E’ che del mondo dei grandi, da ragazzi, non si capisce veramente un cavolo. Ma niente, proprio.
Non si sa che il problema non sarà il sesso, per esempio. Anzi: quello diventa pure meglio. E non è nemmeno la capacità di innamorarsi, il problema. Quella, al contrario, si affina. Acuminata, diventa. Proprio perché ti conosci bene, distingui prima ciò che ti intenerisce da ciò che ti lascia indifferente e ti accorgi per intero di quanto sei esposta. All’indifferenza come alla tenerezza, senza poterci fare nulla. E ti innamori o non ti innamori, rassegnata, come una che prende la pioggia e non ha l’ombrello, sapendoti non protagonista del fenomeno.
Il problema – e da ragazzi non lo si immagina nemmeno – è che i grandi hanno paura. Ma tanta, proprio. E’ da terrore, l’ammore da grandi.
E – al contrario di ciò che avresti pensato da ragazza – non è del futuro, che hai paura. E’ del passato. E – strano – ispira un terrore da pazzi, ‘sto passato. Anche quando non ti era sembrato tragico, mentre lo vivevi, e non ti pareva che fosse chissà quale dramma e, anzi, eri convinta di navigare benicchio e ci avevi un passato simpatico, pensavi.
No, invece. Passano gli anni e ti accorgi che daresti qualunque cosa, faresti qualunque cosa pur di non farlo tornare.
Succede solo questo, da grandi. E per fortuna che si muore, prima o poi. Sennò diventerebbero infinite, le cose da non fare tornare, e si starebbe sempre così, con lo spavento.
Ma no dai, succedono anche altre cose belle. E nuove.
Di a chiunque abbia orecchie e occhi per intendere di guardare bene e molto molto a lungo che donna ha davanti e quanta fortuna ha avuto. E digli di prendere il coraggio a due mani.
Ché il futuro è uguale al passato solo se lo vogiamo noi.
Guardo il passato con gli occhi del presente… e mi capita di vederlo bello oppure… brutto, eppure il passato non cambia è sempre lo stesso.
Uh Lia, com’è attuale questo argomento!
Ma no dai, il futuro….e che ci vuole? Statistiche personali alla mano, bene o male, magari con qualche variazione, si sa ormai dove andremo a parare.
Ma il passato e orpo! Quello ti presenta il conto, e non contento pretende anche di determinare mica il futuro, addirittura il presente santa paletta! E magari al futuro non ti ci fa arrivare, o ti fa arrivare zoppicante.
“Non leggi i segnali” questo mi hanno sempre detto, e adesso, per paura, non leggo nemmeno quelli stradali e colleziono multe ecco.
L’ho detto io, che innamorarsi è uno stress in crescita. Il problema Lia è che me lo sento arrivare pure io. Dietro l’angolo c’è già appostato un nuovo amore e io che mi chiedo ancor prima di incontrarlo, di conoscerlo , di avere una vaghissima idea delle sembianze che avrà, io già mi chiedo se sarò in grado di sopportarlo, il peso di tutto il mio passato amoroso che mi si schianterà addosso! Altro che nuvolette e cuoricini… Dovrà avere pazienza, il poverello, un’ infinita pazienza. Il tuo, che sicuramente passa di qua e legge, cerchi di averne altrettanta, con le donne in gamba e un po’ complicate caro mio è così che funziona:))
come c’hai ragione, orcaloca. Come mi ci ri-vedo. poffarbacco, sputata proprio. E come si fa? Io sto facendo che le paure, piano, piano (ma pianooo) pare che le si possa ignorare (ehehe)..anzi pare-pure che io stia cambiando, in meglio ;-)
ps
In bocca al lupo
io mi stresserei anche solo pensarle, queste
cose :)))))))))
ho 21 anni meno di te e condivido in pieno ciò che hai scritto…ne devo dedurre che sono diventata “grande” presto, immagino…del resto, già lo sapevo (c’è passato e passato…). Auguri comunque!
oh che brutto typo!! ho 11 anni meno di te, non 21! (sarà un lapsus?? e in che senso??? mah…)
E’ una paura fisiologica. Come quando si da un esame all’universita’. Non importa quanti ne hai gia’ dati o quanto sei preparato. La fifa c’e’ sempre. E quando capita di andarci rilassati si rimedia la legnata. Ti spaventi la tranquillita’ dunque, che’ la paura serve a sopravvivere e a non ripetere gli stessi errori. E, se guardi bene, rende la vita un po’ meno noiosa.
Posso dire TI ADORO a questo signor lesandro? :-)
Ciao Lia,
non c’entra niente con il post ma non sapevo in quale altro modo contattarti…
I primi di maggio sarò a Genova, ne hai parlato così bene che voglio venire a vederla!
