Se mi volessi cimentare nell’impresa di ripercorrere la storia di questo blog con l’accusa di antisemitismo, penso che ci passerei la nottata.
Abbiamo avuto di tutto, qua: da una Deborah Fait regolarmente cestinata, nonostante i suoi strepiti, alle minacce di denuncia, di arresto, di epurazione professionale e di ergastolo (e pure di morte, gessù) passando per la pubblicazione di nome e cognome nelle liste di sionisti di sinistra, e poi gli insulti sanguinosi e – anche – gli scontri con filoisraeliani in buona fede seguiti da successivo rispetto reciproco e, qualche volta, amicizia.
Tanta roba, un mucchio di cose.
E il mio iter personale, poi.
Dalla faccia attonita con cui incassavo l’accusa le prime volte (“Antisemita io? Ma che dice, questo?”) alle vibranti autodifese, e poi il mettermi là a razionalizzare, a puntualizzare, a raccontare la storia della mia vita e a sgolarmi.
E poi le FAQ del blog, quando proprio non ne potevo più.
E poi leggere in giro che in realtà ero antisemita, e lo provava il fatto che avevo fatto le FAQ per spiegare che non lo ero.
E quindi ti arrendi, alzi le mani e dici: “Senti, ma basta, non rompermi le balle, aria!”
E diventi totalmente indifferente all’accusa e rispondi alla tua coscienza e amen. Eccheccavoli.
Poi pubblichi un post su due israeliani che entrano in un bar spagnolo sfoggiando bandierine guerrafondaie e ne vengono scacciati tra gli applausi degli astanti.
Intanto contempliamo tutti le macerie del Libano, ma – se ci pensi – sono anni che contempliamo macerie.
Ed io, un anno e rotti fa, avevo pubblicato un’altra protesta spagnola ed era scoppiata l’ira di Dio, su questo blog.
E succede un miracolo, stavolta.
Accuse di antisemitismo, pochissime. Eppure mi pare di essere sempre la stessa, di scrivere sempre con lo stesso tono, di raccontare le cose spinta dallo stesso proposito di sempre.
Eppure mi arrivano giusto un paio di villani che cestino quasi automaticamente e poi questo signor Piero Perugia che è abbastanza urbano da essere pubblicato.
E che viene praticamente ignorato, e quasi non ci posso credere.
Si becca un “x Piero: Volevo segnalarti che su questo blog la scusa dell’ “antisemitismo” non e’ piu’ valida” e un “Ormai abbiamo capito il giochino, non attacca piu’“.
Ed io, dal mio micro-osservatorio, mi sento come una a cui sta cambiando il mondo sotto agli occhi: ma davvero ce ne stiamo liberando, di questo ricatto? Davvero si può cominciare a parlare della questione senza più subirlo?
A me piacciono le piccole cose: mi fido più di loro che dei grandi eventi, dei proclami e delle notizione. E questa è una piccola cosa che mi ha colpito moltissimo, in questi giorni.
Perché, poi, la vedi accompagnata da un parlare di boicottaggio che si estende ben oltre i pompelmi, oltre i banner della militanza di sempre.
A me non era mai successo, da quando ho questo blog, di avere la sensazione che lo stato d’animo generale, verso Israele, fosse di indignazione pura e semplice. Oltre i distinguo: indignazione sana e decisa, senza più chiedere scusa.
Proprio non ci ero abituata, a una cosa così netta.
Poi magari mi sbaglio e confondo desideri e realtà e là fuori si fanno le pulci alle rovine di Beirut e chennesò.
Però stasera è un bel confondere, senti, e non ho voglia di scoprire che mi sto sbagliando.
E, comunque, qua ci sono un po’ di istruzioni per il boicottaggio.
Scusate per il ritardo con cui abilito i commenti di chi non ha Typekey: e’ che sono appena approdata a Dahab.
Appena mi ripiglio rispondo anche alle email.
Rosebud, io non sostengo che siano autentici… l’ho letto moltissimi anni fa e poi l’ho buttato perchè mi sembrava impossibile che fosse vero ciò che li era scritto… ma ora mi vengono alla mente che molte cose che li erano scritte stanno avvenendo. Ciò che diceva Piero su israele… la casa di tutti gli ebrei mi torna; se per assurdo davvero tutti gli ebrei decidessero di andarci, nemmeno basterebbe la mappa della loro nazione con i confini ideali che mi pare di ricordare era ivi descritta ..fino a Damasco dicevano…Poi per carità spero proprio che non sia vero nulla e che oggi … fra un secondo, gli israeliani decidano di tornarsene da dove sono venuti e gli hizbollah plachino il comprensibile risentimento accumulato con le recenti tragedie umane.
Augusta, hai ragione … è orribile che nemmeno i meno peggio, che abbiamo eletto per salvarci dal peggio, ora non sanino la situazione. La cooperazione dovrebbe essere intesa per aiutare a costruire non a distruggere… ma si sa che se vuoi piacere alla mamma devi coccolare il figlio…dove non capisco ancora tra israele e USA chi sia la mamma e chi il figlio.
Intanto gli israeliani vanno avanti; l’onu “deplora” la strage di Cana anche se Hannan voleva una “condanna”. Ancora morti… e parlano forse di tregua per venerdì. Complimenti a chi ancora sostiene israele. Quella casa, anche se grande, sarà per niente comoda e piena di spigoli. Non ci andrei a vivere in una casa piena di così tanto dolore.
Anche alla mia allora Lia!
Detto questo un pensiero sul Libano?
Israele sbaglia tattica? Probabilmente sì.
Nn ne sarei sicuro, ed è un sionista convinto a dirlo.
Ma sul Libano qualcuno mai riflette?
