Se mi volessi cimentare nell’impresa di ripercorrere la storia di questo blog con l’accusa di antisemitismo, penso che ci passerei la nottata.
Abbiamo avuto di tutto, qua: da una Deborah Fait regolarmente cestinata, nonostante i suoi strepiti, alle minacce di denuncia, di arresto, di epurazione professionale e di ergastolo (e pure di morte, gessù) passando per la pubblicazione di nome e cognome nelle liste di sionisti di sinistra, e poi gli insulti sanguinosi e – anche – gli scontri con filoisraeliani in buona fede seguiti da successivo rispetto reciproco e, qualche volta, amicizia.
Tanta roba, un mucchio di cose.
E il mio iter personale, poi.
Dalla faccia attonita con cui incassavo l’accusa le prime volte (“Antisemita io? Ma che dice, questo?”) alle vibranti autodifese, e poi il mettermi là a razionalizzare, a puntualizzare, a raccontare la storia della mia vita e a sgolarmi.
E poi le FAQ del blog, quando proprio non ne potevo più.
E poi leggere in giro che in realtà ero antisemita, e lo provava il fatto che avevo fatto le FAQ per spiegare che non lo ero.
E quindi ti arrendi, alzi le mani e dici: “Senti, ma basta, non rompermi le balle, aria!”
E diventi totalmente indifferente all’accusa e rispondi alla tua coscienza e amen. Eccheccavoli.
Poi pubblichi un post su due israeliani che entrano in un bar spagnolo sfoggiando bandierine guerrafondaie e ne vengono scacciati tra gli applausi degli astanti.
Intanto contempliamo tutti le macerie del Libano, ma – se ci pensi – sono anni che contempliamo macerie.
Ed io, un anno e rotti fa, avevo pubblicato un’altra protesta spagnola ed era scoppiata l’ira di Dio, su questo blog.
E succede un miracolo, stavolta.
Accuse di antisemitismo, pochissime. Eppure mi pare di essere sempre la stessa, di scrivere sempre con lo stesso tono, di raccontare le cose spinta dallo stesso proposito di sempre.
Eppure mi arrivano giusto un paio di villani che cestino quasi automaticamente e poi questo signor Piero Perugia che è abbastanza urbano da essere pubblicato.
E che viene praticamente ignorato, e quasi non ci posso credere.
Si becca un “x Piero: Volevo segnalarti che su questo blog la scusa dell’ “antisemitismo” non e’ piu’ valida” e un “Ormai abbiamo capito il giochino, non attacca piu’“.
Ed io, dal mio micro-osservatorio, mi sento come una a cui sta cambiando il mondo sotto agli occhi: ma davvero ce ne stiamo liberando, di questo ricatto? Davvero si può cominciare a parlare della questione senza più subirlo?
A me piacciono le piccole cose: mi fido più di loro che dei grandi eventi, dei proclami e delle notizione. E questa è una piccola cosa che mi ha colpito moltissimo, in questi giorni.
Perché, poi, la vedi accompagnata da un parlare di boicottaggio che si estende ben oltre i pompelmi, oltre i banner della militanza di sempre.
A me non era mai successo, da quando ho questo blog, di avere la sensazione che lo stato d’animo generale, verso Israele, fosse di indignazione pura e semplice. Oltre i distinguo: indignazione sana e decisa, senza più chiedere scusa.
Proprio non ci ero abituata, a una cosa così netta.
Poi magari mi sbaglio e confondo desideri e realtà e là fuori si fanno le pulci alle rovine di Beirut e chennesò.
Però stasera è un bel confondere, senti, e non ho voglia di scoprire che mi sto sbagliando.
E, comunque, qua ci sono un po’ di istruzioni per il boicottaggio.
Non solo sta cambiando il mondo, si sta svegliando. E’ vero sono primi accenni istituzionali e decisi segni di singole persone,
possiamo avere speranza.
Ho speso svariate ore a scrivere post sul mio blog, scatenati dalla lettura del tuo. Ho anche avuto la fortuna di un’amabile chiaccherata dal vivo con Te.
Posso dire che un giorno se le persone si sveglieranno, accenderanno il cervello,
una fetta del merito di questo miracolo, piccola o grande che sia, e’ certamente TUA. Certamente vero nel mio caso avendomi fornito questa finestra virtuale su un mondo cosi’ distante nella distanza e nella cultura.
Obrigado.
Davide.
Ciao Lia, per prima cosa,una domanda secca ma tu Israele lo conosci prima di boicottarlo e condannarlo? perchè permettemi la battuta irriverente altrimenti si usano i metodi calderoleschi..
Comunque tornando a quelli sbattuti fuori dal Bar..del Borghezio spagnolo..perchè avevano le Bandiere Statunitensi e Israeliane..sugli zaini.. ho notato che nessuno si è chiesto perchè avevano quelle bandiere cucite.. e se fossero Americani con parenti in Israele… oppure se fossero cittadini americani residenti in Israele…ma anche solo semplici simpantizzanti..cosa ci sarebbe di male..
Io penso che non si può sbattere fuori la gente solo per le bandierine…sullo zaino.. mi sembra un grave gesto di intolleranza, sopratutto se si crede nella pace,non si sbatte fuori ma si discute di pace e si cerca di capire…e di convincere delle proprie ragioni, tanto più che chi vive nella civilissima Spagna,per esempio ne ha le opportunità e le possibilità non vivendo in zone di guerra (da una parte e dall’altra)..
Vorrei leggere poi cosa ne pensi del governo libanese che ha reso prigioniero il suo stato di una minoranza di fanatici terroristi come gli hezbollah.. e perchè magari chiedendo aiuti esterni ad altri paesi non ha mai pensato di risolvere la questione ma piuttosto ha chiuso un occhio…se non due..(i missili non li hanno teletrasportati..dall’Iran e/o dalla Siria) lasciando di fatto quel territorio in mano a loro..perchè l’impressione che ho io è che si il Libano lo hanno ricostruito ma a che prezzo? con la politica dei compromessi?
In qualche posto lo voglio mettere, questa barzelletta (che gira nelle mail israeliane), che ne abbiamo bisogno in questa tristezza.
Una turista visita il muro di pianto è nota un vecchio ebreo che ha appena finito la sua preghiera e sta per andarsene.
“Posso farle una domanda”, chiede.
“Prego”
“Da quanto tempo vie qui a pregare?”
“Da quarant’anni, tutti i giorni.”
“E cosa prega?”
“Che i ebrei e palestinesi possono vivere in pace uno accanto l’altro, senza odio e guerra, che i nostri figli possono crescere in pace, sicurezza e benessere.”
“E come si sente, a fare questo?”
“E’ come parlare a un muro.”
(tradotto da http://myblog.de/veguhadas/art/4082696)
(Che poi senza typekey questo commento veniva bloccato, quali keyword non vanno bene? Duri i tempi…)
Davide, ma sei tu? Serata in piazza Napoli?
