Apprendo che Miguel Martinez osa scrivere, sul suo blog:
[…] Guarda che io sono una persona molto attenta a non raccontare fattacci personali né miei né degli altri, peggiori nemici compresi.
Eppure tutti gli attacchi contro di me su Internet sono costruiti con abili ritagli di cose che ho scritto, oppure manipolando contatti con altre persone, oppure mettendo insieme cose vere con cose false.
Ora: succede che questo sedicente discretissimo tizio abbia diffuso i miei dati e ogni sorta di manipolazione della mia esistenza (sessuale, familiare, su mia madre e fratelli etc.) lungo un migliaio di commenti sparsi sul suo blog. Succede che lo abbia fatto per distogliere l’attenzione dal fatto che una sentenza del Garante della Privacy lo indicava implicitamente, assieme a qualcun altro, come la “talpa” che aveva girato a Magdi Allam una mia email privata finita sul Corriere. Succede che qui si sia reagito cercando di mettere in guardia, con testimonianze e materiali, altri incauti dall’avere a che fare con lui. E succede che il materiale che ho usato ne smascheri le bugie e sia verificabile e trasparente.
Visto che ancora si lamenta, tuttavia, mi sorge il dubbio che confidi sulla pigrizia di chi non va a aprire i file jpeg per vedere che ciò che lui dice non è riportato in “ritagli”, su questo blog, ma nella sua interezza. E quindi ho pensato che forse valeva la pena di trascriverlo anche in formato testo, ché così gli togliamo motivi per lagnarsi. Procediamo, dunque.
Antefatto:
Nella redazione di Cuore di via Castiglione, a Bologna, si presenta un tale Miguel Martinez, tizio che si attribuiva un passato in Ordine Nuovo e in altre organizzazioni filoterroristiche di estrema destra. Arriva, quindi, e propone un suo materiale su Nuova Acropoli. Associazione che, a suo dire, celava una catena di reclutamenti per azioni di altro genere. Luca Bottura, all’epoca a Cuore, verifica per quello che può e lo intervista. Valerio Marchi, competente studioso di eversione nera, scrive il pezzo principale.
Si scatena un putiferio su Cuore, con tanto di arrivo della Digos in redazione e querela di Nuova Acropoli (poi archiviata). A quel punto Martinez – per paura o per motivi più torbidi – tenta di smentire tutto. Ci si dedicherà per lungo tempo, e in tutti i modi: a volte contando sulla bontà di studiosi comprensivi sul piano umano (vedi Ugo Tassinari), altre volte diffondendo smaccate menzogne. Peccato che l’intervista sia assolutamente autentica, invece.
Qui la riporto per esteso. In seguito trascriverò l’articolo di Marchi.
Intervista:
Come si entra a Nuova Acropoli?
Anche da sinistra. Esternamente si presentano come ambientalisti e paladini del laicismo. Il mio però è un caso a parte.
Quanto a parte?
Ero studente, venivo da Ordine Nuovo e non hanno dovuto usare i sotterfugi che utilizzano con le altre “matricole”.
Quali?
Si inizia con un corso, all’interno del quale l’adepto viene seguito individualmente. Lo si sonda, se ne capiscono gli interessi, lo si indirizza verso un lavoro all’interno dell’organizzazione. All’inizio in maniera subdola, fintamente assembleare. In realtà attraverso l’introduzione di argomenti militari, abituandolo a eseguire gli ordini.
In quanto tempo?
Per trasformare un lettore di Cuore in un capomanipolo del Corpo di sicurezza, ci vogliono circa due anni. Si comincia con l’utilizzo di piccoli codici (segnali particolari, gergalità, giochi di ruolo), e ci si ritrova inquadrati, stretti in divise similnaziste, a fare il saluto romano. O a sparare.
Dove?
Si addestrano in un terreno vicino Roma, la Commenda. E’ sulla Cassia, a Montefiascone.
Altre violenze?
No. L’organizzazione non va sputtanata, non bisogna tradirsi. Al massimo qualche scazzottata con i punk che non gradiscono Wagner e la musica celtica.
E il processo mentale, qual è?
Non è obbligatorio essere disturbati mentalmente per farsi coinvolgere. Può bastare una forte dose di idealismo.
C’è coscienza di ciò che si persegue?
Io ho avuto tutto chiaro da subito, ed è per questo che ho salito i gradini dell’associazione.
Tutto chiaro cosa?
L’obiettivo finale è la costruzione di uno Stato piramidale, dittatoriale.
Attraverso i corsi da annunciatore FS?
In Italia, non essendo riusciti a entrare organicamente nei centri di potere, ci si accontenta di pompare denaro all’organizzazione internazionale. Attraverso un uso dei media che anno dopo anno si è affinato.
