Segnalo il post di Paola Caridi, che si conclude con queste sante parole:
Una cosa, però, va detta, quando si vuole interpretare la campagna di boicottaggio che preme per la fine dell’occupazione dei Territori palestinesi. La campagna – che si sia o meno d’accordo con la pratica del boicottaggio – dona di nuovo alle parole e al linguaggio giuridico-politico il suo significato. Occupazione, illegalità, mancato rispetto del diritto internazionale e delle convenzioni sono termini che da tempo venivano usati in ambiti formali, senza che vi fosse ormai un rapporto tra l’uso e il significato. Parole svuotate, tanto svuotate quanto lo sono “processo di pace” e ”tavolo negoziale”. La campagna di boicottaggio ha oggettivamente gettato un sasso nello stagno di un conflitto che trova in questo particolare status quo il suo altrettanto singolare equilibrio. E ha fatto ciò che facevano i jongleur, qualche secolo fa. Ha detto che il re è nudo. Ce n’eravamo dimenticati.
e il bello che lo stagno è esploso perché subito sono saltati in aria i paladini d’Israele
un delirio d’articoli fuori misura e incredibili, che ha decretato il successo della campagna
comunque è sempre bello vedere che, in queste occasioni, anche quelli che la menano con la correttezza dell’informazione e con l’etica e stic…. cedono di schianto ogni parvenza di correttezza per menare il saladino
Quale antiemetico può permettere di sentire questo?
“Pensare che tutto avvenisse senza una reazione di una qualche natura era una dilettantesca interpretazione di chi ha provocato questa vicenda – ha dichiarato il vice di Frattini – Mi pare che sia in atto una voluta provocazione per vedere fino a che punto Israele reagisce. Poi, sul merito della reazione israeliana, non do giudizi.”
Figuriamoci, Frattini.
Negli ultimi 10 anni è maturata in me l’impressione che i politici italiani ignorino le dinamiche mediorientali, nel senso che non ne siano proprio a conoscenza. Ho anche il forte sospetto che, se si chiedesse ai politici nostrani dove si trovi la Palestina, molti darebbero una risposta errata.
disgustosi in parecchi, nella mia personale classifica vince mantica seguito a poche incollature da ilpost.it, che cerca di darsi un tono ma non riesce a nascondere che emnte sapendo di mentire per difendere l’aggressore