Massì, facciamo un po’ di garbato understatement: sai cosa sono gli israeliani? Degli schifosi figli di puttana. Per dirla gentilmente. Ecco.
15 anni di guerra civile.
Poi gli anni della ricostruzione.
E hanno ricostruito: i libanesi sono bravi. I migliori, in questo momento.
Non sono mai stata in Libano per lo stesso motivo per cui non sono mai stata a Parigi: perché non avevo i soldi.
“Carissimo, il Libano, i più fighetti, i più sofisticati. Ma bello. Bello. Bello.”
Julia era lì il mese scorso.
E’ il viaggio-premio di chiunque stia in Medio Oriente, il Libano.
Ma chi glielo doveva dire ai libanesi, due settimane fa, che in 5 giorni gli distruggevano il paese?
Al Cairo è pieno di gente che arriva da lì.
“Bombardata Beirut, e bombardata Tripoli, Sidone…”
“Ma porca miseria, sembra fantascienza. Noi siamo qui, tu snoccioli i nomi delle città e sembra fantascienza”.
“E’ vero, sembra fantascienza”.
“Sai: quando c’era la guerra civile, era una guerra di terra. Sì, un mucchio di danni, ma non certo quelli di adesso. Adesso, al secondo giorno, Beirut era distrutta. Poi hanno distrutto la strada che porta a Damasco, per non farci scappare. E poi i ponti, le strade, tutto. Avevano ricostruito tutto, come tedeschi del Medio Oriente, e ora non c’è più niente.”
Qui la gente piange, la gente è distrutta.
Non gli arabi: gli europei che arrivano da lì, gli europei che ci sono stati, che ci vivevano.
Ma come è possibile permettere, scusare una barbarie simile?
Come è possibile?
Settecentocinquantamila profughi: gente che ha preso due panni ed è scappata via di casa, o ha lasciato un mucchio di macerie.
La gente che dorme nei giardinetti, che cerca di entrare a dormire nelle scuole aperte dal governo e già strapiene, e ormai è impossibile trovarci rifugio.
Ogni via di fuga bloccata, tutti sotto le bombe vigliacche degli aerei.
Non ce le hanno, gli israeliani, le palle per scendere a terra e mettere in gioco il proprio corpo, se prima non hanno spazzato via tutto. Prima ti distruggono, poi scendono. E da aerei regalati, ti distruggono. Li avessero pagati loro, almeno.
Ma non c’è israeliano che valga mezzo libanese, mezzo palestinese, in termini di palle, e la loro vigliaccheria da ricchi va in onda sul TG.
Tutti i libanesi come topi in trappola, e il paese distrutto.
Hanno distrutto un paese.
Per due soldati, dicono.
Poi non è vero, certo: è da quando lavoravano per mandare via i siriani che cercavano un Libano distrutto, un governo-fantoccio, un altro popolo affamato e in ginocchio oltre la frontiera.
Ma che riescano a fare passare la tesi secondo cui lo hanno fatto per due soldati- e che la gente ci creda e lo accetti, lo giustifichi – è la parte più repellente del tutto.
E gli arabi? Oh, non sono migliori: ora, mentre scrivo, mezzo governo egiziano è negli USA a prendere soldi.
Il prezzo del silenzio del “moderato” goveno egiziano, e non pensare che l’opposizione sia meglio. Che i Fratelli Musulmani abbiano progetti migliori.
Non pensarlo, non illuderti.
Sbronze per il popolino, e basta.
Noi non dovremmo riuscire a dormire, in Europa.
Noi dovremmo svegliarci nella notte, controllare come stanno i nostri figli, sentirci le ultime spazzature della terra.
Lo siamo.
Hanno distrutto il Libano e noi siamo le ultime spazzature della terra.
Noi, e quei figli di puttana degli israeliani.
Tanto per dare alle cose il proprio nome.
Se questo è un uomo
“Voi che vivete sicuri / Nelle vostre tiepide case,
Voi che trovate tornando a sera / Il cibo caldo e visi amici:
Considerate se questo è un uomo / Che lavora nel fango
Che non conosce pace / Che lotta per mezzo pane
Che muore per un sì o per un no.
Considerate se questa è una donna, / Senza capelli e senza nome
Senza più forza di ricordare / Vuoti gli occhi e freddo il grembo
Come una rana d’inverno.
Meditate che questo è stato: / Vi comando queste parole.
Scolpitele nel vostro cuore/ Stando in casa andando per via,
Coricandovi alzandovi; / Ripetetele ai vostri figli.
O vi si sfaccia la casa,
La malattia vi impedisca,
I vostri nati torcano il viso da voi.”
Pagheranno tutto, te lo prometto.