Gli Hezbollah difendono davvero la sovranità del Libano? O ne difendono solo certi aspetti a loro comodi?
Quando i Siriani lasciarono il paese era indubbio che il Libano avesse un esercito da operetta.
Ma era anche vero si trattava di un passaggio necessario.
Il problema nasce da un paese militarmente sguarnito certamente, ma mutilato e riassettato ad uso e consumo muslim
In tal senso varrebbe la pena ricordare la composizione religiosa del numero dei profughi e delle vittime della guerra civile….
Visto quello, posso solo auspicare che, se proprio Israele ha fatto il macello là, questo serva a riassestare le gerarchie del Libano che fu.
Quello vero, non quello dove i cristiani al potere sono spesso filo sciiti (come il pagliaccio/presidente al potere oggi) ed un grande stato è stato mutilato per diventare lo stato musulmano n° XX
JZ
Israele viola la tregua, bombarda una base dell’esercito “regolare” libanese, un morto e tre feriti.
Però si rammaricano, è stato un errrore.
Ogni senso della proporzione del dramma che sta avvenendo perde di senso e non si vede-o si finge di non vedere- come l’inevitabile esacerbarsi del clima in MO che non potrà che peggiorare tutto lo scenario.
E ciò dovrebbe stare a cuore anche di chi difende sempre e comunque questa escalation perchè tiene alla sicurezza di Israele.
A proposito: credo sia fondamentale diffondere il più possibile il pensiero delle realtà israeliane che si oppongono a questo macello (come a quanto avviene a Gaza).
a me continua a bloccare i post se metto l’indirizzo di netscape, non e’ che mi hai bannato ? basta saperlo
x John Zorn: Attento perche’ il tuo discorso somiglia molto a quando qualcuno diceva “Andremo in Iraq per portare la democrazia…”. Israele la deve piantare di “…fare macelli…”.
Purtroppo riscontro ancora una volta che siete dei pacifisti da salotto, seguite il ragionamento del mio morto è pìù importante del tuo.. si da fiato alle leggende metropoline … mi ha colpito la frase di Barbara “che se ne vadano da dove sono venuti” .. quella è la nostra terra.. fate tanto i fini..e0 gli intellettuali dimenticando che l’Italia ci ha messo 70 e solo dopo la guerra di espansione imperialista dell’impero sabaudo,perchè la chiamereste così oggi voi, ad essere unificata.. non è forse così dal 1848 al 1918… o sbaglio? Ed intanto vi animate e fate a gara con i vostri pensieri antisemiti, pardon antiisraeliani.
Ora voglio fare un discorso che penso scatenera’…un po’ di discusione.
Oggi vedo come unica soluzione possibile, per dare una possibilita’ di coesistenza nella zona mediorientale, l’azzeramento completo delle strutture israeliane. Non parlo di ammazzare persone, ma se da un giorno all’altro venissero distrutte le centrali energetiche e i sistemi di trasporto energetico della nazione, in piu’ la distruzione mirata dei sistemi di comunicazione della nazione, portando cosi’ alla paralisi completa lo stato israeliano…e quindi portandolo ad una trentina d’anni indietro forse e dico forse, lo stare allo stesso livello dei vicini permetterebbe un dialogo diverso.
Siamo onesti, oggi come oggi, lo stato d’Israele con la superiorita’ avuta grazie al supporto statunitense e con una politica distruttiva nei confronti del vicinato ha una posizione che gli permette di calpestare cio’ che vuole.
Visto che e’ sorda al benche’ minimo interesse alla cooperazione nella zona, a questo punto vedrei solo un discorso di “parificazione” con i vicini per riportare un po’ di normalita’ alla situazione.
Come gia’ scritto in questo post, proprio grazie all’avanzato livello di tale nazione, potrebbe realmente impostare un dialogo diverso e maggiormento cooperativo. Vistoche’ questo non succede direi che sia il caso che qualche nazione, di quelle che si reputano civili al pari di quella israeliana, vada ad esportare un po’ di sana democrazia infarcita di bombe inteligenti sul suolo israeliano, magari seguendo il piano appena proposto…
Jishu1972, ma cosa vuoi mai che ti banni?? Gessu’, che idee.
Io ho una blaklist di Movable che e’ un casino da gestire e soffre di eccessi di zelo di cui spesso sono vittima pure io.
Dovro’ farci qualcosa, ma non e’ semplice e per giunta nei prossimi giorni mi colleghero’ da un internet cafe’, quindi figurati.
In casi estremi, mandatemi i commenti rifiutati per email e provo a metterli cercando di capire cosa li blocca. In genere alcuni link o i puntini sospensivi danno problemi.
Mi spiace, abbiate pazienza.
Lia, grazie del link sul boicottaggio.
Piero:
**Ed intanto vi animate e fate a gara con i vostri pensieri antisemiti, pardon antiisraeliani.**
Ah, siamo sempre li’, eh? La solita accusa di antisemitismo. Gira gira si torna li’, a questo ricatto che volutamente confonde, a questo bavaglio che si cerca di mettere a tutte le critiche a Israele. Ancora non l’hai capito che questo giochetto non funziona piu’ e che qui un po’ di gente comincia a svegliarsi, a capire quanto sia bastardo e falso questo ricatto morale?
ciao,
volevo segnalarti qualche foto che ho messo sulla manifestazione del 27 luglio a Roma, che in italia continua a restare invisibile:
http://khalasnews.splinder.com/post/8841048
grazie per quello che scrivi, ce la stiamo per fare cmq.