Come?
Dal ’57 all’82 non si sono mai occupati di ecologia. Poi, visto che l’argomento “tirava” sui giornali, hanno cominciato a pulire parchi su parchi. Previa allerta ai cronisti, ovviamente.
Come si fa carriera?
Chi porta dentro altra gente, chi è affidabile, chi fa parlare i giornali va avanti. E pian piano arriva a sentirsi importante, all’interno di un mondo che riconosce per buone solo le proprie leggi totalitarie.
Esiste qualche barlume di buonafede?
A livello intermedio sì. Buonafede e fanatismo insieme. Nei vertici no.
Lei ha mai avuto un lavoro regolare?
No. Solo lavori collaterali. E anche adesso sono in queste condizioni, anche se – a 38 anni – sto per laurearmi. Ma non è facile recuperare.
E farsi una famiglia?
Ho conosciuto mia moglie [nota mia: si tratta della prima moglie, che adesso vive a Roma] all’interno di Nuova Acropoli, ma lei è sempre stata meno importante dell’organizzazione.
Come ne è uscito?
Ero da solo in Egitto, come capo dell’organizzazione locale. Ho avuto accesso all’archivio generale: piani per conquistare il mondo accanto a foto di vecchietti travestiti da gerarchi. Lontano da tutto, ho avuto modo di capire come tutto ciò fosse al contempo grottesco e pericoloso. [Nota mia: pericoloso soprattutto per lui, ché in Egitto le sette sono penalmente perseguibili e, se lo avessero beccato, avrebbe avuto guai serissimi. E’ plausibile pensare che, più che prendere coscienza, sia fuggito di fronte a qualche problema.]
Adesso ha paura?
No. Se mi succede qualcosa, non sarà difficile scoprire chi è stato.
[Luca Bottura]
Bon. Ora, tutti hanno il diritto di cambiare idea, e ci mancherebbe che Martinez non fosse libero di rinnegare il proprio passato. Anche ammesso che lo abbia fatto, però (e qui ne dubitiamo) rimane comunque censurabile l’attitudine a mentire e a manipolare i fatti, trattandosi di una persona che pretende di fare attività politica.
Ed ecco qui Miguel Martinez che smentisce l’intervista di cui sopra, invece, e guardate in che termini:
Balle: né Cuore aveva motivo di mettersi a fare dell’ironia su uno sconosciuto come lui, né Tassinari ha mai accusato Bottura e Marchi di avere voluto fare una goliardata. Ma tant’è. Preso in castagna, Martinez tace. Poi, confidando nella smemoratezza generale, scrive cose come quella che ha provocato questo post. (Anzi, sai che ti dico? Io la metto al sicuro, la pagina web con le balle di Martinez. Nello stesso sito in cui lui conserva la foto della bambina di Marrazzo.)
(Segue: Mein Kampino, di Valerio Marchi)
MEIN KAMPINO
Un fuoriscito dall’organizzazione, nata in Argentina nel ’57 e attiva anche in Italia, dove conta circa 500 aderenti, per la prima volta vuota il sacco: “Macché ecologisti, Nuova Acropoli è una setta armata di adoratori di Hitler che vuole il predominio della razza ariana”.
A Roma li conoscono in molti, non foss’altro perché hanno tappezzato la città di volantini che pubblicizzano corsi di ecologia e protezione civile. Ma non li conoscono appieno. In realtà, i giovani dell’associazione internazionale Nuova Acropoli (collaboratrice dell’Unesco dal 1989 e di decine di enti pubblici da diversi anni) hanno costituito una setta esoterico-occultista di matrice nazista. La struttura è paramilitare, severamente preclusa a omosessuali, prostitute, tossicodipendenti e portatori di handicap. Le armi da fuoco circolano copiose.Non solo: nel 1991 Nuova Acropoli è risultata coinvolta in un vasto traffico di reperti archeologici tra Spagna e Italia. L’accusa viene da un memoriale, firmato dall’italo-messicano Miguel Martinez, fuoriuscito dall’organizzazione dopo quattordici anni di militanza ed una carriera di tutto rispetto: membro del “Corpo di Sicurezza”, segretario del bollettino Nuova Acropoli, capo-filiale prima di Siracusa, quindi di Piacenza e infine di Milano, “Comandante nazionale” della sezione egiziana, membro del nucleo di élite degli “Asciati” (il termine è tratto dal loro simbolo, un fascio littorio con un’ascia bipenne). Nel memoriale, intitolato: ” Nuova Acropoli. Dentro una setta neonazista”, Martinez svela tutti i segreti di un’organizzazione totalizzante che, livello dopo livello, inculca nei giovani adepti – inizialmente inconsapevoli – una dottrina (elaborata in Austria e Germania agli inizi del secolo) in cui si combinano elementi di nazionalismo, di tradizionalismo e di naturalismo “volkisch” con le teorie occulte mutuate dalla teosofia ottocentesca di madame Blavatsky, tesa a prevedere e motivare il predominio mondiale di una “razza superiore” quella ariana. Scopo ultimo dell’organizzazione è infatti, oltre alla propria espansione, la creazione di un “Uomo nuovo” che dovrà preparare l’avvento di questa “razza purissima”.