Volevo chiederti qualche info in più sulla città, non so: le zone da vedere, quelle da evitare, consigli per i trasporti, hotels, ristoranti, etc. Insomma tutto quello che ti viene in mente sulla città.
Se ci scrivessi un post per tutti quelli che ti leggono magari potrebbe essere utile a più persone!
Ciao,
Elisa
diamine…certo che puoi! Grazie
Sento odor di crogiolamento…
Che arriva la primavera e il caldo ma tu vuoi restartene sotto al piumone.Dai pigrona, giù dalla branda e dai il via alla tenzone (che le armi non ti mancano e la corazza è solo un impiccio) ;-)
si, è così. ogni volta hai il passato che ti zavorra e le cose che fai e soprattutto quelle che non fai vengono sempre da lì. che se fossi nuova, scarica dei ricordi, o almeno smemorata, quanti felici errori potresti rifare!
ehi, hai sbrigliato i commenti!! questo si che è un atto di felice smemoratezza! prevedo buone cose nel futuro!
ciao Lia,
dopo averti letto anni fa ho iniziato ad andare a basata…e te ne sarò sempre grata…ora per lavoro andrò al cairo..a parte piramidi e musei mi piacerebbe che tu mi consigliassi qualche caffè, qualche suk, quallche negozietto qualche quartiere dove perdermi…mi associo all’amica di genova..magari se ci scrvi un post interessa a mlti….grazie se puoi consigliarmi, mi fido molto di te
molta stima
Lorella
:-) si… (sul post e eventualmente anche sulle richieste da guida turistica: èerchà no ? ;-)
(magari già che moderi i commenti: mica mi trasformeresti quel èerchà in un normalissimo “perché” :-) :-)
Cara Lia, io non penso che la condizione di adulto comporti per sua natura avere paura. Penso invece che tu abbia voglia di raccontarci di cosa hai paura, e ancora di più di raccontarci le cose che ti sono successe molto tempo fa’ e non vuoi che si ripetano. E allora fallo. Siamo qui per questo, e anche tu, e anche il blog, no?
post follemente vero!!
Che tipa che sei! Spunta un uomo e puff!
Paura e… troppi pensieri :-)
C’è un grande mare davanti a te. Stai su una sporgenza di una parete rocciosa.
Dici: “Mi tuffo? Non mi tuffo? Se affogo?”.
Tuffati, siamo fatti per nuotare, quindi nuota.
La vita è nel mare, non su una sporgenza di una parete rocciosa.
Auguri e baci.
Giulio
P.S: Buona Pasqua a tutti.
Ma ti spaventa la coazione a ripetere o ad amare meglio? mica l’ho capito sto terrore…bisogna finire il giorno con il cuore aperto altrimenti del giorno non hai vissuto nulla.
liuccia ci preoccupi (a me e a me stessa, non so agli altri..)… parla!
Mi unisco a Ilgeko..
Lia.. dove sei? che fai? torna a scriverci!!
Abbiamo bisogno di te..
Un bacio
Mi sono assai piaciute queste tue esternazioni…
Quanto ci condizioniamo da soli nel vivere nuove esperienze? In amore, poi, trionfano, come dici tu. E si vorrebbe essere giovani, ingenui e pronti a darsi. Senza occhiatacce a se stessi, senza quel tarlo sottile del “so già come andrà avanti”, senza il ruminare costantemente sui trascorsi avuti. Slanciarsi, si vorrebbe. E ci si ritrova con i puntelli molto più in basso…
Dal 10/03/2008 che non scrivi nulla.
Stai bene?
Almeno 2 righe, tanto per farci stare tranqilli.
Buona Pasqua.
Sì, sì che sto bene. :))
Mo’ torno, appena la smetto un attimo di distrarmi.
si chiama distrarsi, adesso?
e allora distraiati vieppiù :-)
bonnes paques, madame
^___^ ..il guaio del passato però è proprio che non torna, è passato. si può solo raccontare, ammorbidito o reso acuminato dal velo del ricordo o da qualcosa che appare irrisolto.
Ma continuiamo a sapere così poco, anche da grandi… impariamo a comprendere e accettare che possiamo guidare la nostra nave ma non creare il vento che ne riempie le vele.
Non ho paura dell’amore e non è una spacconata: lo dico con sincerità e a ragion veduta. Il fatto di non potere prevedere quando arriverà di nuovo è un gran sollievo e una gran pena allo stesso tempo. Guardi il cielo stellato affascinato dal suo mistero, una o cento notti; poi un giorno all’improvviso una stella cadente solca il vuoto della notte e si accende nel tuo cuore. E in quel momento – finalmente – hai la certezza che ogni istante d’attesa non è stato vano.
Il passato è un viaggio già fatto, ma il viaggio più bello è sempre quello che si vive.
Bel blog, complimenti.