Ciao, che piacere risentirti! :)))
Signor Perugia, sarò telegrafica: so che queste discussioni possono essere stancanti e inutili e certo entrambi abbiamo di meglio da fare.
Comunque: 1. sì, conosco Israele. Ci sono stata diverse volte. Anzi: la prima volta che andai in MO fu per conoscere Israele, ché il mondo arabo non mi interessava proprio. Cambiai idea là vedendo il trattamento a cui erano sottoposti i palestinesi nei Territori.
2. La sua osservazione sulle bandierine dei turisti israeliani mi fa capire che lei non legge bene i post che commenta. I due erano israeliani e l’ho scritto.
3. Lei, proponendo sterili discussioni sul governo libanese, sta cercando di coprire e giustificare un crimine inaccettabile da qualsiasi punto di vista. Non le sarò complice, mi dispiace.
Ste: a volte la blacklist rifiuta i link. E’ troppo sensibile, mi dà problemi.
Bella, la barza. :)
x Lia:Ciao certo che sono IO quello di piazza Napoli :) Mo che vai a genova vedro’ di organizzare una scappata da quelle parti.
Pensavo sapessi chi sono!
x Piero: La mia esperienza in Israele e’ stato
di pochi giorni. Le cose che piu’ mi hanno segnato l’anima sono queste:
1) Quel senso velato negli occhi delle persone, come se aspettassero di morire da un momento all’altro. Ora Mi chiedo come si possa permettere di continuare a far vivere le persone cosi’.
2) Gerusalemme, una citta’ che dovrebbe essere ricca di umanita’, valori…ma oltre alle infinite chiese delle molti religioni, in abbondanza trovai militari con armi spianate, blindati, etc etc…
Poi Piero mi devi dire una cosa ma Tu oltre ad essere ebreo, sei ISRAELIANO? Giusto per ricordarti che qui in questo blog facciamo una chiara e netta distinzione tra questi due concetti, come ogni sano vocabolario.
Vede Lia, non capisco perchè questa aggressione, penso si stia dibattendo tranquillamente no? Se desidera che non commenti più basta scriverlo, senza alzare i toni, faccia pure come il barista spagnolo, non ci sono problemi,mi butti pure fuori e lo comunichi alla sua comunità “Ho buttato fuori un sionista che proponeva sterili discussioni sul governo libanese cercando di coprire e giustificare un crimine inaccettabile” lo faccia se la fa stare bene…se le serve un ulteriore alibi ho dei parenti che sono in Israele e alcuni servono per l’esercito del loro paese,giustamente.
Ma prima risponda alle mie domande,tra cui, chi è il criminale Israele che si difende da anni di attacchi terroristici oppure gli Hezbollah che tengono in ostaggio il sud del paese?
Mi scuso per l’ulteriore invadenza ma devo una risposta a Laforge, mi era sfuggito.
No non sono Israeliano, ho parenti in Israele precisamente a Naharia e Haifa. Comunque come ebreo è difficile fare un netto distinguo, quella è la nostra terra…dove vivono amici e parenti, almeno per me, un rifugio.Una persona nata in Germania figlio o nipote di Italiani è,nel sangue, Italiano o Tedesco? e che rapporti avrà con l’Italia freddi asettici oppure proverà sentimenti? E’ per me una seconda patria, ma per altri è diventata la prima.
Caro Piero, provo a da RIDARE la mia risposta su chi e’ il cattivo e chi il buono…
Io non criminalizzo direttamente gli israeliani, come non lo faccio con i palestinesi/libanesi/siriani. Il problema nasce quando nessuno realmente cerca la soluzione al conflitto per motivi che non rientrano nell’ambito religioso umano. Quanto conviene ad Israele continuare a portare avanti la teoria dello stato sotto assedio, ormai da 40anni e passa ? Beh se facciamo due conti, la moneta israeliana non vale piu’ nulla, i dollari sono praticamente la moneta ufficiale, le persone normali vivono con l’angoscia di morire da un momento all’altro per un’attentato…pero’ alcune persone, ovviamente i soliti noti, ci guadagnano…visto che possono spendere soldi continuamente in armamenti…La gente non vuole questo, gli israeliani non vogliono questo futuro per i loro figli. Poi dall’altra parte, abbiamo i soliti noti, che si propongono come rappresentanti di gruppi religiosi, di popolazioni, di zone, oppresse dal militarismo israeliano, e grazie a questa posizione ottengono fondi da qualsiasi stato europeo (per esempio…) per finanziare un’ipotetica nascita di una societa’ con infrastrutture, servizi, altro…ma in realta’ i soldi finisco in acquisto di armi per fronteggiare i nemici israeliani…
Ora secondo lei, i cattivi dove sono ? Solo da un lato ? Non sarebbe piu’ realistico guardare la situazione come realmente e’ definendo le responsabilita’ di entrambe le parti ?
Poi dovrebbe spiegarmi il rapporto che esiste tra il rapimento di due soldati e la distruzione delle infrastrutture di uno stato…Ogni Israeliano vale come un danno in strutture di qualche milione d’euro? Fermiamo la follia che oggi in atto e avviamo una seria e reale ricerca della COESISTENZA.
Signor Piero, ma lei li legge veramente i messaggi o è qui per far rissa?
Dice che Lia l’ha aggredita: che fa, le bombarda il sito?
Comunque anche oggi trenta e passa bambini ammazzati: le chiacchere caro Piero, stanno a zero e tanto per essere chiari la domanda che fa in coda al suo messaggio è un trucchetto retorico cinico che non le fa onore, soprattutto oggi, con quei poveretti sotto le macerie.
Piero, il problema della situazione sta proprio in questa tua frase:
“Comunque come ebreo è difficile fare un netto distinguo, quella è la nostra terra…”.
Religione e Stato non vanno mischiati proprio per evitare conflitti di religione. Gia’ in ambito dell’islam la religione e’ praticamente stato e cio’ comporta notevoli problemi. Ma se Tu confondi questo discorso tra Israele e Ebraico, e’ ovvio che commetti l’errore di prendere una critica verso lo stato come una posizione antisemita pur non essendo cio’. Nessuno critica l’ebreo o la religione ebraica. Nessuno nega il diritto di autodifesa di uno stato, ma se parliamo di rapimenti, allora ampliamo la questione e ti chiedo, i vari rapiti ora presenti nelle carceri israeliane cosa dovrebbero prevedere come risposta dai palestinesi? Un’atomica a Telaviv visto il rapporto che usa Israele oggi nel Libano?
Come mi spieghi questo
http://www.ilcircolo.net/lia/000624.php
Allora, io non cerco una colpa solo di uno. Sarei uno stolto a dire e’ solo colpa di…qualcuno.
Le responsabilita’ sono da entrambe le parti.
