui, l’intero popolo israeliano […]” voleva essere una frase generale e non riferita al mio blog.
Ho protestato con una certa veemenza: gli interventi segnalati sulla loro mailing list erano due, uno era il mio e il plurale non è un’opinione.
Su questo punto non ci siamo convinti a vicenda, ma vabbe’. Se mi si assicura che non mi è stato dato dell’antisemita e che certe frasi non erano riferite a me, non sarà certo un’ostinazione da prof sulla sintassi a ostacolare il rientro delle ostilità.
Tra ieri sera e oggi, poi, i responsabili di Sinistra per Israele devono avere ricevuto abbastanza rimostranze da farlo finire nei loro incubi assieme alla peperonata, ‘sto blog: oltre a ciò che era stato scritto qui, tra post e commenti, so che hanno ricevuto email di protesta, che la vicenda è finita su altre mailing list e newsgroup e su diversi blog estranei alla vicenda tra cui One More Blog che, in linea con il suo taglio e la sua storia, ha pubblicato un pacato e sentito invito alla riflessione e all’ascolto delle diverse posizioni a cui Sinistra per Israele ha risposto inoltrando nei commenti il suo nuovo comunicato.
Comunicato che appare oggi nella loro mailing list e che a me è stato spedito dal gentile avvocato di cui sopra, che ringrazio, e dal moderatore della lista:
Oggetto: [Sinistra per Israele] Precisazione Direttivo Spi riguardo a
blog antiisraeliani
Lia di “Haramlik” ci ha fatto pervenire le sue rimostranze in ordine al
nostro comunicato dell’11 gennaio scorso. In primo luogo ci
informa che i suoi dati personali comparsi in una mail inviata alla
nostra lista di discussione, erano stati pubblicati abusivamente sul sito
citato nel comunicato e che era stata anche intrapresa un’azione legale per
farli cancellare. Prendiamo atto della precisazione, anche se, di fatto –
al 12 gennaio – sul sito in questione i dati possono ancora essere
consultati. In ogni caso, sebbene non sussista alcuna responsabilità della
nostra organizzazione, non abbiamo difficoltà alcuna a scusarci per la
lesione della riservatezza che Lia denuncia. Non condividiamo l’atto di
diffondere i dati identificativi di una persona, che frequenti o non
frequenti il web, i blog o quant’altro, a prescindere da come si giudichino
le sue opinioni, sulle quali, è lecito ovviamente esprimere altre opinioni.
Se qualcuno, a partire da questo episodio che riguarda la nostra
mailing-list, sta minacciando materialmente o figuratamente, via web o
altro, Lia o chi per essa, con riferimento alle sue opinioni o meno, sta
compiendo un atto inaccettabile e gravissimo, da cui noi ci dissociamo
totalmente e senza titubanze, aggiungendo che se qualcuno lo fa in nome di
una vicinanza a Sinistra per Israele, o addirittura a nome di Sinistra per
Israele, otterrà sempre, da noi, la più ferma condanna, attaverso tutte le
modalità del caso.
In secondo luogo, Lia ci ha voluto far sapere che non si riconosce
nelle posizioni stigmatizzate nel nostro comunicato dove si richiamano
“alcuni violenti interventi in vari blog che prendevano spunto dalla
malattia di Sharon per insultare, insieme a lui, l’intero popolo
israeliano”, senza fare specifico riferimento né a Lia né al suo sito. Che
dobbiamo dire? Ci fa piacere che voglia prendere le distanze da quelle
posizioni e volentieri gliene diamo atto. Sinistra per Israele non vuole
colpevolizzare nessuno.
Noi non possiamo che ribadire che continueremo senza posa il nostro lavoro
politico: criticare e contrastare con le armi della ragione le posizioni
contro Israele che si presentino ingiustificate, violente, e incapaci di
equilibrio; un equilibrio oggi quanto mai necessario, tra le ragioni degli
Israeliani e le ragioni dei Palestinesi, soprattutto in chi si pretende
parte della sinistra, e militante per una Pace in Medio Oriente tra due
popoli in due stati.