Signor Perugia,l’accusa di “antisemitismo” che lei lancia è stata talmente usata,strausata,abusata che non ha piu’ nessun valore….
x Piero, il parallelo che fai non farebbe una grinza se di mezzo non ci fossero questi decenni e due guerre mondiali, quasi tre, di mezzo. Cioe’ il periodo storico tra il 1918 e il 2006…Parliamo di epoche diverse tra le quali concetti come “diritti universali”, riconoscimento della parita’ tra le razze, le religioni, gli uomini stessi; sono stati conquistati spesso col sangue. Ora se capisci la critica va bene se no amen. Il tuo parallelo e’ anacronistico, non puoi confrontare momenti storici cosi’ completamente diversi, ma sopratutto non puoi prenderci per i fondelli con la frase “con i vostri pensieri antisemiti, pardon antiisraeliani”. Ma non capite voi EBREI, che mischiando la religione con lo stato, ora state alimentando e dando manforte alle scemenze realmente antisemite ? Se proponete la visione ebraica come regia della spropositata azione criminale oggi in corso in libano e’ ovvio che qualche reale NEONAZZISTA mettera’ sul banco degli imputati GLI EBREI in genere e non l’establishment ISRAELIANO andando di nuovo a ripescare dal calderone di idee del 1938….Questo mi da la nausea, mi da il voltastomaco che TU ti presti a fornire argomentazioni a personaggi del genere perorando una causa che nulla a che vedere con quanto commesso da UNA ISTITUZIONE, LO STATO ISRAELIANO, E NON DA UNA RELIGIONE. COMMETTI IL MEDESIMO ERRORE DALLE FAZIONI ESTREMISTE ISLAMICHE, CHE INTRODUCONO CONCETTI RELIGIOSI PER PERORARE LA PROPRIA CAUSA,i combattenti sono martiri, la battaglia diviene opera divina…e il tutto prende contorni cosi’ surreali che la verita’ e la realta’ dei fatti scompare.
X LaForge il tuo commento del 31 Luglio, 2006 alle ore 23:37 fa capire molte cose.La prima su tutte che il pardon non era sbagliato. Del resto mi sembra di vivere in un paese,l’Italia, dove le parti si sono invertite le destre che difendono Israele,il suo diritto di esistere e quello dell’ autodifesa e le sinistre che vogliono la cancellazione dello Stato Ebraico… Difese che onestamente danno fastidio per il semplice fatto che si fa a gara a mostrare i morti da una parte e dall’altra, solo per dire “ho ragione io” “il mio morto è meglio del tuo!!” “hai visto come soffre”.. cari ragazzi un morto è morto… ma questo forse non lo sapevate…
Si Piero, fa capire che finche’ si continua a perdere tempo in discussioni sul passato come FAI TU, non si va da nessuna parte. Piero per nostra sfortuna viviamo in italia, e se per caso passassi sul mio sito vedresti la “alta” considerazione che ho di questa pseudo nazione.
Facci caso che molte persone qui scrivo molto critici verso il trasformismo e il vero o proprio atteggiamento ignorante fatto dai quelli che io considero veri rappresentatori della nazione italica; cioe’ degli opportunisti, bugiardi, approfittatori, egoisti…veri rappresentatori di quello che oggi l’italia e’.
Facci caso, fresco fresco, sulla questione della legge sull’indulto, che dal mio punto di vista puo’ essere accettabile ma solo dopo una seria analisi della questione, chi si e’ opposto alla forma della legge cosi’ scritta sono stati pochi partiti, e di questi secondo Me, solo uno o due partiti se non pochi parlamentari sono realmente rappresentanti dell’opposizione.
La minoranza in italia oggi e’ formata dagli onesti, moralmente corretti…questa e’ la vera opposizione al governo di qualsiasi coalizione esso sia.
Tornando al discorso, il mio posto e’ proprio estremo, volutamente, per far parlare le persone, per farle ragionare, per riaccendere il senso di discussione che oggi si e’ fermato, qui, a inutili approcci revisionisti del passato.
Dimenticavo Piero, che “un morto è morto” lo vado a dire da un pezzo…
Piero Perugia; sei uno che specula con le parole altrui; cosa ti preoccupa di ciò che ho scritto “Ciò che diceva Piero su israele… la casa di tutti gli ebrei mi torna; se per assurdo davvero tutti gli ebrei decidessero di andarci, nemmeno basterebbe la mappa della loro nazione con i confini ideali che mi pare di ricordare era ivi descritta ..fino a Damasco dicevano…Poi per carità spero proprio che non sia vero nulla e che oggi … fra un secondo, gli israeliani decidano di tornarsene da dove sono venuti e gli hizbollah plachino il comprensibile risentimento accumulato con le recenti tragedie umane.” Se avessi scritto gli ebrei se ne tornino da dove sono venuti avresti forse potuto lamentarti di qualcosa. Fai finta di non capire quello che ti stiamo spiegando con un’enorme pazienza… ma si sa che è vero il detto che non c’è peggior sordo di chi non vuole sentire. Leggiti Tanya Reinhart. Fai un giro tra i blog non di parte (e guarda che Haramlik non è di parte… è normale fare un rimprovero ad un figlio amato che sbaglia). Per esempio prova a vedere http://refuseniks.iobloggo.com/ e da li vai ad aprire tutti i link e vedi che aria tira. Sta di fatto però che israele si sta macchiando di talmente tanto sangue che obbligatoriamente ne soffrirà. Il male fatto non porta mai al bene.
Zorn, mi avresti fatto proprio ridere di cuore se non me lo sentissi straziato dal dispiacere; raccontalo a qualcun altro che vi sta a cuore la sorte del Libano.
LaForge, vai avanti con pazienza; ma se proprio te la fanno perdere avrai la mia comprensione.