Israele ha una carta in piu’, una societa’, una struttura economico funzionale piu’ avanzata dei vicini. Potrebbe tranquillamente Coesistere con i vicini se la piantasse di mettere paletti e se mostrasse piu’ una mano da stringere che un ceffone in arrivo.
Il medioriente e’ una delle zone culturalmente piu’ prolifiche ma invece che imparare a prendere cio’ che c’e’ di buono nell’altro, nel diverso, si cerca solo di denigrare “quello”. Evitando cosi’ una coesistenza pacifica che arricchirebbe umanamente e non solo economicamente TUTTI.
Lo si dice degli Eroi, chi ha un grande potere ha una grande responsabilita’. Questa secondo Me e’ la posizione di Israele, che con il suo potenziale potrebbe porre fine alla poverta’, ignoranza, mancanza di strutture socio-economiche dell’area per creare una zona da cui potrebbe davvero nascere un nuovo modo di vedere la politica e il mondo stesso….
Ma io ho il difetto di essere troppo idealista…
COncordo,quasi in toto con laforge, la coesistenza è possibile, anzi esiste già. Occorrerebbe pulizia ed imposizioni ad ambedue gli schieramenti anche questo è vero.. ma da parte di chi?
x Laforge secondo commento, oggi ho telefonato a mia zia a Naharia,vive in cantina… penso sia sufficente per capire. Mio cugino che vive ad Haifa è nell’esercito, carrista, di lui non so, non si può sapere.il distinguo della terra/religione è difficile..ma penso per tutti come sai non esiste uno stato teocratico ed uno laico tipo il vaticano / italia che fa ingerenza continua..e consente comunque dopo moti rivoluzionari l’indipendenza…
Il rapporto guerra 2 soldati è semplice è stata la goccia…che ha fatto traboccare il vaso… non è solo, e sottolineo solo, la scusa.
XGiovanni, non mi sembra di esprimermi in maniera violenta e neanche di attaccare nessuno, si discute, magari si provoca,un pochino ma è poi il sale nella discussione,no? Lia che è persona intelligente altrimenti non sarei qui a commentare non mi ha bannato e per questo la ringrazio. non la prenda a male Giovanni forse lei lo avrebbe fatto.. dimenticandosi che la guerra non è una partita di calcio..dove si tifa.. i morti purtroppo cascano da ambedue i lati.
Finche’ questo non avviene dalle parti coinvolte, sara’ un bordello come in Iraq, in cui si e’ andati con la scusa della Democrazia “esportata” a suo di cannoni ed ora e’ diventato un trita carne.
Non deve essere imposto, deve essere spontaneo. Se ci va l’ONU finisce come le ennesime missioni che non hanno senso perche’ non esiste la volonta’.
Questo come scritto da un’altra parte e’ il test del livello di civilta’ di questa nostra era e fino ad oggi il voto e’ estremamente insufficiente.
Insufficiente perche’ Israele e i vicini non hanno la volonta’ di coesistere pacificamente, insufficiente perche’ il resto del mondo si schiera in modo pericoloso o non partecipa proprio a cercare una soluzione a questo conflitto trentennale.
La colpa IO oggi la estendo anche alle cosidette nazioni civili che per motivi puramente economici-d’interesse agiscono in modo tale da non dare tregua all’odio presente nella zona.
Vedi, c’e’ stato quel meeting a Roma sulla questione. Se realmente l’Italia voleva fare qualcosa in ambito diplomatico il messaggio doveva essere chiaro:”non si finisce finche’ non si trova un’accordo per fermare la follia.”
Questo si che sarebbe stato un vero impegno.
Piero Perugia, in qualsiasi blog tu vada, se osi fare le stesse domande alle quali sono state già date le risposte, ti dicono più o meno elegantemente di farti un giro, leggerti ciò che è stato già scritto e poi tornare se per caso hai da fare domande nuove.
Prima di mettere il mio primo commento ho letto per mesi tutti i post di Lia. Mica si possono ripetere sempre le stesse cose… che noia che sarebbe questo blog…abbi pazienza… a me piace leggere Lia ed i commenti che si fanno ai suoi post; ma tu non puoi venire a reclamare che Israele è la parte buona perchè Dio ha eletto quel popolo…perchè questo è il succo vero? Il diritto divino alla terra promessa. La terra promessa, non l’avete capito allora, e continuate a non capirlo, è quella in cui si riesce a vivere in pace condividendo l’Amore che Dio dona a tutti a prescindere dalla razza e dalla religione. Prima lo capiamo tutti e meglio è. Poi ascolta… secondo me hai una tendenza al vittimismo… Lia non ti ha trattato male in proporzione al tuo intervento… perchè una ne deve avere di pazienza eh…Per quanto riguarda la storia dei turisti israeliani… beh… credo che abbiano ben poco da essere orgogliosi di andare in giro a sbandierare l’appartenenza ad un paese che distrugge Paesi e uccide innocenti. Ti faccio presente che nella stessa Israele esiste un discreto numero di Israeliani che non la pensano come te. Ti consiglio di comprare un libro di un’israeliana che ti spiega bene come funzionano (anzi per me non funzionano) le cose in quel paese in relazione alla politica adottata nei confronti della palestina e paesi confinanti: Tanya Reinhart
Distruggere la Palestina
La politica israeliana dopo il 1948. E’ ebrea come te e per giunta israeliana.
LaForge saresti un diplomatico perfetto.
X laforge: La spontaneità è difficile se due fratelli litigano interveniene un genitore per pacificare. Roma che senso aveva senza che tutte le parti realmente coinvolte non erano presenti.. mi è sembrato che sia stata tanto per..
Piero quello che mi racconti di Tua Zia. Non dovrebbe mai succedere. Pero’ succede. E succede anche proprio alla mancanza di distinzione tra Stato e Religione. La storia fino ad oggi ha solo dimostrato l’errore nel fare unione tra questi due concetti estremi. Cristianesimo: Crociate, Inquisizione, Stato Pontificio…etc etc…
Allora, se la storia ci insegna cio’, dimostra l’errore che porta intrisecamente, dichiara apertamente la mancanza di equilibrio nell’aproccio di uno stato con anche minime influenze teocratiche, perche’ TU continui ancora a dirmi che e’ difficile? Difficile non implica l’impossibilita’ e oggi a maggior ragione dopo tutto questo che sta avvenendo ?
Ora permettimi una pesante critica, il rapporto che esiste tra 2 militare e una guerra non e’ la goccia che fa traboccare il vaso. E’ pura follia allora stato animalesco. Che siamo bestie? Bambini che littigano modello “io ti do una spinta e tu mi tiri un calcio”? Legge del taglione…non e’ che magari lo stato d’Israele sta prendendo spunto dai modi etnici presenti in qualche tribu africana ?