Bene: credo che il comunicato precedente possa finire nel dimenticatoio e dichiaro chiuso l’incidente.
Anch’io, come Sinistra per Israele, continuerò il mio lavoro, ché chiamare “lavoro” un blog non è del tutto fuori posto, temo, vista la fatica e i mal di testa che certe volte ne derivano.
Credo, o spero, che questo incidente abbia avuto un senso: trovo da tempo che ci sia in giro più di una tentazione di abbassamento della guardia rispetto all’aggressione personale e all’accusa indiscriminata di antisemitismo come strumento di lotta politica.
E’ deleterio e pericoloso, oltre che inaccettabile.
Ben vengano questi episodi, quindi, se possono contribuire a far riflettere chi, di questi strumenti, fa uso.
Un commentatore ha lasciato questo messaggio, tra i commenti al post sotto:
Ora voi, gente di sinistra, capirete come ci sentiamo noi, gente di DESTRA, quando della gente infame si definisce di “destra” (o di “sinistra”) senza averne il Titolo Etico.
Oramai dx e sx non hanno più nessuna valenza: bisogna dividere il mondo in “Intellettualmente Onesti” ed “Intellettualmente Disonesti” […]
Ecco: sono totalmente d’accordo.
In Italia la destra conservatrice non esiste più: i pochi superstiti sono traghettati a sinistra o si sono ritirati dignitosamente dalla vita pubblica. Arrivati a questo punto direi tutti senza eccezioni.
Quindi d’accordo sulla purtroppo non scontata nota riguardo l’onesta intellettuale, ma insomma ogni occasione è buona per ritirare su la testa e fare equivalenze tra destra e sinistra. Col cavolo. A ognuno il suo. E una persona intellettualmente onesta tanto per cominciare rigetterebbe questa argomentazione.
Se la vicenda è servita o meno io penso di sì. Crescono in questi anni dei brufoloni alimentati dal non detto e di tanto in tanto è buona cosa disinnescarne qualcuno. Per es. mettendo le persone di fronte al ridicolo delle loro stesse affermazioni. Non penso certo che questo episodio sia risolutivo, anche perché si trattava appena di ristabilire le norme minime di convivenza, ma insomma…
Spero comunque che serva anche a noi lettori la lezione. Il fatto di delegare ai soliti noti, non fosse altro che per sconforto, ma anche per pigrizia o paura di farsi coinvolgere, la trattazione di certi argomenti è qualcosa che alla lunga potremmo pagare amaramente.
ciao
Tornando a noi, c’è un’intervista su lemonde a Rabbo secondo me molto bella, e che conviene leggere in fretta perché poi passa a pagamento:
http://www.lemonde.fr/web/article/0,1-0,36-728735,0.html
ciao
Anzi vado con un breve estratto:
<<Non si può chiedere ai palestinesi di rimpiangere Sharon. E’ così. Che volete farci.
[…]
Esiste una continuità per loro tra le “operazioni” degli anni 50, Shabra e Chatila e quello che l’esercito israeliano ha fatto a Jenin nel 2002 […]. Sharon ne è il filo conduttore. Per i palestinesi non ci può essere nulla di peggio di Sharon. Hanno quindi la speranza oggi, molto tenue, che ciò che lo sostituirà , di qualunque cosa si tratti, non potrà che essere meno duro.
[…]
Sharon aveva compreso che di fatto gli appellativi non avevano poi tutto questo senso [ndr. si riferisce allo Stato palestinese]. Si sarebbe anche potuto parlare di Impero palestinese volendo e questo non avrebbe cambiato la sostanza delle cose. Si è detto: George Bush vuole uno stato? Allora vada per uno stato, a patto che non ne abbia le caratteristiche. Che cos’è uno stato per Sharon? Gaza da un lato, la Cisgiordania dall’altro, tagliato in tre cantoni a loro volta suddivisibili in piccole aree, senza la valle del Giordano, senza Gerusalemme-Est. Si potrebbe chiamarlo stato, sì…>>
Brava brava.
