Una si chiede chi glielo faccia fare, al Campo Antimperialista, a intestardirsi a tenere online un loro “Notiziario” pieno di balle che mi riguardano. Semplice ottusità umana e politica o c’è dell’altro?
Una certa loro insipienza politica è palese, ad esempio, nella loro gestione della faccenda-Sumud.
Sumud sarebbe la nuova organizzazione che si sono inventati, dopo Gaza Vivrà, ed è che ‘sta gente pare fisicamente incapace di fare le cose firmandosi. Sono quattro gatti, santo cielo, che compongono almeno tre organizzazioni diverse. Dimmi tu.
Ora: Sumud dovrebbe partire per il Libano ad Agosto, allo scopo di formare una Brigata di Lavoro destinata ad operare nel campo di Ein el-Hilweh, nel Libano meridionale. Al momento – fine giugno – ancora non sono riusciti nemmeno a mettere assieme uno straccio di lista di nomi da rendere pubblici che non si sovrapponessero completamente alla già stranota lista dei quattro gatti che compongono il Campo. E ti vengono pomposamente a dire che “L’organigramma di Sumud verrà definito dalla prima Assemblea Nazionale di Sumud“, ma ‘st’assemblea costituente mica sono ancora stati capaci di farla. Quattro gatti, e non si sono ancora riuniti. E devono partire ad agosto, dimmi tu. “Paperino va in Libano“, sarà il cartoon dell’estate, a fare il paio con la commedia natalizia già offertaci da Gaza Vivrà.
Però potrebbe anche esserci dell’altro, ed è che l’esperienza mi ha insegnato, ahimé, che essere pasticcioni, inetti e inconcludenti non basta ad essere politicamente inoffensivi. Del resto, che la categoria umana più pericolosa in assoluto sia quella dei cretini non è una constatazione inventata dalla sottoscritta. E’ nota, direi.
Di conseguenza, se io mi domando per quale motivo costoro continuano a tenere online un Notiziario che danneggia Piccardo, oltre che me – e gliel’ho detto e stradetto, che certe affermazioni sono letali per qualsiasi musulmano degno di questo nome, oltre ad essere processualmente inopportune oltre che scorrette, in questo caso – be’, non riesco che a darmi una risposta. Ed è che a costoro – come a Martinez, del resto, che dietro uno pseudosostegno di maniera a Piccardo ha fatto del suo blog la discarica di tutto il fango che gli si poteva rovesciare sulla testa – un Piccardo affossato non dispiace manco un po’.
E perché? Perché hanno fatto già da tempo la scelta di appoggiare l’islam politico più di destra che c’è, e la loro intenzione sarà probabilmente quella di proporsi come interlocutori in Italia della suddetta destra islamista scavalcando il buon Piccardo. Il quale, per quanto sia di fatto sulle medesime posizioni politiche, islamicamente parlando, si è sempre pubblicamente giostrato su un doppio – ma anche triplo e quadruplo – discorso irritante per i duri e puri meno astuti.
Considera anche che il campo libanese che si sono scelti, ovvero quello di Ein el-Hilweh, è noto per essere il più infiltrato e colmo di informatori e di tensioni del Libano. Motivo di più per volersi accreditare direttamente presso la suddetta area, direi. Senza intermediari, specie se discussi e resi islamicamente improbabili proprio da loro. Dietrologia? Forse. Ma altrimenti non me lo spiego, il modo e i termini con cui questa gente ha cavalcato – e tuttora cavalca – l’immagine di un Piccardo trasformato in musulmano da barzelletta con tanto di epiteto “puttaniere” che, da quelle parti, non è che faccia un bellissimo effetto.
Infine, c’è l’inevitabile elemento umano che, in questo caso, prende la forma di un’inossidabile ottusità personale da parte di gente che, a occhio, non deve essere granché flessibile sul piano psicologico.
Voglio dire: questo è un blog. E un blog è molto, moltissimo meno di un giornale, ma è molto, molto di più dei loro sitarelli per appassionati. Le statistiche dei visitatori di Haramlik sono pubbliche, e vanno dai circa 600 iscritti al feed segnalati dal bannerino di FeedBurner qui accanto ai 660 visitatori al giorno che in media, secondo Google Analytics, aprono questa pagina via browser. Sono numeri assolutamente medi, per un blog dall’anzianità di servizio del mio, che uniti a un dignitoso 5 di pagerank rendono questa storia non insabbiabile, semplicemente. Nemmeno se si ostinano a tacere per i prossimi cento anni, di fronte alla mia richiesta di togliere dal loro sito le bugie che mi riguardano. Per gente che ci tiene tanto, alla segretezza del loro agire politico, questo comportamente mi pare francamente inopportuno.
Comunque: io non posso dedicare il mio blog a loro, evidentemente. Ho da andare al mare, ho da parlare delle cavolate che mi piacciono, ho da fare. Quindi mi toccherà mettere un banner dedicato al Campo, sulla colonna qui accanto, e passare ad altro.
Sul banner scriverò, più o meno: “L’Haramlik ricorda a Moreno Pasquinelli, Leonardo Mazzei e Maria Grazia Ardizzone che le bugie non si dicono“.
E poi me ne vado al mare, ovvio.
PS: un amico mi ha fatto notare un’incongruenza, due minuti fa: “Dai l’impressione di prenderli per degli interlocutori, mentre dall’altra parte dici e dimostri che non lo sono“. Gli ho risposto: “Vero. Numericamente non esistono, però sono ai margini di tante di quelle robe sul limite della trasparenza, che portarli un po’ alla luce non mi dispiace“. In effetti credo sia una cosa buona in sé, portarli un po’ a galla. Non so, me lo dice l’istinto.
E vatti a fidare del tuo istinto…
:(
Prevedo atomiche…:)
Ma non ci sono gli estremi per una denuncia ?