Non capisci che continuando questa esasperazione da un lato che dall’altro alla fine l’errore grave uno dei due lo fa? Va fermata a prescindere da chi abbia iniziato. FERMATA E BASTA PERCHE’ E’ INCIVLE, CRIMINALE E INUMANO.
x Barbara…no guarda, in fondo in fondo sono un guerrafondaio :))) …
X Piero: Il problema e’ quando di mezzo ci vanno dei civili inermi senza possibilita’ di difesa. Come la zia di Piero o come i bambini che sono morti nel sud del libano. Che cosa c’entrano?
Bisogna smetterla di essere diplomatici e dire in faccia quello che si e’, senza mediazione, senza le mezze verita’. Tu Piero, rispetto il tuo pensiero e critico quello che dici quando travisa nella sciocchezza. Io sono il primo a dire che se mi toccano mia sorella io divento una belva…ma…ma…stiamo parlando di un confronto tra due persone. Li in mezzo ci sono miliaia di persone che secondo la mia modesta opinione se gli proponi una via di pace e rispetto reciproco, mica ti dicono di No…
Due miei amici Israeliani se ne sono andati dalla “terra promessa” perche’ l’unica promessa che potevano fare li ai loro figli era quella che forse non avrebbero visto i 30 anni per colpa della follia omicida degli uomini. Ci tornerebbero nella loro terra natia…
se fosse luogo di pace, di confronto proficuo, di
sinergia tra le caratteristiche positive delle varie culture.Oggi li e’ solo una roulette russa con la propria vita. Oggi a chi tocca morire?
Io, francamente, delle zie nei bunker di un paese che ne spazza via un altro me ne strafrego: ma le state vedendo, le immagini di Qana?
Alla zia di Pietro basterebbe andarsene al mare un po’ più sud per starsene serena su una sdraio a guardare la guerra in TV.
Ai libanesi, questo non è dato: gli hanno distrutto il paese intero e continuano impunemente ad ammazzarne quanti più possono.
Io sono italiana, ma se il mio paese stesse facendo questo mi seppellirei dalla vergogna, chiederei al mondo di farlo smettere.
Per contro, la pervicacia con cui quelli che si identificano con Israele ne continuano a difendere l’operato, contro qualsiasi logica, senso della realtà e coscienza, è una macchia orrenda sulla coscienza loro e dell’Occidente tutto che non è capace di farglielo capire.
Quello che va in onda su Qana è spaventoso, ed io sono stanca di vedere bambini morti mostrati alle telecamere da gente che non ci può credere, che siamo indifferenti dinanzi a tutto questo.
La devono smettere.
Sono dei criminali.
Me ne fotto, delle zie.
Hanno distrutto un paese intero e sono delle bestie.
E bisogna dirglielo, bisogna urlarglielo, non bisogna permettergli di spostare il discorso sulla povera zia, o sul bassotto di casa che non ha più i croccantini.
Non c’è posto nella civiltà per chi non condanna questa barbarie.
E’ indispensabile ritrovare il senso delle proporzioni e della realtà, e imporlo a chi ne fa cinicamente carta straccia per manipolare le altrui coscienze.
No, Lia della Zia ci deve interessare, perche’, e faccio solo una pura ipotesi che spero non accada, se la Zia crepa per un missile libanese, Piero avra’ del rancore. Rancore nato da un gesto di rancore fatto dal libano perche’ israele bombarda a destra e manca. Il gioco si autoalimenta, nuovi rancori nascono e la fine del genocidio non arrivera’ mai. Come detto, in questo momento solo Israele ha la possibilita’ di fermare questo massacro. Tanto alla fine sotto le bombe di uno o dell’altro mica ci stanno i premier, mica ci sono i generali che voglio mostrare quanto l’hanno grosso….il missile. Alla fine ci crepano quelli che proprio non ci possono fare nulla.
Piero ti ribalto la questione chiedendoti, ma Tu ora cosa fai per fermare queste barbarie ?
Forse Lia l’Egitto ti avrebbe dovuto insegnare il valore della storia ed il Corano anche quello di una singola vita.
Mi spiace notare che ti sfugge ma i missili arrivano anche in Israele.Il tuo fottersene di una persona che neanche conosci e giustamente non sai che è stata deportata nei campi di sterminio da giovane insieme al fratello,dove sono morti i loro genitori, i miei nonni e che non sa dove sia il figlio ora fa capire che tu vedi e vivi la guerra come un ultras allo stadio…lo si capisce dalla morbosità con cui segui la televisione..contando i morti. Pazienza… vedo che non vuoi dialogare ma utilizzare i commenti per.. offendere persone che neanche conosci..non è corretto non è giusto. Prima parli di pace ma poi sei dentro sei violenta nelle tue risposte.. veramente mi spiace..e anche deluso.
Ora si, che Lia ha perso la pazienza…e chi non la perderebbe di fronte a questa situazione.
Andreotti, che ha stupito tutti, solo perché ha detto la verità. Anche Andreotti…dico Andreotti pochi giorni fa in un dibattito sulla guerra ha ricordato che «nel ‘48, l’ONU ha creato lo Stato di Israele e lo Stato arabo. Lo Stato di Israele esiste, lo Stato arabo no».
ed ha aggiunto: «Credo che ognuno di noi, se fosse nato in un campo profughi e non avesse da 50 anni nessuna prospettiva da dare ai figli, sarebbe un terrorista».
Sinceramente, neanche io mi sono commossa pensando alla zia di Piero che sta in cantina…mi posso sentire male pensando a ciò che fecero tedeschi e fascisti agli ebrei (e non solo ebrei)nell’ultima guerra; ma ora vedo che gli allievi hanno superato il maestro e non riesco a trovare nessuna giustificazione per il loro comportamento… incredibilmente mi sento molto andreottiana (chi l’avrebbe mai pensato!… mai dire mai).
Caro Piero, io capisco lo sbotto’ di Lia, sopratutto dopo immagini come queste:
http://kelebek.splinder.com/1153451468#8744278
Difficile pensare qualcosa di buono verso il governo israeliano, artefice dei migliori risultati militare nel Libano.
Si realista Piero, vuoi dirmi che i missili che ora arrivano nel nord d’Israele equivalgono in risultato l’opera di terraform che sta avvenendo in Libano?
Alla fine tanto anche se sono uno o mille a morire, il risultato ottenuto e’ semplice crudelta’.
ho dimenticato di dire che boicotto israele da quando frequentavo l’università nel….1965. Allora nella gran parte dei negozi del centro,la maggioranza di proprietà di italiani di religione ebraica, esistevano dei bussolotti per la raccolta di fondi a sostegno di Israele; io ero già ben informata della storia della Palestina e vedere quel bussolotto mi creava un certo senso di disagio. Ho preso quindi a spiegare ai proprietari di quei negozi che non avrei comprato da loro finchè avessero ostentato cotanto spirito di appartenenza e sostegno ad una causa per me non solo insignificante, ma addirittura criminale. Non ricordo in quale momento siano spariti i bussolotti e non voglio credere che io sola sia stata la causa di questa, per i negozianti in questione, provvidenziale sparizione. Voglio credere che molti di quei commercianti abbiano capito che non era il caso di sostenere chi in fondo disonorava la Legge Divina, e non che molti altri avessero fatto le mie stesse rimostranze convincendoli che quei bussolotti in fondo danneggiavano il loro commercio.