Salò delle vanità
Fondata in Argentina nel 1957 da Jorge Angel Livraga Rizzi, presente soprattutto in America Latina e nei paesi del bacino mediterraneo, 5mila membri nel 1989 (500 solo in Italia) ed un patrimonio dichiarato di oltre 8 milioni di dollari, Nuova Acropoli è “esteriormente un’organizzazione culturale e umanistica, ma nasconde […] una struttura piramidale molto rigida ed occulta ai propri adepti di base” (dal “Manuale del dirigente”, riservato ai livelli superiori del gruppo). Al vertice della piramide c’è un Comandante Mondiale, dal potere assoluto, che governa per “decreti”.
Il gruppo dirigente della setta è formato dalla élite degli “Asciati”, gli unici a poter vantare un contatto diretto con il Comandante Mondiale. Vengono quindi i semplici membri, suddivisi in tre strutture dai toni tipicamente hitleriani. C’è innanzitutto il “Corpo di Sicurezza”. Indossa divise nere che si richiamano alle SS, simbolo della folgore compreso, e svolge una funzione, più o meno mascherata a seconda dei paesi in cui si trova a agire, di vigilanza e di pronto intervento. In Italia ha preso da qualche anno – subito dopo la”svolta ambientalista”, avvenuta nei primi anni ’80 – il nome di “Dipartimento di protezione civile”. Ai pretoriani del Corpo di sicurezza si affiancano le “Brigate Maschili”, che svolgono un ruolo assimilabile a quello del “Fronte del lavoro” hitleriano ed hanno come simbolo la croce celtica, e le “Brigate femminili”, utilizzate nell’assistenza a bambini ed anziani. Nemmeno a dirlo, ci si saluta “romanamente” e si partecipa ai consueti riti nazisteggianti alla Franco Freda (falò per il solstizio di primavera eccetera). Alla base della piramide ci sono infine tutti i giovani adepti che, pur partecipando alle attività di volontariato della setta, non ne sono membri effettivi e ne ignorano la reale essenza.
Una razza, una mazza
Ma Nuova Acropoli, nel proprio sistema educativo prevede strutture anche per i più piccoli: l’edificazione dell’Uomo nuovo ha inizio sin dalla prima infanzia attraverso la “Catenina d’oro”, una sorta di asilo-nido in cui tra l’altro si insegna la tecnica per riuscire a vedere “Gnomi, elfi e fate”; quindi, tra i sette e i 14 anni, i bambini vengono divisi tra la struttura maschile dei “Cavalieri della Tavola Rotonda” e quella femminile della “Tavola d’Iside”. In questi ultimi due gruppi non sono ammessi – alla faccia dell’Unesco – “subnormali né bambini con problemi speciali”. Ai bambini delle due “Tavole” e ai ragazzi delle tre strutture Nuova Acropoli insegna non l’abc dell’ambientalismo e della protezione civile, come potrebbe apparire dai materiali pubblici dell’organizzazione, bensì una dottrinaccia filosofeggiante in cui l’umanità si divide in razze inferiori e superiori: in cima alla scala – guarda un po’ – ci sono gli “ariani” ed in fondo i “negri”, considerati i discendenti di un ramo ormai “morto” dell’umanità. Al disprezzo per il “negro”, per l’omosessuale, per il tossicodipendente si associa una malsana etica “dell’uomo forte”, che comporta l’obbligo di evitare “la iperprotezione dei più deboli a danno delle persone più importanti, perché questo va contro ogni selezione naturale e morale e contro il futuro del Movimento”. Nello stesso stile, ai “duri” del Corpo di Surezza viene insegnato che “E’ più criminale colui che uccide una formica tanto per farlo che colui che uccide un uomo per una causa giusta o un ideale che lo giustifichi” e che al comandamento “Non ucciderai” si deve aggiungere: “Se non è strettamente necessario”.