X Laforge questi tuoi due ultimi commenti li quoto totalmente, ma però mi sembri una mosca bianca.. L’unico appunto che ti muovo è sulla storia che ci serve se non altro per capire chi siamo,realmente e per non ripetere gli errori del passato…
“i ha colpito la frase di Barbara “che se ne vadano da dove sono venuti” .. quella è la nostra terra.. fate tanto i fini..e0 gli intellettuali dimenticando che l’Italia ci ha messo 70 e solo dopo la guerra di espansione imperialista dell’impero sabaudo,perchè la chiamereste così oggi voi, ad essere unificata.. non è forse così dal 1848 al 1918… o sbaglio? Ed intanto vi animate e fate a gara con i vostri pensieri antisemiti, pardon antiisraeliani.”
Qualcuno, Piero, ha detto che il tuo ragionamento non fa una grinza.
Invece, perdonami, ne fa parecchie.
L’Italia c’ha messo molto ad essere unificata. Verissimo. Gli abitanti però già c’erano, cattolici, valdesi, ebrei ecc.
Non sono venuti dal resto del mondo con l’intento di fondare uno stato, qualunque motivazione avessero per farlo.
Dico che gli ebrei che hanno fondato Israele hanno fatto male a farlo?
No, dico che, in effetti, sono venuti da varie parti del mondo.
Hanno fondato uno stato, legittimamente riconosciuto dalla comunità internazionale, e ci possono vivere in pace. Quella è la LORO terra. Non la tua. A meno che tu non abbia doppia cittadinanza.
Ci possono vivere in pace, ripeto, per quanto mi riguarda, e anche per quanto riguarda tutte le persone che conosco.
La tua terra però è l’Italia, di cui sei cittadino a pari diritti di qualunque altro cittadino.
Che tu sia legato affettivamente a Israele per ragioni familiari, storiche, culturali, e quello che ti pare, ok, logico, giusto.
Che tu debba dire che “quella è la tua terra”, no.
Anche io c’ho i parenti in America. E che vor dì. La mia terra però è questa, punto.
Se mi sentissi più americano che italiano, credo che andrei in America e chiederei la cittadinanza statunitense. Logico, no?
Per il resto, quoto in pieno LaForge.
Non bisogna mesoclare religione e politica.
Poi, per me tutti i morti sono uguali, e tutti i vivi pure.
Israele è l’avamposto dell’Occidente in Medio Oriente, è l’ultima trincea del colonialismo imperialista dei gruppi elitari americani ed europei che si adoperano per il controllo ed il possesso delle risorse petrolifere dei paesi arabi. Si tratta di puro e semplice colonialismo, niente è cambiato da qualche secolo a questa parte su questo punto. Credo che sia il caso di ricordare che lo stesso colonialismo si è sempre circondato di numerose ideologie con lo scopo di difendere e di giustificare i propri crimini e i propri delitti nei confronti dei popoli che sottometteva; supposte superiorità razziali e culturali sono sempre state le armi che i colonialisti hanno impiegato per conquistarsi l’appoggio dell’opinione pubblica dei propri paesi, consapevoli dell’importanza del favore del cosiddetto “fronte interno”. Nel particolare, le accuse di antisemitismo rivolte ai critici dell’oppressione politica e militare dello Stato d’Israele sono da ricondurre agli stessi meccanismi e processi di cui sopra, oltre a rivelare l’esistenza di un problema di cui soffrono questi stessi accusatori: non hanno fatto i conti con il passato, ad essi si ripropone, perchè irrisolta culturalmente, la questione ebraica, ancora una volta non compresa in pieno, per ignoranza o per cecità.
La domanda è: cosa direbbero oggi di loro e di Israele grandi pensatori ebrei come, ad esempio, Adorno o Marcuse? La questione suscita sorrisi.
Israele si sta rendendo colpevole di un’ennesima tragedia umanitaria, di un’ennesimo ed indiscriminato eccidio, ma fa ciò in qualità di potenza occidentale imperialista. Il resto è semplice ideologia.
Il bello e’ che proprio le mosche bianche sono le prime a sparire…
Io guardo spesso al passato per cercare di capire il percorso che ci ha portato fino a qui.
Non per giudicare o fare revisionismo, ma alla fine nel passato grandi personaggi che sono usciti dagli schemi classici, mi viene da citare Ghandi o JFK oppure Moro, nel momento in cui si posero in una nuova situazione di pensiero che oggi possiamo definire realmente innovativa, il sistema fece di tutto per eliminare questi esempi discordanti…Non li sto idealizzando, pero’ nel momento in cui potevano fare la differenza, furono bloccati…
a me il discorso del boicottaggio, come l’invito a uscire dal bar fatto ai due israeliani, non convincono..
tempo fa mi capito di chattare per caso con un’americano, agli inizi della guerra in iraq, e questi mi ringrazio’ perche’ l’italia sosteneva gli stati uniti… e io ovviamente rifiutai il ringraziamento, dicendo che io, e come me la meta’ dell’italia non eravamo per niente d’accordo…
ora, non mi sembra giusto nemmeno l’atteggiamento contrario di boicottare qualsiasi cosa che sia israeliana o di incolpare qualsiasi israeliano di quello che attualmente israele sta combinando in libano..questo perche’ un governo, persino democraticamente eletto, non rappresenta certo tutta la popolazione…
x piero perugia: hai ragione, il rapporto che hanno gli ebrei (non israeliani) sparsi nel mondo con lo stato di israele e’ molto stretto e molto particolare, pero’ proprio per questo dovreste farvi sentire anche voi contro questo massacro di un intero paese..