Continuo comunque a non comprare niente di ciò che arriva da Israele; mi andrebbe per traverso il pompelmo che è stato coltivato in un campo che era magari di proprietà di un palestinese costretto a scappare sotto le armi degli invasori, o un melone irrigato con l’acqua che avrebbe dovuto dissetare tutti e invece ne esclude sempre i soliti.
E non mi sento antisemita per questo caro Piero Perugia!… Come non mi sento antiamericana se sostengo che non ritengo giusta la posizione del governo americano in relazione alla politica in Medio Oriente o America Latina… quasi il 50% degli americani la pensano come me.
X Barbara: non c’è lo con te però occorre essere coerenti.. le frasi di Andreotti vengono usate ed abusate (parlo in generale) quando fa comodo è questo quando invece no è altro..
x La Forge.. le foto.. ci sono anche quelle degli Israeliani.. cosa vuoi che tiro fuori gli attentati sugli autobus.. oppure quelle nei ristoranti di quelli foto non ne ho viste sui vari blog.. è giusto morire così? e sono tante…sono anni che Israele subisce attentati.. ma non lo rinfaccio.. lo scrivo per ricordare.. che c’erano anche quelli..
Perchè questa guerra è da molto che dura no?
La Zia di Piero, il senso di pietà per tutte le vittime, il Corano, la Bibbia, la Shoa e le nostre chiacchere non hanno niente a che fare con il problema principale: una nazione, Israele, sta invadendo un altro paese, il Libano, distruggendone tutte le infrastrutture (voi che commentate, avete la più pallida idea du quanti cazzo di anni ci vorranno per ricostruire tutto? io mi occupo di costruzioni, e mi vien male a pensarci), uccidendo la popolazione in fuga, abbattendo palazzi con dentro famiglie intere, tirando razzi su uomini ONu e sulle ambulanze della CR.
Questo è il problema, non altri. E a questo Israele è chiamato a rispondere.
Piero,
scusa, ma veramente basta! Stiamo parlando di fatti di sessant’anni fa. La guerra è finita nel 1945. Controlla il calendario: siamo nel 2006. Sono passati sessantuno anni. Non sei, non sedici, sessantuno.
Uno appena nato nel 45 oggi è pronto per la pensione.
Ti è mai venuto il dubbio che (forse) fra quegli hezbollah c’è qualcuno a cui un missile intelligente ha ucciso la madre, il padre, il figlio ?
Ti è mai balenata l’idea che le zie, i nonni, i figli ce li abbiano anche i libanesi ?
Ti ha mai sfiorato il pensiero che Israele e gli israeliani possano avere torto marcio ?
Leggo che il Ministro della Difesa israeliano, dopo il massacro di Cana, ha dichiarato: “Gli Hezbollah usano i bambini come scudi”.
Bene. Quindi i bambini, e i civili in generale, dovrebbero andare via. Visto che hanno bombardato strade e ponti, sarebbe bello sapere come.
Ripeto, ti ha mai sfiorato il pensiero che Israele e gli israeliani possano avere torto marcio ?
A me piacerebbe che in Israele rendessero obbligatoria la lettura del libro di Primo Levi, “I Sommersi e I Salvati”.
Piero, non vedo perchè dovresti avercela con me; e mica ti ho fatto niente! Mi piaceresti di più se riuscissi a toglierti i paraocchi; ma la vita è lunga e magari prima o poi anche tu vedrai le cose come sono realmente. Mi raccomando compra il libro che ti ho consigliato… vedrai…sono certa che poi mi darai ragione.
Ad inviare per il mondo le immagini di ciò che Israele subisce ci pensano, ed in maniera fortemente parziale, tutti i mezzi di comunicazione ufficiale… non puoi negarlo Piero! A me sembri una persona intelligente; non deludermi.
La discussione che avviene qui è provocata dagli avvenimenti che ci stanno sconquassando l’anima… ma non sono una novità…appare una novità perchè fa più notizia che un paese bello come il Libano venga raso al suolo… ma le stesse cose succedono da decenni, quasi quotidianamente, in Palestina; e oramai purtroppo non fa più notizia … ai palestinesi si può fare di tutto senza che i media ne diano cenno…bisogna che ci sia un’intervento particolarmente originale … che insomma possa incuriosire… ma la terra palestinese è un cumulo di macerie, di palestinesi ne muoiono in continuazione… quale giornalista può esserne interessato?
Piero, io quando andai in Israele, mancai per un paio d’ore un’attentato al mercato a Telaviv. Le foto le ho viste e mi sono fermato ad immaginare mentre cammino tra quelle bancarelle e poi nulla piu’. L’ho visto questo peso che ogni giorno c’e’ li e non capisco perche’ non si faccia niente per fermare tutto cio’. Bene ora che abbiamo chiaro in mente che i morti ci sono da ambo le parti, che il dolore non ha bandiera o religione la vogliamo piantare di fare a gare su chi ha piu’ dolore, chi ha piu’ morti. Ne basta solo uno per definire insulsa questa storia. UNO SOLO. Perche’ anche la vita di una sola persona ha un valore infinito, non c’e’ prezzo…o meglio per Me non c’e’ prezzo, per chi ci sguazza in questo odio, il costo delle morti e’ il ripartire quanto spendo per le armi. Una bomba che fa piu’ morti ovviamente e’ piu’ performante. Un’attentato fatto all’ora di punta nella stazione degli autobus fa piu’ morti. Ma lo vogliamo capire che con questo discorso di chi ha sofferto di piu’ non si ottiene altro che un fantomatico diritto di ammazzare piu’ gente dell’altra fazione…ovviamente questo lo dicono tutte le parti in gioco e diventa come il gioco elettronico in cui vinci se ne ammazzi di piu’.
Basta….
Piero, lei come larga parte della socità israeliana sta difendendo dei crimini indicibili nel modo *sempre* usato da chi giustifica le proprie peggiori nefandezze, ovvero dando la colpa della loro nemesi alle vittime stesse.
Non posso esprimerle con sufficiente forza il sentimento di indignazione che provo ogni volta che questo accade. Ogni volta che, per fare un esempio tra i tanti, il ministro della giustizia israeliano – o sublime ironia – apre la bocca per giustificare nella siffatta maniera i crimini contro l’umanità dei quali è corresponsabile , mi viene il mal di testa e la nausea per il senso terribile di impotenza e frustrazione che provo.