Quello che penso di Israele viene espresso magnificamente da queste semplici parole:
[…]
you chase barefoot, toothless, illiterate, hungry people with a state of the art military arsenal. And you insist that you are victims, and you insist that you are on the right side of history. All this bulllshit will catch up with you.
http://www.juancole.com/2006/07/letter-from-rasha-in-beirut-and.html
Deve arrivare il momento in cui il credito ottenuto dal sangue dei martiri della shoah e speso per perpretrare impunemente il martirio di altri milioni di innocenti si esaurirà, arriverà il momento in cui il velo di menzogne verrà rimosso dagli occhi dei popoli della terrà e verrà finalmente chiesto il conto allo stato di israele per i crimini contro l’umanità commessi impumente fino ad ora. Che succeda non ho dubbi, spero solo di essere ancora vivo per allora.
In questo momento nessuno al mondo può capire il tuo stato d’animo meglio di me .
Io amo l’Italia proprio come l’ami tu e Tu ami il mio paese quanto lo amo io.
Desideri che l’Italia torni ad essere quel che era una volta il belpaese, vorresti indietro la gente che c’era una volta e non quel miscuglio di tutti attributi che ci tocca incontrare ogni giorno, avvelenati e velenosi; io stesso sono cambiato, anche se di poco ma sono cambiato e ciò mi spaventa.
Anche lì, dove sei tu adesso la gente che conoscevo io è cambiata e continuerà a cambiare, e’ inevitabile.
Vorrei tanto mollare tutto e tornare indietro per conservare intatto il patrimonio di bei ricordi sinora accumulato qui e che ora si sta sbiadendo a una velocità che mi lascia letteralmente senza fiato, ma ho paura di tornare dopo tanti anni perchè so già che non troverò la gente che avevo lasciato.
Mi piacciono i tuoi scritti perchè mi fanno ritrovare la gente che conoscevo tanti anni fa, purtroppo non posso contraccambiarti, perchè non ho la tua penna per farti ritrovare la gente che conoscevi tu da queste parti fino a qualche anno fa.
Quello che penso d’Israele
è ancora quello che pensavo qui:
fandonie.splinder.com
non tutti, certo non tutti,
ma quasi tutti
schifosi grandi figli di puttana
ma adesso sono al varco
[grazie per il bel post]
Qualcuno che si vergogna c’è, io mi vergogno moltissimo … moltissimo.
Volevo segnalare due articoli di due giornalisti libanesi su http://www.babelmed.net. “Nous reprenons à zéro. Notre fragilité est plus grande que nous le pensions. Ce que nous avons réalisé en un an, s’est effrité en un jour; ce pour quoi nous avons peiné durant dix ans s’est consumé en une heure. Tous nos sacrifices pour libérer notre terre sont partis en fumée, pour rien”, scrive Youssef… una testimonianza in più, direttamente dal Libano. A me sono servite.
Sicuramente questo non avresti il coraggio di pubblicarlo, visto che censuri tutti quelli che non la pensano come te a quanto mi dicono alcuni, pubblicalo se hai il fegato. Il mio è un intervento pacato, al contrario dei tuoi
(Nota di Lia: segue un ignobile pippone di Bernard-Henry Levy che, effettivamente, non pubblico.)
Signorina Marello: come le hanno giustamente detto, io in casa mia pubblico ciò che pare a me, e gli esercizi di disonestà intellettuale di gente come Bernard-Henry Levy li lascio volentieri ad altri.
Non è questione di coraggio: come comprenderà, pubblicare un articolaccio qualsiasi e perdere un po’ di tempo a smascherarne la falsità richiede ancora meno fegato che bombardare case e ospedali, tanto per rimanere in tema.
E’ solo che non vedo per quale motivo dovrei collaborare, col MIO spazio web e con il server che IO pago, alla diffusione dell’immondizia che lei ha cercato di propinarmi.
Se le piace Bernard-Henry Levy, se lo legga altrove.
Se non le piace Haramlik, non lo legga.
E’ semplice, direi.
io mi vergogno….mi vergogno di essere italiana, di vivere in italia, di aver votato la sinistra e di non poter fare niente per cambiare il mondo…
Lia mi unisco alle tue urla … e sì…mi vergogno di appartenere ad un paese, dei tanti, che ha optato per la politica dello struzzo. A volte osservo con sconforto che Dio sia un tantino distratto…
Credo che il governo libanese prima di spendere soldi per la ricostruzione fara’ bene a spenderne per comperare armi per difendersi da ulteriori attacchi israeliani.
Grazie Lia.
si…..
Luttazzi può piacere o no, ma trovo che abbia descritto con molta ironia la situazione:
” Il mio cagnolino ha le zecche. Ieri una zecca mi ha punto, così io ho bombardato il mio cagnolino. Ho il diritto di difendermi.”
Storie di me
Pregasi leggere.
Grazie….
Cara Lia,
non c’è dubbio, e non ci sono perifrasi.
Basta scuse, basta tutto. E perfetto Primo Levi, che senz’altro “torcerebbe il viso da loro”.