Io non sono sicura che Israele ce l’abbia col libano solo per Hezbollah e i suoi razzi…
http://petrolio.blogosfere.it/2006/07/non_solo_petrol.html
Stefania
@Paolo No non erano Italiani erano abitanti dei tanti staterelli che componevano l’italia…tra cui il vaticano per fare un esempio, Area geografica invasa all’epoca poi in zone da altre nazioni.. quindi mi spiace gli Italiani sono arrivati mooolto dopo…
Inoltre ti spiego per un ebreo, non esiste il problema di passaporto Israeliano o meno.. basta la volontà di emigrare.. è in fin dei conti la casa dei nostri padri.
@Barbara non avertene a male il tuo è puro pacifismo da salotto.. pieno di preconcetti snob,vedasi il non comprare nei negozi degli ebrei che sostenevano con le offerte la nascita del Paese.
@Laforge ghandi va anche Bene ma JFK o Moro ne hanno fatte di porcate.. e non certo per scopi umanitari.. La Baia dei Porci ti dice niente? Il magnamagna della DC.. sono solo alcuni esempi..
@Gaetano mi mancava il salmone esplicativo sull’imperialismo israeliano
“@Paolo No non erano Italiani erano abitanti dei tanti staterelli che componevano l’italia…tra cui il vaticano per fare un esempio, Area geografica invasa all’epoca poi in zone da altre nazioni.. quindi mi spiace gli Italiani sono arrivati mooolto dopo…
Inoltre ti spiego per un ebreo, non esiste il problema di passaporto Israeliano o meno.. basta la volontà di emigrare.. è in fin dei conti la casa dei nostri padri.”
Ma che stai a ddì?
Lo stato italiano è stato fondato “tardi”. Ok. Però gli abitanti c’erano già.
Lo stato d’Israele ancora più tardi- e gli abitanti sono venuti da fuori.
Inutile giocare con le parole, la differenza c’è e bella grossa.
Quindi, permetti, il tuo paragone se ne va moooolto a puttane.
Punto numero due:
chi se ne frega di come funzionano le norme sulle cittadinanza in Israele. Non stiamo mica a discutere di questo (per quanto, sarebbe un bell’argomento).
Se sei GIA’ cittadino israeliano, quella è la tua terra, altrimenti, no.
Allora, sei israeliano o no?
La terra dei tuoi “padri” (vabbè, du’ mila anni fa, hai voja a dirgli padri… diciamo bisnonni, va!)?
Sarà. Ma la tua, no.
A meno che, ripeto, tu non sia cittadino israeliano.
Lo sei o no?
Piero, ripeto, rispondi o no ?
Invece di macinare chiacchiere, e dare patenti di “pacifisti da salotto” o “antisemiti” a destra e sinistra, riesci a discutere in modo sensato ?
Guarda che io non sono antisemita, non sono antiisraeliano e non sono antioccidentale.
Non puoi chiudere una discussione con un insulto.
Semplicemente, è ridicolo e insensato.
Solo una cosa mi viene in mente quando leggo il sionista Perugia che scrive che “per un ebreo non esiste il problema del passaporto israeliano o meno..basta la voglia di emigrare..è in fin dei conti la casa dei nostri padri.”
Quali padri, Abramo? E in che base allora quella terra, madre di tutte e tre le religioni monoteistiche dovrebbe andare agli ebrei e non ai cristiani od ai musulmani? Gli ebrei sono più belli? E perchè un palestinese i cui reali padri vivevano in quelle terre a che ora sia profugo da qualche parte del mondo invece non può tornarci? E se per assurdo ci riuscisse, sarebbe costretto a vivere in una prigione a cielo aperto e sovrappopolata? Allora se sei ebreo hai dei diritti e se non lo sei non ce li hai? Come i nazisti, cambiamo la parola “ebreo” con “ariano” o “indoeuropeo”? I modi sono gli stessi, l’ideologia pure, ma perchè vi arrabbiate se vi danno dei nazisti?
X La Forge e Barbara
Il mio discorso è contro le ipocrisie.
Se Israele vuole riassestare il Libano è criminale.
Se lo fanno la Siria e gli Sciiti (com’è accaduto in passato) no?
Dov’eri (qui mi rivolgo a Barbara) quando a macellare il Libano e rimodellarlo a proprio piacimento furono Hezbollah & C.?
Zorn, non importa dove io stessi, anche allora ero dalla parte del più debole e con il desiderio che si arrivasse alla pace anche per chi non la cerca. Certo è difficile raggiungere la pace quando ci sono di mezzo interessi vitali quanto la terra e l’acqua…o vogliamo ancora credere alla favoletta della reazione al rapimento dei due soldati israeliani? A chi parlate di ipocrisia?
Miei cari Zorn e Piero, se siete sionisti, israeliani, guerrafondai convinti che ciò che israele sta facendo è giusto, è (oltre al povero disgraziato di turno che sperimenta la vostra democrazia)un vostro problema, ne risponderete anche voi di fronte a Dio… che, sono sicura, è uno solo e non ha preferenze.
Zorn,se definisce “riassestare il Libano” quello che sta facendo Israele in questi giorni ….
I torti (prima di questa nuova guerra in Libano) delle due parti. Solo se sono pronta a riconoscere gli errori della leadership palestinese posso sentirmi davvero dalla parte palestinese e dichiararlo. Schieramenti, da salotto o da stadio o da biblioteca, sono nell’animo di tutti, ma non sono ragionamenti, sono passioni, e non si può aver “ragione” con l’arma della passione. Lia c’è un tuo commento che ho letto con amarezza. Dirtelo mi permetterà in futuro di tornare comunque qui a leggere con grande piacere (e passione) il tuo blog.
http://antiwar.com/hacohen/
Piero, è un rapporto dell’UNIFIL. Tralasci pure i primi 2 paragrafi, ma lo legga. Se vuole glielo mando anche in italiano. Io c’ero e li ho visti e sentiti. Mi vuol spiegare anche questo con il diritto all’esistenza (che a quanto pare è solo di Israele)? O anche l’Unifil è antisemita?