Lei Piero come portavoce locale del suddetto personaggio mi deve un’aspirina ed un malox.
Mi scusi se mi permetto di parlare in questo modo, ma vede si tratta di una faccenda coscienza. Infatti io preferisco rischiare che qualcuno mi accusi di essere un antisemita e quindi moralmente complice di crimini contro l’umanità avvenuti molto prima che io fossi nato, piuttosto che sapere con certezza, tacendo o peggio parlando come fa lei ora, di essere complice dei medesimi crimini questa volta in corso d’opera.
concordo e quoto totalmente l’ultimo commento di Laforge, spero che ora sia chiaro come la penso e che Barbara lo apprezzi.
Ritengo altresi che scrivere,come Giovanni, che mia Zia , il senso di pietà per tutte le vittime , il Corano , la Bibbia, la Shoa e le nostre chiacchere non hanno niente a che fare con il problema principale: una nazione, Israele.. oppure dire come paolob “Uno appena nato nel 45 oggi è pronto per la pensione” sia un errore sono tutti elementi correllati..alcuni sono valori altri storia per altro recente che vede per altro i protagonisti sono ancora vivi.. infine sono persone..e parlo delle zie di tutti..(sia libanesi che israeliani) che comunque soffrono.
Allora Piero, se realmente concorda con quanto ho scritto , voglio chiederle un’impegno personale. Un’inizio che se altre persone come lei seguiranno, potremmo avere una possibilita’ in piu’.
Parli, descriva, manifesti il suo pensiero contro l’orrore che tale guerra provoca. Non le chiedo di andare a fermare il carroarmato con le buste di libri…le chiedo solo di risvegliare nelle persone che conosce, che incontra, la coscienza verso un crimine che non ha bandiera, non ha colori ma che si basa solo ed esclusivamente sull’odio.
Io provo a farlo, come ora quando scrivo qui facendo leggere quanto scritto da Me, da Voi ai miei colleghi qui a lavoro.
Iniziare a parlane seriamente, a discuterne con l’obiettivo di trovare la soluzione e’ il primo passo per risolvere questo orrore.
Piero, ripeto: stai utilizzando un fatto (orrendo) avvenuto sessanta anni fa, in Europa, per giustificare una serie di atti che Israele sta compiendo OGGI.
Oltretutto, verso persone che non hanno a che fare nulla con l’Olocausto.
La vogliamo finire o no ? Vogliamo cominciare a parlare di come risolvere i problemi OGGI in Israele, o preferisci continuare a discutere dei torti subiti ieri dagli Ebrei in Europa ?
Penso che questo “problema” sia risolvibile solo a livello politico e secondo me certo è necessario che persone fermino i carri armati come altrettanto vi è bisogno di volontari che fermino i terroristi e finchè “Israele sarà considerato un problema” e non ci si ricorderà della cronaca recente che alcuni vedono remota..onestamente la vedo dura..almeno la seconda parte (quella dei terroristi)
La verità viene a galla.
Il premier libanese Fuad Siniora ha ringraziato gli hezollah per i “loro sacrifici”, sostenuti durante la guerra contro Isreale. “Sono grato per gli sforzi di chi sacrifica la propria vita per l’indipendenza e la sovranità del Libano”.
Perchè non ci parli di questo?
Sono sicuro che la cestini, visto che pubblichi solo quello che ti fa comodo. Ma affronta la discussione, visto che sei un’insegnante. Spiegaci la verità.
Grazie dell’attenzione
Rino
Piero, lo sai che per riuscire ad avere una nazione chiamata Israele, gli ebrei profughi piazzavano bombe negli uffici del governo inglese…Molte tecniche terroristiche dei palestinesi oggi, sono copiate da quelle dei profughi ebrei…
Bel blog, per chi parla spagnolo: http://blogs.20minutos.es/enguerra
C’è anche un interessante post sul canale TV degli Hezbollah.
Rino: agitare parole come “hezbollah” come se fossero spauracchi, feticci del male da cartone animato, è da ignorante e non apporta nulla alla discussione.
Io cestino i commenti dall’eccessivo basso livello, non quelli che “non mi fanno comodo”. Alza il tuo, o cambia blog.
x Rino e cosa dovrebbe dire ?
“Ringrazio lo stato israeliano per averci riportato indietro di ventanni…” ?
Ma ti rendi conto di quello che scrivi ?
Mi spiace che pochi mettano nella giusta luce un piccolo fatto,ossia che gli aerei che gli israeliani usano per bombardare il Libano sono tutti “made in Usa”,come le stesse bombe e razzi….
Non si puo’ accusare solo Israele per quello che combina ma pure chi gli mette a disposizione,in abbondanza ,i mezzi per farlo
Piero, perdonami, ma io sono piuttosto “duro di comprendonio”, quindi aiutami a capire.
Gli Ebrei d’Europa (NON Israele: gli Ebrei d’Europa) hanno subito sessant’anni fa un torto orrendo.
Ora, tu ritieni che questo torto sia rilevante per spiegare l’invasione del Libano.
Mentre dimentichi (o comunque non ritieni molto rilevante) i torti subiti dai palestinesi, che essi subiscono da sessant’anni, senza avere uno stato e una terra da poter chiamare patria.
Ripeto: è rilevante che sessant’anni fa gli Ebrei d’Europa abbiano subito un torto; non è rilevante che da sessant’anni i palestinesi subiscano un torto.
E tu speri di aver ragione chiamandoli terroristi ?
Se un caccia partiva dall’aeroporto di Beirut e centrava una scuola a Tel Aviv, e ammazzava 37 bambini israeliani era un atto di guerra o era terrorismo ? Se i libanesi dicevano che si erano sbagliati, era un atto di guerra o era terrorismo ?
X La forge: sono fortunato ad avere una certa età ed essere orgoglioso ad avere avuto mio padre tra quelli che hanno lavorato fattivamente per la realizzazione dello stato d’Israele. so i metodi anche quelli degli inglesi infatti se noterai i paesi medioorientali sono disegnati con la squadretta?
X Rino: Fuad Siniora si commenta da solo come si commenta chi bombarda il libano.. purtroppo il conto lo paga la popolazione e questi stanno nei salotti.
X PaoloB: Israele è la casa degli Ebrei che se e quando vorranno potranno raggiungere.Quello subito dal mio popolo dal mio popolo e dai miei famigliari non è un torto è una cosa talmente orribile che va oltre.. ti comunico che esistono palestinesi in Israele vivono e lavorano..
che succede Piero… state pensando che tutti gli ebrei che stanno in giro per il mondo hanno deciso che presto raggiungeranno la loro casa e quindi bisogna aggiungere stanze?
