Qualcuno mi spieghi, per favore, cosa diamine hanno combinato alla Baliano. Perché io non ne ho la più pallida idea ed è strano, visto che abito a 10 metri da loro.
Mi spiego: la Baliano è una scuola media del centro storico di Genova famosa per il suo essere “di frontiera” in ogni senso, visto che è strapiena di ragazzini immigrati e fronteggia difficoltà di vario genere. Io ci passo davanti ogni momento e sono molto affezionata a una scritta che c’è sul muro, a sinistra del portone. “Hassan e Fatma = love”, dice la scritta, ed io penso che nel mondo arabo non si usa che i nomi delle donne circolino alla leggera, e quindi ‘sta scritta mi pare un concentrato di interculturalità che mi fa sorridere parecchio e mi piace immaginarli ancora innamorati, ‘sti due ragazzini e, insomma, ‘sta scuola mi trasmette buon umore.
E poi, di pomeriggio, nei locali della scuola ci sono i corsi della Palestra Popolare Baliano, associazione senza fini di lucro che organizza corsi di ogni tipo a prezzi stracciati ed io l’anno scorso meditavo di iscrivermi a qualcuno di questi, affascinata dal suono dei bonghi che si sentono nel vicolo quando c’è lezione di danza afro.
Bon: pare che domani l’iperattivo Comune di Genova abbia in programma un incontro con i residenti per parlare di ‘sta palestra. Il volantino dice così:
Il Municipio di Genova Centro Est e l’Associazione Sportiva Dilettantistica popolare Baliano, in uno spirito di confronto e partecipazione e per ovviare ai problemi legati all’attività dell’Associazione, incontrano i residenti della zona Giovedì 18 settempre alle h. 18,00 nei locali della scuola.
“Problemi legati all’attività della palestra???”, mi chiedo io perplessa. Ripeto: abito veramente lì davanti, passo dieci volte al giorno davanti a quel portone e, davvero, non riesco a immaginare quale tipo di problemi possano causare ai residenti ‘sti tizi che ballano al pomeriggio. O qui sono definitivamente impazziti i residenti, quindi, oppure qualcosa mi sfugge. Non sottovaluto quest’ipotesi: io sono distratta davvero, non è un modo di dire.
Non potrò esserci, domani, all’incontro. Devo fare una scappata a Milano. Memore, tuttavia, dei volantini di quest’estate che pure parlavano di “incontri con i residenti” e che anticiparono la triste e sciocca decisione di mettere il bavaglio notturno ai locali della zona, non vorrei che pure stavolta succedesse qualcosa di simile.
Non so se il problema sono davvero i bonghi. Spero di no, sarebbe oltre i limiti dell’assurdo. Qualunque sia il problema, però, qua siamo solidali con la palestra. E ‘sti residenti di cui si continua a parlare, in questi benedetti volantini, cominciano a starmi serissimamente sui maroni.
Come minimo, devono essere degli stracciaballe da campionato.
è genova
Ci sono dei pazzi (veri) che hanno chiesto la chiusura dei giardini di Villa Croce per non essere disturbati dai bambini che giocano.
Estremi…
Nel caso in questione so che c’è stata una raccolta di firme, e conseguenti accertamenti, che testimoniano un pesante disturbo.
Personalmente penso e spero che non sia nulla che non si possa mediare.
Il senso dell’incontro (cui purtroppo ero assente) era di dirsi le reciproche ragioni-necessità.
Per quanto mi riguarda sotto casa ho da poco tempo dei ragazzini che giocano a pallone, e fanno baccano ma è un rumore assai gradito.Ben diverso dai baccanali di altro genere che ho subito negli ultimi anni a cura di un locale notturno.
Si tratta di parlarsi e di farlo con la voglia sincera di capire le necessità dell’altro.
i bonghi sono bellissimi. ….
la faccenda è che oggi, per essere eletti, i nostri amatissimi politici non promettono servizi, no, quelli non sono di moda e costano, quindi, visto che pagare le tasse è cattiva educazione, si deve offrire al suddito elettore qualcos’altro: sicurezza.
Essì, signori e signore, c’è tanto bisogno di sicurezza perchè il mondo fa schifo e c’è tanta criminalità e tante emergenze.
Allora ordine e disciplina, nessuno deve disturbare, poliziotti ed esercito ad ogni angolo di strada.
(Girato l’angolo si vede chiaramente che nulla è cambiato, malgrado esercito e polizia cntrollino le strade i bulli di quartiere “possono” picchiare cinesi semplicemente perchè i sopracitati bulli sanno dove sono i poliziotti e quindi sanno evitarli. Metterli in borghese nelle zone più a rischio, d’altra parte, non dimosrava all’elettore che i politici tengono alla sicurezza. “La sicurezza, non ne abbiamo mai abbastanza, il mondo fa schifo!”)
Il risultato è che già all’estero stiamo diventando famosi come la terra dei divieti, presto saremo famosi anche come un popolo d’isterici depressi e paranoici.
Perchè a furia di sentirci dire che c’è l’emergenza sicurezza la gente sentirà sempre più il bisogno di farsi giustizia da soli.
Qualcuno ha detto “Abba”?