Bravo Abu Yassin, anch’io sento quella terra come mia, religiosamente parlando, ovviamente.
E grazie anche a Stefania. Chissà se lo leggerà anche Piero e chissà se ci dirà ancora che riguarda il suo diritto a tornare nella terra dei suoi padri, che come dice Abu Yassin sono anche i nostri… bè… a pensarci bene… ha anche ragione… senz’acqua come farà a vivere là?
E infine un ennesimo grazie a Lia che ci ospita.
@John Zorn ti quoto integralmente finalmente un commento sensato..già dov’erano mah.. chi può dirlo… a difenderli no? in qualche salottino tra un biscottino ed un tea
@Abu Yassin Guarda ho grande rispetto per gli arabi.. so che sono Uomini da non piangersi addosso ed abbastanza colti da non cadere nei luoghi comuni però mi sembra caro Abu, che tu questo te lo sia dimenticato, troppo tempo in Italia?Forse si,Il nome di un profeta non lo si usa cosi.. e lo sai.
@PaoloB quando farai domande sensate ti risponderò ho risposto a tutti..
@Paolo cosa vuol dire c’erano gli abitanti ma quello per forza se dovessi seguire il tuo ragionamento allora dovrei dire che la cittadinanza Sabauda gli è stata imposta a quei cittadini.
Terra si intende in altro senso… non in quello del latifondo..
Cittadinanza.. ma se un pronipote di Italiani ha diritto ad avere il passaporto Italiano perchè uno dei suoi Avi lo era (uno.. su 256 “parenti” remoti..)e poi vuoi anche andare a sindacare le leggi dello stato d’Israele ma per favore..
Quale commento, Mirella?
E’ vero, comunque, che non si ha ragione con l’arma della passione. E’ vero anche che dei paletti morali bisogna metterli, prima o poi. E tenerli fermi.
“@Paolo cosa vuol dire c’erano gli abitanti ma quello per forza ”
mica tanto, per esempio i fondatori di israele sono ventui da fuori.
Oh, anche lì degli abitanti c’erano già: i palestinesi.
E daje a far finta di non capire, eh Piero?
“e dovessi seguire il tuo ragionamento allora dovrei dire che la cittadinanza Sabauda gli è stata imposta a quei cittadini.”
Certo. E che c’entra, scusa?
Gli abitanti dell’Italia già c’erano.
Quelli dì Israele essere venuti da fuori.
Tu capire?
“Terra si intende in altro senso… non in quello del latifondo..”
A dire il vero io lo intendo banalmente nel senso di “paese di cui si ha cittadinanza” sei tu che gli trovi chissà che significati mistici.
“ma se un pronipote di Italiani ha diritto ad avere il passaporto Italiano perchè uno dei suoi Avi lo era (uno.. su 256 “parenti” remoti..)e poi vuoi anche andare a sindacare le leggi dello stato d’Israele ma per favore..”
Sono a favore dello ius soli e non penso che le norme italiane sulla cittadinanza siano le migliori, anzi.
Meglio di quelle israeliane lo sono di sicuro.
Per esempio, se uno arriva qua dicendo di discendere da Giulio Cesare, e pretende di stabilirsi a casa di mio zio e rubargli il podere, invece di regalargli il passaporto lo portiamo al centro di igiene mentale.
Insomma Piero io dico una cosa semplicissima e se non la capisci o fai finta di non capirla, come a ‘sto punto penso, vuol dire che il tuo modo di ragionare è malizioso, prevenuto o addirittura falso.
Leggo anche che hai messo in bocca a Barbara cose che lei non ha detto, non so per distrazione tua o, mi auguro di no, per calcolo.
Io dico che la storia d’Italia è diversa dalla storia d’Israele.
Che gli israeliani- non il “singolo” israeliano, perchè le singole persone si sono SEMPRE mosse e spostate- ma i fondatori di israele in toto “vengono da fuori”.
Non mi sembra questa affermazione incredibile o, tanto per anticiparti, antisemita.
Basta leggere qualunque libro di storia.
Che, in genere, gli abitanti dello Stato Pontifico e del Ducato di Parma e Piacenza e del Regno delle due Sicilie, sono rimasti sul posto al momento dell’unità d’Italia.
E sono diventati sudditi del regno d’Italia prima, e cittadini della Repubblica Italiana dopo.
Italiani lo erano già, da sempre.
Che invece i primi coloni sionisti hanno fondato uno stato, e lo hanno chiamato Israele, e solo allora sono diventati israeliani.
Prima erano russi, tedeschi, francesi ecc.
La popolazione che già c’era, la hanno espulsa, in massima parte.
Naturalmente, c’è anche chi dice che non c’era nessuna popolazione prima.
Per una serie di ragioni, a me sembra che dica una palla, e anche bella grossa.
In ogni caso, la storia di Israele è qualcosa di radicalmente diverso dalla storia di qualunque paese europeo, e che casomai può trovare paralleli con la storia di qualche paese nato, guarda un po’, come colonia.
Tipo gli USA o l’Australia.
Ora, Israele ha diritto di esistere?
Certo. Perchè è riconosciuto dalla comunità internazionale.
Punto.
NON perchè tu lo reputi la “terra dei tuoi avi”.
Gli USA non erano la “terra degli avi” dei padri pellegrini, però esistono legittimamente.
Perchè riconosciuti dalla comunità internazionale.
Sensibile e lucida aggiungerei. Oramai il livello del discorso che si fa in Italia è talmente strampalato e indipendente dalla realtà, che quello strano suona il tuo.
Alle passioni bisogna mettera la mordacchia o ci portano a sbattere contro il primo muro che capita, ma senza quelle non c’è stella polare, non c’è direzione, non c’è equilibrio.