Un bel dottorato in etica, per aver accesso ad internet- no, per poter uscir di casa, questo ci vuole ;-)
Ho pensato che prima o dopo ti doveva succedere per forza, una cosa così, purtroppo. Meno male che s’è risolta così.
VogliadiTerra
Pubblicit? negativa
Siccome non basta ancora quella che gi? in atto, orchestrata con gusto e fervore dalla CdL, la Sinistra per Israele fa pure lei una brutta figura. Ma sono ancora in tempo di correggere le loro mosse, dimostrando che stanno fedele al punto 5 del loro ma…
Non è delega per pigrizia, è incapacità proprio, nel mio caso. Brava Lia. Brava. Dai vieni in Sguissera a riposarti due giorni, adesso!
Tutta la vicenda surreale e per quel che vale hai la mia solidarieta’.
Sul non votare non mi trovi d’accordo, c’e’ sempre rifondazione comunista o i verdi. i radicali invece da quando si sono messi con i socialisti mi si sono screditati. (opinione mia, ma se si deve votare a sinistra almeno che sia sinistra vera).
E poi sul discorso destra sinistra suggerirei :
http://www.giorgiogaber.org/testi/veditesto.php?codTesto=276
“Ci fa piacere che voglia prendere le distanze da quelle posizioni e volentieri gliene diamo atto.”
Ora… io magari sono un po’ troppo pignolo, ma questo passaggio continua a farmi incazzare.
Dà l’impressione di un ravvedimento di cui quelli lì si compiacciono magnanimamente.
Brava lia :)
Cara Lia,
oggi mi hai regalato una buona notizia. La tua determinazione e lÂintervento allÂinterno di Sinistra per Israele di persone diverse dalla signora che ha aperto la fase delle minacce nominative, sono una buona notizia.
Grazie e complimenti.
Permettimi però una piccola richiesta personale che spero arrivi a segno dato lÂampio numero di lettori del tuo blog..
Ti ho scritto ieri che, nonostante tutto, andrò a votare, ma sono stanca di votare Âper esclusioneÂ, vorrei poter scegliere per convinzione, per fiducia, perché qualcuno mi offre mezzi per sperare  non ci riesco  da parecchi anni funziona solo lÂesclusione.
Così mi piacerebbe che allÂinterno dei DS si aprisse un trasparente dialogo sul ruolo del capogruppo al comune di Milano non allÂinterno di Sinistra per Israele (che sono affari suoi) ma specificatamente nei confronti dellÂaggressione che hai subito (al di là di ogni sottigliezza sintattica). Io credo che, avendo un pubblico ruolo istituzionale a livello locale, dovrebbe presentarti -anche personalmente- le sue scuse ma soprattutto mi piacerebbe conoscere i termini di una valutazione della faccenda interna al partito, ma pubblicamente proposta. Chiedo troppo?
augusta
Aggiungo -separandola- unÂinformazione, così potrai facilmente cancellarla, se la giudicherai impropria.
Anche lÂanno scorso io ho soggiornato a lungo nei Territori palestinesi nel corso di una mia attività volontaria: insegnavo italiano ad adulti in un centro palestinese. La mia attività non era pesante e ho approfittato del mio soggiorno per girare, documentarmi, capire Â
Avevo conosciuto la realtà in cui operavo durante i viaggi organizzati in Israele e nei Territori dalla rivista Confronti, ma nessuna realtà associativa mi appoggiava: ero là a titolo strettamente personale.
Giovedì 19 alle 20,45 presenterò alcune delle mie fotografie al Circolo Pabitele di Udine (via Fiume 13). Posso dare notizia di tutto ciò solo a tam tam. Se qualche udinese leggeÂ
augusta
bene, la vicenda ha assunto un piano civile ed un rispetto delle legittime posizioni. il tutto attraverso la fermezza e la condanna a chi si permette di violare la privacy o di puntare il dito su chi esprime proprie valutazioni politiche.
purtroppo, ahimè, continuo a non essere d’accordo su questa deriva che vuole equiparare destra e sinistra, e che stabilisce il confine tra gli “intelletualmente onesti e gli intellettualmente disonesti”. In verità chi ha lasciato quel post concludeva con il fatto che attualmente nella politica italiana non esistono gli onesti intellettualmente. Mi piacerebbe sapere come fa a saperlo. Li conosce tutti? legge tutti gli atti parlamentari?? conosce la loro vita??