Per me è un discorso folle questo che stai facendo… ma è esattamente quello che c’era scritto nei protocolli di Sion(dai sionisti dichiarato un falso)… Israele fino a Damasco…ma allora non era un falso…
Sarebbe come dire che siccome l’Italia è un paese con una maggioranza di cattolici, se i cattolici nel mondo decidono di venire a vivere in Italia siamo giustificati a rompere le balle ai nostri vicini per dare spazio ai nostri fratelli cattolici? ma questo era un ragionamento valido nel medioevo… ma Piero da quanto tempo vivi in Occidente?
Spero che prima o poi tu ti renda conto che la spirale di violenza originata dal movimento sionista prima o poi ricadrà su di voi in eguale violenza; le situazioni cambiano e potrebbe succedere che chi vi protegge e foraggia non trovi più conveniente continuare a coprire il vostro assurdo piano.
Detto ciò ti assicuro che miei carissimi amici ebrei la pensano esattamente come me.
Barbara confondi scusami
Se i cattolici del mondo vogliono venire in Italia perchè in Italia cosa c’entra? al limite vorranno andare nello stato del Vaticano no?
Invece se un nipote di migranti italiano vuole tornare nella terra dei suoi avi l’Italia non può? si che può.. c’è per caso dietro il libro dei savi di Roma? No.. c’è il richiamo per le radici, dove tutto ha avuto origine.Per me Israele è il luogo dove affondano le radici del mio popolo e le mie e un giorno spero di tornare la per sempre in PACE.Non ci vedo niente di male.
Quello di Siniora è un voltafaccia, settimana scorsa diceva che lui voleva combattere Hezbollah, ma il suo Paese non ne aveva la forza, oggi li ringrazia.
Se gli Hezbollah fanno tanto il bene del Libano, come mai si mescolano tra le case dei civili per lanciare i missili contro Israele come ci ha mostrato un video pubblicato da Repubblica?
Vorrei capire perchè tutti i torti sono di Israele e non una parola è stata detta sugli Hezbollah.
Ho sempre pensato che per risolvere un conflitto occorra fare pressioni su entrambe le parti e non su una sola.
Cosa pensate di ottenere cercando di isolare politcamente Israele? solo ulteriore rabbia e rancore.
Sono solo i palestinesi ad avere il diritto di provare rancore? Gli abitanti di Haifa hanno meno diritti?
Credo che la visione unilaterale non porterà a nulla.
Questo è il mio pensiero, se verrà giudicato basso, comprenderò che qui c’è un ambiente intollerante. Ogni pensiero dovrebbe avere il diritto di essere espresso. O no?
Fermi tutti voglio scendere…
Forse non state leggendo quanto sta scrivendo nelle ultime risposte pero’ vorrei sottolineare una risposta che alla fine e’ completamente vera:
X Rino: Fuad Siniora si commenta da solo come si commenta chi bombarda il libano.. purtroppo il conto lo paga la popolazione e questi stanno nei salotti.
Barbara carissima,
i protocolli di sion non è che siano dichiarati falsi dai sionisti, sono falsi davvero
Rosebud
eccome non l’ho letto… si molto democratico… la casa per tutti gli ebrei… peccato che era la casa di qualcun altro e non si fanno nessun problema a distruggere le case altrui. Io con Piero – l’ambiguo- non ci casco più- non per questo lo bombardo… anzi gli auguro di aprire gli occhi pacificamente e rendersi conto di cosa sta dicendo!
I sinceri sono altri:
Preso dal blog di Titanio
EBREI CONTRO L’OCCUPAZIONE
On. Fassino, possibile tanta disinformazione?
On. Fassino, abbiamo seguito la sua azione per la costituzione di una «sinistra per Israele», ed abbiamo preso nota dei suoi ingiustificabili attacchi contro il giornale il manifesto. A nostro avviso, il manifesto è l’unico quotidiano italiano che abbia, costantemente, preso posizione per la pace in Palestina-Israele, sostenendo i diritti del popolo palestinese ad un suo Stato indipendente, così prendendo chiaramente posizione a favore della pace nella regione.
Purtroppo, nei suoi recentissimi interventi lei, on. Fassino, sembra fare una inammissibile confusione tra «questione ebraica» e Stato di Israele, due concetti assolutamente non coincidenti. Dopo la caduta del nazi-fascismo, nei Paesi liberi e democratici la «questione ebraica» come tale non esiste più, ed esiste invece il problema di estirpare il razzismo che si manifesta oggi soprattutto come anti-arabismo ed anti-islamismo, ed in genere con l’avversione al «diverso».
Lo Stato di Israele non è, come lei e molti a sinistra ed a destra sembrate pensare, uno stato democratico: Israele è e vuole essere uno Stato ebraico, cioè uno stato in cui solo i cittadini di una certa etnia e/o religione hanno pieni diritti. I cittadini israeliani di diversa «etnia», per l’enorme maggioranza arabi, non hanno fondamentali diritti: come l’acquistare case e terre in qualsiasi luogo dello Stato, l’accesso ai finanziamenti del Fondo nazionale ebraico (riservati agli ebrei che risiedano o no in Israele); sono pesantemente sfavoriti per quanto riguarda istruzione e assistenza sanitaria. Inoltre, lei dovrebbe sapere che in molti casi cittadini israeliani arabi (sono circa il 20% della popolazione dello Stato) hanno avuto ed hanno limitazioni al trasferire il coniuge in Israele, e israeliani ebrei incontrano difficoltà a volte insormontabili a sposare un/a arabo/a. Infine la politica costante di tutti i governi israeliani da quello di Ben Gurion a quello odierno (con forse l’eccezione di Rabin, finita con il suo assassinio) è stata nei fatti (anche se non sempre a parole) di impedire la costituzione dello Stato palestinese. Oggi, oltre 400 mila coloni ebrei sono solidamente impiantati nei Territori destinati dall’Onu ad esser sede dello Stato palestinese (solo il 22% della Palestina), ma occupati da Israele. Essi sono protetti dal più potente esercito della regione, dotato anche di armi atomiche. Un durissimo regime di occupazione che usa le armi e pratica la rappresaglia contro i civili quando si verifichino atti di terrorismo e anche senza, impedisce i movimenti ai palestinesi, compresi quelli per raggiungere scuole, ospedali ed il luogo di lavoro. Il Muro dell’apartheid separa le case dei contadini dalle loro terre, ed i membri delle famiglie tra loro.