Finché non ci sarà consapevolezza dei gravissimi errori in cui si è infilata Israele e dei crimini che ne sono le conseguenze, riconoscerne le ragioni (che ci sono sempre, magari deviate, anche per chi sbaglia) servirà solo a peggiorare ulteriormente la situazione, perché incoraggia chi sbaglia a perseverare nell’errore. L’attività diplomatica di questi giorni sta lì a dimostrarlo.
A proposito delle zie ho trovato quest’articolo, mentre ne cercavo un altro. Per quello che può servire in queste condizioni scambiarci sofisticati editoriali:
http://www.counterpunch.org/laor10202004.html
JZ potresti chiarirmi un dubbio?
quando dici che a “…macellare il Libano e rimodellarlo a proprio piacimento furono Hezbollah & C…” (tuo commento del 1/8/06 18.53) ti riferisci alla guerra civile del 1975?
Ste65
Una cosa è vera, mentre noi tifiamo “in salotto” per l’una o l’altra parte, gli israeliani proseguono nella loro azione di morte e distruzione e le istituzioni internazionali si perdono nell’indecisione se intimare o consigliare un cessate il fuoco.
Ho visto Holmert scusarsi per Cana … bella faccia tosta… faccio fatica a credere che le sue origini siano nella terra delle tre religioni; ha più la faccia di un tedesco.
Grazie a Diego che ci ha mostrato le foto di qualcuno che esprime con più forza il suo pensiero.
Avete letto che cosa ha scritto Beppe Grillo nel suo blog ?
Tra le altre cose alcune verita’ che pochi hanno il coraggio di dire
http://www.beppegrillo.it/2006/08/adolf_gibson.html
Mel Gibson è stato fermato venerdì scorso dalla polizia a Malibu in stato di ubriachezza alla guida della sua auto. All’agente ha detto: “Gli ebrei sono responsabili per tutte le guerre nel mondo” e gli ha domandato se era ebreo. Due giorni dopo ha chiesto scusa per le sue dichiarazioni. La rete ABC ha cancellato una serie con Mel Gibson sull’Olocausto. Hollywood lo vuole mettere al bando. Alcuni opinionisti americani dicono che le scuse non bastano. Mel Gibson ha sbagliato e deve pagare. E i produttori di origine ebraica, e anche gli altri se ci sono, di Hollywood non devono dargli una seconda opportunità. Se avesse detto: “Israele è responsabile della guerra in Libano”, oppure: “Israele con il suo comportamento può fare scoppiare la terza guerra mondiale” forse avrebbero riaperto Alcatraz solo per lui e buttato via le chiavi.
Israele fa paura. Il suo comportamento è irresponsabile. Ecco, l’ho detto. E non sono neppure ubriaco. Sono solo spaventato per i miei figli. Come forse siamo un po’ tutti. Lo so, Veltroni mi metterà al bando da Cinecittà.
Dietro Israele ci sono gli Stati Uniti o dietro gli Stati Uniti c’è Israele, chi è la causa e chi l’effetto?
I giornali di tutti i Paesi musulmani hanno in prima pagina le foto di bambini libanesi bruciati. Il Mediterraneo è un mare di odio. In Italia siamo pieni di ordigni nucleari statunitensi. Per proteggerci meglio dicono. Ma io non voglio più essere protetto da questa gente. E se la scusa è la Nato, fuori dalla Nato e i cow boy a casa loro.
Domanda sensata cosa vuol dire Piero, domanda a cui fa comodo rispondere ? A questa puoi non rispondere.
Rispondi a questo: stai predicando il “diritto al ritorno” per TUTTI gli ebrei del mondo. Anche quelli che da mille anni non abitano più lì.
Però secondo te quello stesso diritto non ce l’hanno i palestinesi.
Domanda: a te sembra sensato oppure no ?
Grazie.
Per Zorn e Piero Perugia e chiunque altro la pensi come loro:
http://www.peacereporter.net/dettaglio_articolo.php?idpa=&idc=74&ida=&idt=&idart=5869
Sig.Perugia, noto che lei continua a girare intorno alle questioni che le vengono poste, si attacca ad argomenti secondari ed elude (strumentalmente) le domande che le vengono fatte. Come avrei usato il nome di un profeta? Si riferisce ad Abramo, padre di tutte e tre le religioni monoteistiche? O a Yassin, uno dei nomi del profeta Muhammad (e che è anche un nome molto diffuso?)Vorrei riportare le sagge parole del rabbino Menachem Fruman, in un’intervista di oggi sul quotidiano “Il Manifesto”: “Io non chiamo questa terra Israele: Per me è la Terra Santa, è di tutti e quello sionista è un progetto anti-religioso”. Mi spiega perchè ogni ebreo può ritornare in Israele, mentre il diritto al ritorno viene negato ai milioni di palestinesi scacciati negli ultimi 60 anni dalle terre in cui avevano sempre vissuto e profughi nel mondo? E perchè i palestinesi che vivono sotto l’autorità israeliana sono dei cittadini di serie B, con pochissimi diritti e tra l’altro continuamente calpestati? E la situazione dei palestinesi dei territori Occupati non le sembra analoga a quella dei sudafricani di colore durante l’apartheid? E perchè Israele è l’unico stato al mondo che può permettersi di ignorare le risoluzioni ONU che impongono il ritiro dai territori abusivamente occupati dal 1967? E le rappresaglie che diventano punizioni collettive per un popolo intero, gli omicidi mirati, la demolizione delle case, le donne ed i minori (tra cui tantissimi bambini) prigioneri nelle carceri israleliane (circa 10.000 solo tra donne e minori)? Potrei continuare a lungo con gli esempi, ma risponda a queste domande sig.Perugia.