Ma cos’è questo qualunquismo? questa presunzione di credere di poter dar giudizi?
Posso comprendere l’esigenza di migliorare, e tanto, il livello della politica italiana. Ma di farne a meno no. E’ l’errore più grave che si possa compiere. Non c’è democrazia senza politica. La storia lo insegna. E’ una verità banale, non ci sarebbe neanche bisogno di sottolinearlo.
E mi sembra anche molto trendly in questo momento equiparare destra e sinistra. Non credo sia molto difficile andare a vedere le leggi fatte negli ultimi 5 anni, l’ultima (non più appello per chi è assolto in primo grado) è di ieri. Non mi sento migliore di una persona di destra, affatto. Mi sento diverso, quello si. Reagisco in maniera diversa a certe problematica, mi pongo riflessioni diverse.
E comunque, il nodo è sempre lo stesso. Non andare a votare è un atto di snobismo, è un modo non di disconoscere soltanto la classe politica ma anche la società in cui si vive, i problemi che esistono, è un atto di indifferenza verso chi vuole cambiare qualcosa. Perchè è l’unico modo, limitato quanto si vuole, per produrre cambiamenti.
Restare alla finestra, decidendo di essere migliori di quelli che siedono al Parlamento continuerò sempre a ritenerlo un atto di arroganza.
Congratulazioni, Lia! Hai fatto bene a tener duro, e fai bene ad accettare le loro scuse. Mo’ rimane il post di del Noce su controcorrente, però.
Mi associo all’invito di Mirella – anch’io sto in Sguissera.
Ciao
Claude
Bene, tra l’altro anche Fiano si è dimostrato gentile: non ha capito di aver sbagliato (almeno a giudicare dalla mail che mi ha mandato, visto che gli avevo scritto…), ma almeno ha capito che c’era un problema.
Non si tratta di equiparare destra o sinistra ma di prendere atto, secondo me, di una deriva che consiste nell’adozione, a sinistra, di tecniche, linguaggi e modelli tipici della destra attualmente al potere. Per il semplice fatto che funzionano.
Comunque ne parleremo ancora.
Bruno: quel passaggio ha infastidito anche me.
Molto.
D’altronde, desiderare di salvare la faccia è un diritto umano: immagino che pubblicare questo comunicato sulla lista, a firma della stessa persona che aveva pubblicato l’altro che citava Protocolli e simili, non sia stato del tutto indolore.
Giornata di festa. Lia, sono contentissimo. Se OMB ha potuto dare un piccolo contributo al dialogo, la sua esistenza ha un senso. Ora bisogna partire da qui, andare avanti, non tornare mai indietro. La pace si nutre dei piccoli gesti quotidiani di ognuno.
ok
cosa fatta capo ha.
andiamo avanti
lia
sempre con te
E’ vero, il comunicato di SPI è abbastanza “deludente” nei contenuti (sempre quella frase..), però per una volta la forma conta, e nella forma è significativo, probabilmente è costato quasi lacrime e sangue a qualcuno, ne teniamo conto.
Rispetto gli intellettualmente onesti ovunque siano collocati (e ce ne sono da tutte le parti, anche se attualmente non sono di moda, strepitano troppo poco), ma altrettanto onestamente io negli intellettualmente onesti di destra non potrò mai riconoscermi, la differenza è qui.
Ma ora magari possiamo tornare ad occuparci di sole e timballi ;-) (grazie infinite per la ricetta, la voglio rifare paro paro però, non picchiarmi, le uova sode no perchè le detesto!)
*bisogna dividere il mondo in “Intellettualmente Onesti” ed “Intellettualmente Disonesti”
Ecco: sono totalmente d’accordo.*
Pur’io!