Spero solo che il nostro governo si comporti dignitosamente e umanamente.
Ti abbraccio, parto un po’.
Gianna
No, Lia — Levi e’ fuori posto, qui. Io penso tutto il male possibile di questa guerra di Israele. Credo tra l’altro che NON faccia gli interessi veri di Israele.
Ma un genocidio e’ un’altra cosa. Ma proprio tutta un’altra cosa.
Ma basta, Angelo! Ma che altro deve succedere perché il grido di Levi – contro l’indifferenza di chi sta bene verso i crimini contro l’umanità, verso l’annichilimento di esseri umani innocenti e indifesi, compiuto nel silenzio complice di chi non si sente coinvolto – vi smuova, vi faccia fischiare le orecchie?
Se non si ripete tutto TALE E QUALE non vale?
Non basta distruggere nazioni intere dopo averle disarmate, causare quasi un milione di sfollati in una settimana, bombardare chiese e ospedali, buttare sul lastrico milioni di esseri umani, uccidere vecchi e bambini a casaccio con la scusa di stare effettuando una rappresaglia per due soldati dal purissimo sangue israeliano?
Non basta?
Bisogna parlare tedesco, per essere abbastanza cattivi da meritare Levi?
Bisogna fare cosa?
Che altro?
Io non vedo differenza tra questa ragioneria delle presunte intenzioni (“Ma mica li vogliono uccidere proprio-proprio tutti!”) e il giocare col sangue, divertirsi a fare castelli di sabbia sulle spiagge estive coi pezzi di libanesi uccisi, di palestinesi martoriati.
E’ giocare sui morti e coi morti, questo; letteralmente.
Un cinismo da brivido.
Tu non ti senti chiamato in causa da Levi, benissimo.
Io sì.
Per inciso, mi chiedo cosa ci siamo cresciuti a fare, con le parole di Levi, con il senso di colpa dell’Olocausto.
Cosa ci abbiamo imparato, che conclusioni ne abbiamo tratto?
Qui c’è gente che ha capito solo che non si dovevano uccidere gli ebrei, a quanto pare.
Io ho capito un’altra cosa, invece: che non si può assistere a queste cose senza fare niente, chiunque sia la vittima.
Scusami tanto.
TITANIO
Quello che sta …
Quello che sta succedendo il Libano, mi toglie per sempre la parola.
Non posso più trovare scuse ad Israele, non ci si può più arrampicare sugli specchi facendo appello a sensi di colpa che ormai servon…
TITANIO
Quello che sta …
Quello che sta succedendo in Libano, mi toglie per sempre la parola.
Non posso più trovare scuse ad Israele, non ci si può più arrampicare sugli specchi facendo appello a sensi di colpa che ormai servon…
sì Lia, questo s’è capito. Che non deve succedere mai più – AGLI EBREI. Stop.
Un po’ deprimente come lezione.
“Io ho capito un’altra cosa, invece: che non si può assistere a queste cose senza fare niente, chiunque sia la vittima.”
queste sue parole adesso hanno un suono diverso rispetto a quel bruttissimo FIGLI DI PUTTANA rivolto agli israeliani.
ma non credo che per lei in quel “chiunque” ci sia posto anche per gli israeliani. ma lei non se la ricorda la paura di prendere un autobus a tel aviv, in casa propria?
ma lei crede che alla palestina, alla siria al libano all’IRAN, interessi avere un dialogo con Israele? l’unico a provarci è stato abu mazen.che fare quando ti attaccano e non vogliono avere un dialogo con te?
Signorina Fede, si informi un po’ meglio e poi ripassi.
Faccia il piacere, ché i discorsi non possono ripartire da zero ogni volta.
La guerra oggi è cosi:
Attacchi aerei in profondità su tutti gli obiettivi possibili.
L’esercito di terra occupa il territorio, dopo che l’areonautica e l’artiglieria hanno STERILIZZATO tutto.
E’ una guerra dall’alto consumo energetico, non avete idea di quanti litri di carburante consumi un caccia-bombardiere o un carro armato di 40/60 tonnellate.
Per porre fine alla guerra basta colpire le raffinerie e i depositi di carburante.
Invece di lanciare razzi contro le città israeliane, sarebbe meglio indirizzarli sui depositi di carburante e depositi di munizioni degl’avversari.
non ci sono parole… anzi una si… vergognatevi! (è rivolta a tutti gli Israeliani o filo-israeliani!)
Non è che ci credono alla storia dei soldati..fanno finta di crederci, qui sta la sottile differenza.
gli israeliani non attaccano le basi militari ma attaccano i centri urbani…
loro vogliono solo uccidere chi non si sa difendere e ce differenza tra bombardare una citta e bombardare una base militare…
poi ce che li difende…
loro fanno quel c+++o che li pare ma nessuno fa niente
è una vergogna