Francia o Spagna
L’essenza nazista dell’organizzazione traspare in modo altrettanto evidente dalle sue frequentazioni politiche: il fondatore, Livraga Rizzi, ha rivendicato negli anni ’70 i propri rapporti con i circoli golpisti argentini e uruguagi, con i cileni di “Patria y Libertad” e con la Falange spagnola. Ed anche la sezione italiana, almeno agli inizi, sfoggia stretti rapporti di amicizia con quest’area: fondata a Roma nel 1975 (tra il 1976 e il 1979 aprirà filiali in quindici città) viene inizialmente aiutata da Serafino di Luia, fondatore della nazi-maoista Lotta di Popolo, mentre Gabriele Adinolfi – uno dei padri di Terza Posizione – incoraggia i propri camerati a frequentare l’organizzazione. Maestra in mimetismo, Nuova Acropoli mostra volti diversi a seconda dei contesti in cui agisce: ambientalista ed apolitica in Italia, nei paesi privi di legislazioni antifasciste, come in Spagna e in America latina, inneggia invece apertamente a Adolf Hitler. La sede messicana ha organizzato nel 1989 un convegno intitolato: “Hitler: colpevole o innocente?”. Il relatore, nemmeno a dirlo, propendeva per la seconda ipotesi.
Armi? Sicuro
Ma ancora più preoccupante è la quantità di armi che secondo il memoriale di Martinez circola nell’organizzazione: mitragliatrici a Buenos Aires, carabine nel castello spagnolo di Santiuste, armi da fuoco nella sede di Madrid ed in casa della responsabile della sede ateniese, condannata a dodici mesi di carcere. Anche in Italia, nel settembre del 1989, un “campo” di Nuova Acropoli attira l’attenzione delle forze dell’ordine, che trovano sul posto – una cascina acquistata qualche anno prima – gagliardetti, labari, coltelli, una radio ricetrasmittente priva di licenza e numerosi bossoli di pistola. Nell’occasione viene arrestato dai Carabinieri della stazione di Montefiascone un giovane del Corpo di Sicurezza. Riguardo la propensione alla violenza, che caratterizzerebbe la struttura occulta della setta, Miguel Martinez ricorda inoltre che nel 1987 una serie di responsabili dei Corpi di Sicurezza italiani hanno proposto di “fare allenare” i propri ragazzi “contro drogati e omosessuali”.
Lia – ti do del tu – ma che gente è questa. Trattasi di impostori della più bell’ acqua. MM è ridicolo, secondo me è uno a cui piace fare il misterioso (tipo subcomandante Marcos, per intenderci), ma in realtà è solo una ciofeca.
Buona giornata!
E’ un poveretto.
E’ una persona che si crede di “governare” le situazioni di certi ambienti, perchè si crede una mente superiore. In realtà questi signori resteranno sempre ai margini di questi luoghi. Poi se viaggia da un ambiente ad un altro, magari di opposto colore… ancora meglio, lo noteranno tutti.
Si crede “furbo”, si crede che gli altri non hanno i mezzi per verificare o per comprendere la differenza tra onestà intellettuale e raggiro intellettuale.
Se avesse un minimo di dignità si sarebbe seppellito vivo da solo per la vergogna.
Non te ne curare più di questo signore, non ne vale la pena. Tanto alla fine resterà da solo a “starnazzarti” contro e visto il soggetto resterà sempre più solo.
Ma che gente! Incredibile…non ho parole Lia, grazie per aver scritto questo articolo, non avevo seguito molto la vicenda all’epoca, e invece è giusto sbattere il naso contro queste realtà (in quanto realtà, appunto, e bisogna pensare a come affrontarle nel migliore dei modi, con onestà e forza).
Un caro saluto
Bene@
C’è chi -come me- ha tue notizie solo il blog… Come stai? ti sei trasferita? Lo so, è periodo di scrutini e quindi sarai impegnatissima a cercare di valutare nel modo più oggettivo possibile e a completare i registri…
Volevo dire,” solo attraverso il blog”, ovviamente.
Vagatonda, secondo me Lia sta bene e con SMP va a gonfie vele. Seguo questo blog da anni ormai e quando sparisce di solito è perché ci sono amori in corso…vero Lia? con affetto
X Nora
Concordo con te e sono contento x loro.
Però ho nostalgia di leggere 2 righe.
In effetti, io tendo a sparire quando sto bene. Se sto male, corro qua a lagnarmi. :)
Il fatto è che ho appena traslocato nella casa nuova, sono per aria e non ho ancora la linea internet.
Però mo’ torno, ché mi manca ‘sto blog.
Baci, e grazie.
E sarebbe ora vero??? :-)
Il fatto è che la sera devi rientrare alle 8… altrimenti ci preoccupiamo. Tu invece sparisci per settimane intere. fossi diventata adulta? :)!!
Lo sento nell’aria che è in arrivo un nuovo post, di quelli da stampare e leggersi in treno di ritorno dal lavoro:-)
Mirella, noi facciamo il solletico e lei… niente! Non reagisce. Stacchiamo la spina?
Dai che proviamo a minacciare qua!:-)