Ciao Lia, era da molto che non leggevo il tuo blog…era da molto che non leggevo te…
non ti starò a dire di non ascoltare chi parla di antisemitismo perchè ha la coscienza sporca o per interesse, non hai certo bisogno di sostegno…
vorrei solo ricordare a tutti coloro che difendono la politica scellerata di Israele che dopo l’olocauto e fino ad oggi chiunque tentasse un’analisi dei perchè in europa ed in Germania fosse fiorito l’antisemitismo che ha portato alle sanguinose e terribili conseguenze che conosciamo veniva e viene tacciato di antisemitismo senza soffermarsi neppure per un istante sulle cause.
oggi, chiunque criticala politica dei bombardamenti si sente rispondere che è solo legittima difesa, che Israele è uno ststo sotto assedio, che deve difendere la vita dei propri cittadini.
ancora una volta nessun perchè, ostracismo totale verso le ragioni storiche che non ci piacciono e difesa ad oltranza di tutto quanto fatto dalo stato ebraico…
eppure le ragioni ci sono,( poi sul perchè i sionisti che mettevano le bombe agli inglesi negli anni 40 erano partigiani e questi no una ragione…) e perquanto non giustifichino i morti andrebbero prese in considerazione quando si giudica l’operato dello stato; eppure le ragioni ci sono anche da parte di Israele ma allora nemmeno quelle giustificherebbero i morti inncenti Libanesi…
un saluto ed un abbraccio.
Attinio
Quando rispondi che te ne strafreghi delle zie nei bunker, Lia. C’è una forza aggressiva nella tua espressione, in contrasto con la voglia di urlare ( ma urlare non è aggredire) no alle aggressioni.
segnalo, per tutti, l’intervista a Moni Ovadia, il comico, su radio radicale di stanotte. Inoltre il bell’articolo di Adriano Sofri sulla seconda pagina de “Il Foglio” di ieri. Inoltre quello che e’ successo al Knesset (colloquio di F.Nirenstein con Massimo Bordin su radio radicale, sempre stanotte). Il tutto e’ facilmente reperibile in rete.
Mirella: se non si cominciano a distinguere le responsabilita’ e le proporzioni, urlare dei vaghi “no alle aggressioni” e’ perfettamente inutile, tanto da diventare immorale.
Se Israele non occupasse territori non suoi e non perseguisse la politica violenta e aggressiva che persegue, allora avrebbe anche il diritto di lamentarsi. Allo stato dei fatti, mi ispira la stessa pena del gradasso del quartiere che si sbuccia le nocche tirando pugni.
E, davvero, insisto sul fatto che e’ necessario mettere a fuoco la situazione: di fronte a cio’ che hanno fatto al Libano, di fronte all’impune distruzione di un intero Stato, il fatto che una zia di Haifa trascorra del tempo in cantina (anziche’ andare ai Bagni Red Sea di Eilat, che pure sarebbe un’opzione percorribile ma negata ai libanesi) mi lascia fredda.
Non credo che sia perche’ sono insensibile.
Forse e’ perche’ sono sensibile, piuttosto.
Piero Perugia: fanno ridere le pretese su un suolo basate sulla discendenza. Fanno ridere perché sono sempre – inevitabilmente – fuori dal contesto. Allora un Romano dovrebbe lagnarsi di non poter costruire la sua villa nelle Gallie, o in Dalmazia o in chissà quale parte del mediterraneo che 2000 anni fa era provincia dell’Impero? Ogni volta che qualcuno cita un fatto storico per supportare le sue tesi sul mondo contemporanea compie una forzatura, così le piroette retoriche sull’Italia senza Italiani fanno sorridere. Non tanto perché non siano vere (“Abbiamo fatto l’Italia, si tratta adesso di fare gli italiani” è una frase famosa che sosterrebbe la sua tesi), ma semplicemente perché sono prive dal contesto di tutti i fatti storici precedenti e successivi. Sono Italiano come somma di tutte le genti ed i popoli che si sono avvicendati su questa terra, e forse nel caso del Medio Oriente bisognerebbe smetterla di stilare classifiche su quale popolo sia venuto prima o dopo, ma semplicemente accettare il fatto che una terra non appartiene ad un popolo solo per il semplice fatto che ad un certo punto della sua storia ci abbia piazzato sopra la propria bandierina..
Una specifica importante la Zia è a Naharia.. non ad Haifa e c’è differenza..
@Abu Sei pieno di luoghi comuni ma veramente, i palestinesi non sono cittadini di serie B, sono meno attivi di altri.. ma è normale.. poi onestamente mi spiega perchè un palestinese per entrare in Arabia Saudita deve avere il visto ed un altro arabo invece no ? perchè sono indolenti e vivono sfruttando questa storia dell’essere profughi.. pensano che tutto gli sia dovuto, ci sono Palestinesi che stanno bene e che hanno,per esempio, fornito il cemento per il muro costruito.. quindi come vede se si vuole fare si può fare no?
Poi ripeto io sono affinchè Arabi ed Ebrei vivano insieme.. come è sempre stato si figuri sarei per uno stato panarabo ma purtroppo e questa non è colpa di Israele o degli ebrei, troppa corruzione, troppe lotte di potere si annidano nei paesi arabi..e poi si sono purtroppo persi quei valori importanti che una volta gli arabi avevano.. speriamo non irremidiabilmente..
“@Abu Sei pieno di luoghi comuni ma veramente, i palestinesi non sono cittadini di serie B, sono meno attivi di altri.. […] sono indolenti e vivono sfruttando questa storia dell’essere profughi.. pensano che tutto gli sia dovuto”
Alla faccia dei luoghi comuni, eh?