à piaciuta anche a me l’intervista a Rabbo, perché non la si legge, la si ascolta.
Le sue parole arrivano all’orecchio e generano l’emozione di cui ,forse, sono esse stesse cariche.
Non saprei dire il perché, ora, in fondo non dicono nulla di nuovo, eppure……..
Caro Francesco, dicendo che “la dx e la sx non hanno più nessuna valenza” non intendevo affatto dire che sono uguali, ma che bisogna superare questa dualità in quanto non più consona al nostro tempo (ci sono idee notoriamente di sx che trovano daccordo molta gente di dx, così come spero ci siano idee di dx che trovano daccordo gente di sx).
Di politici poi ne conosco mooooooooltiiiiiiiii, sopratutto di quelli della cosidetta “Prima Reppublica” che si sono riciclati in giro per l’emisfero Parlamentare.
Io rimango comunque della mia oppinione (non voto) anche perchè se andassi a votare non voterei certo a sx (sono troppo radicate in me, aimè :-) le mie idee di dx) e credo che Berlusconi e company non meritino il mio voto.
Tiziano (Salahudin)
P.S. La volta scorsa avevo omesso la mia solidarietà con Lia (la davo per scontata) ora la ribadisco.
Mi fa piacere Lia, almeno questa cosa si chiude qui.
Una confidenza però: trovo orribile il blog di Dacia Valent… Becero e violento lo trovo.
Sorry… Gianna
Lia che bello sono contenta!
Ora ribadisco il mio suggerimento fatto nei commenti al post precedente: un bel weekend al mare, oppure un venerdì sera nella movida milanese – e dai Milano ha i suoi difetti ma non si può dire che non offra divertimenti – o un pomeriggio in un hammam per ricordare un po’ l’egitto e tenerlo vivo finchè non te ne puoi tornare lì.
baci baci baci
Message from Paradise
“Coscïenza fusca
o de la propria o de l’altrui vergogna
pur sentirà la tua parola brusca. 126
Ma nondimen, rimossa ogne menzogna,
tutta tua visïon fa manifesta;
e lascia pur grattar dov’è la rogna. 129
Ché se la voce tua sarà molesta
nel primo gusto, vital nodrimento
lascerà poi, quando sarà digesta. 132
Questo tuo grido farà come vento,
che le più alte cime più percuote;
e ciò non fa d’onor poco argomento. 135
Però ti son mostrate in queste rote,
nel monte e ne la valle dolorosa
pur l’anime che son di fama note, 138
che l’animo di quel ch’ode, non posa
né ferma fede per essempro ch’aia
la sua radice incognita e ascosa, 141
né per altro argomento che non paia”.
Paradiso XVII, 124-142
La luz en que reÃa mi tesoro
que allà hallé, volvióse más corusca,
como rayo de Sol en espejo de oro;
entonces dijo: Sólo una conciencia fusca
por propia o por vergüenza ajena
sentirá que tu palabra es brusca.
Remueve, sin embargo, toda mentira,
toda tu visión haz manifiesta;
y dejan que rasquen donde está la roña.
Que si tu voz fuera molesta
al primer gusto, vivo alimento
dejará luego, cuando será digesta.
Este tu grito será como viento,
que a las más altas cimas más sacude;
Te han sido mostrados en estas coronas,
en el monte y en el valle doloroso
sólo las almas que son por fama notas,
para que el ánimo del que oye, no se apoque
que venga de ignorada raÃz o baja,
ni por otro argumento que no valga.
Sinistra per Israele o Della Stupidità Umana.
Cavoli a merenda - Odds and Not Ends
Sharon, Orabasta, Haramlik, SpI: perch
Kelebek
Festeggiamo
E così, Sinistra per Israele ha chiesto pubblicamente scusa a Lia di Haramlik: il giorno prima avevano emesso un comunicato in cui l’accusavano di insultare "l’intero popolo israeliano" e di lanciare inviti "contro gli ebrei in ge