Il manifesto della «sinistra per Israele» sostiene di appoggiare «le legittime rivendicazioni nazionali palestinesi», ma nello stesso tempo chiede «alla dirigenza palestinese di superare definitivamente ogni diffidenza verso trattative di pace». Forse non vi siete accorti che le trattative, iniziate con Rabin più di 10 anni fa per far nascere uno Stato palestinese accanto a Israele (il popolo palestinese le ha approvate votando a grande maggioranza per Arafat nel 1996 e per Abu Mazen nel 2005), sono state svuotate dai continui rinvii israeliani, che hanno permesso di realizzare, nel frattempo, una massiccia costruzione di insediamenti nei territori palestinesi, tanto che oggi è quasi impossibile figurarsi dove potrebbe organizzarsi questo nuovo Stato. Già la «generosa offerta», di Barak era uno Stato su poco più della metà del territorio promesso da Rabin. Ora, con la costruzione del muro e l’annessione di molti territori intorno a / e in Gerusalemme est, con il conseguente spezzettamento della Cisgiordania in frammenti non comunicanti, lo stato si ridurrebbe a questi frammenti più Gaza. Pensate davvero che i palestinesi debbano «superare definitivamente ogni diffidenza» verso proposte di questo tipo?
Ci sorprendiamo della sua apparente disinformazione su questi fatti, che persone di buona fede di tutti i Paesi, Israele compreso, hanno abbondantemente documentato. Gli amici di Israele dovrebbero, invece che blandirlo, non risparmiargli critiche, per aiutarlo a fare il grande passo e diventare un Paese normale. Le consigliamo pertanto di leggere la continua informazione dei gruppi ed associazioni israeliane e palestinesi che si oppongono alla politica di sopraffazione del loro governo: Gush-Shalom, ICAHD, B’Tselem, Taayush, AIC, Rabbini per i diritti umani, Medici per i diritti umani, New Profile, Bat Shalom, i Refuseniks. Anche il centro palestinese Rapproachement potrebbe esserle utile per informarsi sullo stato delle cose, e per rendersi conto delle idee e propositi delle persone attive per la pace e la libertà democratica.
Noi, elettori dell’Unione, ci aspettiamo che lei ed i suoi colleghi prendiate una posizione allo stesso tempo umana, civile e democratica sui diritti palestinesi, contro l’arroganza razzista e quindi per la pace senza aggettivi.
Salutandola cordialmente,
Ebrei contro l’occupazione
Fiamma Bianchi Bandinelli
Gianna Taverna
So che nell’orrore dominante quello che scrivo è solo una briciola, ma spero che qualcuno la prenda in considerazione. augusta
Legge 17 maggio 2005, n. 94: “Ratifica ed esecuzione del Memorandum d’intesa tra il Governo della Repubblica italiana ed il Governo dello Stato di Israele in materia di cooperazione nel settore militare e della difesa, fatto a Parigi il 16 giugno 2003” (pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 130 del 7 giugno 2005)
ART. 1. (Autorizzazione alla ratifica).
1. Il Presidente della Repubblica è autorizzato a ratificare il Memorandum d’intesa fra il Governo della Repubblica italiana ed il Governo dello Stato di Israele in materia di cooperazione nel settore militare e della difesa, fatto a Parigi il 16 giugno 2003.
ART. 2. (Ordine di esecuzione).
1. Piena ed intera esecuzione è data al Memorandum di cui all’articolo 1, a decorrere dalla data della sua entrata in vigore, in conformità a quanto disposto dall’articolo 9 del Memorandum stesso.
ART. 3. (Copertura finanziaria).
1. Per l’attuazione della presente legge è autorizzata la spesa di euro 11.390 annui ad anni alterni a decorrere dall’anno 2005. Al relativo onere si provvede mediante corrispondente riduzione dello stanziamento iscritto, ai fini del bilancio triennale 2005-2007, nell’ambito dell’unità previsionale di base di parte corrente «Fondo speciale» dello stato di previsione del Ministero dell’economia e delle finanze per l’anno 2005, allo scopo parzialmente utilizzando l’accantonamento relativo al Ministero degli affari esteri.
2. Il Ministro dell’economia e delle finanze è autorizzato ad apportare, con propri decreti, le occorrenti variazioni di bilancio.
ART. 4. (Entrata in vigore).1. La presente legge entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale.
(Si omette il testo del Memorandum)
nota di augusta. Per leggere il testo del Memorandum, che è in formato PDF e quindi non so riportare, andare a: http://dex1.tsd.unifi.it/juragentium/it/surveys/palestin/ItIsr.pdf.
Merita lo “sforzo”.
Non sarebbe il caso di chiedere al parlamento italiano di aprire un dibattito per abrogare la legge che ho trascritto e che, approvata governo Berlusconi regnante, ebbe anche i voti dei DS?
E se i fraternamente cooperanti in armi si mettessero ad altrettanto fraternamente cooperare per affrontare e risolvere secondo norme internazionali, ad esempio, il problema dei bambini in carcere di cui vi ho scrittosi questo blog l’11 luglio?
Gentile Lia,
ho letto con intereresse il suo post odierno come leggo da qualche tempo il suo blog. Il suo ottimismo mi fa bene ma non mi sento di condividerlo del tutto. Vagando per il mondo dei blog si incontrano costellazioni oscure. Ve ne è tutta una serie nel canocchiale.it per esempio che sono tutto uno sventolio virtuale di bandiere israeliane, di foto di carroarmati in azioni etc.
Magari sono l’opera di brave signore di vita agiata e di noia feroce, di professionisti dell’informazione piú o meno in oncognito, non lo so. Ma non mi piace.
Inoltre, le straggi israeliane non hanno suscitato una indignazione significativa in termini di mobilitazione. Nemmeno qui in Spagna, dove sicuramente si è reagito meglio che in Italia.
La mia preoccupazione è un`altra temo che la politica israeloamericana tenda ad assuefare quello che resta di opinione pubblica alle stragi di civili, ai roghi di bambini, etc. per passare all’uso massiccio di armi nucelari. Ho letto intellettuali serissimi discutere di proporzioni e sproporzioni a proposito di bambini bruciati vivi. Quando si arriva a questo davvero le speranze sono poche.
Mi scusi per il tono melanconico.
Con stima
genseki
Piero, capiamoci. Sei un ripetitore, o rispondi alle cose che ti vengono dette ?
Ti ho detto: la Shoa giustifica il bombardamento di Cana ? Giustifica la negazione di una patria ai palestinesi da sessant’anni ? Sì o no ? Grazie.
Poi, dici una cosa splendida: “Israele è la patria di tutti gli Ebrei”. A parte che non sono affatto sicuro che tutti gli Ebrei siano d’accordo, ma vorrei farti notare che esattamente la STESSA cosa è negata ai palestinesi: mai sentito parlare del problema del rientro dei palestinesi ?
Sui palestinesi che vivono e lavorano in Israele: benissimo. Sono cittadini come tutti gli altri ? Con elettorato attivo e passivo ? O sono semplicemente dei “tollerati” nella (loro) casa ?
Vai da un palestinese e fatti raccontare la vita sua e dei suoi connazionali negli ultimi cinquant’anni. La vita di chi è stato mandato via da casa sua, e chiuso in un campo profughi a nascere, crescere e a morire perchè bisognava dare la terra a qualcun’altro.
Lia,hai cestinato la mitica Deborah Fait ?
Che orrore :)